Vivere all’estero: i migliori paesi dove trasferirsi per lavoro e pensione

Quali sono i migliori paesi dove trasferirsi per lavoro e pensione dove andare a vivere all’estero?

Andare a vivere all’estero è un sogno di fasce di popolazione sempre più ampie, che sognano di espatriare per fare fortuna o per vivere in tranquillità la seconda parte della propria vita. I paesi esteri, soprattutto europei, hanno un fascino incontrollabile e sono visti come paradisi dove il lavoro si trova facilmente, dove la qualità della vita è elevata, dove si pagano meno tasse e dove si possono avere molte più occasioni che in Italia.
Insomma, andare a vivere all’estero in un paese diverso da quello natale, sembra la panacea per grandi e piccoli: quali sono i reali vantaggi e i compromessi da dover accettare se si vuole andare a vivere all’estero? E quali sono i migliori paesi per farlo?

Andare a vivere all’estero: il caso di Londra

Molti giovani e giovanissimi che vogliono andare a vivere all’estero puntano gli occhi su Londra, in Gran Bretagna. La capitale inglese, che ora si trova in una situazione instabile per via della Brexit, è stata negli ultimi dieci anni un vero e proprio porto di mare, che ha accolto centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo.
La motivazione principale è sempre stata la multiculturalità e la facilità di trovare un lavoro in città, aperta a qualsiasi tipo di iniziativa, di cultura, di moda, di cibo o di musica. Londra ha rappresentato per molti giovani un sogno divenuto realtà, nel quale poter imparare l’inglese a livello di madrelingua e potersi misurare con una realtà internazionale a tutti gli effetti.

La capitale, tuttavia, resta la meta preferita di coloro che non hanno grandi aspettative dal punto di vista dello studio, e preferiscono lavorare per specializzarsi imparando bene l’inglese. Gli studenti italiani in fuga dagli atenei nostrani che scelgono di studiare nel Regno Unito, invece, si dirigono verso altre mete, prima tra tutte Manchester.

 

Nel solo 2015 le immatricolazioni nelle università britanniche da parte di studenti italiani sono salite del 20%: le facoltà predilette sono ingegneria e materie economico-giuridiche. Imparare l’inglese, è un’altro dei motivi per cui tante persone vanno in GB.

Come fare per andare a vivere all’estero

Tra il sogno e la realtà ci sono di mezzo molti fattori che possono influire sulla scelta di andare o non andare a vivere in un paese straniero. Molte persone sono attratte dalla realtà diversa con la quale si potrebbero rapportare trasferendosi, ma allo stesso tempo si chiedono come fare per andare a vivere all’estero – QUI degli approfondimenti
Un primo passo per capire se si è adatti ad andare via di casa e vivere all’estero è quello di trascorrere un periodo limitato in un paese straniero, magari usufruendo del progetto Erasmus oppure di uno stage retribuito. Gli Erasmus e gli stage difficilmente durano più di 6 o 9 mesi, quindi si ha il tempo per ambientarsi ma comunque non è un trasferimento definitivo. La permanenza da soli in un paese straniero responsabilizza e fa crescere, mettendo una persona davanti alle vere difficoltà da affrontare in autonomia.
Un’altra possibilità è quella di fare vacanze studio o soggiorni estivi di lavoro che possano mettere in contatto con il paese straniero e far capire se si è portati per andare a vivere all’estero. L’ideale sarebbe soggiornare in una casa di persone native di quel paese, per immergersi completamente nella cultura ed assorbire le abitudini del nuovo paese.
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Vivere all’estero: i migliori paesi dove trasferirsi per lavoro e pensione

I migliori paesi dove andare a vivere all’estero: il parere dei giovani

I giovani si chiedono quali siano i migliori paesi dove vivere all’estero, soprattutto all’inizio della propria vita lavorativa, nella quale non si hanno molti soldi.
Una delle mete preferite dai giovani per espatriare è certamente la Germania, con Berlino in testa. Un po’ come Londra, Berlino è una capitale dove si respirano integrazione e pluralità. Il tedesco è più complicato dell’inglese, e meno conosciuto come lingua, ma è un idioma che può tornare utile, specialmente nell’Europa contemporanea.
Tra le mete più apprezzate per i trasferimenti ci sono anche i paesi baltici e scandinavi: Svezia, Norvegia, Finlandia, Lettonia, Estonia e Lituania sono mete per andare a vivere all’estero soprattutto per chi cerca uno stile di vita molto più elevato che nel Sud dell’Europa.
Nei paesi scandinavi e baltici gli stipendi sono molto più elevati, ma anche il costo della vita è più alto: bisogna, quindi, trovare un compromesso vincente per non vivere in condizioni precarie, ma anche la vicina Svizzera è molto apprezzata, anche se solo da persone più abbienti.
Per quanto riguarda l’andare a vivere all’estero in Est Europa, le migrazioni riguardano sopratutto gli ultimi anni. Secondo le statistiche dell’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) il 60% degli emigrati dal nostro paese ha scelto comunque di rimanere sul suolo europeo. Tra quelli che hanno scelto l’Est Europa, specialmente giovani e giovanissimi, prevalgono coloro che si sono stabilizzati in paesi come i Balcani, la Croazia, la Bulgaria, la Polonia, l’Albania, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Romania.
Gli italiani che decidono di andare a vivere all’estero nelle Americhe si dirigono nella stragrande maggioranza dei casi negli Stati Uniti. Molti sono anche coloro che vanno a vivere in Brasile o in Argentina, dove dalla seconda metà del XIX secolo ci sono importanti colonie di italiani.

Una scelta radicale: trasferirsi a vivere fuori dall’Europa

Ancora più radicale è la scelta di quelle persone che decidono di trasferirsi a vivere lontano dall’Europa.
Tutte le nazioni UE hanno leggi molto simili , simile la cultura, la religione, il modo di pensare, le strade, i servizi: anche se abbiamo lingue diverse, ormai l’Europa – di fatto – sta diventando una unica grande nazione con una stessa etnia.
Andare a vivere in Germania, o in Francia per un italiano, non è molto più diverso dall’andare a vivere di un Alto atesino in Sicilia.
Quando invece si inizia a cambiare continente, ecco che le differenze culturali iniziano a farsi sentire più forti, specialmente se si inizia a parlare di paesi come la Tunisia
Molti italiani hanno deciso di andare in Thailandia, tantissimi negli Stati Uniti, in Canada. Nuova Zelanda

Dove andare a vivere all’estero dopo la pensione

Non sono solo i giovani quelli che hanno voglia di andare a vivere all’estero: anche i pensionati sognano di costruire il proprio buen retiro lontano dall’Italia, soprattutto in paesi che hanno agevolazioni fiscali per i pensionati. Si stima che nel quinquennio 2010-2015 oltre 6000 pensionati abbiano scelto di espatriare e concludere la propria vita in un paese straniero: nel solo 2014 oltre il 60% di pensionati in più rispetto all’anno precedente ha lasciato per sempre il suolo italiano.

Tra i paesi europei dove andare a vivere dopo la pensione ci sono sicuramente la Spagna e il Portogallo, due nazioni nelle quali il costo della vita è leggermente inferiore all’Italia. Per Spagna si intende sia il suolo del regno iberico sia le isole Canarie, vero e proprio paradiso anche fiscale che permette agevolazioni sulle pensioni degli over 60.

Per quanto riguarda il mondo extraeuropeo, uno dei migliori paesi dove andare a vivere è il Canada. Qui, però, sono abbastanza complesse le procedure di richiesta della residenza. Una volta ottenuta la card di residenza permanente, il tenore di vita è molto alto ma il costo della vita è un po’ più elevato che in Italia. In compenso ci si immerge nella natura, in larga parte incontaminata.

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2 commenti

  1. domanda …
    è passata la legge dei pensionati italiani che vogliono trasferirsi al sud che gli viene tassata solo il 7% per cento eventualmente quando
    sarei intenzionato ad andare in spagna. però se è passata questa legge rimarrei in italia.
    grazie Bruno………

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