Fusione Monte dei Paschi – Banco Bpm: parla l’AD

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM, ha affermato che il Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha superato bene le difficoltà degli ultimi anni e che tutti gli istituti di credito stanno attualmente performando bene, lasciando intendere un interesse della sua banca.

Ha osservato che, in un contesto favorevole come quello attuale, è difficile concentrarsi su acquisizioni esterne, poiché tutti vogliono perseguire i propri progetti industriali. Castagna ha menzionato che Banco BPM ha presentato un piano stand alone a dicembre, il quale prevede utili di un miliardo e mezzo di euro e un’importante valorizzazione in Borsa.

Inoltre, ha ricordato che, dopo la fusione, per alcuni anni non sono stati distribuiti dividendi, ma quest’anno sono stati elargiti circa 850 milioni di euro in cedole, permettendo a Banco BPM di radicarsi ulteriormente sul territorio, in particolare nel Nord-Ovest.

Interpellato sulla possibile discesa dei tassi d’interesse nei prossimi 18-24 mesi, Castagna ha ipotizzato che non tutti gli istituti riusciranno a mantenere le attuali aspettative, il che potrebbe riaprire la discussione su fusioni e acquisizioni.

Riguardo alla Fondazione CRT, che recentemente ha venduto la sua quota in Banco BPM, ha riconosciuto che il futuro per le banche è incerto e preferisce che ne parlino gli esperti del settore. Tuttavia, ha sottolineato che la collaborazione con la Fondazione CRT è stata molto positiva, permettendo di valorizzare il territorio e facilitando l’aggregazione di fondazioni ed enti di previdenza, che costituiscono una parte rilevante dell’azionariato di Banco BPM.

Fusione Monte dei Paschi - Bpm: parla l'AD

I tassi di interesse hanno aiutato le banche

Le aspettative sui tassi d’interesse sono state al centro della discussione. Nel piano di dicembre scorso, si erano previsti tre tagli dei tassi per quest’anno, una previsione inizialmente accolta con scetticismo dagli analisti. Tuttavia, la BCE ha dimostrato coraggio, soprattutto anticipando i tagli rispetto alla Federal Reserve. L’inflazione si è rivelata difficile da combattere, nonostante le previsioni di molti esperti che vedevano la necessità di ben sette riduzioni del costo del denaro nel 2024.

Per quanto riguarda l’Italia, Castagna ha evidenziato che negli ultimi tre anni il paese ha registrato una crescita economica superiore rispetto ad altri paesi europei, grazie anche alla stabilità governativa che consente la pianificazione a lungo termine.

Ha sottolineato l’importanza di non lasciarsi condizionare troppo dai tassi d’interesse e di continuare a investire per mantenere alta la crescita. Il G7 e la futura composizione della Commissione europea saranno cruciali per determinare l’orientamento e gli equilibri futuri, e l’Italia potrebbe acquisire maggiore rilevanza in Europa.

Il debito pubblico

Castagna ha anche espresso preoccupazioni riguardo al debito pubblico, sottolineando il rischio di caricare le future generazioni con le spese eccessive dei governi passati.

Il Superbonus rappresenta un esempio significativo di come l’Italia non sia più un’anomalia rispetto al passato, quando i cosiddetti Piigs (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) erano al centro della crisi dei debiti sovrani dell’eurozona. Oggi, sebbene il debito pubblico rimanga una questione da affrontare con serietà, è fondamentale concentrarsi sulla sua traiettoria, stabilendo obiettivi concreti per ridurlo costantemente. Il risparmio privato continua a essere una risorsa importante per il paese. Le privatizzazioni, come quelle di Eni, Poste e Monte dei Paschi, offrono opportunità di valorizzare asset industriali e immobiliari attualmente sottoutilizzati.

Dopo le elezioni europee, lo spread si è allargato non per colpa dell’Italia, ma a causa delle preoccupazioni riguardanti la stabilità di partner europei chiave, come la Francia. La soluzione, secondo Castagna, è una maggiore integrazione europea.

Sebbene l’Europa sia spesso vista come un progetto incompiuto, sono stati fatti progressi significativi nell’unione bancaria. Tuttavia, manca ancora la garanzia comune sui depositi, che faciliterebbe le operazioni transfrontaliere.

La creazione di un mercato unico dei capitali è essenziale per competere con Wall Street, la Cina e le borse asiatiche, rappresentando un’opportunità enorme per la crescita delle medie imprese europee.

Pro e Contro degli investimenti su azioni bancarie

Autore

  • Massimiliano Biagetti

    Fondatore di Economia-italia.com e Finanza.Economia-italia.com è analista finanziario e trader.

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