Possibile calo del debito pubblico nel 2016; nuove stime effettuate dalla Commissione Europea riguardanti i conti pubblici dello Stato Italiano riportano alcune modifiche in relazione al disavanzo atteso.
In sostanza a fronte di una lieve riduzione del disavanzo (passerà dal 2,6 % al 2,3 per cento del PIL nel 2016) il deficit strutturale, cioè il deficit che tiene conto della situazione economica del paese, dovrebbe attestarsi attorno all’ 1 % (nel 2014 tale valore era pari all’1,1 % mentre nel 2016 dovrebbe aggirarsi attorno all’1,5 % nel 2016 ed intorno all’1,4 % nel 2017).
In base ai dati stabiliti dalla Commissione Europea il valore del deficit in calo nel 2015 è dovuto soprattutto alla minore spesa registrata in materia di interessi sul debito pagati ed al miglioramento del surplus primario in virtù della migliorata crescita dell’economia.
Debito pubblico futuro secondo MEF
Previsioni debito pubblico 2016 cresce o cala?
- La bassa crescita della spesa primaria (la spesa pubblica al netto degli interessi e si calcola in percentuale sul Prodotto interno lordo 1) attorno all’ 1 % sarebbe tuttavia compensata da misure effettuate dal Governo come il bonus di 80 euro destinato ai cittadini con reddito inferiore ai 26 mila euro (naturalmente l’entità del bonus viene comunque modulata in funzione del reddito percepito), le nuove assunzioni nel settore scolastico e all’estensione degli assegni di disoccupazione.
- Insieme alle Entrate Statali dovrebbe incrementare anche il Prodotto Interno Lordo che quest’anno dovrebbe attestarsi intorno allo 0,9 per cento, mentre dal prossimo anno (anno 2016) sarà pari all’1,5 % e nel 2017 sarà intorno all’1,4 %.
Economia italiana, le proiezioni per il futuro fanno sperare:
Registrata in crescita anche l’inflazione con valori che nel 2015 dovrebbero essere pari allo 0,2 % (in linea con quanto registrato in altri paesi europei), mentre nel 2016 dovrebbe essere circa 1 % mentre nel 2017 circa 1,9 %.
- Per quanto concerne il debito pubblico per il 2015, dovrebbe essere attorno al 133 %,
- mentre nel 2016 si attesterà attorno al 132,2 %.
- e nel 2016 al valore del 130 %.
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