Quando Donald Trump impose i dazi sulle merci europee nel 2018, durante il suo primo mandato (2017-2021), l’Unione Europea rispose con una serie di contromisure. Ecco un riepilogo degli eventi principali, cosa rispose l’Europa e quali furono le conseguene per Stati Uniti ed Europa.
1. I dazi imposti da Trump
Nel 2018, l’amministrazione Trump introdusse dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio importati dall’UE, giustificandoli con motivi di sicurezza nazionale (Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962). Questi dazi colpirono duramente le industrie europee, in particolare quelle di Germania, Francia e Italia.
2. La risposta dell’UE
L’Unione Europea reagรฌ rapidamente, attuando dazi di ritorsione su circa 2,8 miliardi di euro di beni statunitensi. Tra i prodotti colpiti vi erano:
- Moto Harley-Davidson
- Jeans Leviโs
- Bourbon whiskey
- Burro di arachidi
- Succo d’arancia
- Acciaio e altri prodotti industriali
Questa risposta era mirata a colpire settori chiave dellโeconomia americana, in particolare quelli in stati politicamente sensibili per Trump.
3. Lโescalation con la disputa Airbus-Boeing
Nel frattempo, si trascinava una disputa commerciale tra USA e UE riguardante gli aiuti di stato ad Airbus e Boeing, che portรฒ nel 2019 a nuovi dazi statunitensi su 7,5 miliardi di dollari di beni europei, tra cui vino, formaggi e olive.
LโUE rispose con altri dazi da 4 miliardi di dollari su prodotti americani nel 2020.
4. Come si risolse la situazione?
Con lโelezione di Joe Biden nel 2020, i rapporti tra UE e USA migliorarono. Nel 2021, lโamministrazione Biden e la Commissione Europea raggiunsero un accordo per sospendere i dazi su acciaio e alluminio, ponendo fine alla disputa iniziata sotto Trump. Inoltre, nel 2021 venne trovata una soluzione anche alla controversia Airbus-Boeing, con un accordo per eliminare le tariffe e lavorare su regole comuni per il settore aeronautico.
In sintesi, l’UE rispose duramente ai dazi di Trump, portando a una guerra commerciale che si risolse solo con il cambio di amministrazione negli Stati Uniti e un ritorno alla diplomazia nel 2021.
Conseguenze economiche
Le conseguenze economiche dei dazi imposti da Trump e delle ritorsioni dell’Unione Europea furono diverse, sia per gli USA che per l’UE. Ecco un’analisi degli impatti principali:
1. Conseguenze per lโeconomia statunitense
- Aumento dei costi per le aziende americane:
- I dazi sullโacciaio e sullโalluminio fecero aumentare i costi di produzione per molte aziende statunitensi, in particolare nei settori automobilistico, edilizio e manifatturiero.
- Alcune aziende, come Harley-Davidson, decisero di spostare parte della produzione allโestero per evitare i dazi di ritorsione dellโUE.
- Perdita di posti di lavoro in alcuni settori:
- Anche se i dazi miravano a proteggere lโindustria siderurgica americana, diversi studi hanno mostrato che i costi piรน alti per le materie prime danneggiarono altri settori, con un impatto negativo sullโoccupazione.
- Danni ai settori colpiti dai dazi UE:
- I produttori di whisky, moto, jeans e agricoltori americani subirono un calo delle esportazioni verso lโEuropa.
- Lo stato del Kentucky, noto per il bourbon, e il Wisconsin, sede di Harley-Davidson, furono particolarmente colpiti (entrambi stati chiave per Trump politicamente).
2. Conseguenze per lโeconomia europea
- Danni per lโindustria siderurgica e aeronautica:
- I dazi su acciaio e alluminio penalizzarono aziende europee, con calo delle esportazioni verso gli USA.
- La disputa Airbus-Boeing colpรฌ ulteriormente il settore aeronautico europeo, con costi aggiuntivi per le aziende coinvolte.
- Dazi di ritorsione con effetti limitati ma mirati:
- LโUE cercรฒ di colpire prodotti americani simbolici (jeans, whisky, moto) per esercitare pressione politica su Trump.
- Tuttavia, i dazi europei ebbero un impatto economico piรน contenuto rispetto a quelli USA, anche se le aziende americane colpite ne soffrirono.
- Riallocazione delle esportazioni:
- Alcuni settori europei riuscirono a ridurre lโimpatto trovando mercati alternativi.
- Ad esempio, alcuni produttori di acciaio europei aumentarono le vendite verso lโAsia per compensare la perdita del mercato USA.
3. Effetti globali e risoluzione
- Aumento dellโincertezza nei mercati:
- I dazi e le tensioni commerciali tra USA e UE (oltre a quelle con la Cina) aumentarono lโincertezza globale, incidendo sugli investimenti.
- Inflazione e aumento dei prezzi:
- I costi piรน elevati delle materie prime contribuirono ad aumentare i prezzi per i consumatori, sia in Europa che negli Stati Uniti.
- Lโaccordo del 2021 e la ripresa:
- Con la sospensione dei dazi nel 2021 sotto lโamministrazione Biden, i settori colpiti iniziarono a riprendersi, con una ripresa delle esportazioni bilaterali.
- Le aziende, tuttavia, avevano giร subito perdite e ristrutturazioni durante gli anni di tensioni commerciali.
La guerra commerciale tra USA e UE danneggiรฒ entrambi, anche se lโeffetto piรน negativo fu probabilmente sugli USA, dove le aziende che dipendevano dallโacciaio e dallโexport subirono forti perdite. LโUE, pur subendo danni, riuscรฌ a mitigare gli effetti trovando nuovi mercati. Il cambio di presidenza negli USA permise di risolvere la disputa nel 2021, riportando la situazione a una maggiore normalitร .
I dazi del 2025
Il 27 febbraio 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’imposizione di dazi del 25% sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea, con particolare attenzione al settore automobilistico. Trump ha giustificato questa misura sostenendo che l’UE รจ stata creata “per danneggiare gli Stati Uniti”
In risposta, l’Unione Europea ha dichiarato che reagirร “con fermezza” a queste tariffe, definendole illegittime e ingiustificate. Bruxelles ha sottolineato l’intenzione di proteggere le proprie aziende e ha evidenziato che l’UE rappresenta il piรน grande mercato libero del mondo, beneficiando anche gli Stati Uniti
Questa escalation nelle tensioni commerciali tra USA e UE potrebbe avere significative ripercussioni economiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, influenzando settori chiave come l’automobilistico, il manifatturiero e l’agroalimentare. Le misure protezionistiche potrebbero portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a una diminuzione della competitivitร delle aziende coinvolte.
Al momento, non sono stati forniti dettagli specifici sull’implementazione dei dazi da parte degli Stati Uniti, nรฉ sulle contromisure precise che l’UE intende adottare. Tuttavia, รจ probabile che l’Unione Europea consideri l’imposizione di dazi su prodotti simbolo dell’export americano, come motociclette, jeans e whisky, per esercitare pressione politica su Washington.
ร importante notare che, in passato, tensioni commerciali simili hanno portato a negoziati e accordi volti a risolvere le dispute tariffarie. Resta da vedere come si evolverร la situazione attuale e quali saranno le implicazioni a lungo termine per le relazioni economiche transatlantiche.
L’Idea di svalutare l’Euro
Lโidea di svalutare lโeuro per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti (o per altri scopi economici) รจ una strategia che ha vantaggi e svantaggi. Vediamo nel dettaglio cosa significherebbe e quali sarebbero le implicazioni.
1. Perchรฉ si potrebbe svalutare lโeuro?
L’Unione Europea potrebbe considerare la svalutazione dellโeuro per:
- Compensare gli effetti dei dazi USA, rendendo le esportazioni europee piรน competitive.
- Stimolare lโeconomia in caso di rallentamento economico.
- Contrastare una crisi commerciale, facilitando lโexport e riducendo il peso del debito per alcuni Paesi.
Nel contesto attuale, se Trump impone dazi del 25% sulle auto europee, una svalutazione della moneta potrebbe ridurre il costo delle esportazioni, rendendole piรน attraenti per gli acquirenti americani e neutralizzando in parte gli effetti delle tariffe.
2. Come si potrebbe svalutare lโeuro?
La svalutazione puรฒ avvenire in due modi principali:
- Politica monetaria espansiva della BCE:
- La Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe abbassare i tassi di interesse, riducendo il valore dellโeuro rispetto al dollaro.
- Potrebbe anche aumentare il Quantitative Easing (QE), cioรจ lโacquisto di titoli di stato, immettendo piรน euro nel sistema e riducendone il valore.
- Interventi diretti sui mercati valutari:
- La BCE potrebbe vendere euro e acquistare dollari per influenzare direttamente il tasso di cambio, ma questa รจ una mossa meno frequente nelle economie sviluppate.
3. Conseguenze economiche di una svalutazione dellโeuro
Effetti positivi
โ Maggiore competitivitร delle esportazioni europee
- Le aziende europee venderebbero a prezzi piรน bassi in dollari, rendendo i prodotti europei piรน competitivi negli USA e nel resto del mondo.
โ Crescita economica stimolata dallโexport
- Un euro piรน debole favorisce settori come lโautomotive, la moda, la tecnologia e il lusso, aumentando la produzione e potenzialmente lโoccupazione.
โ Inflazione moderata nei Paesi dellโEurozona
- Nei Paesi con bassa inflazione (es. Germania, Francia), una svalutazione potrebbe riportare lโinflazione verso il target del 2% della BCE, evitando stagnazione economica.
Effetti negativi
โ Aumento del costo delle importazioni (energia, materie prime, tecnologia)
- Un euro piรน debole renderebbe piรน costosi i prodotti importati dagli USA e da altri Paesi. Questo colpirebbe settori che dipendono da materie prime straniere, come lโindustria energetica e manifatturiera.
โ Aumento dellโinflazione nei Paesi piรน deboli
- In Paesi giร con inflazione alta (es. Italia, Spagna), una svalutazione potrebbe spingere ulteriormente i prezzi al rialzo, riducendo il potere dโacquisto dei cittadini.
โ Perdita di fiducia nei mercati finanziari
- Se gli investitori vedono lโeuro come instabile, potrebbero spostare i loro capitali su valute piรน sicure (come il dollaro o il franco svizzero), facendo aumentare i tassi dโinteresse sui titoli di stato di alcuni Paesi UE.
4. La BCE potrebbe davvero svalutare lโeuro?
Tecnicamente sรฌ, ma รจ improbabile che lo faccia per ragioni politiche legate ai dazi USA.
La BCE ha un obiettivo di stabilitร dei prezzi, non di manipolazione del cambio. Inoltre:
- La Germania e altri Paesi del nord Europa si opporrebbero a una svalutazione artificiale.
- Gli USA potrebbero reagire accusando lโUE di manipolazione valutaria e imporre nuovi dazi.
- La BCE agisce indipendentemente dai governi, quindi una decisione del genere dovrebbe essere giustificata con motivi economici, non politici.
5. Alternative alla svalutazione dellโeuro
Se lโUE volesse rispondere ai dazi di Trump senza svalutare la moneta, potrebbe:
- Aumentare i dazi su prodotti americani, colpendo settori strategici per la politica USA.
- Investire in incentivi alle aziende europee, per compensare le perdite derivanti dai dazi.
- Negoziare con gli USA, cercando un accordo che riduca le tensioni commerciali.
La svalutazione dellโeuro รจ unโarma a doppio taglio: potrebbe compensare i dazi rendendo le esportazioni piรน competitive, ma aumenterebbe il costo delle importazioni e rischierebbe di scatenare tensioni finanziarie. Per questo motivo, รจ una strategia improbabile a meno che lโeconomia dellโEurozona non subisca un forte rallentamento.