Gioco: come vengono tassate le vincite?

Se c’è una cosa che non manca in Italia sono le tasse. Si pagano per le utenze, in ambito lavorativo ma non solo.

Anche le vincite al gioco sono soggette a tassazione da parte del fisco. Questo significa che quando un cittadino vince una somma di denaro sopra una certa soglia, una percentuale di essa viene detratta e trattenuta dallo Stato sotto forma di imposta.

La normativa in materia è piuttosto articolata e prevede diverse aliquote di tassazione a seconda del tipo di gioco e dell’ammontare della vincita.

Qui ci limiteremo a delle linee essenziali, mentre è consigliabile, qualora si voglia approfondire ancor di più la questione, recarsi sui siti istituzionali o rivolgersi ad esperti di contabilità.

Gioco online

Il gioco online, ossia quello delle piattaforme di iGaming che mettono a disposizione degli utenti giochi in formato digitale e diverse promozioni sottoforma di bonus casino da utilizzare su di esse, non esula dalle tassazioni sulle vincite dei giocatori, che devono essere rigorosamente dichiarate, anche perchè tracciabili, tramite la propria dichiarazione dei redditi.

Innanzitutto, c’è da dire che le vincite ottenute su piattaforme di gioco online regolarmente autorizzate dall’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) sono soggette a un’imposta unica sostitutiva del 20%, prelevata direttamente dal gestore del gioco al momento dell’erogazione della vincita.

Questo significa che il giocatore riceverà un importo di denaro da poter riscuotere già al netto dell’imposta applicata. Ma questo non esula l’utente dallo sbrigare alcune pratiche burocratiche. E’ importante sottolineare, infatti, che il giocatore è comunque tenuto a dichiarare le vincite ottenute nel proprio 730 o Redditi, anche se su di esse è già stata applicata la ritenuta d’acconto del 20%.

Questo perché le vincite al gioco online sono considerate “reddito diverso” ai fini fiscali. Nello specifico, i guadagni andranno riportati nel rigo RL15 del quadro del Modello Unico e nel modulo RW della dichiarazione dei redditi da parte di persone fisiche.

giochi

Gioco fisico

Le vincite al gioco fisico, come ad esempio quelle ottenute alle slot machine, alle scommesse sportive o al bingo, sono soggette a un’imposta unica sostitutiva più alta rispetto a quella del gioco online, equivalente al 25% e prelevata direttamente dal gestore del gioco al momento dell’erogazione della vincita stessa.

Come per il gioco online, anche per quello fisico l’utente è comunque tenuto a dichiarare le vincite ottenute nel proprio modello di dichiarazione dei Redditi.

Superenalotto e lotterie

Per le vincite al Superenalotto e alle altre lotterie, come la Lotteria Italia del 6 gennaio, la tassazione è leggermente diversa.

Per le vincite fino a 500 euro non è prevista alcuna imposta.

Per le vincite superiori a 500 euro, invece, si applica un’imposta unica sostitutiva dell’8%.

Anche in questo caso, dunque il giocatore riceverà un importo netto già al netto dell’imposta.

Mettiamo il caso della vincita del primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia, quest’anno verificatasi a Milano.

Al netto dell’imposta unica sostitutiva dell’8%, il fortunato vincitore si porterà a casa un ammontare netto di circa 4 milioni e 600 mila euro.

Gratta e vinci

Anche per le vincite alle lotterie istantanee, note come Gratta e Vinci, la tassazione è simile a quella del Superenalotto e delle altre lotterie tradizionali. Per le vincite fino a 500 euro non è prevista alcuna imposta, mentre se ne applica una del 20% per la riscossione di vincite superiori a 500 euro.

Se, dunque, una persona dovesse vincere 1000 euro ad un gratta e vinci, la somma netta riscossa sarebbe quella di 800 euro.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.