Oggi vediamo come richiedere il reddito di cittadinanza, i requisiti per ottenerlo, il modulo da presentare alle Poste, il calcolo per averlo, il modello Isee e tutto quello che c’è da sapere pere avere il tanto discusso RDC Il reddito di cittadinanza, molto pubblicizzato politicamente, e non, comincerà ad essere operativo (come promesso) dal mese di Aprile 2019. Le richieste di poterne fruire, sempre come promesso, partiranno dal mese di Marzo. Dopo l’approvazione del decreto legge, possiamo, comunque, parlare di ufficialità di questa misura.
Dettagli tecnico – operativi, cos’è il Reddito di Cittadinanza
Il reddito di cittadinanza riguarderà quei nuclei familiari che vivono in una situazione economica difficile: il reddito di cittadinanza rappresenta un’ integrazione al reddito, sino ad un massimo di Eur 780,00 (ipotesi per la persona singola – nucleo familiare singolo).
Come tanto decantato dai media, il reddito di cittadinanza, si assocerà ad un Patto per il lavoro, ad un Patto per la Formazione, ed un Patto con i Centri per l’ Impiego (Patto inclusione sociale).
Il Governo italiano ha stanziato circa Eur 6,1 miliardi (anno 2019). Il numero dei beneficiari dovrebbe riguardare quasi 5 milioni di italiani.
Assieme alla misura di Quota 100, il reddito di cittadinanza è la misura più attesa dai cittadini italiani.
Come accennato, il reddito di cittadinanza rappresenterà un sostegno economico per coloro (singoli, e famiglie) che vivono con un reddito al di sotto della soglia di povertà.
Anche le persone ultra sessantacinquenni non dovrebbe possedere un reddito (familiare) che ecceda Eur 7560,00.
Il reddito di cittadinanza, con il Patto siglato con i Centri per l’ impiego, non può semplicemente definirsi una misura assistenziale, ma di una misura che deve tendere al reddito minimo garantito.
Soggetti beneficiari requisiti del Reddito di Cittadinanza
Nelle previsioni normative, il reddito di cittadinanza spetterà a tutti coloro che vivono con un reddito minore di Eur 780,00 al mese (Eur 9360,00 annuali).
Abbiamo parlato di una cifra di 5 milioni, circa, di potenziali beneficiari, che a detta delle statistiche hanno un Isee minore di Eur 9360,00.
A titolo di esempio, un soggetto single, senza alcuna proprietà immobiliare/mobiliare, senza occupazione, e con Isee pari a zero, beneficerà di Eur 780,00 mensili.
Se tale soggetto è proprietario di una casa, il reddito di cittadinanza subirà una riduzione di Eur 280,00.
Ancora. Se tale soggetto paga il mutuo per la casa di proprietà, la riduzione, sul reddito di cittadinanza, sarò pari ad Eur 130,00.
Per poterne beneficiare, comunque, si considera un patrimonio immobiliare (oltre la prima casa) massimo di Eur 30000,00 ed un patrimonio mobiliare per Eur 6000,00 massimo (ipotesi su un soggetto single). Rispetto al numero dei componenti il nucleo familiare, il patrimonio mobiliare può salire sino ad Eur 8/10 mila. Inoltre, in caso di disabili, l’ ultima maggiorazione subisce un incremento di Eur 5 mila.
I coefficienti per calcolare di quanto possa salire il reddito di cittadinanza, in base ai componenti del nucleo familiare, sono fissati a 0,2 (in più) per adulto, e 0,4 (in più) per ogni minore.
Nelle intenzioni di chi ha elaborato il reddito di cittadinanza, vi è la volontà che tutti possano contare su un reddito annuo non inferiore ad Eur 9360,00.
Le cifre sopra considerate riguardano, principalmente, i single senza lavoro. Per i pensionati, ad esempio, si stima, in media, che occorrerà aggiungere circa Eur 300,00 per integrare la pensione minima/sociale.
Da questa premessa, comprendiamo come anche i pensionati possano beneficiare del reddito di cittadinanza, al fine di raggiungere la soglia di Eur 780,00 (con maggiorazioni dello 0,20 se vi è un minorenne nel nucleo familiare, e dello 0,40 qualora presenti componenti maggiorenni).
Ulteriori precisazioni sulla fruizione
Molti si sono anche chiesti come potranno essere spesi i soldi del reddito di cittadinanza.
A detta del Governo, il reddito di cittadinanza sarà caricato su una carta, simile ad una carta di credito. La stessa deve essere usata per comperare i beni necessari alla sussistenza quotidiana, esclusi, quindi, acquisti per sigarette e giochi. Rimane da comprendere come potrà avvenire il controllo effettivi.
Riassumendo, i requisiti per il reddito di cittadinanza sono quelli che seguono.
Cittadinanza italiana, o cittadinanza di un paese dell’ Unione Europea, o anche un suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno. Ammessi i cittadini di paesi terzi, con il possesso di un permesso di soggiorno, con residenza in Italia continuativa da almeno 10 anni (al momento in cui si presenta la domanda). Ammessi al beneficio anche i soggetti apolidi, o beneficiari di asilo politico.
I requisiti patrimoniali, ed i relativi limiti, sono stati sopra ricordati.
Escluso il possesso del singolo, o nel nucleo familiare, di autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi, con cilindrata maggiore a 1600 cc, e motoveicoli con cilindrata maggiore a 250 cc (immatricolazione nei due anni precedenti la richiesta). Escluso il possesso di navi o imbarcazioni. I veicoli per disabili sono esclusi dai sopraddetti limiti.
Ricerca del lavoro, ed oltre
Abbiamo sopra accennato come, contestualmente all’ erogazione del reddito di cittadinanza, vi sarà il Patto con i Centri per l’ Impiego per la ricerca attiva di un lavoro. A tal fine, sono previsti sia la partecipazione a corsi di formazione, sia il completamento degli stessi.
Lo stato di disoccupazione deve essere involontario.
Si sono sollevate alcune critiche in merito alla fruizione del reddito di cittadinanza anche a favore degli immigrati. Oltre i limiti ricordati (in merito agli stranieri), è da ricordare come la Corte Costituzionale abbia già ricordato come non vi possano essere discriminazioni per le misure economiche per la lotta alla povertà.
Il reddito di cittadinanza, in merito alla fruizione temporale, ha un limite massimo di tre anni, a meno che, dopo 18 mesi, vengano persi i requisiti (ad esempio, a seguito dell’ innalzamento del reddito). Dopo 18 mesi di fruizione, sono previsti controlli di verifica (misura ancora da concretizzare sul come avverranno).
Dopo 3 anni, se i requisiti iniziali sono mantenuti, si può continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza viene perso, inoltre, qualora si rifiutino tre proposte lavorative.
Concludiamo dicendo come il reddito di cittadinanza sia collegato alla ricerca attiva del lavoro, che secondo le previsioni dovrebbe avvenire a cura di soggetti formati appositamente (Navigator). La ricerca del lavoro, i percorsi formativi, e lo stato di disoccupazione involontaria sono i cardini della misura.
Attendiamo il mese di Aprile per la concretizzazione della misura.
Di seguito, la discussione politica che c’è stata prima dell’approvazione della legge
Il reddito di cittadinanza sarà uno dei temi politici del 2017, un modo per combattere la disoccupazione, spesso viene confuso e molti non sanno nemmeno il reale significato di questo termine, in quanto – ad esempio – chi è disoccupato ha già diritto ad un sostentamento economico, così come chi ha un ISEE basso, ha diritto ad un aiuto in forma di sgravi fiscali, esenzioni fiscali, aiuti materiali come l’assegnazione di una casa popolare, buoni pasto sia da parte del Governo centrale, che degli enti locali.
Aggiornamento 26 Aprile: Il Movimento 5 Stelle organizza una marcia
Partirà a Perugia alle 11,30 dalla Cattedrale di S. Antonio e arriverà fino ad Assisi la marcia per il reddito di cittadinanza organizzata dal Movimento 5 Stelle.
La marcia sarà un modo per gli attivisti del Movimento di incontrarsi ed incontrare nella realtà le tante persone che si dicono favorevoli a questo progetto che ( lo ricordiamo) dovrebbe venire a costare oltre 21 miliardi di euro all’anno, una cifra del tutto ragguardevole, che uscirà principalmente da tasse e alcuni tagli della PA.
Reddito di cittadinanza Movimento 5 Stelle
Reddito di cittadinanza e Reddito Minimo: 2 cose molto diverse
Che cos’è il reddito minimo
Anche nella Regione Puglia c’è un inizio di REI. I grillini hanno presentato il disegno di legge n. 1148 dell’ottobre 2013 arrecante il titolo di “istituzione del reddito di cittadinanza” per offrire alle famiglie in condizione di povertà assoluta di emergere, sulla scorta di obblighi e adempimenti da rispettare. Il reddito minimo del movimento di Casaleggio e associati inciderebbe, secondo le stime, sui 16 miliardi di euro, il 4,4% del costo del “vero” reddito di cittadinanza che dovrebbe essere su una soglia di povertà di 800 euro mensili.
Le misure di sostegno al reddito
Sostenibilità di reddito di cittadinanza e reddito minimo
L’imposta negativa: una proposta interessante per combattere la disoccupazione
E’ una proposta rilanciata dagli economisti liberali da Milton Friedman a Friedrich von Hayek. L’imposta negativa presenta 2 elementi di positività: non disincentiva a lavorare se il reddito è sotto la soglia di povertà ed è gestibile anche in assenza di una struttura statale di gestione del mercato del lavoro. Per chi in Italia guadagna oltre 8 mila euro annui, per i lavoratori dipendenti, non vi sono dei cambiamenti. Per i soggetti senza guadagno o con entrate inferiori e che non hanno capacità fiscale, il Fisco applica un’aliquota negativa, compensa il differenziale tra ciò il lavoratore guadagna e la soglia della no tax area. Se ben strutturato, il meccanismo fa risultare conveniente sempre lavorare di più. L’imposta negativa non completa mai in modo totale la differenza tra il reddito effettivo e la soglia della non tassazione. Rimane però “vantaggioso” aggirare il sistema e lavorare in nero.
Conclusioni su disoccupazione e reddito di cittadinanza:
- Per quanto ci riguarda, il Nostro parere è quello che chi è disoccupato non solo può cercarsi un lavoro, ma può inventarselo, oggi c’è l’opportunità di crearsi un lavoro anche nella realtà virtuale di internet, mettersi in proprio o riscoprire vecchi mestieri che nessuno fa più ma che il mercato ancora richiede, certo ci vogliono certi requisiti per lavorare e una preparazione culturale che troppo spesso, manca, specialmente per trovare dei buon lavori.
- Se consideriamo il reddito di cittadinanza per tutti solo una utopia che potrebbe rivelarsi addirittura controproducente per l’economia italiana, il dibattito politico acceso dai 5S è comunque interessante e potrebbe portare ad un giusto reddito minimo garantito per persone al di sotto della soglia di povertà, un aiuto in casi particolari che queste persone non riescano a trovare o crearsi un lavoro, a patto che però continuino a cercalo e non rifiutino quei tipi di lavoro anche scomodi, difficili e faticosi da fare.
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comunque le cifre si sono rivelate essere poi ancora diverse da quelle qui (e altrove) esposte. Perché io , ad esempio, con isee completamente zero, nessun bene immobiliare e residente in una casa popolare (chiaramente non di mia proprietà) in situazione di morosità incolpevole, percepisco di rdc esattamente 397€
La situazione che si dice avrebbe dovuto portare a 500€, in realtà all’atto pratico porta a percepire 397 e non oltre.