Amministratore di Condominio, Quanto Guadagna e Come ci si Diventa

Quanto guadagna un amministratore di condominio? Sebbene si possa ricorrere ad amministratori interni, che conoscano al meglio eventuali difficoltร  che si incontreranno coi condomini stessi come litigi e rancori vari, spesso si fa riferimento a professionisti esterni alla propria palazzina.

Ritenuto gestore ufficiale di beni comuni, il ruolo dell’amministratore di condominio รจ regolato dal Codice Civile, che ne stabilisce anche facoltร , competenze, diritti e doveri. Se prima del d.l. 220/2012 era una figura che tutti potevano ricoprire, richiedendo solamente forte senso di responsabilitร , col d.m. 140/2014 i requisiti cambiano drasticamente. Cosa fa e come ci si diventa?

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Chi รจ l’amministratore condominiale e qual รจ il suo ruolo?

Parlando di amministratore di condominio, si intende un soggetto incaricato di gestire un edificio condominiale rispettandone il regolamento. La sua attivitร  รจ disciplinata da art. 71 bis sulle disposizioni attuative del c.c. e d.m. 140/2014 del Ministero della Giustizia. E’ legato ai condomini attraverso un mandato di rappresentanza, regolato dall’art. 1703 c.c., che ne identifica un contratto con cui puรฒ compiere uno o piรน atti giuridici per conto dei condomini stessi.

E’ l’unico responsabile della contabilitร  dell’immobile, รจ quindi tenuto a gestire le spese e redigere il bilancio, giustificando entrate e uscite e riscuotendo le somme dovute dai condomini davanti al godimento di servizi e utenze comuni.

Secondo l’art. 1777 c.c., รจ responsabile delle parti comuni dell’edificio, ma non ha alcuna rappresentanza su parti private e singoli appartamenti. L’art. 1129 c.c. stabilisce invece che la sua nomina da parte dell’assemblea รจ obbligatoria quando vi sono piรน di 8 condomini, puรฒ essere scelto al loro interno o puรฒ essere, in alternativa, un professionista esterno. La durata del suo incarico รจ di un anno, al termine del quale puรฒ essere rinnovato o revocato.

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amministratore di condominio

Quali sono compiti e doveri dell’amministratore?

Le principali mansioni dell’amministratore condominiale si dividono in funzione del momento del suo incarico. Altri obblighi sono invece legati alla sua attivitร  in generale.

A inizio incarico

All’inizio del suo mandato, il neo-amministratore รจ tenuto a comunicare i propri dati anagrafici e professionali, in particolare:

  • Codice fiscale
  • Ubicazione dei registri condominiali
  • Orari di consultazione

Generalitร  e recapiti vanno apposti nel luogo d’accesso al condominio, al fine di favorire il contatto in caso di necessitร , dovrร  poi associare il suo codice fiscale a quello del condominio presso l’Agenzia delle Entrate. Sarร  tenuto a registrare tutte le utenze condominiali ed effettuare il passaggio di consegne formale col precedente omologo.

Infine, dovrร  presentarsi in banca/posta in cui risiede il conto corrente del condominio che amministrerร  e depositare la sua firma, o aprirne un nuovo conto qualora non ve ne sia uno precedente o non sia piรน disponibile.

Durante l’incarico

Nel corso del suo mandato, sono molte le attivitร  che l’amministratore di condominio svolgerร :

  • Convocazione assemblea condominiale, entro 180 giorni dal termine della gestione, eseguendone le delibere; tale assemblea รจ l’organo deliberativo dai maggiori poteri ma di cui l’amministratore ne รจ responsabile, con possibilitร  di revoca giudiziaria in caso di mancata esecuzione delle delibere
  • Disciplina uso parti condominiali e fruizione servizi comuni, stabilendo diritti e doveri per i condomini; ai sensi dell’art. 1133 c.c., i provvedimenti presi possono essere soggetti a ricorso ad assemblea condominiale o autoritร  giudiziaria qualora iniqui
  • Gestione finanziaria, incassando le rate condominiali e pagando i fornitori con i medesimi introiti, da depositare in un apposito conto corrente aperto per il condominio; secondo il d.l. 220/2012 costituisce grave irregolaritร  utilizzare conti secondari o gestire somme in contanti
  • Riscossione contro condomini morosi, agendo quando necessario anche per vie legali, eccetto casi di esonero da parte dell’assemblea; la mancata riscossione rappresenta un’inadempienza dell’amministratore, che puรฒ essere citato per danni dal condominio
  • Applicazione regolamento condominiale, facendo tutto il possibile per conservare gli elementi comuni dell’immobile sul lato funzionale ed estetico
  • Adempimenti fiscali, presentando certificazione unica dell’anno precedente a inizio anno e certificazione redditi di sostituti d’imposta a metร  anno, versando le relative somme con modulo F24, oltre a essere diretto responsabile di eventuali dipendenti condominiali (custodi, portieri, ecc…); in caso di contestazione e irregolaritร  da parte dell’Agenzia delle Entrate, vi saranno sanzioni per il condominio, che puรฒ comunque chiedere danni all’amministratore
  • Cura registri condominiali, conservandoli in sicurezza e tenendoli disponibili alla consultazione; essi sono
    • Registro anagrafico, in cui vi sono dati catastali, di recapiti e proprietari delle unitร  abitative
    • Registro verbali dell’assemblea, con tanto di regolamento di condominio
    • Registro con la nomina e la revoca degli amministratori
    • Registro contabilitร , in cui ci sono entrate e uscite finanziarie

Infine, qualora singoli condomini lo richiedano, l’amministratore dovrร  fornire attestazione dello stato di pagamenti e liti in corso, documentazione richiesta specialmente davanti la compravendita.

A fine anno

Al termine di ogni anno di mandato, l’amministratore di condominio รจ tenuto a redigere un rendiconto fiscale, convocando l’assemblea per la sua approvazione entro 180 giorni dalla chiusura della gestione o in funzione della scadenza stabilita nel regolamento condominiale: in entrambi i casi, la mancata convocazione rappresenta grave irregolaritร .

Alla cessazione dell’incarico

Terminato il suo mandato, l’amministratore ha l’obbligo di consegnare tutta la documentazione riguardante condominio e singoli condomini, incorrendo nel reato d’appropriazione indebita qualora non lo faccia, venendo escluso dall’esercizio della professione.

Il soggetto sarร  tenuto a svolgere l’attivitร  amministrativa, specialmente per questioni urgenti, anche dopo la revoca del suo mandato e fino al passaggio di consegne formale. Non saranno previsti ulteriori compensi dopo la revoca. Il d.m. 140/2014 stabilisce infine che l’incarico di amministratore condominiale non puรฒ essere vacante nemmeno tra la revoca del precedente e la nomina del successivo.

Eccezioni per le delibere

Sebbene l’amministratore condominiale abbia obbligo di eseguire le delibere dell’assemblea, custodendone i verbali nell’apposito registro, vi sono due casi in cui puรฒ agire diversamente:

  • Delibere annullabili, ossia tutte quelle che presentino vizi di forma e/o sostanza, specialmente in caso di assemblee non correttamente convocate o procedure di c.c. o regolamento condominiale non seguite opportunamente; ai sensi dell’art. 1137 c.c., chiunque abbia espresso voto contrario alla delibera potrร  impugnarla davanti all’autoritร  giudiziaria entro 30 giorni da quanto ne verrร  a conoscenza, solitamente dal giorno dell’assemblea
  • Delibere nulle, ossia tutte quelle inerenti a elementi fuori dalle competenze dell’assemblea, come verso proprietร  non condominiali o azioni che limitino i diritti anche di un solo condomino, come ripartizioni non eque delle spese; sono impugnabili da chiunque e senza prescrizione, non possono essere eseguite dall’amministratore, che puรฒ essere citato per danni al condominio in caso contrario

Davanti a cause legali

Come rappresentante legale del condominio, l’amministratore riceve gli atti ufficiali di cause attive e passive inerenti all’edificio, con l’obbligo di riferirne in assemblea e nella presentazione del bilancio.

L’art. 71 bis disp.att. c.c. asserisce che non puรฒ intentare cause legali a nome del condominio senza autorizzazione dell’assemblea: in caso di provvedimenti urgenti, dovrร  convocare un’assemblea straordinaria per nominare un legale che rappresenti il condominio. Unica eccezione a tale regola รจ quella verso condomini morosi, con 2 solleciti di pagamento prima delle vie legali e prescrizione entro 6 mesi dalla chiusura della gestione; il regolamento condominiale puรฒ tuttavia stabilire interessi di mora verso quote non saldate.

Infine, secondo il d.l. 145/2013, sebbene abbia il compito di far rispettare il regolamento, l’amministratore di condominio non puรฒ applicare multe e sanzioni, poichรฉ tale potere spetta all’assemblea; precedentemente a tale decreto, poteva sanzionare singoli condomini fino a 200,00 euro.

Obblighi fiscali professionali

Quando esercita un’attivitร  professionale e non occasionale, la figura dell’amministratore condominiale richiede una Partita IVA, con versamento di contributi per le prestazioni rese all’INPS o a una cassa previdenziale alternativa qualora appartenga a ordini o collegi.

Come si diventa amministratore di condominio?

Se prima del d.l. 220/2012 (che richiama il d.l. 28/2010) l’incarico di amministratore condominiale non aveva alcun requisito se non quello di onorabilitร  e professionalitร , col Decreto Destinazione Italia (d.l. 145/2013) e conseguente d.m. 140/2014 del Ministero della Giustizia, l’esercizio di tale figura รจ vincolato a specifica formazione.

Prima di tutto, ai sensi dell’art. 71 bis disp.att. c.c. l’aspirante amministratore dovrร  possedere i seguenti requisiti d’onorabilitร :

  • Godimento dei diritti civili, con capacitร  giuridica e d’agire, anche con autocertificazione
  • Assenza di condanne per delitti contro pubblica amministrazione, amministrazione della giustizia, fede pubblica, patrimonio o per altri delitti non colposi per i quali la legge prevede pene dai 2 ai 5 anni, senza soglia di gravitร 
  • Assenza di misure di prevenzione divenute definitive personali e/o patrimoniali, eccetto riabilitazione, come stabilito dal d.l. 159/2011
  • Assenza d’interdizione o inabilitazione, con limitazione della capacitร  d’agire e affiancamento di tutore
  • Assenza d’annotazione nel registro dei protesti cambiari, eccetto pagamento entro 12 mesi dalla levata del protesto e richiesta di cancellazione

Altri requisiti riguardano poi il lato caratteriale, con le capacitร  di:

  • Relazione e cortesia coi condomini
  • Organizzazione e coordinazione delle attivitร 
  • Gestione urgenze ed emergenze
  • Mediazione e conciliazioni potenziali liti, diverbi e conflitti tra condomini
  • Risoluzione problematiche sorte internamente all’immobile amministrato

Infine, vi sono i requisiti di professionalitร : il soggetto dovrร  possedere diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso di formazione iniziale, con aggiornamenti annuali per l’esercizio della professione per almeno 15 crediti formativi.

Quanto guadagna un amministratore di condominio

Un normale amministratore di un solo condominio guadagna solo dai 100 ai 200 euro al mese. Bisogna perรฒ dire che di solito che fa l’amministratore di condominio amministra piรน condomini, quindi amministra un ufficio con impiegati che fanno questo lavoro e guadagnando sui 100 euro al mese ogni condominio e amministrandone anche 10, o 10 o 100 condomini alla volta, ecco che i guadagni si moltiplicano per ogni condominio amministrato.

Come รจ strutturata la formazione per amministratori condominiali?

Diversamente dal ruolo dell’amministratore interno, che puรฒ essere ricoperto anche da uno dei condomini senza requisiti di professionalitร , l’amministratore esterno deve aver frequentato un apposito corso di formazione per poter esercitare la professione, nel rispetto del decreto 140/2014.

Responsabilitร  degli organizzatori della formazione รจ scegliere figure professionali con adeguata preparazione in merito, tra tutte un responsabile scientifico, stilando poi un programma inerente alla materia che verrร  comunicato al Ministero della Giustizia. Obiettivo prioritario del corso iniziale รจ fornire ai futuri amministratori di condominio una serie di competenze indispensabili alla professione:

  • Tecnico-giuridiche
  • Contabili
  • Gestionali
  • Amministrative

La formazione iniziale ha durata fino a 72 ore e si puรฒ tenere anche in via telematica. Al termine del corso l’aspirante professionista dovrร  sostenere un esame, che si terrร  nella sede dell’ente scelto e che, se superato con esito favorevole e certificato dal responsabile scientifico, darร  diritto ad un attestato per l’iscrizione al registro telematico degli amministratori condominiali: un database di facile consultazione per i condomini, che possono verificare se il loro amministratore รจ in regola con gli obblighi di legge.

A quello iniziale, seguono poi corsi d’aggiornamento con cadenza annuale e dalla durata minima di 15 ore, da completare entro l’8 ottobre di ogni anno: prevedendo le medesime regole della formazione iniziale, sono obbligatori per continuare ad esercitare l’attivitร , in caso contrario si incorre nella nullitร  delle delibere condominiali eseguite e la cessazione dell’incarico.

A organizzare formazione iniziale e aggiornamenti possono essere le varie associazioni di categoria, tra le tante:

  • AIAC (Associazione Italiana Amministratori Condominio)
  • ANAMMI (Associazione Nazional-europea Amministratori Immobili)
  • ANAPI (Associazione Nazionale Amministratori Professionisti Immobili)
  • FNA (Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari)
  • UNAI (Unione Nazionale Amministratori Immobili)

Quando provenienti da enti affidabili e riconosciuti come le suddette associazioni, il costo dei corsi per amministratori di condominio รจ altamente variabile poichรฉ liberamente deciso: puรฒ essere infatti dai 200,00 ai 700,00 euro, a cui si aggiungono quelli per eventuali strumenti o materiale didattico.

Conclusioni

Capendo chi รจ l’amministratore condominiale, cosa fa e come lo si diventa, si puรฒ concludere dicendo che รจ una professione di grande responsabilitร  e che richiede una forte etica personale, oltre ad un’ampia reperibilitร  per gestire le varie situazioni nell’ambiente di competenza, che siano esse ordinarie o d’emergenza.

A conti fatti, anche quando professionale e con Partita IVA, l’amministratore condominiale puรฒ scegliere autonomamente quanto tempo dedicare alla sua attivitร , creando varie opportunitร  di guadagno che possono andare da alcune centinaia a varie migliaia di euro mensili, sempre in funzione di dimensioni e quantitร  di immobili amministrati. Si puรฒ inoltre svolgere assieme ad altre professioni, purchรจ non vi siano conflitti.

Indifferentemente dai requisiti d’onorabilitร , davanti a un’attivitร  professionale riconosciuta la formazione รจ d’obbligo, poichรฉ consente di apprendere competenze che saranno necessarie nel corso del proprio lavoro. Da non sottovalutare infine il fattore umano, che riguarda capacitร  di relazione, empatia e comprensione.

Approfondimenti sull’argomento

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom รจ divulgatore finanziario e trader.