TARGA POLACCA: funziona per pagare di meno l’assicurazione?

Bisognerebbe designare NAPOLI come capitale mondiale della furbizia anche per l’uso della TARGA POLACCA su 50.000 auto in Italia con targa polacca infatti, 44.000 sono a Napoli. Ma come funziona la targa polacca per pagare meno bollo e assicurazione? E’ legale, non è legale? A chi arrivano le multe? Di chi è la proprietà dell’auto?

COME FUNZIONAVA PRIMA

Il fenomeno delle auto con targa polacca a Napoli (e in altre città italiane) è stato, per anni, una sorta di “trucco” utilizzato per evitare multe, bollo, assicurazioni costose o per sfuggire ai controlli fiscali. Questa pratica è stata ampiamente diffusa tra il 2015 e il 2020, finché non sono state introdotte normative più rigide per contrastarla.

Ecco una spiegazione del sistema e di come funzionava:

🛑 Come Funzionava la Truffa della Targa Polacca a Napoli

1. Acquisto o Noleggio di Auto in Polonia 🇵🇱
   • Si acquistava un’auto usata in Polonia (spesso con l’aiuto di agenzie specializzate) o si “noleggiava” da una società fittizia con contratti difficili da verificare.
2. Immatricolazione all’estero
   • L’auto veniva immatricolata in Polonia a nome di una società o di una persona inesistente, ma era guidata stabilmente in Italia.
   • La Polonia era una scelta popolare per via delle procedure burocratiche snelle e dei costi bassissimi di bollo e assicurazione.
3. Assenza di sanzioni 🚓💨
   • Con targa polacca, l’auto risultava “invisibile” per le multe: niente notifiche, niente cartelle esattoriali.
   • Inoltre, si poteva evitare il pagamento di bollo, assicurazione italiana e revisione obbligatoria.
4. Agenzie di intermediazione 💼
   • A Napoli si erano diffusi veri e propri “uffici” non ufficiali che offrivano tutto il pacchetto:
     • Acquisto auto in Polonia
     • Immatricolazione fittizia
     • Polizza assicurativa a basso costo polacca
   • Il tutto per cifre relativamente modeste (500-1.000 euro).
5. Utilizzo di auto di lusso 🚘💎
   • La truffa era usata anche per auto di lusso, spesso intestate a società estere inesistenti. In questo modo si evitavano sequestri, ipoteche e multe per violazioni ripetute.

⚖️ Le Contromisure Legali: Legge 132/2018

Il boom di questa pratica ha portato il legislatore a intervenire con la Legge di Bilancio 2018 e, successivamente, il Decreto Sicurezza 2018 (Legge 132/2018).
Le novità principali:

• Divieto di circolazione per residenti da oltre 60 giorni con targa estera.
• Obbligo di reimmatricolazione in Italia se il veicolo viene usato stabilmente nel territorio.
• Sanzioni salate: multe da 700 a 2.800 euro e possibile sequestro dell’auto.

🕵️‍♂️ Come Hanno Reagito i Furbetti?

Dopo le nuove norme, sono state escogitate varianti:

1. Targhe rumene o bulgare: stesso principio, altre nazioni UE.
2. Società fittizie in Polonia: ma i controlli fiscali sono diventati più stringenti.
3. Targa temporanea: alcuni hanno provato a circolare con targhe provvisorie, rinnovate ogni 6 mesi.

MORALE DELLA STORIA?
Questo sistema ha funzionato per anni, ma oggi è molto più rischioso. Le forze dell’ordine sono più preparate, e il rischio di sanzioni è altissimo. A Napoli, comunque, questa storia è diventata parte della “mitologia urbana”, insieme a truffe come il pacco o il gioco delle tre carte. 🎭

COME FUNZIONA ORA

SI FA UNA VENDITA FITTIZIA AD UNA SOCITà POLACCA, LA QUALE FA FINTA DI NOLEGGIARTELA E FINISCE TUTTO COME PCIME K

IL metodo sopra descritto, ossia la vendita fittizia di un’auto a una società polacca che successivamente la concede in prestito, è stato utilizzato in passato per aggirare alcune normative fiscali e amministrative italiane. Tuttavia, con le modifiche legislative introdotte nel 2022, questo stratagemma è diventato meno efficace e può comportare sanzioni significative.

🛑 Evoluzione della Normativa sulle Targhe Estere in Italia

1. Modifiche Legislative del 2022:
   • Legge 23 dicembre 2021 n. 238: Questa legge ha aggiornato l’articolo 93 del Codice della Strada, abrogando alcune disposizioni precedenti e introducendo l’articolo 93-bis. Le nuove norme, in vigore dal 18 marzo 2022, regolano l’uso di veicoli con targa estera da parte di residenti in Italia.
2. Obblighi per i Residenti in Italia:
   • Proprietari di Veicoli con Targa Estera: I residenti in Italia possono circolare con un veicolo immatricolato all’estero per un massimo di 3 mesi dall’acquisizione della residenza. Trascorso questo periodo, è obbligatorio immatricolare il veicolo in Italia.
   • Utilizzatori Non Proprietari: Se un residente utilizza un veicolo di proprietà di una persona o società estera, è necessario:
     • Avere a bordo un documento con data certa, firmato dal proprietario, che attesti il titolo e la durata della disponibilità del veicolo.
     • Registrare il veicolo in una sezione apposita del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) se l’utilizzo supera i 30 giorni nell’anno solare.
3. Sanzioni per la Mancata Conformità:
   • La mancata registrazione o l’assenza del documento richiesto può comportare sanzioni pecuniarie che variano da €400 a €1.600, oltre al ritiro del documento di circolazione e, in alcuni casi, la confisca del veicolo.

⚠️ Considerazioni Importanti

• Rischio di Sanzioni: L’utilizzo di stratagemmi come la vendita fittizia a società estere per evitare le normative italiane è altamente rischioso e può portare a sanzioni severe.
• Trasparenza e Legalità: È consigliabile rispettare le normative vigenti, procedendo all’immatricolazione del veicolo in Italia entro i termini previsti e assicurandosi di adempiere a tutti gli obblighi fiscali e amministrativi.

In conclusione, mentre in passato tali pratiche potevano sembrare vantaggiose, le attuali leggi italiane ed europee hanno rafforzato i controlli e le sanzioni per chi tenta di eludere le normative attraverso l’uso di targhe estere. Pertanto, è fondamentale informarsi adeguatamente e conformarsi alle disposizioni legali per evitare conseguenze negative.

Considerazioni finalix

NonostantE in tanti ( giornalisti e marpioni che ci lurano sopra) si sbraccino a dire che questo metodo è legale, QUESTO METODO NON è LEGALE in nessun modo, come vedete dalle leggi che. sono state fatte in modo specifico per fermare questo sistema. Quindi l’unico consiglio che Vi possiamo dare è di non utilizzarlo perchè poi rischiate che Vi sequestrino il mezzo come c’è scritto nel ritaglio di giornale dell’ottobre 2024 proprio a Napoli che abbiamo pubblicato su questo articoLo.

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