Come aprire un Mercatino dell’usato e guadagnare soldi senza spese

Aprire un mercatino dell’usato oggi, significa guadagnare soldi senza spese, o comunque con spese molto limitate.
Il mercatino dell’usato è ormai diventato un trend, sempre più mercatini per cose di seconda mano aprono in tutte le più grandi città italiane, ma come mai questa nuova moda?
Siamo nel 2020 e quando si vuol vendere una cosa di seconda mano, la cosa più semplice da fare è quella di metterla in vendita online, ma la vendita online ha un enorme ed insuperabile problema: le cose che compriamo no le vediamo.

Perchè aprire mercatino dell’usato?

La principale ragione che spinge una persona a comprare un oggetto usato in un negozio reale è la soddisfazione dei sensi, l’oggetto che compri lo vedi, lo tocchi , ha un suo odore, e tutto questo non è poco, nonostante quello che dicono quelli che lavorano sul web.
Un vestito lo puoi provare come così un paio di scarpe, puoi vedere di persona com’è il colore di quella sciarpa usata, ma il tripudio per il compratore che entra in un mercatino sono sicuramente le cose non indispensabili.

Come aprire un Mercatino dell'usato e guadagnare soldi senza spese

Cosa fare per aprire un mercatino dell’usato di seconda mano:

Ecco alcuni semplici consigli per trovarsi un lavoro altamente remunerativo perchè ha pochissime spese.

Prendere un grande capannone in un posto strategico della città:

  1. Una volta che si sarà sparsa la notizia, ci saranno molte persone che vorranno provare a vendere le loro cose. Ci vuole un grande spazio per poter fare una grande esposizione, ci vogliono centinaia di metri quadri di esposizione per poter allestire un mercatino dell’usato che risulti concorrenziale, cioè che abbia un po’ di tutto. Se un cliente arriva con un bell’armadio, o un bel letto in legno intarsiato da vendere, non gli si può dire di no e bisogna sistemarlo in uno spazio espositivo adeguato. Parliamo di una superficie superiore ai 500 mq., meglio se mille o anche duemila metri quadrati, quello dipende dai costi dell’affitto o di compravendita e i capannoni solo le superfici più a buon mercato.
  2. Aprirlo in un punto strategico, dove le macchine possono arrivare: è impensabile aprire un mercatino dell’usato in centro, i locali costano veramente troppo e un enorme spazio avrebbe un costo esorbitante, quindi lo dovremo prendere in periferia, consigliamo di prenderlo vicino a grandi centri commerciali; le persone vanno lì per comprare oggetti, non vanno di fretta, hanno tempo e una occhiata al mercatino ce la butteranno sempre, magari per cercare l’affare che stanno cercando.
  3. Aprilo a pianoterra:  arrivare e dover far delle scale, comprare qualcosa di ingombrante e dover scendere le scale o portare qualcosa di ingombrante da vendere e dover fargli fare le scale, perchè? Molto meglio che il mercatino sia tutto a pianoterra.
  4. Un ampio parcheggio: bisogna che sia munito un ampio parcheggio. Questa cosa dovrebbe essere scontata, ma non lo è.

Regime di tassazione e rilascio di permessi:

Come tutte le attività per il pubblico, anche i mercatini dell’usato devono seguire alcune regole ed avere dei permessi per poter operare:

Aprire una partita IVA:

  • E’ la prima cosa da fare, appena stipulato il contratto di affitto per un capannone. Il regime fiscale stabilito dall’Agenzia delle Entrate, sarà quello di una Agenzia d’Affari.
  • Bisognerà anche fare una S.C.I.A. presso il Comune dove si trova il mercatino (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
  • Si consiglia di far seguire queste pratica da un commercialista, il quale poi ci terrà i conti della partita Iva.

Dichiarazione di inizio attività:

Quando presenterete la SCIA questa dovrà essere corredata da:
  • Documento/i di identità
  • Partita IVA
  • Contratto di affitto ( atto di proprietà) del locale
  • Permesso di agibilità del locale stesso. ( Di solito ce l’ha il padrone di casa, ma si può sempre richiederne una copia all’Ufficio Tecnico del Comune).

Farsi pubblicità:

  • E’ importante fare una grande campagna pubblicitaria appena si apre.
  • Non importa farla DOPO, cioè non importa che sia costante, è invece importante che tutti sappiano che in quel determinato posto c’è un mercatino dell’Usato, pronto a far vendere cose a chi ne ha bisogno e pronto a far fare affari a chi ci entra.

Fiscalità Mercatino dell’Usato:

Come dicevamo, un mercatino dell’usato è considerato come una Agenzia di Affari.
  1. Il mandato di vendita: è il contratto che si stipula con il cliente che lascia un oggetto da vendere. Nel mandato di vendita, è specificato l’oggetto ed il prezzo. Il prezzo totale dovrà essere diviso equamente tra padrone dell’oggetto e mercatino.
  2. Quanto è la percentuale del mercatino sul prezzo finale di vendita? Dipende, ultimamente la percentuale si è alzata di molto e molti mercatini fanno una tariffa fissa del 50%. In alcuni casi c’è una tariffa progressiva. Ad esempio: se un oggetto costa meno di 200 euro la tariffa è del 50%, se il prezzo di vendita è dalle 200 alle 500 euro la tariffa è del 40% ( cioè 40% al mercatino e 60% al cliente), se è superiore a 1.000 euro la tariffa può essere del 30%. Poi ovviamente si tratta di un contratto tra 2 privati, non esistono ‘albi dei mercatini’, quindi ogni mercatino può mettere la tariffa che vuole e colui che vuole vendere un oggetto di seconda mano, è libero di scegliere il mercatino che vuole.
  3. I soldi al venditore saranno dati DOPO LA VENDITA, così come il mercatino prenderà la sua provvigione solo dopo che l’oggetto sarà venduto.
  4. Nel caso in cui l’oggetto venga venduto e per 12 mesi il padrone dell’oggetto non si è fatto sentire, il mandato di vendita decade e i soldi andranno tutti al Mercatino. Nel contratto di mandato di vendita deve essere specificata questa clausola.

Conclusioni: soldi facili, ma non troppo.

La cosa positiva di aprire un Mercatino dell’usato, sono le altissime provvigioni senza spendere 1 centesimo. A parte i costi di gestione del locale, del personale (non specializzato) , del commercialista, cioè i normali costi di un’altra attività, il costo per il materiale è pari a zero. Consigliamo una assicurazione sui furti, in modo che se ci dovessero essere dei problemi, i proprietari degli oggetti possano essere rimborsati dall’assicurazione.
Va considerato che su qualsiasi cosa che mi portano ho un guadagno che va dal 30% al 50%, che nonostante Iva e spese da pagare, non è da considerarsi poco.

Lo sviluppo e l’evoluzione dei mercatini dell’usato sembra che abbia avuto un calo negli ultimi tempi. Certo, aprirne uno dove già ce ne sono presenti è stupido ed anti produttivo, ma ci sono ancora molti posti e paesi dove questo tipo di attività è assente o quasi.

Mettersi in Proprio: idee imprenditoriali per crearsi un reddito  

 

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

7 commenti

  1. Come no! Apro pure la Partita Iva cosi’ lavoro per li stato! Metto tutto in garage e lavoro sul passaparola e non mi faccii fregare neanche un centesimo!

    1. Svegliati!!! La gente ha capito e ne ha le scatole piene di gente come te che non paga le tasse!! Chi non paga le tasse e non vota, non ha NESSUN DIRITTO NEANCHE DI LAMENTARSI SE LE COSE VANNO MALE perché di fatto non contribuiscono a nulla se non la proprio portafoglio.!!!….e la gente ne ha piene le scatole di questi soggetti….

    2. Hai ragione ma la massa comune è serva di natura …poi visto che il riuso il riciclo è etico lo stato almeno su queste attività non dovrebbe far pagare il pizzo

  2. Io ho una cantina di 120 metri quadrati con attinente un garage di altri 140 metri quadrati di mia proprietà perché sotto il mio villino cosa devo fare e cosa mi serve avere per aprire un mercatino dell’usato????grazie

    1. io sono Lucio e ho fatto per 30 anni i mercatini dell’usato in giro per l’Italia adesso mi vorrei fermare e aprire un mercatino se ti può interessare l’idea fammi sapere! Ciao

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