Il governo italiano starebbe concludendo le trattative per un accordo da 3 miliardi di euro con l’azienda di semiconduttori Silicon Box per la costruzione di un sito industriale nel Paese, secondo una fonte vicina alla questione. Questa mossa è in linea con gli sforzi in corso del governo per attrarre investimenti da parte di aziende tecnologiche, in particolare alla luce dello stallo dell’accordo con Intel, con sede negli Stati Uniti. La prossima settimana il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, terrà una conferenza stampa per annunciare quello che definisce “un nuovo significativo investimento in Italia da parte di un’azienda leader nel settore della microelettronica”.
Il negoziato riflette la spinta strategica dell’Italia volta a promuovere partnership con attori di spicco del settore tecnologico, posizionandosi come una destinazione attraente per tali investimenti. Nonostante le battute d’arresto nell’accordo Intel, il governo rimane proattivo nella ricerca di opportunità economiche, con l’imminente annuncio che segnala un impegno a rafforzare la presenza del Paese nel campo in rapida evoluzione della microelettronica.
Finalmente una fabbrica italiana di microchip
In un’operazione segreta, i cui dettagli restano limitati, Reuters riferisce che l’Italia è pronta ad investire in Silicon Box, una startup con sede a Singapore fondata quasi tre anni fa dai fondatori del produttore americano di chip Marvell. Silicon Box è specializzata in “chiplet“, minuscoli componenti semiconduttori assemblati tramite imballaggi avanzati, un processo economicamente efficiente per legare piccoli semiconduttori per creare processori in grado di alimentare qualsiasi cosa, dai data center agli elettrodomestici. Mentre l’entità dell’investimento e la quota dei fondi pubblici nel piano complessivo devono ancora essere definiti, una fonte riservata ha rivelato che Silicon Box stabilirà un impianto di produzione in Italia. Tuttavia, la posizione specifica rimane poco chiara, poiché secondo quanto riferito sono allo studio vari siti in tutta Italia.
Il Ministro italiano dello Sviluppo Economico, Giancarlo Urso, aveva precedentemente annunciato la volontà del Paese di fornire 4,75 miliardi di euro in aiuti di Stato per attrarre produttori stranieri di chip.
Nonostante i negoziati in corso con Intel, il ministro ha espresso apertura a potenziali investimenti da parte di altre società di semiconduttori. In particolare, si sono svolti colloqui con i produttori taiwanesi MEMC Electronic Materials Inc e TSMC, segnalando gli sforzi proattivi dell’Italia per rafforzare la propria posizione nell’industria globale dei semiconduttori.
Ecco un approfondimento sulla Silicon Box:
Cos’è Silicon Box
- Fonderia di semiconduttori con sede a Singapore: Specializzata in tecnologie all’avanguardia per l’integrazione dei chip, in particolare nel “chiplet design” e nell’ “advanced packaging”.
- Fondata nel 2021: da un team altamente esperto che include i fondatori di Marvell Technology, il Dr. Sehat Sutardja e la moglie Weili Dai, insieme al Dr. Byung Joon.
- Approccio “Chiplet”: Permette di combinare piccoli blocchi di semiconduttori (i chiplet appunto) in un unico processore più grande. Questo aumenta la flessibilità di progettazione, riduce i costi e potenzialmente migliora le prestazioni.
- Focus sulla sostenibilità : I metodi di integrazione utilizzati da Silicon Box permetterebbero soluzioni con un consumo energetico ridotto, favorendo un futuro tecnologico più sostenibile.
Potenziali collaborazioni in Italia
- Negoziazioni con il governo italiano: Sono in corso discussioni per investire nella costruzione di un impianto avanzato di semiconduttori in Italia.
- Impatto: Un tale investimento porterebbe alla creazione di posti di lavoro altamente qualificati e darebbe impulso all’industria dei semiconduttori in Italia, rafforzando la posizione dell’Italia nel settore tecnologico europeo.
Perché Silicon Box è rilevante
- Domanda in aumento: I microchip sono parti integranti di quasi ogni dispositivo elettronico moderno e la domanda globale è in costante aumento.
- Tensioni geopolitiche: Le recenti difficoltà nelle catene di approvvigionamento, dovute a tensioni internazionali, hanno evidenziato la necessità per Paesi ed aree come l’Europa di aumentare la propria autonomia nella produzione di questi componenti.
- Tecnologie avanzate: Silicon Box, investendo in nuove tecnologie, offre soluzioni per aumentare la potenza e l’efficienza dei semiconduttori di nuova generazione.
Se vuoi approfondire:
- Sito ufficiale di Silicon Box: https://www.silicon-box.com/
- Notizie sull’accordo potenziale con l’Italia: Puoi cercare ulteriori fonti sulla stampa nazionale e specializzata, ad esempio sulle testate online di Affari Italiani o Hardware Upgrade.
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In Italia, i microchip e i semiconduttori sono costruiti principalmente in tre stabilimenti:
1. STMicroelectronics:
- Agrate Brianza (Monza e Brianza): Questo stabilimento produce chip basati su wafer da 300 mm, una tecnologia all’avanguardia che consente di realizzare chip più piccoli, efficienti e potenti. È in corso di realizzazione una nuova linea di produzione che raddoppierà la capacità produttiva dello stabilimento.
- Catania: Questo stabilimento produce chip di diverse tipologie, tra cui quelli utilizzati per l’automotive, l’industria e l’Internet of Things (IoT).
2. LFoundry:
- Avezzano (Abruzzo): Questo stabilimento produce microchip e sensori d’immagine per il settore automotive. È stato acquisito nel 2019 dalla cinese Wuxi Xichanweixin Semiconductor.( Cina popolare )Â
Oltre a questi stabilimenti, in Italia sono presenti anche diversi centri di ricerca e sviluppo nel campo dei semiconduttori, tra cui:
- CNR-IMM (Istituto per la Microelettronica e Microsistemi): Questo centro di ricerca, situato a Catania, è uno dei più importanti in Europa nel campo della microelettronica.
- Chips.IT: Fondazione inaugurata a Pavia nel 2022, si occupa del design dei circuiti integrati a semiconduttore.
L’Italia ha un ruolo importante nel settore dei semiconduttori a livello europeo. STMicroelectronics è il primo produttore europeo di semiconduttori e l’Italia è uno dei paesi candidati a ospitare la quarta linea pilota europea per la produzione di chip.
Inoltre, l’Italia sta investendo molto nel settore dei semiconduttori:
- Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un investimento di 4,5 miliardi di euro per il settore.
- Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 500 milioni di euro per la creazione di un nuovo polo di microelettronica in Sicilia.
Questi investimenti contribuiranno a rafforzare la posizione dell’Italia nel settore dei semiconduttori e a creare nuove opportunità di lavoro e crescita economica.
Autore
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Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.