Come diventare guida turistica: formazione, abilitazione e gestione dell’impresa

È innegabile che negli ultimi anni sia cresciuto l’interesse per la professione di guida turistica. Sono infatti molti coloro che desiderano sapere come diventare guida turistica, affascinati da un mestiere che unisce la passione per l’arte, la storia e le bellezze dei luoghi a importanti sbocchi lavorativi.

Tuttavia, saper come diventare guida turistica non significa semplicemente amare viaggiare. È bene rendersi conto che si tratta prima di tutto di gestire un’attività imprenditoriale, emanando fatture, occupandosi della contabilità ed essendo in regola con gli adempimenti burocratici. Come diventare guida turistica è solo l’inizio di un percorso che richiede anche competenze amministrative Oggi fortunatamente esistono validi strumenti digitali che possono agevolare tale gestione. Ad esempio, piattaforme come FatturaPro https://fatturapro.click/ permettono di emettere, ricevere e conservare fatture elettroniche in modo facile e conforme alla normativa. Grazie a soluzioni tecnologiche efficaci, anche gli aspetti burocratici possono trasformarsi in un asset gestionale. Ciò consente a chi desidera intraprendere questa attività di farlo nel migliore dei modi, valorizzando l’amore per l’arte e per il territorio ma dotandosi al tempo stesso dei mezzi adeguati alla sostenibilità economica nel tempo.

Come diventare guida turistica: avvio dell’attività

Per iniziare questo lavoro è necessario ottenere un’abilitazione ufficiale superando un esame regionale. Generalmente i requisiti per accedere agli esami sono il diploma di scuola media superiore e un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Chi desidera prepararsi al meglio può frequentare corsi specifici della durata di diverse settimane, nei quali si studiano le principali nozioni di carattere storico, artistico, culturale e paesaggistico del territorio. Durante il corso si apprendono anche le tecniche per strutturare un discorso in modo accattivante e per guidare gruppi eterogenei, compresi i bambini. Sono molto utili le esercitazioni pratiche, ad esempio visite guidate simulate. Superato l’esame con successo, che prevede prove orali, scritte e pratiche, si ottiene l’abilitazione per svolgere la professione di guida turistica. A questo punto è necessario iscriversi nell’elenco delle guide presso la regione e provvedere alle polizze assicurative per responsabilità civile. Per promuovere il proprio lavoro si può creare un sito internet o profili sui social media, indicando le proprie competenze e conoscenze. Sapere come diventare guida turistica è solo l’inizio: sarà poi indispensabile farsi conoscere da agenzie di viaggio, albergatori e dai vari enti del turismo, proponendo preventivi e pacchetti personalizzati. Con il passaparola e una buona organizzazione dell’attività nel tempo si potrà costruire una clientela fidelizzata, lavorando sia con i privati che con le comitive. Per avere successo in questo mestiere serve grande passione per l’arte, la storia e le bellezze dei luoghi, oltre a doti di comunicazione e un approccio accogliente con le persone. Con impegno e dedizione si potrà trasformare una propria conoscenza in un’appassionante professione.
Come diventare guida turistica
Come diventare guida turistica
Come si diventa guida turistica: Fatturazione e contabilità Dopo aver intrapreso con successo la professione, è necessario occuparsi degli aspetti amministrativi e fiscali. Poiché questo lavoro prevede di emettere fatture per i propri servizi, la guida turistica deve aprire una partita IVA per essere in regola con il fisco. Diventa quindi un’attività da lavoratore autonomo. Per emettere le fatture possono risultare utili programmi di gestione contabile specifici, oppure è possibile rivolgersi a commercialisti per l’assistenza. Le guide turistiche possono scegliere fra diversi regimi fiscali, come quello dei minimi o forfettario. Sapere come diventare guida turistica è il punto di partenza, mentre la fatturazione e la contabilità sono aspetti fondamentali per la sostenibilità economica dell’impresa nel tempo. I compensi derivanti dalle visite guidate e dai vari servizi vanno registrati nei libri contabili e dichiarati periodicamente. Tenere sotto controllo entrate e uscite, emettere correttamente le ricevute fiscali, permette di adempiere agli obblighi burocratici. Questa gestione amministrativa, seppur complessa, assicura trasparenza e definisce nel migliore dei modi il ruolo professionale di una guida turistica. Con attenzione e responsabilità, anche la contabilità può trasformarsi in un valido strumento per far crescere l’attività nel tempo.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.