Crisi Stellantis: cosa sta succedendo all'Industria dell'Auto in Italia ed in Occidente

Stellantis è in crisi si de dall’andamento delle azioni cerchiamo di capire perchè.

Azioni STLA

Le azioni Stellantis hanno registrato un calo di prezzo recentemente, principalmente a causa di questi fattori:

Giornata negativa il 22 agosto: Il prezzo delle azioni ha chiuso in ribasso del -0.95% il 22 agosto, segnalando un possibile trend al ribasso a breve termine.
Andamento negativo del mercato: Il mercato azionario in generale potrebbe aver subito un calo, influenzando anche le azioni Stellantis.
Performance delle immatricolazioni: Un calo dell’8,4% nelle immatricolazioni a luglio 2024 potrebbe aver generato preoccupazioni tra gli investitori riguardo alle prospettive di vendita dell’azienda.
Altri fattori: Potrebbero esserci altri fattori specifici dell’azienda o del settore automobilistico che hanno contribuito al calo del prezzo delle azioni, come ad esempio cambiamenti nella catena di approvvigionamento, aumento dei costi delle materie prime o concorrenza più agguerrita.

Tuttavia, è importante notare che il prezzo delle azioni Stellantis è in leggero rialzo oggi, 23 agosto 2024, rispetto al prezzo di apertura. Questo potrebbe indicare un’inversione di tendenza o una reazione positiva del mercato a notizie recenti.

Disclaimer: Le informazioni fornite qui sono solo a scopo informativo e non costituiscono consulenza finanziaria. Si consiglia di consultare un professionista finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

la produzione in Italia

Stellantis ha riaperto i suoi stabilimenti italiani dopo la chiusura di agosto, ma la situazione rimane difficile. Tutte le strutture italiane dell’azienda stanno affrontando problemi come licenziamenti, ritardi o interruzioni della produzione. Ciò avviene mentre l’azienda sta affrontando difficoltà nel mercato statunitense, spingendo il CEO Carlos Tavares a recarsi a Detroit per elaborare una nuova strategia. La riapertura non è stata agevole, con incertezze che circondano il futuro della produzione in questi siti italiani.

Il ministro dell’Industria italiano Adolfo Urso ha espresso frustrazione in un recente incontro a Rimini, affermando che mentre il governo ha fatto la sua parte, Stellantis non l’ha fatto. Per l’anno passato, Urso ha negoziato con l’azienda per ripristinare la produzione di auto in Italia a un minimo di un milione di veicoli all’anno, ma questi sforzi non hanno ancora prodotto risultati. Le sfide in corso negli stabilimenti italiani di Stellantis sottolineano le difficoltà più ampie che l’azienda affronta sia nei mercati nazionali che internazionali.

Elettrico in difficoltà

Nel primo semestre del 2024, la produzione italiana di Stellantis ha registrato un calo significativo del 25% rispetto al 2023, scendendo a 300 mila veicoli, secondo i dati elaborati dalla Fim-Cisl. Le prospettive per la seconda metà dell’anno non sono migliori, poiché la produzione automobilistica in Italia continua a incontrare numerosi ostacoli, nonostante la riapertura degli impianti dopo la pausa estiva. A Mirafiori, ad esempio, la produzione della Fiat 500 elettrica riprenderà solo dal 2 settembre con un solo turno su tre, e la cassa integrazione prolungata fino a fine anno.

Anche l’impianto di Cassino ha subito ritardi, con la ripresa delle attività posticipata al 27 agosto, otto giorni oltre il previsto. Qui si sta sviluppando una nuova linea basata sulla piattaforma Stla Large, destinata alla produzione di veicoli premium, inclusi modelli elettrici. Prima della pausa estiva, si producevano Maserati Grecale, Alfa Romeo Giulia e Stelvio, ma solo su un turno lavorativo. Parte del personale, per evitare la cassa integrazione, ha aderito a un piano di trasferimento temporaneo in altri stabilimenti del gruppo.

Nello stabilimento di Pomigliano, dove viene prodotta la Fiat Panda e le condizioni sembrano migliorare, sono stati annunciati altri cinque giorni di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) a causa della complessa situazione di mercato. Analogamente, nello stabilimento di Melfi, i lavori riprenderanno il 26 agosto, ma il contratto di solidarietà è stato prorogato di altri dieci mesi fino a giugno 2025, a causa della conversione in corso alla piattaforma Stla Medium, che produrrà cinque nuovi modelli, anche elettrici. Ad Atessa, la produzione di veicoli commerciali è ripresa il 20 agosto, ma alle due settimane precedentemente annunciate è stata aggiunta un’ulteriore settimana di CIG dal 16 al 22 settembre.

A Rimini, il ministro Urso ha esortato Stellantis a fornire una risposta rapida in merito al progetto gigafactory in stallo a Termoli, avvertendo che le risorse stanziate dal PNRR per la conversione dell’impianto potrebbero essere reindirizzate altrove. Stellantis ha indicato che si prevede un aumento del carico di lavoro dei motori ibridi a Termoli. Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, ha anche sottolineato la necessità che Stellantis presenti un piano industriale serio, avvertendo che l’Italia potrebbe perdere 25.000 posti di lavoro entro il 2025 a causa delle significative incertezze e difficoltà in tutti gli stabilimenti italiani.

Mercato dell’auto in Europa

L’andamento del mercato dell’auto in Europa, e di conseguenza in Italia, è stato contrastato negli ultimi mesi.

Dati negativi:

Immatricolazioni in calo: A luglio 2024, le immatricolazioni di auto nuove nell’Unione Europea sono diminuite dell’8,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo calo è stato attribuito principalmente alla carenza di semiconduttori e ad altri problemi nella catena di approvvigionamento.
Indice EURO STOXX Automobiles & Parts in calo: L’indice EURO STOXX Automobiles & Parts, che traccia le prestazioni delle principali case automobilistiche e dei fornitori di componenti in Europa, ha registrato un calo nelle ultime settimane. Questo indica una minore fiducia degli investitori nel settore.

Dati positivi:

Ripresa rispetto al 2022: Nonostante le recenti difficoltà, il mercato dell’auto europeo è ancora in ripresa rispetto ai livelli molto bassi del 2022, quando la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno avuto un impatto significativo sulla produzione e sulle vendite.
Crescita della domanda di veicoli elettrici: La domanda di veicoli elettrici (EV) continua a crescere rapidamente in Europa, grazie agli incentivi governativi e alla maggiore consapevolezza ambientale dei consumatori. Questo segmento del mercato potrebbe trainare la crescita del settore nel lungo termine.

Conclusioni:

Il mercato dell’auto europeo sta affrontando alcune sfide a breve termine, ma le prospettive a lungo termine rimangono positive. La crescita della domanda di veicoli elettrici e la graduale risoluzione dei problemi della catena di approvvigionamento dovrebbero sostenere il settore nei prossimi anni.

Nota: L’andamento del mercato dell’auto può influenzare il prezzo delle azioni di Stellantis e di altre case automobilistiche. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi del settore prima di prendere decisioni di investimento.

Crisi Stellantis: cosa succede all'Industria Auto in Italia ed Occidente

Automotive in America:

Mercato dell’auto in Nord America

Negli ultimi mesi, il mercato dell’auto in Nord America (principalmente Stati Uniti e Canada) ha mostrato un andamento misto:

Crescita nel primo semestre: Le vendite di auto hanno registrato un aumento nel primo semestre del 2024, con una crescita del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è stato trainato da una combinazione di fattori, tra cui una migliore disponibilità di veicoli, tassi di interesse ancora relativamente bassi e una forte domanda di SUV e pickup.
Rallentamento previsto nel secondo semestre: Tuttavia, ci sono preoccupazioni per un possibile rallentamento nel secondo semestre del 2024. Fattori come l’aumento dei tassi di interesse, l’incertezza economica e le preoccupazioni legate alle elezioni presidenziali potrebbero influenzare negativamente la domanda di auto.
Aumento delle vendite di veicoli elettrici: Le vendite di veicoli elettrici (EV) continuano a crescere a un ritmo sostenuto in Nord America, anche se Tesla ha affrontato alcune difficoltà nel primo trimestre del 2024. Altri produttori, come Ford e Hyundai, stanno guadagnando quote di mercato in questo segmento in crescita.

Mercato dell’auto in Sud America

Il mercato dell’auto in Sud America è più frammentato e presenta dinamiche diverse rispetto al Nord America. In generale, la regione ha affrontato sfide economiche e politiche negli ultimi anni, che hanno influenzato negativamente il mercato dell’auto.

Ripresa lenta: Sebbene ci siano stati alcuni segnali di ripresa nel 2023, il mercato dell’auto in Sud America rimane fragile. L’inflazione elevata, l’instabilità politica e la debolezza delle valute locali hanno limitato la capacità dei consumatori di acquistare nuove auto.
Domanda di veicoli più economici: A causa delle difficoltà economiche, la domanda si è spostata verso veicoli più economici e usati. Questo ha messo sotto pressione i margini di profitto dei produttori e dei concessionari.
Potenziale di crescita a lungo termine: Nonostante le sfide attuali, il Sud America ha un potenziale di crescita a lungo termine per il mercato dell’auto, grazie a una popolazione giovane e in crescita e a una classe media in espansione. Tuttavia, la realizzazione di questo potenziale dipenderà dalla stabilità economica e politica della regione.

In sintesi:

Il mercato dell’auto in Nord America sta mostrando una crescita moderata, ma ci sono preoccupazioni per un possibile rallentamento nel secondo semestre del 2024.
Il mercato dell’auto in Sud America sta affrontando sfide significative a causa dell’instabilità economica e politica, ma ha un potenziale di crescita a lungo termine.
Le vendite di veicoli elettrici sono in aumento in entrambe le regioni, ma a ritmi diversi.

Nota: È importante notare che queste sono tendenze generali e che la situazione può variare da paese a paese all’interno di ciascuna regione.

Gli errori reali e presunti di Stellantis

Stellantis ha commesso diversi errori negli ultimi tempi, secondo le critiche provenienti da diverse parti:

Produzione in Italia:

Mancato rispetto degli impegni: Il governo italiano, attraverso il Ministro Urso, ha accusato Stellantis di non aver mantenuto gli impegni presi sulla produzione industriale in Italia. Nonostante gli incentivi statali, la produzione non è stata incrementata come promesso.
Mancanza di chiarezza sui piani futuri: Carlo Calenda ha criticato la mancanza di trasparenza da parte di Stellantis riguardo ai suoi piani per l’Italia. Si attende ancora una risposta chiara da parte di John Elkann, presidente di Stellantis, riguardo agli investimenti e alla produzione futura nel paese.

Altre critiche:

Stipendi elevati dei manager: Il Ministro Urso ha anche criticato gli stipendi “stratosferici” dei manager di Stellantis, in contrasto con la riduzione della forza lavoro e la chiusura di alcuni stabilimenti.
Errori strategici: Alcuni analisti hanno evidenziato errori strategici da parte di Stellantis, come la dipendenza da fornitori asiatici per componenti chiave, come gli airbag, che hanno portato a problemi di qualità e richiami costosi.
Errori di calcolo: In alcuni casi, errori di calcolo hanno portato a perdite economiche per i dipendenti di Stellantis, come accaduto nello stabilimento di Sochaux in Francia.

Queste critiche sollevano preoccupazioni sulla gestione di Stellantis e sul suo impegno nei confronti dell’Italia, in particolare. L’azienda dovrà affrontare queste sfide e dimostrare un impegno concreto per il futuro della produzione e dell’occupazione nel paese.

Perchè si vendono meno auto?

Ci sono diverse ragioni per cui le persone potrebbero acquistare meno auto in questo periodo:

Fattori economici:

Inflazione e aumento dei tassi di interesse: L’aumento dei prezzi in generale e dei tassi di interesse sui prestiti rende le auto più costose da acquistare, sia in contanti che a rate.
Incertezza economica: In periodi di incertezza economica, le persone tendono a rimandare gli acquisti importanti, come quello di un’auto nuova, per paura di perdere il lavoro o di avere difficoltà finanziarie in futuro.
Costo del carburante: Il prezzo del carburante, specialmente in periodi di crisi energetica, può influenzare la decisione di acquistare un’auto, soprattutto se si tratta di un modello con consumi elevati.
Costo dell’assicurazione e della manutenzione: Anche i costi di gestione di un’auto, come l’assicurazione e la manutenzione, possono essere un deterrente all’acquisto, soprattutto per le famiglie con un budget limitato.

Fattori tecnologici e sociali:

Cambiamenti nelle abitudini di trasporto: L’aumento del lavoro da remoto, la diffusione del car sharing e dei servizi di trasporto pubblico come alternativa all’auto di proprietà possono ridurre la necessità di possedere un veicolo.
Aumento della consapevolezza ambientale: La crescente preoccupazione per l’ambiente e l’inquinamento può portare alcune persone a scegliere mezzi di trasporto più sostenibili o a rimandare l’acquisto di un’auto nuova, soprattutto se si tratta di un modello a combustione interna.
Attesa per l’arrivo di nuove tecnologie: L’attesa per l’arrivo di auto elettriche più economiche e con maggiore autonomia, o di altre innovazioni tecnologiche nel settore automobilistico, può spingere alcune persone a posticipare l’acquisto di un’auto nuova.

Fattori specifici del mercato automobilistico:

Carenza di semiconduttori e altri componenti: La carenza di semiconduttori e di altri componenti chiave ha causato ritardi nella produzione e consegne più lunghe, il che può scoraggiare alcuni potenziali acquirenti.
Aumento dei prezzi delle auto nuove: A causa dell’inflazione, della carenza di componenti e di altri fattori, i prezzi delle auto nuove sono aumentati negli ultimi tempi, rendendole meno accessibili per molte persone.
Disponibilità di auto usate a prezzi convenienti: In alcuni casi, la disponibilità di auto usate a prezzi convenienti può rappresentare un’alternativa interessante all’acquisto di un’auto nuova, soprattutto per chi ha un budget limitato.

In conclusione, la diminuzione delle vendite di auto in questo periodo è probabilmente dovuta a una combinazione di fattori economici, tecnologici, sociali e specifici del mercato automobilistico. È importante considerare che la situazione può variare a seconda del paese, della regione e del tipo di veicolo.