Un pensionato su due non arriva a fine mese

Un pensionato su 2 non arriva a fine mese

La crisi economia nel Nostro paese sta portando a conseguenze quasi tragiche, come per quei cittadini che vivono di pensione.

E’ di oggi la notizia che secondo un’analisi condotta dal sindacato pensionati della CGIL , un pensionato italiano su 2 non arriva a fine mese.

Bollette sempre più care, il Canone Rai sulla bolletta della luce,  figli e nipoti che magari non hanno un lavoro, i milioni di pensionati italiani , quelli che perlomeno vivono con pensioni decisamente basse, rispetto al costo della vita non ce la fanno più, ma vediamo i dati:
UN PENSIONATO SU DUE NON ARRIVA A FINE MESE

  • Secondo questa analisi, il 42,6% dei pensionati non ce la fa a pagare tutto, e deve chiedere prestiti ad amici e parenti per poter riuscire a pagare le bollette o l’affitto.
  • Il 24,3% ci arriva senza troppi problemi, ma non riesce a risparmiare niente.
  • Il 29,5% riesce ad arrivare a fine mese senza problemi e riesce anche a risparmiare.

Ricordiamo che le pensioni hanno importi che partono da poche centinaia di euro al mese a decine di migliaia di euro, ma la grande maggioranza dei pensionati vive di una pensione al di sotto dei 1.000 euro mensili.

Un pensionato su 2 non arriva a fine mese

E’ normale che sia così, la metà delle pensioni erogate in Italia è ben al di sotto dei 1.000 euro al mese, per non parlare delle pensioni minime, che sono veramente uno scandalo per un paese civile: come fa una persona a vivere con 500 euro al mese? La politica parla ma in pratica non fa nulla, i soldi non ci sono la riforma delle pensioni ci dice che bisogna andare in pensione sempre più tardi, sempre dopo, ormai si parla di 67 anni, poi arriveranno i  69 anni e 9 mesi, il tutto per prendere una pensione sempre più piccola, sempre più irrisoria, sempre più insufficiente.

Ormai un ricambio generazionale nel mondo del lavoro sembra del tutto fuori discussione, ma allora quando un giovane potrà entrare nel mondo del lavoro?
Un tempo i figli imparavano dai padri il mestiere e una volta che avevano imparato lo affiancavano e quando il padre era vecchio lo aiutavano, gli limitavano le fatiche e alla fine prendevano il suo posto, è stato così per secoli, ma ora?

In Italia, la povertà assoluta e relativa continua a rappresentare un problema significativo. Nel 2023, circa 5,7 milioni di individui (il 9,8% della popolazione) vivevano in condizioni di povertà assoluta, mentre l’8,4% delle famiglie italiane rientra in questa categoria. La povertà relativa ha invece interessato il 10,6% delle famiglie. La situazione è particolarmente critica tra i minori, con circa 1,3 milioni di bambini e adolescenti (14% del totale) in condizioni di povertà assoluta, un dato che segna il peggioramento della situazione rispetto agli anni precedenti​

Il divario tra Nord e Sud rimane evidente: oltre il 38% delle famiglie povere vive nel Mezzogiorno, mentre il Centro registra un peggioramento significativo in termini di povertà e crescita economica. Inoltre, la povertà è più elevata nelle famiglie numerose e in quelle con minori o membri stranieri, con l’incidenza che raggiunge valori critici nelle famiglie con più di tre figl

I lavoratori stessi sono sempre più a rischio: nel 2023, circa il 7,6% degli occupati viveva in povertà, con un peggioramento rilevante soprattutto tra gli opera

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

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