Oggi inizia la privatizzazione, l’IPO di Poste italiane che si quota in Borsa, i soldi dei risparmi degli italiani sono al sicuro? Il pagamento delle pensioni avrà problemi?
Sono queste le semplici domande che le normali persone che non conoscono come funzionano certe cose si fanno.
Sono domande legittime, che diversi lettori ci hanno fatto e a cui Noi ora cercheremo di rispondere.
Innanzitutto sgombriamo un dubbio che assilla milioni di pensionati e risparmiatori che hanno investito i propri soldi in libretti postali o in Buoni Fruttiferi Postali, uno dei più sicuri investimenti a lungo termine che si possano fare in Italia in quanto sono direttamente garantiti dallo Stato italiano.
Poste italiane rimarrà di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze quindi questa tecnicamente é una privatizzazione, però in realtà, la proprietà di Poste rimane allo Stato.
Questo deve essere chiaro, ma cosa comporta ai correntisti questo?
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Poste italiane in borsa, i soldi dei pensionati e degli investitori al sicuro:
Poste é diventata una SPA questo é vero, ma del 100% delle azioni di Poste, solo circa il 40% verranno immesse sul mercato, il restante 60% rimarrà nelle mani del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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Ipo Poste Italiane: quanto vale Poste?
L’IPO é un’offerta pubblica iniziale, che l’azienda che si vuole quotare in Borsa ca ai vari investitori. Poste offre per una settimana le proprie azioni ad una forchetta compresa tra i 6 e i 7,5 euro l’una.
La quantità minima di azioni di Poste italiane che si possono comprare é di 500, oppure di 2.000 o di 3.000, per un totale di oltre 17 milioni di azioni immesse sul mercato per un totale di circa 3,7 miliardi e quindi per un valore complessivo che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro ( questo dipenderà dal prezzo finale delle azioni Poste deciso dall’IPO), ma comunque il 19 ottobre saranno sul libero mercato e lì potremo vedere che tipo di performance hanno.