Alice Weidel di Afd: Neonazista o Riformista di Destra e Germanyexit

Un nuovo vento tira in Europa del Nord, si chiama AFD ( Alternative Fur Deutschland) ed è un partito definito in molti paesi di “neonazisti” e Alice Weidel è il suo rappresentante più interessante e uno dei due più potenti. Questo partito sta prendendo sempre più voti, elezione dopo elezione e ricorda molto Fratelli d’Italia, in quanto di estrema destra e guidato da una donna.

Studi, posizioni di politica interna ed estera:

Alice Weidel è una politica tedesca, co-leader del partito Alternativa per la Germania (AfD) e capogruppo parlamentare dal 2017. Conosciuta per le sue posizioni conservatrici, euroscettiche e anti-immigrazione, Weidel è una figura di spicco del partito AfD, che si colloca all’estrema destra dello spettro politico tedesco.

Biografia

Alice Elisabeth Weidel ha 45 anni, è nata il 6 febbraio 1979 a Gütersloh, una città nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Ha studiato economia e business all’Università di Bayreuth, dove ha conseguito un dottorato in economia nel 2011. Ha lavorato per diverse banche d’investimento, tra cui Goldman Sachs, e come consulente aziendale per Allianz Global Investors e per la Bank of China a Francoforte e Pechino.

L’omosessualità, la compagna ed i figli

Weidel vive in una relazione stabile con la sua partner e compagna di vita, Sarah Bossard, che è originaria della Svizzera. Insieme, la coppia ha due figli. La loro relazione è stata al centro dell’attenzione mediatica, in parte perché Weidel rappresenta un partito politico che, sebbene abbia posizioni diverse al suo interno, ha spesso espresso opinioni conservative sui temi della famiglia tradizionale e ha militato contro certe politiche pro-LGBTQ+, come il matrimonio egualitario.

Weidel ha affrontato le critiche affermando che la sua vita privata e la sua relazione non sono in conflitto con la sua posizione politica. Ha dichiarato che crede nella libertà individuale e che, come liberale in campo economico e conservatrice in materia di sovranità nazionale, difende il diritto delle persone di vivere come desiderano senza l’interferenza dello Stato. Ha sottolineato che la sua posizione in difesa della “famiglia tradizionale” non esclude l’accettazione delle diversità, ma piuttosto si concentra sulla protezione dei diritti dei genitori e dei bambini nel contesto di politiche nazionali.

Studi

Weidel ha una formazione accademica in economia. Ha conseguito la laurea in economia aziendale all’Università di Bayreuth, dove ha anche ottenuto il dottorato con una tesi sul sistema pensionistico cinese. Ha vissuto e lavorato in Cina per alcuni anni, sviluppando una conoscenza della lingua cinese e una comprensione del contesto economico globale.

Posizioni Politiche

Weidel è una delle principali rappresentanti dell’ala economica liberale e nazionalista dell’AfD. Le sue posizioni politiche includono:

1. Euroscetticismo: Weidel è fermamente critica nei confronti dell’Unione Europea. Si oppone all’euro come valuta comune e sostiene che la Germania dovrebbe uscire dall’eurozona. È favorevole a un’Europa di nazioni sovrane con maggiore autonomia per gli stati membri.
2. Immigrazione: Weidel ha posizioni molto dure sull’immigrazione. È contraria all’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, sostenendo che l’immigrazione dovrebbe essere fortemente limitata e regolata attraverso un sistema di quote basato sulle competenze professionali e sulle esigenze economiche del paese.
3. Sovranità Nazionale: Difende la sovranità nazionale della Germania contro quella che considera una crescente centralizzazione del potere a Bruxelles. Weidel è critica nei confronti delle politiche dell’UE, specialmente in materia di politica migratoria, monetaria ed economica.
4. Ambiente e Clima: Nonostante l’AfD sia generalmente scettico nei confronti delle politiche di cambiamento climatico, Weidel ha espresso sostegno per l’energia nucleare come fonte di energia pulita e stabile, mentre è critica verso le politiche di transizione energetica che considera economicamente insostenibili.
5. Diritti Civili e Famiglia: Pur essendo apertamente omosessuale e convivendo con una partner svizzera con cui ha due figli, Weidel è stata accusata di essere ambigua sui diritti LGBTQ+. È favorevole a posizioni tradizionali sulla famiglia e sull’identità nazionale.

Proposte Politiche

• Politica fiscale ed economica: Weidel propone una riduzione delle imposte per stimolare la crescita economica e sostiene politiche economiche liberiste, inclusa la riduzione del debito pubblico.
• Sicurezza interna: Ha proposto un rafforzamento delle forze di polizia, un incremento delle misure di sorveglianza e leggi più severe per combattere la criminalità.
• Revisione delle politiche UE: È favorevole a una riforma radicale dell’Unione Europea, o in alternativa, a un’uscita della Germania dall’eurozona.
• Immigrazione controllata: Weidel propone un sistema di immigrazione basato sul modello australiano, che seleziona gli immigrati in base alle loro competenze e qualifiche.

Rapporto con l’UE

Weidel è una delle principali voci critiche dell’UE all’interno del Bundestag tedesco. Ha più volte dichiarato che l’Unione Europea è diventata un’entità burocratica sovranazionale che limita la sovranità degli Stati membri. Ha sostenuto che l’euro è fallito come progetto monetario e che la Germania dovrebbe considerare di abbandonare l’eurozona se non si realizzano significative riforme.

Rapporto con la Russia

Weidel e il suo partito AfD sono generalmente favorevoli a una politica più amichevole nei confronti della Russia. Sostengono che la Germania dovrebbe allentare le sanzioni economiche imposte alla Russia a seguito dell’annessione della Crimea nel 2014 e migliorare le relazioni bilaterali. L’AfD ha ripetutamente chiesto un avvicinamento alla Russia, in particolare per motivi economici ed energetici, e ha criticato la politica estera della Germania nei confronti della Russia come eccessivamente allineata a quella degli Stati Uniti e della NATO.

In sintesi, Alice Weidel rappresenta l’ala euroscettica, nazionalista e conservatrice dell’AfD, con una piattaforma politica che promuove la sovranità nazionale, il rigore economico, e una politica estera più autonoma e pragmatica, specialmente nei confronti dell’Unione Europea e della Russia.

Con Afd al governo ci sarebbe una Germanyexit?

L’AfD, una volta al governo, non avrebbe necessariamente come obiettivo immediato quello di portare la Germania fuori dall’Unione Europea (un’ipotetica “Germanyexit”), ma piuttosto cercherebbe di promuovere una serie di riforme significative all’interno dell’UE. Questa posizione è in parte dovuta alla consapevolezza che, nonostante le critiche all’UE, l’economia tedesca trae notevoli benefici dall’essere parte del mercato unico europeo.

Riforme Più Probabili Piuttosto che una Uscita Immediata

1. Riforme dell’Unione Europea: L’AfD probabilmente spingerebbe per riforme che restituiscano più potere agli Stati membri, riducendo quella che vede come una “eccessiva centralizzazione” del potere a Bruxelles. Questo potrebbe includere:
   • Modifiche alle politiche monetarie per permettere una maggiore flessibilità all’interno dell’Eurozona.
   • Riforme delle regole sui contributi nazionali al bilancio dell’UE.
   • Una revisione delle politiche migratorie comuni per restituire maggiore controllo nazionale sulla gestione dei confini e dell’immigrazione.
2. Revisione del Trattato di Maastricht e Politica Monetaria: L’AfD potrebbe proporre una revisione dei trattati che governano l’Unione Economica e Monetaria, specialmente per quanto riguarda le regole fiscali e la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). Potrebbe cercare di limitare l’influenza della BCE su questioni di politica economica interna e promuovere una maggiore autonomia per la Bundesbank, la banca centrale tedesca.
3. Controllo sull’Immigrazione e Sovranità Nazionale: Un’altra priorità per l’AfD sarebbe riportare maggior controllo nazionale sulle politiche di immigrazione e rifugiati, che il partito considera essere troppo influenzate dalle decisioni dell’UE. Potrebbero cercare di ottenere deroghe o riforme che consentano alla Germania di gestire queste questioni in modo indipendente.
4. Politiche Commerciali e di Sicurezza: Weidel e altri esponenti dell’AfD sostengono che la Germania dovrebbe avere maggiore autonomia nelle decisioni commerciali e di sicurezza, proponendo una politica estera più indipendente che non sia necessariamente allineata con quella dell’UE.

Probabilità di un “Germanyexit”

Un’uscita della Germania dall’UE (Germanyexit) è considerata meno probabile nel breve termine, anche per l’AfD, per diversi motivi:

• Benefici Economici dell’Appartenenza all’UE: L’economia tedesca beneficia enormemente dal mercato unico europeo, che offre accesso senza dazi a un enorme mercato di consumatori e favorisce l’integrazione delle catene di approvvigionamento. Uscire dall’UE comporterebbe rischi economici significativi, compresa la perdita di accesso preferenziale ai mercati europei e potenziali danni alla competitività tedesca.
• Resistenza Interna: Nonostante l’AfD abbia guadagnato consensi, la maggioranza dell’elettorato e delle élite economiche e politiche in Germania rimane favorevole all’UE. Una “Germanyexit” incontrerebbe resistenza significativa non solo da parte degli altri partiti politici, ma anche da gran parte del settore imprenditoriale e dell’opinione pubblica.
• Necessità di Maggioranze Politiche: Per procedere con un’uscita dall’UE, sarebbe necessaria una maggioranza significativa nel Bundestag, e forse anche un referendum nazionale. Data la frammentazione del sistema politico tedesco e la mancanza di un consenso ampio per un’uscita dall’UE, sarebbe difficile per l’AfD ottenere il sostegno necessario.

Sebbene l’AfD continui a criticare fortemente l’UE e ad invocare cambiamenti radicali, è più probabile che, qualora raggiungesse il potere, si concentri inizialmente su riforme interne all’Unione Europea piuttosto che perseguire una rapida “Germanyexit”. L’AfD potrebbe usare la minaccia di un’uscita come leva nelle negoziazioni per ottenere riforme, ma l’uscita totale dall’UE rappresenterebbe un rischio economico e politico significativo, che non è detto che il partito sia pronto ad affrontare immediatamente.

Opinioni della Redazione, cosa cambia per l’economia italiana

Questa è una nostra opinione che non si basa sulla ideologia, filosofia di questo partito e non vuole dare giudizi morali, ma che lo analizza e trae le eventuali conseguenze economiche per l’Italia e l’Europa in caso l’Adf andasse al governo in Germania.

Questo partito ci ricorda moltissimo Fratelli d’Italia, le analogie ci sono eccome: guidato da una donna, donna che tra l’altro ha studiato e lavorato nelle più grande banche d’affari del mondo dove solo chi veramente conosce la materia viene assunto.

E’ un partito che nasce dalle ceneri e dall’ideologia nazional socialista, ma è bel lontano dalle idee razziste e antisemite dei nonni del Terzo Reich, anche se è un partito in parte xenofobo ma vanno considerate alcuni dati di fatto.

La Germania negli ultimi anni ha accolto milioni di rifugiati, in seguito ci sono stati diversi attentati di matrice islamista, fatti da immigrati, l’ultimo addirittura fatto da un cittadino tedesco di origini algerine radicalizzato in Germania. La questione migratoria ha cambiato completamente il paese in un momento di debolezza strutturale, cioè il post/ Covid, l’invasione dell’Ucraina, la fine dell’importazione del Gas Russo a buon prezzo, l’inizio della crisi industriale tedesca, l’impoverimento di tutti i cittadini, aumento dei crimini commessi da migranti, molti episodi di attentati islamisi ai danni di cittadiniinermi tedeschi, spesso donne e bambini , hanno portato ad una situazione che ancora non è esplosiva, ma che si riassume bene nella grande crescita di un partito come l’Afd.

Secondo Noi, una volta l’Adf sarà al Governo, la politica interna ed internazionale della Germania cambieranno poco.

Per la politica interna farà leggi più restrittive ( come ci sono in Italia, cioè con facili espulsioni anche per il slo sospetto di terrorismo ) , con l’espulsione di soggetti potenzialmente pericolosi, anche Imam che predicano la guerra santa.

In politica estera, la dottoressa Weidel sbatterà i pugni sui tavoli, ma poi dovrà adeguarsi: continuerà ad aiutare l’Ucraina per motivi di opportunità politico-strategico-militare e perchè la Germania ha un rapporto con gli USA esattamente come l’Italia.

Non farà nessuna Germanyexit e meno ancora un’uscita dall’euro, perchè la dottoressa Weidel sa benissimo che la Germania è più forte se continua a stare in Unione Europea e se continua ad usare l’euro. Quindi certo, chiederà maggiore autonomia decisionale per i singoli stati, cosa che potrebbe anche far bene a tutti gli altri Stati ma sappiamo che mettere d’accordo 27 stati su delle novità non è così semplice.

Nel 1939 gli abbiamo dichiarato guerra, ci hanno conquistati e tramite trattati internazionali ora ci tengono per le cosiddette “braghe” sotto il profilo militare , quindi non cambierà nulla, se non nelle roboanti dichiarazioni che gli serviranno per tenere buono l’elettorato, in puro stile politico moderno.

Ricapitolando, riteniamo che l’Afd – se dovesse andare a governare – farà la stessa fine di Fratelli d’Italia, diventerà una forza di centro destra, responsabile. Già ora la dottoressa Weidel si pone in modo molto diverso da come si poneva solo 5 o 6 anni fa, al parlamento tedesco parla in modo pacato e ragionato, non urla più come un’ossessa in pieno stile hitleriano come faceva un tempo, basta guardarsi i video che ci sono su Youtube, con tanto di traduzione per capire che le cose sono molto cambiate.