Il Calcolo delle Pensioni che privilegia gli statali

Requisiti anagrafici per andare in pensione nelle varie categorie, fonte INPS

Non tutti i pensionati sono uguali se si va a vedere il calcolo delle pensioni per statali, comparto difesa, qualcuno potrebbe restarci male, non tanto dei veri e propri privilegi. Secondo un recente dossier pubblicato dall’INPS il 90% dei pensionati del settore difesa prendono il doppio rispetto ai soldi giustificati dal sistema contributivo.

Nove pensioni su dieci tra persone che hanno lavorato nell’esercito, prefetti, carabinieri, polizia, forestali, poliziotti, se fossero ricalcolate con il sistema contributivo, sarebbero dal 60 al 40% inferiori rispetto all’assegno pensionistico che prendono oggi.

E’ stato Tito Boeri di qui abbiamo ampiamente parlato qui, a volere questa operazione trasparenza sulle pensioni, ma questo é solo un inizio, in quanto ora l’INPS pubblicherà dati sulle pensioni che potranno far rendere conto meglio il cittadino italiano che versa i contributi cosa sta succedendo nel Nostro paese.
Quanti pensionati sono interessati a questi dati?

Calcolo pensione anticipata:

Sono 537 mila, le persone iscritte alla Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato.
Questi, a differenza della maggior parte dei lavoratori ‘normali’ maturano il diritto alla pensione a 57 anni e 3 mesi e 35 anni di contributi  per coloro che il 31 dicembre 2011, avevano già raggiunto la massima anzianità contributiva prevista possono lasciare il lavoro a 53 anni e 3 mesi, un vero e proprioprivilegio rispetto agli altri milioni di italiani che devono aspettare praticamente altri 10 o addirittura 14 anni.

La pensione ausiliaria:

Militari e GDF invece, godono dell’ausiliaria, che consiste nel fatto di poter andare in pensione normalmente, dare la disponibilità per 5 anni di rientrare e di usufruire quindi, oltre alla pensione normale, anche di un’indennità annua lorda pari al 50% della differenza tra il trattamento di quiescenza e lo stipendio che spetta “al pari grado in servizio, dello stesso ruolo e con anzianità di servizio corrispondente, a quella posseduta dal militare all’atto del collocamento in ausiliaria”.
Coloro che hanno sfruttato la pensione ausiliaria entro il 2014, questa percentuale é del 70%.
Inoltre, quando finisce il periodo della pensione ausiliaria, il calcolo dell’assegno pensionistico si farà su tutte e 2 le pensioni cioé quella ausiliaria + la pensione normale.

Pensione privilegiata:

E’ quella pensione che si da a coloro che hanno avuto un infortunio sul lavoro e consiste nel normale assegno pensionistico, + il 10%.

I conti non sono chiari:

L’INPS fa inoltre sapere che i conti per le pensioni del comparto difesa non sono chiari. In pratica l’INPS ci dice che la stessa INPS non sa dire se c’è un disavanzo o meno rispetto questo tipo di pensioni. Fonte: IlFattoquotidiano

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

2 commenti

  1. è giusto così….siamo o non siamo in …Italia.chi lavora mangia,chin non lavora ,mangia e BEVE….

  2. Beh, è ovvio, no? Vogliono tenere buoni chi ha le armi, mentre affamano il popolino, sti vigliacchi hanno il loro pretoriani…

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