Andare a vivere da soli: consigli utili, vantaggi e svantaggi

Gli italiani non amano andare a vivere da soli. Frenati da convenienze e da scarso desiderio di emancipazione, ma poi conviene e quanti soldi ci vogliono?
Prendersi un appartamento significa prendersi delle responsabilità, affrontare dei costi, degli obblighi, pagare bollette, ma anche avere molta più libertà.L’Italia è un paese di “mammoni”. Complice la congiuntura economica i figli tendono a rimanere in casa dei genitori a lungo. Sono sempre più restii a formare una nuova famiglia. A differenza di altre Nazioni, in Italia andare a vivere da soli non è una scelta “gettonatissima”. Questione di abitudini e stili di vita. Il tema dell’emancipazione personale viene messo in secondo piano preferendo la comodità di vivere nella famiglia d’origine. Anche quando si va a vivere da soli statisticamente si rimane legati e “dipendenti” dai genitori. Ma non è sempre così. Sempre più italiani scelgono di andare a vivere da soli. Optano per crearsi una propria strada.

Quanto costa abitare da soli

Un lavoratore medio italiano, senza un’occupazione altamente qualificata, appartiene alla cosiddetta “generazione mille euro”. La somma percepita non è sufficiente per accollarsi un mutuo e quindi acquistare un immobile. L’opzione per chi vuole andare a vivere da solo è trovare una casa in affitto.

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Canone di locazione

I costi mensili per un’abitazione in affitto oscillano dai 350 ai 500 euro. Il costo varia in base alla città dove si va ad abitare e alla zona che si sceglie per vivere, se in periferia o al centro. Al costo del canone d’affitto vanno sommate le spese condominiali. Alla lista delle spese vanno aggiunte le utenze: acqua, luce, gas, TVimmondizia e telefono. Se si è single i costi delle bollette non sono eccessivi. Quantomeno per luce, gas, acqua ed immondizia. Il riscaldamento potrebbe essere centralizzato. In questo caso i costi sono più elevati. I costi non sono legati ai consumi ma fissati dal condominio dove si abita.
Se l’impianto di riscaldamento è autonomo si stima un consumo annuo di all’incirca 600 euro. Lavorando da casa si spenderà una cifra più consistente. Chiaramente molto dipende anche dall’esposizione dell’appartamento. Se è più o meno caldo. E dall’ampiezza dello stesso. Più è grande più costa riscaldarlo. A meno che non sia centralizzato. E in questo caso bisogna verificare le tariffe applicate in ogni singolo palazzo.

Connessione ad internet

Tra le voci di spesa vi è la connessione ad internet. A meno che non si navighi da un dispositivo mobile, bisogna disporre generalmente di una linea telefonica fissa. Anche se esistono operatori che offrono solo la navigazione in rete. La linea fissa non sostituisce i collegamenti da cellulare diventati ugualmente importanti. Bisognerà mettere in conto 2 bollette.

LEGGI ANCHE >>>— Come disattivare servizi telefonici non richiesti. – Come guardare Film GratisCome risparmiare in Casa

Chi lavora da casa deve disporre di una valida connessione internet e anche di una linea fissa. Alcune formule di abbonamento prevedono anche telefonate incluse. Si deve aggiungere un bilancio medio di 600 euro annue.

I costi per la spesa alimentare e non alimentare

I costi della spesa alimentare e non sono molto personali. Variano sensibilmente soprattutto se si consumano pasti fuori casa. Se si è bravi a cucinare, abili dietro i fornelli, si risparmia notevolmente. Si possono acquistare prodotti noti o sottomarca o approfittare delle svariate promozioni, le cosiddette offerte dei grandi supermercati. La spesa stimabile mensilmente oscilla dai 200 ai 300 euro al mese per la spesa da single.

Trasporto pubblico

Ci sono poi da aggiungere i costi di trasporto pubblico o privato per recarsi in ufficio. Si può scegliere di viaggiare con i mezzi pubblici o con quelli propri (auto, moto). I costi possono riferirsi ad abbonamenti al trasporto pubblico locale o all’assicurazione e alla manutenzione di entrambi. Spesso e volentieri bisogna disporre di tutte le 2 soluzioni. C’è quando si verifica uno sciopero dei mezzi o l’auto è in officina.

Conviene andare a vivere da soli

Con una media di 1200 euro in 2 si vive discretamente. Con all’incirca 1000 euro al mese si riesce a vivere da single. Per risparmiare sul canone di locazione mensile si può scegliere di abitare in periferia ma si è costretti a fare a meno di diversi servizi. Vivere da soli non è per tutti non solo sul piano occupazionale o economico. Molte persone sono costrette ad abitare con i propri genitori fino a 30-35 anni. L’Italia è molto indietro sulla media europea.

 

L’esperienza di vivere da soli viene affrontata da migliaia di universitari che vanno astudiare fuori sede, anche se, spesso, si condivide un appartamento con altri coinquilini e raramente si predilige la soluzione autonoma. L’esperienza lontano da casa può essere una scuola di vita per imparare le difficoltà da affrontare un domani.

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

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