Quanto guadagna un avvocato, stipendio, studi e carriera

Quanto guadagna un avvocato? Come si diventa avvocato, quanto tempo devo studiare, quali professioni potrò andare a svolgere, quali sono le materie di studio?

L’avvocato è una professione che continua a suscitare un richiamo molto forte tra gli studenti, ed i giovani, che si affacciano al mondo universitario, ed in generale un alone di fascino avvolge questa figura professionale da tempi lontani, vuoi anche per la rappresentazione che ne danno i media di prestigio, e di rilevanza economica.
Cominciamo col tentare di fornire una definizione di avvocato, anche se considerata l’evoluzione sociale, e legale, non vuole essere un definizione esaustiva.
Avvocato è colui che esercita una attività professionale in ambito giudiziale (Tribunali ed organi giudicanti), ma che si estende in numerosi altri ambiti, ad esempio: redazione di relazioni tecnico legali, consulenze, assistenza dei clienti al di fuori delle aule giudiziare a 360 gradi

Quanto guadagna un avvocato; come diventare avvocato:  

Basilare è l’iscrizione ad un corso di laurea in Giurisprudenza presso uno dei diversi atenei presenti sul territorio, siano essi Università private o statali.
Passo successivo è un fase di Praticantato a contatto diretto col dominus/mentore di uno Studio Legale, e al termine un Esame di Stato.
Molto spesso si crede che chi provenga da un percorso di diploma di Scuola superiore particolare (tipo umanistico ad esempio) possa rappresentare un punto di forza per frequentare il Corso di laurea in Giurisprudenza (ad esempio conoscenza della lingua latina), ma questo è puro luogo comune. Conta la forza, l’impegno, ed il credere nel percorso che si vuole intraprendere per la propria vita professionale.

Corsi di laurea da seguire per diventare un avvocato

 

Attualmente il nuovo ordinamento di Ateneo (generale) prevede un percorso per diventare avvocato di 3 anni più due (laurea base triennale, e laurea specialistica – 5 anni complessivi).

Come facile intuire, è necessario un percorso completo (5 anni) per poter diventare avvocati (base più specialistica). Le riforme in tale ambito sono in fase di elaborazione. Attualmente ai 18 mesi standard di praticantato, si sta studiando la possibilità di dedicare un quinto anno del corso di laurea dedicato alla specializzazione, con 6 mesi imputabili ai 18 mesi di praticantato richiesto.

Quanto guadagna un avvocato, stipendio, studi e carriera

 

Il praticantato per diventare avvocato

Concluso l’iter di studio presso l’Università, ed ottenuto il titolo di dottore in Giurisprudenza, precisando che il voto di laurea è importante, ma non essenziale per diventare un buon avvocato, inizia il praticantato di 18 mesi che deve essere svolto presso uno Studio legale sotto la supervisione di un dominus con almeno 5 anni maturati nell’iscrizione all’Albo.
Esistono tutta una serie di formalità amministrative che verranno dettagliate dall’Ordine cui ci si rivolge (competenza territoriale vedi sotto), che prevedono il rilascio di un tesserino/libretto praticante. I tratti salienti del praticantato prevedono:

 

  • partecipazione ad un numero minimo di 20 udienze per semestre, il che per 18 mesi comporta un minimo di 60 udienze cui prendere parte;
  • la partecipazione del praticante all’udienza deve essere indicata nel verbale con verifica del giudice d’udienza;
  • partecipazione attiva alla vita dello Studio legale (di norma si richiedono 15 ore settimanali di presenza/lavoro);
  • . aspetto da non trascurare, in tale fase, è l’assenza di retribuzione o rimborso spese. Ogni Studio legale può decidere autonomamente quanto concedere come rimborso spese, mensili o una tantum;
  • . lo svolgimento del praticantato è da effettuarsi presso uno Studio legale appartenente al circondario giudiziario legato alla residenza del praticante. Questo è un aspetto molto importante. Esistono a supporto i siti dell’Ordine degli Avvocati utili al fine d’individuare lo Studio legale presso cui poter svolgere il praticantato, ma anche i Tribunali, presso cui vi sono gli Uffici dell’Ordine possono fornire supporto nella scelta dello Studio legale presso cui “apprendere”;
  • . è possibile anche svolgere parte del praticantato presso un Tribunale (esistono bandi pubblici) svolgendo attività di supporto al Giudice cui si verrà assegnati, o svolgendo attività di studio/ricerca/supporto legale. Tale fase può ricoprire massimo 12 mesi. Tassativi sono almeno 6 mesi presso uno Studio legale;
  • . con lo svolgimento di un anno completo di praticantato, si consegue l’abilitazione al patrocinio, ossia la facoltà di difendere un potenziale cliente sia di fronte al Giudice di pace, o Tribunale (composizione monocratica – giudice unico) relativamente a procedimenti civili con determinate caratteristiche.

La nota dolente del percorso per diventare avvocato arriva con l’esame di Stato, “un’avventura non sempre dal lieto fine”!
L’esame, che può essere fatto solo al termine con esito favorevole del praticantato, è complesso, ciò viene dimostrato dal numero abbastanza elevato delle persone che non riescono a superarlo. Esso è composto da tre elaborati scritti ed una prova orale (il sito del Ministero della Giustizia fornisce ogni utile dettaglio a riguardo sia per tempistica, sia modalità di svolgimento – da notare che si svolge una sola volta all’anno), con tanto di  Bando di esame di abilitazione alla professione forense con tanto di avviso su Gazzetta Ufficiale.
Lo scritto consiste, di norma, nella stesura di un parere civilistico, penale, e nella redazione di un atto processuale. L’orale comporta la scelta di 5 materie tra una rosa di rami del diritto.
Non esiste un limite di età per diventare avvocato, ragion per cui mai abbattersi se l’esame al primo tentativo non è andato come preventivato.
Nota dolente è rappresentata dai tempi abbastanza lunghi di correzione degli elaborati a cura delle Corti di Appello territoriali (si parla di 7/8 mesi), prima di poter conoscere l’esito dello scritto ed affrontare la parte orale.

La conclusione delle procedure per diventare avvocato

Concluso con esito positivo l’Esame di Stato, vi è l’atto formale del giuramento presso il Tribunale competente per territorio rispetto alle circoscrizioni territoriale, e l’iscrizione effettiva al Consiglio dell’Ordine competente (che ricopre il ruolo di controllore e di verifica della deontologia professionale di un avvocato, oltre ad occuparsi di tutta una serie di incombenze amministrative, formative – aggiornamento costante dell’avvocato – etc.).

Ogni avvocato è tenuto ad iscriversi alla Cassa di Previdenza degli Avvocati, pagandone i relativi contributi (simile Inps – 4 rate da Eur 850 anno). Vi è poi l’obbligo di aprire Partita Iva come libero professionista, ed inoltre da non molto vi è l’obbligo di stipulare apposita polizza assicurativa di responsabilità civile per eventuali danni causati a terzi/clienti nell’esercizio della professione.
Il tariffario di un avvocato dette anche la parcella di un avvocato,  è di tutto rispetto sia per quanto riguarda la consulenza, la redazione di atti, e le parcelle sono più che soddisfacenti, ma la crisi economica ha colpito anche qui!

Conclusioni finali

La professione di avvocato è in evoluzione continua, vuoi per la crisi economica, vuoi per la forte concorrenza di un sistema che non è più così chiuso come un tempo.
Studi legali piccoli, o un singolo avvocato possono riscontrare difficoltà rilevanti nell’avvio della professione fino all’avvenuto consolidamento dell’’attività.
Rari non sono in questi anni i casi di accorpamenti di Studi legali, cessazioni, passaggio a figure di consulente legale presso aziende ed enti pubblici, che sia come dipendente, o meno, possono offrire maggiore stabilità economica, tenendo, tuttavia, conto, che l’essere dipendente pubblico/privato è incompatibile con la permanenza di iscrizione all’Ordine!

Le nuove parcelle per gli avvocati  in vigore dal 3 Aprile 2014.

Finora non ci sono stati segni di protesta da parte delle associazioni di consumatori,  e, anche se queste nuove parcelle per gli avvocati sono state studiate per riuscire ad avere una maggiore chiarezza in una materia dove prima non ce n’era, porteranno sicuramente delle polemiche, per questo che è stato, a tutti gli effetti, un aumento dei prezzi.

ATTENZIONE:
nel caso avvocati e clienti non si dovessero mettere d’accordo sarà il giudice a stabilire il compenso, che potrà variare ad un + 80% delle seguenti parcelle ad un – 50% delle stesse.

Giudici di pace:

Valore da € 0,01 a € 1.100,00 da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00
1. Fase di studio della controversia 65,00 225,00 405,00
2. Fase introduttiva del giudizio 65,00 240,00 335,00
3. Fase istruttoria e/o di trattazione 65,00 335,00 540,00
4. Fase decisionale 135,00 405,00 710,00

Giudizi ordinari e sommari di cognizione innanzi al tribunale

Valore da € 0,01 a € 1.100,00 da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00 da € 26.000,01 a € 52.000,00 da € 52.000,01 a € 260.000,00 da € 260.000,01 a € 520.000,00
1. Fase di studio della controversia 125,00 405,00 875,00 1.620,00 2.430,00 3.375,00
2. Fase introduttiva del giudizio 125,00 405,00 740,00 1.147,00 1.550,00 2.227,00
3. Fase istruttoria e/o di trattazione 190,00 810,00 1.600,00 1.720,00 5.400,00 9.915,00
4. Fase decisionale 190,00 810,00 1.620,00 2.767,00 4.050,00 5.870,00

Cause di lavoro

Valore da € 0,01 a € 1.100,00 da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00 da € 26.000,01 a € 52.000,00 da € 52.000,01 a € 260.000,00 da € 260.000,01 a € 520.000,00
1. Fase di studio della controversia 200,00 846,00 1.735,00 3.090,00 4.536,00 6.350,00
2. Fase introduttiva del giudizio 120,00 405,00 740,00 1.145,00 1.620,00 2.225,00
3. Fase istruttoria e/o di trattazione 120,00 540,00 1.116,00 1.790,00 2.550,00 3.450,00
4. Fase decisionale 170,00 710,00 1.540,00 2.790,00 4.050,00 5.990,00

Cause di previdenza

Valore da € 0,01 a € 1.100,00 da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00 da € 26.000,01 a € 52.000,00 da € 52.000,01 a € 260.000,00 da € 260.000,01 a € 520.000,00
1. Fase di studio della controversia 125,00 405,00 885,00 1.620,00 2.430,00 3.375,00
2. Fase introduttiva del giudizio 115,00 405,00 740,00 1.147,00 1.620,00 2.225,00
3. Fase istruttoria e/o di trattazione 170,00 810,00 1.585,00 2.565,00 3.645,00 4.925,00
4. Fase decisionale 235,00 875,00 1.925,00 3.500,00 3.950,00 7.490,00
  • Fonte: Gazzetta Ufficiale decreto n. 55/2014

Scopri gli stipendi degli altri lavori:

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Si avvicina al mondo digitale nel 2007, nello stesso anno inizia a scrivere di economia e politica internazionale prima in forum e poi collaborando con varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di argomenti di suo interesse, come l'economia italiana, la formazione scolastica, il lavoro, l'impresa individuale, il marketing, i mercati finanziari, le energie rinnovabili, i motori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *