A che età si può andare in pensione dal 2017, calcola la tua età pensionabile

Alla domanda a che età si può andare in pensione, risponde l’ISTAT che ci dice che l’età pensionabile sarà di 67 anni dal 2019 , ricordando che oggi si può avere la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi. Questo slittamento di età per avere diritto alla pensione, è dovuto al fatto che la speranza di vita in Italia è in continuo aumento. Incremento che però non corrisponde ad un corrispondente aumento del numero di lavoratori impiegati che versano contributi per le pensioni. Per questo motivo, con la riforma delle pensioni del 2011, quella conosciuta come “Riforma Fornero”, l’età pensionabile si sposta di anno in anno, seguendo l’andamento della demografia italiana e degli impiegati nel mondo del lavoro. La notizia allungamento dell’età pensionabile, arriva in un momento in cui l’economia italiana sembra finalmente a riprendersi. Ormai sono mesi che i dati del PIL sono positivi anche se le percentuali sono minime, finalmente la crisi sembra superata, una crisi economica che ha fatto i danni di una guerra: ha lasciato delle macerie che stiamo raccogliendo ora, ma la cui ricostruzione sembra solo avviata e ancora molto lontano da terminare.

A che età si può andare in pensione?

Sempre più tardi, addirittura bisognerà aver compiuto i 67 anni di età per andare in pensione dal 2019 in poi. Una notizia terribile per milioni di lavoratori italiani. Portare la pensione ad una età così avanzata sembra proprio un’ingiustizia, anche se purtroppo i conti sono quelli che sono, il Governo dovrà cercare di studiare nuovi strumenti come il prestito pensionistico per poter andare in pensione anticipatamente, magari prendendo un assegno pensionistico più basso.

A che età si può andare in pensione, calcola la tua età pensionabile
A che età si può andare in pensione, calcola la tua età pensionabile

L’economia italiana è in ripresa, ma il mondo del lavoro ancora no

I numeri ci dicono che l’economia italiana finalmente si può dire che sia in ripresa, addirittura sono state viste le stime di crescita al rialzo. Questo è sicuramente un segnale positivo per la Nostra economia, ma è ancora il mondo del lavoro che sembra segnare il passo. Purtroppo l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni ne è solo una conferma. Il trend negativo sulla demografia italiana incide pesantemente sui conti INPS e la soluzione che molti invocano cioè più immigrati che “ci pagheranno le pensioni”, sembra più uno slogan politico che altro.

calcolo età pensionistica

E’ vero che gli stranieri ci pagano le pensioni?

Il Presidente dell’INPS Boeri l’altro ieri, all’annuale presentazione dei conti dell’ente previdenziale italiano, ha detto che è impensabile chiudere le frontiere, in quanto gli stranieri sono indispensabili al Nostro sistema pensionistico con i loro contributi.

In effetti, dando un’occhiata ai numeri, questo corrisponde alla realtà, cioè ci sono milioni di immigrati regolari che lavorano in Italia. Come si può vedere, la stragrande maggioranza arriva dall’Europa dell’Est e sono perfettamente integrati nel Nostro tessuto sociale. Se invece andiamo ad approfondire sui migranti che arrivano con i barconi dall’Africa la cosa è ben diversa: non parlano italiano, la media sono giovanissimi, non hanno un’istruzione elevata anzi, la maggioranza hanno istruzione molto bassa. Costano molto all’Italia , nel 2017 il Governo Italiano ha detto che costeranno 4,5 miliardi di euro. Quindi bisogna fare delle distinzioni, prima di fare disinformazione: gli immigrati irregolari non possono lavorare ufficialmente, in quanto non hanno documenti, quindi è impossibile che paghino contributi anche se lavorano, perchè possono solo lavorare in nero.

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Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Si avvicina al mondo digitale nel 2007, nello stesso anno inizia a scrivere di economia e politica internazionale prima in forum e poi collaborando con varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di argomenti di suo interesse, come l'economia italiana, la formazione scolastica, il lavoro, l'impresa individuale, il marketing, i mercati finanziari, le energie rinnovabili, i motori.

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