SOS Marina: non ha Marinai, ai Giovani non piace il marinaio

In Italia nessuno più vuole fare il marinaio militare nè normale nè come sommergibilista. Ma come è possibile? Addirittura sembra che i concorsi sono in crisi cioè vadano meno persone di quelle che si cercano, ma come è possibile? E pensare che un tempo entrare all‘accademia navale di Livorno era considerata una delle massime aspirazioni per un giovane italiano di “buona famiglia“. Con le crisi ed i nuovi mezzi di oggi, servirebbero almeno 5.000 marinai in più come dice il rapporto ufficiale ( link in fondo alla pagina) .

Il profondo rinnovamento della Marina Militare italiana

Il profondo rinnovamento della Marina Militare Italiana (MMI) è un processo che ha coinvolto l’ammodernamento e il potenziamento delle sue capacità, mirando a rendere la flotta più moderna, versatile e pronta ad affrontare le sfide del 21° secolo. Questo rinnovamento è stato spinto da una serie di fattori, tra cui il cambiamento delle minacce geopolitiche, l’evoluzione delle tecnologie militari e la necessità di operazioni in scenari complessi, come quelli legati alla protezione delle rotte commerciali e alla gestione delle crisi internazionali.

Alcuni degli aspetti principali del rinnovamento della Marina Militare Italiana includono:

1. Acquisizione di nuove navi da guerra:
   • Fregate FREMM (Fregate Europee Multi-Missione), sviluppate in collaborazione con la Francia. Queste navi sono progettate per operare in una vasta gamma di scenari, tra cui la difesa aerea, la guerra antisommergibile e l’antisuperficie.
   • Portaerei Cavour e nuova portaerei: La portaerei Cavour ha rappresentato un salto qualitativo significativo, e l’Italia sta progettando una nuova portaerei più avanzata, per proiettare potenza e operare in scenari complessi.
2. Sottomarini:
   • L’introduzione dei nuovi sottomarini classe U212A, dotati di tecnologia a fuel cell, ha aumentato la capacità della Marina italiana di operare in modo silenzioso e con maggiore autonomia.
   • Sono previsti altri programmi di ammodernamento e acquisto di nuovi sottomarini per garantire la sicurezza delle acque territoriali italiane.
3. Aerei e velivoli per la sorveglianza marittima:
   • L’introduzione di nuovi velivoli da pattugliamento marittimo, come l’ATR 72MP e l’Airbus A319 C-300, ha migliorato significativamente le capacità di sorveglianza e di interdizione marittima della Marina.
4. Tecnologie avanzate:
   • La Marina sta investendo in tecnologie avanzate, tra cui droni subacquei e aeromobili senza pilota, per raccogliere informazioni e garantire operazioni più sicure ed efficienti.
   • L’adozione di sistemi di difesa e di sorveglianza di ultima generazione, tra cui radar e sensori avanzati, ha potenziato la capacità di monitorare e difendere le acque italiane e quelle internazionali.
5. Formazione e operazioni internazionali:
   • La Marina Militare Italiana è sempre più impegnata in operazioni internazionali, dalla partecipazione a missioni NATO a quelle in Mediterraneo e nei Balcani, contribuendo alla sicurezza marittima globale.
   • Le missioni di pattugliamento e difesa, combinate con un forte impegno in scenari di salvataggio e di assistenza umanitaria, hanno contribuito a rafforzare il ruolo dell’Italia come attore strategico a livello internazionale.
6. Integrazione con l’Europa e la NATO:
   • La MMI sta intensificando la cooperazione con le forze navali degli altri Paesi della NATO e dell’Unione Europea, operando congiuntamente in missioni di stabilizzazione, protezione delle rotte commerciali e supporto alle missioni di pace.

Perchè i giovani italiani vogliono entrare sempre meno in Marina?

La diminuzione dell’interesse dei giovani per entrare nella Marina Militare Italiana, così come nelle forze armate in generale, è un fenomeno che può essere attribuito a diversi fattori sociali, economici e culturali.

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Ecco alcune delle principali ragioni:

1. Cambiamenti nei valori e nelle aspettative professionali

• Minore attrazione per la carriera militare: Oggi molti giovani sono più orientati verso carriere che offrano maggiore stabilità, opportunità di crescita professionale, e compatibilità con la vita familiare e personale. La vita militare, che comporta frequenti spostamenti, impegni lontano da casa e incertezza sul futuro, può apparire meno allettante rispetto ad altri settori.
• Maggiore ricerca di esperienze individuali e indipendenti: Le generazioni più recenti sono più interessate a carriere creative, tecnologiche o imprenditoriali, che offrono più libertà e una percezione di maggiore realizzazione personale.

2. Mancanza di consapevolezza e visibilità delle opportunità

• Poco interesse per le forze armate: Nonostante le riforme e i miglioramenti, la carriera militare può sembrare a molti un campo poco interessante o riservato a una ristretta nicchia di persone. La visibilità delle opportunità offerte dalla Marina Militare (come la formazione, le possibilità di carriera e le missioni internazionali) non sempre raggiunge i giovani in modo efficace.
• Comunicazione inefficace: Spesso le forze armate non riescono a comunicare in modo convincente l’ampia varietà di competenze e opportunità offerte, inclusi settori tecnologici avanzati, operazioni di pace e missioni internazionali.

3. Carriera difficile e sacrifici

• Vita militare rigorosa: La Marina, come tutte le forze armate, richiede un impegno che può comportare sacrifici significativi, tra cui lunghe assenze da casa, il dover affrontare situazioni di pericolo, e una disciplina severa. Questi fattori possono dissuadere i giovani che cercano maggiore flessibilità nella loro vita professionale.
• Condizioni di lavoro: Le condizioni di vita a bordo delle navi o in missione non sono sempre facili e possono non essere attraenti per molti giovani che preferiscono ambienti di lavoro più dinamici e confortevoli.

4. Percezione della guerra e delle missioni internazionali

• Paura del conflitto e del rischio: La percezione della carriera militare come un’opportunità di andare in guerra o di essere coinvolti in missioni pericolose può scoraggiare i giovani. Conflitti internazionali come quelli in Medio Oriente o altre missioni di peacekeeping possono risultare intimidatori, facendo percepire la vita militare come una carriera ad alto rischio.

5. Fattori economici e alternativi

• Opportunità nel settore privato: I giovani oggi hanno accesso a un numero crescente di opportunità nel settore privato, inclusi lavori nel settore tecnologico, finanziario e industriale, che sono spesso meglio retribuiti e offrono maggiori possibilità di carriera.
• Incertezze economiche: La disoccupazione giovanile in Italia è un problema persistente, e molti giovani preferiscono cercare lavori più stabili nel settore pubblico o privato anziché affrontare la selezione e la rigidità della carriera militare.

6. Cambiamenti nei modelli di carriera

• Diversificazione delle scelte professionali: Con l’innovazione tecnologica e l’evoluzione dei modelli professionali, i giovani sono più attratti da carriere che offrono opportunità di crescita professionale continua, come nel campo dell’intelligenza artificiale, della robotica, delle telecomunicazioni e delle startup tecnologiche.
• Opportunità nel digitale e nel cyberspazio: Mentre la Marina Militare sta cercando di evolversi in settori come la guerra cibernetica e la difesa tecnologica, questi settori sono ancora relativamente nuovi e non sempre attraggono i giovani come opzioni professionali primarie.

7. Competizione con altre forze armate

• Altre opportunità nelle forze armate: Molti giovani potrebbero preferire altre forze armate, come l’Esercito o l’Aeronautica, che possono apparire più moderne o offrire opportunità che rispondono meglio alle aspettative di carriera individuali.

8. Mancanza di motivazione alla difesa nazionale

• Minore senso di dovere patriottico: In un contesto sociale in cui l’individualismo e la ricerca di successi personali prevalgono, il tradizionale senso di dovere verso la difesa nazionale può sembrare meno rilevante per molti giovani, che non vedono nella carriera militare una vocazione per servire il proprio paese.

Tuttavia, nonostante questi fattori, la Marina Militare sta cercando di attrarre nuove leve, puntando su innovazioni tecnologiche, opportunità di carriera internazionale, e nuovi percorsi formativi per rispondere alle sfide del futuro.

Possibili soluzioni:

L’idea di aumentare la paga e creare una “Legione Straniera Italiana” sono due soluzioni che potrebbero contribuire ad attrarre nuovi giovani nella Marina Militare Italiana (MMI), ma presentano anche vantaggi e sfide da considerare. Vediamo in dettaglio come queste proposte potrebbero funzionare e quali implicazioni potrebbero avere:

1. Aumento della paga e incentivi economici

Un aumento significativo della paga potrebbe essere una delle soluzioni per rendere la carriera militare più attraente per i giovani. Attualmente, molte forze armate in Europa e negli Stati Uniti offrono stipendi e benefici competitivi per attrarre nuove reclute. In Italia, la paga militare è generalmente inferiore rispetto a quella di molte altre professioni, e questo potrebbe essere uno dei fattori che scoraggia l’ingresso nella Marina.

Vantaggi di un aumento salariale:

• Maggiore attrazione per i giovani: Una retribuzione più alta potrebbe rendere la carriera militare più allettante, in particolare per coloro che cercano una stabilità economica in un contesto di incertezze lavorative. Questo potrebbe attrarre non solo chi è motivato dal senso del dovere, ma anche chi è in cerca di una carriera ben retribuita.
• Migliore qualità della vita per il personale: Un salario più alto potrebbe migliorare le condizioni di vita dei militari, riducendo il senso di sacrificio legato alla carriera. Inoltre, offrire stipendi più competitivi potrebbe contribuire a migliorare la soddisfazione lavorativa e ridurre il turnover.
• Attrarre talenti da settori ad alta specializzazione: Un aumento salariale potrebbe anche incentivare i giovani con competenze tecniche avanzate (ad esempio, nel campo delle telecomunicazioni, dell’informatica o dell’ingegneria) a considerare una carriera nella Marina, dato che queste aree potrebbero essere meglio remunerate.

Sfide:

• Impatto sul bilancio pubblico: Aumentare i salari comporterebbe un aumento dei costi per lo Stato, che dovrebbe valutare attentamente l’impatto sul bilancio. Inoltre, un aumento salariale senza miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro o nelle opportunità di carriera potrebbe non essere sufficiente a cambiare radicalmente l’interesse per la carriera militare.
• Equilibrio con altre forze armate: Se solo la Marina Militare dovesse aumentare i salari, potrebbe generare disuguaglianze tra i diversi settori delle forze armate, creando potenziali difficoltà di integrazione e armonizzazione.

2. Creazione della “Legione Straniera Italiana”

La creazione di una “Legione Straniera Italiana” sarebbe un’idea interessante, simile alla Legione Straniera Francese, un’unità militare che accetta cittadini di qualsiasi nazione. Questo tipo di forza militare potrebbe attrarre reclute straniere motivate da motivi economici o dalla ricerca di un’opportunità di carriera in un contesto diverso.

Vantaggi di una “Legione Straniera Italiana”:

• Attrarre reclute straniere con competenze specializzate: La legione potrebbe attirare individui con esperienze e competenze specifiche che potrebbero essere utili alla Marina, come esperti di operazioni speciali, tecnici avanzati o personale con esperienze pregresse in altre forze armate. Ciò potrebbe arricchire la professionalità e le capacità operative della Marina Militare.
• Diversificazione delle forze armate: Una legione straniera potrebbe favorire la diversità culturale e internazionale all’interno delle forze armate italiane, contribuendo alla formazione di una forza militare più cosmopolita e versatile, capace di affrontare missioni globali.
• Vantaggi economici: In una situazione in cui molti giovani italiani non sono interessati a entrare nella Marina, una legione straniera potrebbe compensare la mancanza di reclute nazionali, aumentando la disponibilità di personale addestrato.

Sfide e considerazioni:

• Controversie politiche e sociali: La creazione di una legione straniera potrebbe sollevare preoccupazioni politiche e sociali, legate alla sicurezza nazionale e all’integrazione di individui provenienti da diversi contesti culturali e giuridici. La gestione di reclute straniere potrebbe richiedere un’attenzione speciale per evitare problemi di radicalizzazione o di adattamento.
• Impatto sull’identità nazionale: La presenza di una legione composta principalmente da stranieri potrebbe sollevare dibattiti sull’identità e sull’integrità delle forze armate italiane, specialmente in relazione al valore e al ruolo della difesa nazionale.
• Adattamento a un contesto diverso: Reclutare stranieri potrebbe non essere semplice, poiché potrebbero esserci difficoltà nella formazione, nell’integrazione nelle strutture già esistenti e nella gestione delle differenze linguistiche e culturali.

3. Soluzioni complementari

Oltre all’aumento della paga e alla creazione di una legione straniera, ci sono altre soluzioni che potrebbero aiutare a risolvere la carenza di reclute nella Marina Militare Italiana:

• Maggiore visibilità e attrazione per i giovani: Un programma di comunicazione più mirato potrebbe promuovere i benefici di una carriera nella Marina, mettendo in evidenza non solo gli aspetti legati alla difesa e alla sicurezza, ma anche le opportunità di formazione, carriera internazionale, e lavori tecnologicamente avanzati.
• Incentivi per la formazione e l’istruzione: Offrire opportunità di studio o di specializzazione in settori avanzati come ingegneria, informatica, e scienze della difesa potrebbe essere un modo per attrarre giovani talenti, in particolare quelli con interessi nelle tecnologie emergenti.
• Miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita: Investire in migliori condizioni di vita per il personale (ad esempio, più tempo a casa, migliori alloggi) potrebbe ridurre la percezione della vita militare come un sacrificio troppo gravoso.

In definitiva, l’aumento salariale e la creazione di una “Legione Straniera Italiana” potrebbero essere soluzioni valide, ma è necessario considerare attentamente gli effetti a lungo termine, sia sul piano economico che sociale. Un approccio bilanciato che integri queste misure con altre riforme potrebbe risultare più efficace per attrarre giovani talenti nella Marina Militare.

Gli stipendi spiegano quasi tutto.

Mettiamoci nei panni di un ragazzo/a di 20 anni: perchè dovrei andare a fare il marinaio per 1200 – 1400 euro al mese per i primi 3 o 4 anni, senza poter parlare con nessuno dei miei amici o parenti magari per mesi e stare senza vvederli quando posso guadagnare il doppio? Negli Stati Uniti una recluta guadagna dai 2.000 euro al mese ai 2.500 euro al mese quandoha finito il periodo di addestramento.

Ecco una tabella che riassume gli stipendi approssimativi dei marinai della Marina Militare Italiana, tenendo conto di diverse fasi della carriera, anzianità e mansioni. Gli importi sono indicativi e possono variare leggermente in base a specifiche categorie, premi e indennità.

Note: Questi stipendi possono aumentare di molto con le uscite in mare.

1. Indennità e premi: Gli stipendi sopra indicati possono essere integrati da indennità di servizio, premi per missioni all’estero, indennità per servizi in mare, indennità per rischi e altre voci che variano in base alla missione e al reparto.
2. Differenze per reparti: Le indennità possono variare se si appartiene a reparti specializzati come il Comando Operativo Forze, incursori, Subacquei, aviatori navali, ecc. Per esempio, le indennità per reparti speciali come i Navi da guerra o incursori potrebbero essere più alte.
3. Anzianità: Gli stipendi aumentano progressivamente con l’anzianità e le qualifiche conseguite durante la carriera.
4. Rettifiche stagionali e inflazione: Gli importi possono variare in base a fattori come gli aggiornamenti annuali agli stipendi o l’inflazione.

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