Quanto Guadagna una Maestra e Come Diventare Insegnante

Quanto guadagna una maestra elementare? Quant’è lo stipendio di un maestro? I maestri di scuola elementare sono i primi che ricordiamo per tutta la vita, le prime figure che per cinque anni accompagnano la nostra crescita portandoci a importanti traguardi come la lettura, la scrittura e l’abilità di contare e di fare operazioni di matematica. Un tempo la maestra elementare era una figura unica, mentre oggi ci sono tendenzialmente due maestre fondamentali, delle quali una si occupa più delle materie scientifiche come matematica e scienze e una si occupa di quelle letterarie come l’italiano. Ci sono, poi, le maestre di lingue e quelle di altre discipline come l’educazione fisica e la religione, mentre in alcune scuole ci sono anche delle maestre che si prestano alle attività pomeridiane come i laboratori artistici o musicali. Ma come si diventa maestro o maestra di scuola elementare e quali sono i possibili guadagni di questo mestiere?

Quali studi intraprendere per diventare maestra di scuola elementare

Per insegnare alle elementari serve una laurea apposita, che di solito è conseguita nell’ambito delle Scienze della Formazione primaria o nelle Scienze dell’Educazione. Le due lauree differiscono di poco dal punto di vista del programma, anche se la seconda viene più considerata, specie nel biennio specialistico, adatta a chi vuole diventare formatore o educatore di comunità più che insegnante alle elementari.

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Durante la laurea i futuri maestri e maestre (dato che questa professione, di norma tipicamente femminile, ha comunque un non trascurabile numero di adepti di sesso maschile) studiano materie fondamentali e di base come la pedagogia, ma ripetono anche esami finalizzati ad insegnare le nozioni ai bambini. Ecco perché i futuri maestri e maestre devono rifare l’esame di grammatica italiana come quello di matematica, reimparando tutte le nozioni fondamentali che in età adulta vengono date per scontate ma che vanno spiegate ai bambini in modo semplice e comprensibile.
Durante la formazione gli aspiranti maestri e maestre fanno moltissime ore di tirocinio, normalmente comprese tra il terzo e il quinto anno, in modo tale da saper trattare con ogni tipo di bambino.

Quanto Guadagna una Maestra Elementare e Come Diventare Insegnante

I bambini con disturbi dell’apprendimento o difetti di pronuncia: come trattarli? Il ruolo delle maestre di sostegno

In una classe possono esserci bambini cosiddetti normali, ed altri bambini un po’ speciali: si sta parlando di bambini con difetti di pronuncia o disturbi dell’apprendimento, che sono completamente diversi tra loro ma ai quali la maestra o il maestro devono dedicare una grande attenzione.
Nel caso di bambini con difetti di pronuncia, come l’incapacità di dire correttamente lettere difficili come la R, oppure di pronunciare nessi consonantici come GLI o GNI, il maestro deve saperli riconoscere e cercare di proporre una valutazione: deve decidere in poco tempo se la sua figura basta, con un po’ di insistenza e di pratica, per correggere questi problemi, oppure se è il caso di segnalare ai genitori l’esigenza di un logopedista.
I bambini con disturbi dell’apprendimento, invece, come dislessia o ritardi più gravi, devono essere affiancati da insegnanti specializzati nel sostegno all’apprendimento. Queste figure hanno seguito il percorso formativo come tutti gli altri per diventare maestro di scuola elementare, ma poi hanno anche conseguito un’abilitazione per il sostegno. Questo significa che essi hanno studiato la dislessia, l’autismo e altri problemi che i bambini possono avere e sanno come aiutarli senza rallentare tutta la classe. I programmi, ovviamente, sono tarati sulle difficoltà di questi bambini, così come i compiti in classe, ma si riesce lo stesso a portarli ad un livello di competenza abbastanza soddisfacente.

Le ultime riforme scolastiche: come diventare una maestra elementare e abituarsi ai nuovi criteri valutativi

Quando si diventa maestro o maestra delle elementari bisogna anche avere sott’occhio il sistema scolastico italiano, che tende a cambiare con molta velocità. Fino a una decina di anni fa, infatti, vigevano i giudizi che andavano dal gravemente insufficiente all’ottimo con lode in caso di lavoro eccellente: in mezzo c’erano sufficiente, buono e distinto. Da qualche tempo a questa parte erano stati introdotti i voti numerici come alle scuole medie e superiori, tarati su una scala di dieci: sei è la sufficienza, e via via si cresce. La riforma 2017, però, prevede che i voti alle elementari saranno espressi con le lettere come nel sistema scolastico americano, dalla A alla F.
Diventare una maestra o un maestro elementare, inoltre, significa saper gestire le conquiste e i fallimenti di ogni singolo alunno, e saperli riportare ad una logica di classe. Quando si hanno alunni che hanno già imparato a leggere e a scrivere prima di arrivare alla scuola dell’obbligo, infatti, si rischia di osannare quelli come dei piccoli bimbi prodigio, screditando gli altri come delle figure non in grado di adempiere ai propri doveri. La maestra elementare è una figura che deve supportare gli alunni correggendoli quando sbagliano, ma non essendo troppo punitiva e severa, altrimenti l’autostima del bambino viene minata per sempre.

Cose che è bene sapere quando si decide di diventare maestro elementare

Sembra semplice stare a scuola con i bambini, ma in realtà è uno dei mestieri più difficili del mondo. Diventare maestro delle elementari significa avere una forte responsabilità nei confronti dei bambini che vengono affidati durante la giornata, specie nel momento della ricreazione e del pasto.
Nel primo, infatti, i bambini potrebbero giocare in modo molto movimentato in giardino, correndo e saltando: questo potrebbe provocare ferite, o nel peggiore di casi fratture. Prima di diventare maestra elementare sarebbe dunque utile fare un piccolo corso di primo soccorso, per riconoscere i principali sintomi di frattura o distorsione ossea e poter prestare i primi soccorsi. Durante il pasto, invece, è importante sorvegliare i bambini in modo capillare, perché potrebbero strozzarsi o soffocare con del cibo. Allo stesso modo, il maestro o la maestra elementare devono conoscere le allergie e le intolleranze dei propri bambini, per evitare qualsiasi tipo di problema.

Quanto guadagna una maestra elementare, quali sono i doveri e le ferie

Quello del maestro elementare non è un mestiere che si fa per arricchirsi, come del resto tutti i mestieri che hanno a che fare con l’insegnamento (tranne quello universitario): bisogna sentire dentro di essere portati a farlo, perché le responsabilità sono elevate. I maestri delle elementari di ruolo guadagnano mediamente tra i 1200 e i 1300 euro al mese, considerando anche il fatto che lavorano per metà della giornata (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 12.30 alle 16.30).
I maestri elementari che subentrano nella seconda parte della giornata, in caso di classe che effettua l’orario a tempo pieno, possono usufruire anche del pasto in mensa con tutti i bambini e i colleghi.
Le ferie di una maestra elementare seguono l’andamento dell’anno scolastico, quindi vanno da metà giugno a metà settembre. Durante le vacanze natalizie e pasquali, quando la scuola chiude, sono garantiti gli stessi giorni di riposo previsti per i bambini.

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Si avvicina al mondo digitale nel 2007, nello stesso anno inizia a scrivere di economia e politica internazionale prima in forum e poi collaborando con varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di argomenti di suo interesse, come l'economia italiana, la formazione scolastica, il lavoro, l'impresa individuale, il marketing, i mercati finanziari, le energie rinnovabili, i motori.

5 commenti

  1. L’articolo contiene alcune inesattezze.
    I titoli per insegnare nella scuola primaria sono i seguenti:
    -Laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante all’insegnamento – art. 6, L. 169/2008).
    -Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (DM 10 marzo 1997) (titoli abilitanti all’insegnamento).
    L’orario di servizio di un insegnante di scuola primaria varia a seconda del tempo scuola dell’Istituto o del singolo plesso. Ci sono scuole con lezioni solo al mattino da lunedì a sabato, scuole con lezioni al mattino e uno o due pomeriggi soltanto, scuole a tempo pieno con attività sia al mattino che al pomeriggio (8.00-16.00 da LU a VE). Ma esistono modelli orari ancora differenti. Quello che non cambia sono le ore settimanali totali di servizio dell’insegnante: 22+2. 22 ore in classe, 2 ore di programmazione di team. A queste ore ne vanno aggiunte tante altre per riunioni, colloqui, aggiornamenti e infine rimane anche da fare il lavoro a casa per preparare le lezioni e correggere gli elaborati. Non risponde assolutamente al vero quindi che i maestri lavorino solo mezza giornata.
    Quanto alle ferie non è esatto dire che gli insegnanti vanno in vacanza da metà giugno a metà settembre. Fino al 30 giugno e dal 1° settembre tutti gli insegnanti sono in servizio per gli adempimenti di fine anno e inizio anno scolastico. Le ferie, 32 gg, si chiedono a luglio e agosto.
    Questo ad oggi, perché si sa…nella scuola tutto cambia molto velocemente…Anche se a volte il cambio è un ritorno al passato neanche troppo lontano (vedi valutazione in lettere..).

  2. Non è vero. Dal 10 giugno in poi fino al 30 giugno forse andranno a scuola 3 volte ,idem a settembre perciò sono in vacanza dal 10 giugno al 15 0 17 settembre ,quante vacanze in l’anno .A me non risulta 30 giorni ,toglietemi un’ altro lavoro pagato x 365 giorni e reso x 200 a malapena?povera Italia ,sfornano solo asini come la maggior parte di loro ,stressate che non ne possono più ma di cosa x 3 o 4 ore al giorno

    1. Le insegnanti lavorano pochissimo, e non hanno di dolito una grande preparazione ne attitudine.Neno male che ad oggi e’ richiesta la laurea.Poi ci sono insegnanti d’ asilo che lavorano con solo 3 anni di firmazione pet msestra giardiniera, sarebbe il caso di riqualificarle.

  3. Nella mia esperienza di papà ho trovato ahimè tanta incompetenza condita da altrettanta arroganza in grandissima parte della categoria. Ho raccolto confidenze compiaciute (“tre mesi di fila al mare”) e ho constatato che la missione di educare i nostri bambini è presa più con supponenza che con gratitudine, ricambiata con tantissimo tempo libero quotidiano. Il tutto per una paga che è poco lontana dalla mia che sono costretto a trascorrere le giornate in ufficio. A volte ho avuto l’impressione che certi insegnanti dovrebbero sperimentare in cosa consista la vita reale prima di lamentarsi.

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