Mentre in Italia si parla d’altro, Cassa Depositi e Prestiti si accinge al cambiamento dei vertici: Costamagna é il nuovo Presidente e si porterà Gallia.
Fabio Gallia, amministratore generale di BNL, cavaliere del lavoro, cavaliere della legion d’onore, ex membro di Assonline, ABI, Coesia e Telethon, dovrà fare l’amministratore delegato, se non ché il Gallia pare sia stato rinviato a giudizio dalla Procura di Trani per un caso di vendita di derivati, come ci dice Repubblica.
CDP nel suo regolamento, dice espressamente che non ci possono essere indagati o condannati ai suoi vertici, ma sarebbe allo studio un cambio di questo regolamento, continuano i ben informati.
La cosa lascia piuttosto perplessi, anzi fa proprio paura a dirla tutta.
La Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., é sì una società per azioni, ma é di proprietà del Ministero dell’economia e delle Finanze, ed ha in mano gran parte della gestione pratica del Bilancio dello Stato italiano, dai Buoni fruttiferi postali,
Chi è Claudio Costamagna, nuovo Presidente CDP:
Arriva da Goldman & Sachs, ma ha lavorato anche con Citybank, Montedison, Luxottica, ma quello che non si riesce a capire é: perchè é stato sostituito il gruppo dirigendte di CDP?
Renzi ha voluto la sostituzione del gruppo dirigente CDP:
Quello che si sa per certo è che è stato renzi a voler sostituire tutti, “per ragioni tecniche“, lui ha detto, ma sarà proprio così?
Forse il CDP verrà venduto ai privati?
Cos’é Cassa Depositi e Prestiti e a cosa serve?
CDP é una Spa per l’80% dello Stato e per il restante 20% delle fondazioni bancarie. Gestisce il risparmio postale, quindi i libretti postali e come dicevamo, i Buoni Postali, per la bellezza di 230 miliardi di euro.
E’ divisa in 2 rami , di cui uno serve per lo ‘sviluppo del paese‘, scopo principale per cui, molti anni fa fu fondata.
- La gestione pubblica, come dicevamo, fa dei prestiti agli enti pubblici ( costruzione strade, scuole, ospedali), prestiti garantiti dallo stato.
- La gestione privata: è più complessa, il suo scopo é un po’ ‘fumoso’ insomma: dovrebbe fare il bene dei cittadini italiani, però facendo profitti ( cambiamento voluto da Monti). Qui si può inserire di tutto. CDP può investire soldi anche in operazione di borsa spericolate, potrebbe avere delle pesanti perdite e poi chi ci rimetterebbe? Se questi nuovi vertici specializzati in alta finanza si mettono a fare operazioni finanziarie spericolate, che cosa accadrebbe in caso di forti perdite? Sono queste le preoccupazioni sia per gli investitori delle Poste italiane, sia per i Normali cittadini che rimarrebbero comunque coinvolti nel caso di una crisi della CDP.
- Le aziende partecipate coi debiti, aquisite da CDP: qui siamo al trucco contabile. Aziende partecipate statali vengono acquisite in parte da CDP, in modo da coprirne i debiti, è capitato per ENI, SNAM, SIMEST.
- Grazie ai risparmiatori italiani, questa azienda ha avuto un utile nel 2012 di 2,8 miliardi.