Perchè il Divieto Cannabis Light è Antieconomico ed Antiscientifico

Ieri sera il Governo ha approvato un decreto per mettere fuori legge la coltivazione e la vendita di cannabis light. Un settore che in Italia da lavoro a circa 10.000 persone per un fatturato di mezzo miliardo di euro, un suicidio economico che non ci spieghiamo in quanto fatto da un governo molto attento alla salute dell’economia italiana .

Cos’è la Cannabis light

La cannabis light è una varietà di cannabis che contiene una concentrazione molto bassa di tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo della pianta. A differenza della normale cannabis, che può avere un alto contenuto di THC, la cannabis light è caratterizzata da un alto contenuto di cannabidiolo (CBD), un altro composto della pianta noto per i suoi potenziali effetti benefici sulla salute senza effetti psicoattivi.

Differenze tra cannabis light e normale cannabis

  1. Contenuto di THC:
    • Cannabis Light: Il THC è presente in concentrazioni molto basse, generalmente inferiori allo 0.2-0.6% (a seconda delle normative nazionali).
    • Normale Cannabis: Il THC può essere presente in concentrazioni molto più alte, che possono variare dal 5% al 30% o più.
  2. Effetti Psicoattivi:
    • Cannabis Light: A causa del basso contenuto di THC, non provoca effetti psicoattivi o alterazioni della percezione.
    • Normale Cannabis: Ha effetti psicoattivi significativi che possono includere euforia, alterazioni sensoriali, e cambiamenti nel pensiero e nell’umore.
  3. Contenuto di CBD:
    • Cannabis Light: Ha un alto contenuto di CBD, che può avere proprietà rilassanti, anti-infiammatorie, ansiolitiche e antipsicotiche.
    • Normale Cannabis: Può contenere CBD, ma spesso in proporzioni inferiori rispetto al THC, a meno che non sia una varietà specificamente coltivata per avere un alto contenuto di CBD.
  4. Usi Legali e Medici:
    • Cannabis Light: È spesso legale in molti paesi, poiché il basso contenuto di THC non rientra nelle normative sulle sostanze controllate. Viene utilizzata principalmente per i suoi potenziali benefici terapeutici senza il rischio di intossicazione.
    • Normale Cannabis: È soggetta a normative molto più restrittive a causa del suo contenuto di THC. Può essere usata a scopo ricreativo o medico, ma solo sotto stretta regolamentazione.
  5. Aspetti Legali:
    • Cannabis Light: La sua legalità varia da paese a paese, ma è generalmente meno regolamentata rispetto alla cannabis ad alto contenuto di THC.
    • Normale Cannabis: È illegale in molti paesi per l’uso ricreativo e può essere legalizzata solo per scopi medici con prescrizione.

La Cannabis light è una droga, oppure no?

La classificazione della cannabis light come droga dipende dal contesto legale e medico del paese in cui ci si trova. Tuttavia, dal punto di vista chimico e farmacologico, la cannabis light presenta delle caratteristiche specifiche che la differenziano dalle droghe tradizionali.

Contenuto e Effetti della Cannabis Light

La cannabis light contiene livelli molto bassi di tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo della cannabis che è responsabile degli effetti euforizzanti e alteranti. Il contenuto di THC nella cannabis light è generalmente inferiore allo 0.2-0.6%, una quantità che è insufficiente per provocare effetti psicoattivi significativi. Al contrario, la cannabis light ha un alto contenuto di cannabidiolo (CBD), che non è psicoattivo e ha proprietà terapeutiche potenzialmente benefiche, come effetti ansiolitici, anti-infiammatori e antipsicotici.

Definizione di Droga

La definizione di droga può variare, ma generalmente si riferisce a sostanze che:

  1. Alterano la Mente o il Comportamento: Le droghe psicoattive modificano il funzionamento del cervello, influenzando l’umore, la percezione e il comportamento.
  2. Causano Dipendenza: Molte droghe possono portare a dipendenza fisica o psicologica.
  3. Hanno Effetti Dannosi sulla Salute: L’uso prolungato o abusivo di droghe può causare danni alla salute fisica e mentale.

Cannabis Light come Droga

  1. Effetti Psicoattivi: La cannabis light, con il suo basso contenuto di THC, non produce effetti psicoattivi significativi. Questo significa che non altera la mente o il comportamento come fanno molte droghe.
  2. Dipendenza: Il CBD, il principale componente della cannabis light, non è noto per causare dipendenza. Anche il rischio di dipendenza fisica o psicologica è molto basso rispetto alla cannabis ad alto contenuto di THC.
  3. Effetti sulla Salute: La cannabis light è generalmente considerata sicura, e il CBD è studiato per i suoi potenziali benefici sulla salute. Tuttavia, come con qualsiasi sostanza, l’uso eccessivo o improprio può avere effetti negativi.

Contesto Legale

La classificazione legale della cannabis light varia da paese a paese. In molti luoghi, la cannabis light è legale e non è classificata come droga a causa del suo basso contenuto di THC. Le normative spesso definiscono limiti specifici per il contenuto di THC per distinguere tra cannabis light e cannabis “normale” o “ricreativa”.

Conclusione

La cannabis light, con il suo basso contenuto di THC e alto contenuto di CBD, non è generalmente considerata una droga nel senso tradizionale del termine. Non provoca effetti psicoattivi significativi, non causa dipendenza e ha un profilo di sicurezza relativamente alto. Tuttavia, la sua classificazione legale dipende dalle normative specifiche di ogni paese.

Questo settore economico in Italia fino al giorno prima del divieto

Il settore della cannabis light in Italia ha vissuto un periodo di crescita significativa, ma anche di incertezza normativa. Ecco alcuni dati rilevanti:

Fatturato:

  • Si stima che il settore generi un fatturato annuo di circa 150 milioni di euro.
  • Questo dato comprende la vendita di infiorescenze, oli, cosmetici e altri prodotti derivati dalla canapa con un contenuto di THC inferiore ai limiti di legge.

Occupazione:

  • Il settore impiega direttamente circa 10.000 addetti, secondo alcune stime.
  • Questo numero potrebbe essere più alto se si considerano gli effetti indiretti sull’indotto.

Imprese:

  • Si contano circa 3.000 imprese operanti nel settore della cannabis light in Italia.
  • Queste imprese si occupano di coltivazione, trasformazione e vendita di prodotti a base di canapa.

Normativa:

  • La legge 242/2016 ha legalizzato la coltivazione, la trasformazione e la vendita della cannabis light, definita come canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,6% per la coltivazione e allo 0,5% per la commercializzazione.
  • Tuttavia, recenti proposte legislative hanno messo in discussione il futuro del settore, creando incertezza tra gli operatori.

Trend:

  • Nonostante le incertezze normative, il settore ha registrato un boom di vendite durante il periodo di lockdown nel 2020, soprattutto online.
  • La Lombardia, e in particolare Milano, si sono distinte come le aree con la maggiore crescita delle vendite di cannabis light.

Sfide:

  • Il settore deve affrontare la sfida di una normativa in continua evoluzione, che potrebbe mettere a rischio l’esistenza stessa di molte imprese.
  • Inoltre, la concorrenza della criminalità organizzata rappresenta un problema significativo, poiché il mercato illegale della cannabis continua a essere molto attivo.

Perchè ci sono tanti consumatori?

Le ragioni per cui le persone scelgono di acquistare e fumare cannabis light sono molteplici e variano da individuo a individuo. Ecco alcune delle motivazioni più comuni:

  • Rilassamento e riduzione dello stress: Molti consumatori apprezzano gli effetti rilassanti della cannabis light, che può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, favorendo un senso di calma e benessere.
  • Proprietà terapeutiche: Alcuni studi suggeriscono che il CBD, il principale cannabinoide presente nella cannabis light, possa avere proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antiepilettiche. Per questo motivo, alcuni individui la utilizzano per alleviare dolori cronici, infiammazioni o disturbi del sonno.
  • Alternativa al tabacco: Per chi cerca di smettere di fumare tabacco, la cannabis light può rappresentare un’alternativa meno dannosa, priva di nicotina e con un impatto minore sulla salute.
  • Esperienza ricreativa: Sebbene non produca effetti psicoattivi significativi, la cannabis light può offrire un’esperienza ricreativa leggera e piacevole, caratterizzata da un senso di rilassamento e euforia moderata.
  • Curiosità e sperimentazione: In alcuni casi, l’acquisto e il consumo di cannabis light sono motivati dalla curiosità di provare un prodotto nuovo e legale, o dalla volontà di sperimentare i suoi potenziali benefici.

È importante sottolineare che la cannabis light non è un farmaco e non dovrebbe essere considerata come tale. Se si stanno cercando soluzioni per problemi di salute specifici, è sempre consigliabile consultare un medico.

Inoltre, è fondamentale ricordare che la cannabis light può interagire con alcuni farmaci, quindi è importante informare il proprio medico se si stanno assumendo altri medicinali.

Infine, è bene precisare che la cannabis light, pur essendo legale in Italia, è soggetta a una normativa in continua evoluzione. Pertanto, è sempre consigliabile informarsi sulle leggi vigenti prima di acquistarla o consumarla.

La situazione giuridica di vari paesi rispetto alla pianta della cannabis ( prima del decreto di Agosto 2024 del Governo italiano)

PaeseStato legaleLimite di THCNote
ItaliaLegale< 0,6% (coltivazione) < 0,5% (vendita)Legge 242/2016
SvizzeraLegale< 1%
UruguayLegaleUso ricreativo e medicinale
CanadaLegaleUso ricreativo e medicinale
Stati UnitiVaria per stato< 0,3% (federale)Alcuni stati hanno legalizzato l’uso ricreativo
SpagnaDecriminalizzataUso personale e “cannabis club”
OlandaTollerata“Coffee shop”
PortogalloDecriminalizzataUso personale
Repubblica CecaLegale< 0,3%Uso medicinale
LussemburgoLegaleAnnunciata legalizzazione

Considerazioni finali:

Oltre a fare grandi danni a livello economico, questo decreto è anche antiscientifico.

La Cannabis Light è come la birra senza alcool, non fa male a nessuno, è innocua.

In giro nel mondo i paesi occidentali stanno andando verso una depenalizzazione dell’uso e della vendita di cannabis – anche se ora c’è un governo di destra da cui nessuno si aspetta un passo in avanti verso questo approccio – non si capisce perchè si vada a proibire un consumo di una sostanza che non fa più male di una sigaretta, e fa sicuramente meno male di ogni tipo di alcool, vino compreso. Secondo Noi è un grave errore economico che segnerà il cammino in negativo di questo governo il quale – finora – non aveva fatto errori a livello economico così eclatanti.

Ricorda molto quel Superbonus 110% che invece di essere una manovra straordinaria per far riprendere l’economia dopo i lockdown per persone povere e dalla durata di un paio di mesi, è durato anni e ha dato pure a persone con redditi molto alti la possibilità di rifarsi la casa a spesa degli altri contribuenti.

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Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.