Azioni o ETF: Differenze e su cosa Investire e Perchè

Spesso il neofita in investimenti si confonde tra azioni ed ETF, ma andiamo a vedere le loro differenze.

Differenze tra Azioni ed ETF:

Le azioni e gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono strumenti finanziari utilizzati per investire nei mercati, ma presentano differenze significative. Ecco le principali:

1. Natura del prodotto

  • Azioni: Rappresentano una quota di proprietà in una singola società. Possedere un’azione significa essere proprietario di una parte dell’azienda e avere diritto a una parte dei suoi utili, oltre che al diritto di voto nelle assemblee degli azionisti.
  • ETF: Sono fondi di investimento che raccolgono un paniere di titoli, che possono includere azioni, obbligazioni, materie prime, o una combinazione di questi. Gli ETF replicano l’andamento di un indice specifico o di un settore di mercato, permettendo agli investitori di ottenere un’esposizione diversificata attraverso un singolo titolo.

2. Diversificazione

  • Azioni: L’investimento in azioni di una singola società comporta un rischio specifico legato alla performance di quell’azienda. Se l’azienda va male, l’investimento può perdere valore.
  • ETF: Essendo composti da un paniere di titoli, gli ETF offrono una diversificazione automatica, riducendo il rischio specifico legato a una singola azienda.

3. Gestione

  • Azioni: Non hanno costi di gestione associati. Tuttavia, l’investitore deve decidere quali azioni comprare e vendere, gestendo attivamente il proprio portafoglio.
  • ETF: Sono gestiti da professionisti, sebbene molti siano a gestione passiva, replicando un indice senza bisogno di gestione attiva. Gli ETF hanno costi di gestione, solitamente espressi come una percentuale annua (TER – Total Expense Ratio), che tendono a essere inferiori rispetto ai fondi comuni di investimento.

4. Liquidità e negoziazione

  • Azioni: Possono essere comprate e vendute direttamente sul mercato azionario durante l’orario di negoziazione. La loro liquidità dipende dal volume di scambi di quella specifica azione.
  • ETF: Anch’essi vengono negoziati in borsa come le azioni, il che permette di acquistare e vendere ETF durante l’orario di mercato. Gli ETF tendono ad avere una buona liquidità, specialmente quelli che replicano gli indici più grandi.

5. Rendimenti e rischi

  • Azioni: Possono offrire rendimenti elevati, ma comportano anche un rischio maggiore, dato che la performance dipende dall’andamento di una singola azienda.
  • ETF: Offrono rendimenti che riflettono l’andamento dell’indice o del settore sottostante. Sono generalmente meno rischiosi delle singole azioni, grazie alla diversificazione, ma offrono rendimenti potenzialmente inferiori rispetto a un investimento azionario ben scelto.

6. Distribuzione dei dividendi

  • Azioni: Gli investitori possono ricevere dividendi se l’azienda decide di distribuirli.
  • ETF: Molti ETF distribuiscono dividendi ricevuti dalle azioni sottostanti, se presenti, mentre altri possono reinvestire automaticamente questi dividendi (ETF ad accumulazione).

7. Obiettivi di investimento

  • Azioni: Sono spesso utilizzate per investimenti mirati in aziende specifiche o settori in cui l’investitore vede un potenziale di crescita.
  • ETF: Sono ideali per investitori che cercano un’esposizione ampia e diversificata a un intero mercato o settore senza dover selezionare singole azioni.

Queste differenze rendono le azioni e gli ETF adatti a diverse strategie di investimento, con le azioni che offrono un’opportunità di partecipare direttamente al successo di una singola azienda, e gli ETF che forniscono un mezzo per ottenere una diversificazione immediata e un rischio ridotto.

Differenze di fiscalità tra questi due asset in Italia:

Ecco una tabella che confronta la fiscalità delle azioni e degli ETF in Italia:

Aspetto FiscaleAzioniETF
Tassazione sui Capital Gain26% su plusvalenze26% su plusvalenze
Tassazione sui Dividendi26% su dividendi distribuiti26% sui proventi distribuiti dagli ETF
Tassazione sul Capital Gain (diversi paesi)Non vi sono distinzioni, il capital gain è tassato al 26%Il capital gain può essere tassato diversamente se l’ETF è armonizzato (26%) o non armonizzato (26% + 3,8% se non è armonizzato)
Imposta di Bollo0,2% annuo sul valore di mercato delle azioni detenute0,2% annuo sul valore di mercato degli ETF detenuti
Compensazione delle minusvalenzeLe minusvalenze realizzate possono essere compensate con plusvalenze future nei successivi 4 anniLe minusvalenze realizzate possono essere compensate con plusvalenze future nei successivi 4 anni
Imposta SostitutivaNon applicabileNon applicabile
Ritenuta alla Fonte sui DividendiNon prevista (per residenti fiscali in Italia)Non prevista (per residenti fiscali in Italia)
Trattamento Fiscale dei Fondi ArmonizzatiNon applicabileTassazione al 26% sulle plusvalenze e dividendi (armonizzati)
Trattamento Fiscale dei Fondi Non ArmonizzatiNon applicabileTassazione del 26% sulle plusvalenze e dividendi + contributo del 3,8% se non armonizzati
Reporting delle ImposteL’investitore deve riportare le imposte nel quadro RT della dichiarazione dei redditi se in regime dichiarativoL’investitore deve riportare le imposte nel quadro RT della dichiarazione dei redditi se in regime dichiarativo

Questa tabella riassume le principali differenze in termini di fiscalità tra azioni e ETF in Italia. È importante notare che la fiscalità può variare in base al tipo specifico di ETF (armonizzato o non armonizzato) e alla situazione personale dell’investitore. Per una consulenza dettagliata e personalizzata, è consigliabile consultare un consulente fiscale.

Differenze tra Investire in Azioni energetiche o comprare ETF su settori energetici:

Ecco un confronto tra investire in azioni energetiche singole e investire in ETF del settore energetico per un piccolo investitore:

CaratteristicaAzioni EnergeticheETF del Settore Energetico
DiversificazioneInvestire in una singola azienda energetica comporta un rischio specifico legato a quella società. Se l’azienda performa male, l’investimento può subire una perdita significativa.Gli ETF offrono diversificazione immediata, distribuendo il rischio tra più aziende del settore energetico. Se una o più aziende sottoperformano, l’impatto sul portafoglio complessivo è ridotto.
RischioElevato, in quanto il rendimento è legato alla performance della singola azienda. Eventi aziendali o settoriali possono influire notevolmente sul valore delle azioni.Moderato, poiché l’ETF copre diverse aziende. Riduce il rischio specifico legato a una singola società, ma mantiene il rischio legato all’intero settore energetico.
Costo di TransazioneLe commissioni possono essere alte se si acquistano e vendono frequentemente singole azioni. Inoltre, è necessario pagare una commissione per ogni transazione.Solitamente più basso per il piccolo investitore, poiché l’acquisto di un ETF permette di ottenere un’esposizione a tutto il settore con una singola transazione. Gli ETF hanno però una commissione di gestione (TER).
Conoscenza e MonitoraggioRichiede un’analisi approfondita dell’azienda e un monitoraggio costante delle performance, dei bilanci, delle notizie aziendali e delle condizioni di mercato specifiche per quell’azienda.Meno impegnativo, poiché l’ETF viene gestito professionalmente e replica un indice o un settore. È sufficiente monitorare l’andamento generale del settore energetico e l’ETF scelto.
Rendimento PotenzialePotenzialmente alto, soprattutto se l’azienda performa molto bene o se viene selezionata una società emergente nel settore.Generalmente più moderato, riflette la media delle performance delle aziende incluse nell’ETF. Offre una crescita stabile ma meno volatile rispetto all’investimento in singole azioni.
Accesso ai SottosettoriInvestendo in singole azioni, si può scegliere un sottosettore specifico (ad esempio, petrolio, gas naturale, energie rinnovabili).Gli ETF di solito coprono un’ampia gamma di sottosettori energetici, fornendo esposizione a diverse aree del settore senza la necessità di scegliere singole aziende o sottosettori.
Distribuzione dei DividendiGli investitori possono ricevere dividendi direttamente dalle azioni energetiche detenute, che possono variare in base alla politica di distribuzione dell’azienda.Molti ETF distribuiscono i dividendi ricevuti dalle aziende sottostanti. Alcuni ETF offrono opzioni di accumulazione, in cui i dividendi vengono reinvestiti automaticamente.
Flessibilità e Strategia di InvestimentoPiù flessibile per coloro che vogliono costruire un portafoglio mirato con esposizione a specifiche aziende o aree del settore energetico.Meno flessibile, ma ideale per chi cerca un’esposizione ampia e diversificata al settore energetico senza dover fare scelte complesse di selezione dei titoli.
Impatto di MercatoMaggiore esposizione a eventi specifici dell’azienda, come fusioni, acquisizioni, o scandali. L’impatto può essere molto positivo o molto negativo.Esposizione all’andamento generale del mercato energetico. Eventi specifici che riguardano una singola azienda avranno un impatto più attenuato sull’ETF.

Differenze tra investire in azioni bancarie ed ETF del settore bancario

Ecco un confronto tra l’investimento in azioni bancarie singole e l’investimento in ETF del settore bancario per un piccolo investitore:

CaratteristicaAzioni BancarieETF del Settore Bancario
DiversificazioneInvestire in una singola banca comporta un rischio specifico legato alla performance di quella banca. Se la banca ha problemi finanziari o di gestione, l’investimento può perdere valore significativamente.Gli ETF del settore bancario offrono una diversificazione immediata, poiché includono un paniere di banche e istituti finanziari. Se una banca sottoperforma, l’impatto sull’intero ETF è ridotto.
RischioAlto, poiché il rendimento dipende dalla performance della singola banca. Eventi specifici come scandali, crisi bancarie o regolamentazioni sfavorevoli possono avere un impatto notevole.Moderato, poiché il rischio è distribuito su più banche e istituti. Tuttavia, è ancora soggetto ai rischi generali del settore bancario, come cambiamenti normativi o crisi finanziarie.
Costo di TransazionePotenzialmente più alto se si acquistano e vendono frequentemente singole azioni bancarie. Ogni transazione comporta costi di commissione.Di solito più conveniente per il piccolo investitore, poiché l’acquisto di un ETF offre esposizione all’intero settore bancario con una singola transazione. Tuttavia, gli ETF hanno una commissione di gestione annuale (TER).
Conoscenza e MonitoraggioRichiede un’analisi approfondita della banca e un monitoraggio continuo delle sue performance finanziarie, bilanci, notizie aziendali e condizioni di mercato specifiche.Meno impegnativo, poiché l’ETF è gestito professionalmente e replica un indice o settore bancario. È sufficiente monitorare l’andamento generale del settore bancario e l’ETF scelto.
Rendimento PotenzialePotenzialmente elevato, specialmente se la banca performa molto bene. Le banche che emergono forti da crisi o periodi di instabilità possono offrire rendimenti significativi.Generalmente più stabile, poiché riflette la media delle performance delle banche incluse nell’ETF. Offre un rendimento più prevedibile, con minori picchi e cadute rispetto a singole azioni.
Distribuzione dei DividendiGli investitori possono ricevere dividendi direttamente dalle azioni bancarie, il cui ammontare dipende dalle politiche di distribuzione della singola banca.Gli ETF spesso distribuiscono i dividendi ricevuti dalle banche sottostanti. Alcuni ETF offrono opzioni di accumulazione, in cui i dividendi vengono reinvestiti automaticamente.
Impatto delle RegolamentazioniLe singole banche possono essere fortemente influenzate da nuove regolamentazioni, che possono incidere pesantemente sulla loro redditività.Gli ETF, essendo diversificati, attenuano l’impatto di regolamentazioni che possono colpire duramente singole banche, riducendo il rischio complessivo per l’investitore.
Flessibilità e Strategia di InvestimentoPiù flessibile per coloro che vogliono costruire un portafoglio mirato con esposizione a specifiche banche o aree geografiche.Meno flessibile, ma ideale per chi cerca un’esposizione ampia e diversificata al settore bancario senza dover fare scelte specifiche sui singoli titoli.
Accesso ai SottosettoriPermette di investire in sottosettori specifici (ad esempio, banche commerciali, banche di investimento) scegliendo azioni di singole banche.Gli ETF solitamente coprono un ampio spettro di banche e istituti finanziari, offrendo un’esposizione completa al settore senza la necessità di selezionare sottosettori specifici.
Reattività alle Crisi FinanziarieLe singole banche possono essere molto vulnerabili a crisi finanziarie o economiche, con un potenziale di perdita elevato per l’investitore.Gli ETF riducono il rischio specifico associato alle crisi di singole banche, ma rimangono esposti al rischio sistemico del settore bancario nel suo complesso.

Differenza tra Investire in azioni tecnologiche ed investire in ETF del settore tecnologico

Ecco un confronto tra l’investimento in azioni tecnologiche singole e l’investimento in ETF del settore tecnologico per un piccolo investitore:

CaratteristicaAzioni TecnologicheETF del Settore Tecnologico
DiversificazioneInvestire in una singola azienda tecnologica comporta un rischio specifico legato alla performance di quella società. Se l’azienda subisce un calo o affronta difficoltà, l’investimento può perdere valore significativamente.Gli ETF offrono diversificazione immediata, includendo un paniere di aziende tecnologiche. Se una o più aziende sottoperformano, l’impatto sul portafoglio complessivo è mitigato.
RischioElevato, poiché il rendimento dipende dalla performance della singola azienda. Le aziende tecnologiche possono essere soggette a volatilità elevata, rischi di innovazione, concorrenza intensa e cambiamenti rapidi nel settore.Moderato, poiché il rischio è distribuito su più aziende del settore tecnologico. Tuttavia, il settore tecnologico nel suo complesso può essere volatile, influenzato da cambiamenti normativi, innovazioni, o crisi di settore.
Costo di TransazionePotenzialmente più alto se si acquistano e vendono frequentemente singole azioni tecnologiche. Ogni transazione comporta costi di commissione.Di solito più conveniente per il piccolo investitore, poiché l’acquisto di un ETF offre esposizione all’intero settore tecnologico con una singola transazione. Gli ETF hanno però una commissione di gestione annuale (TER).
Conoscenza e MonitoraggioRichiede un’analisi approfondita delle aziende tecnologiche e un monitoraggio costante delle loro performance, bilanci, innovazioni, e delle condizioni di mercato specifiche.Meno impegnativo, poiché l’ETF è gestito professionalmente e replica un indice o un paniere di aziende tecnologiche. È sufficiente monitorare l’andamento generale del settore tecnologico e l’ETF scelto.
Rendimento PotenzialePotenzialmente molto elevato, specialmente se l’azienda tecnologica cresce rapidamente o introduce innovazioni di successo. Tuttavia, il rischio di perdita è altrettanto alto in caso di fallimento o crisi aziendale.Generalmente più stabile rispetto alle singole azioni, poiché riflette la media delle performance delle aziende incluse nell’ETF. Offre un rendimento più prevedibile, con minori picchi e cadute rispetto a singole azioni, ma il potenziale di crescita è meno estremo.
Distribuzione dei DividendiMolte aziende tecnologiche reinvestono i loro utili anziché distribuire dividendi, ma alcune possono pagare dividendi agli azionisti. Il rendimento da dividendi può variare notevolmente.Gli ETF possono distribuire i dividendi delle aziende sottostanti, se presenti. Alcuni ETF offrono opzioni di accumulazione, reinvestendo automaticamente i dividendi.
Impatto dell’InnovazioneLe singole aziende possono beneficiare enormemente di innovazioni di successo, ma possono anche soffrire di fallimenti tecnologici o mancanza di adozione sul mercato.Gli ETF diversificano il rischio legato all’innovazione, investendo in molte aziende. Il successo o il fallimento di singole innovazioni ha un impatto attenuato sul rendimento complessivo.
Flessibilità e Strategia di InvestimentoMaggiore flessibilità per coloro che vogliono costruire un portafoglio mirato con esposizione a specifiche aziende tecnologiche o sottosettori (come software, hardware, biotecnologia).Meno flessibile, ma ideale per chi cerca un’esposizione ampia e diversificata al settore tecnologico senza dover fare scelte specifiche sui singoli titoli.
Reattività ai Cambiamenti di MercatoLe singole aziende possono essere molto vulnerabili a cambiamenti rapidi nel settore, regolamentazioni, o tendenze di mercato, con un potenziale di perdita significativo.Gli ETF attenuano l’impatto di cambiamenti di mercato specifici a una sola azienda, ma rimangono esposti ai rischi del settore tecnologico nel suo complesso.
Accesso ai SottosettoriPermette di investire in sottosettori specifici (ad esempio, intelligenza artificiale, semiconduttori, e-commerce) scegliendo azioni di singole aziende.Gli ETF solitamente coprono un ampio spettro di aziende tecnologiche, offrendo un’esposizione completa al settore senza la necessità di selezionare sottosettori specifici, ma esistono anche ETF focalizzati su specifici sottosettori.

Considerazioni finali:

Gli ETF sono un tipo di investimento più prudente, più adatto a chi non ha molto tempo da stare dietro alle variazioni – spesso repentine – del valore delle azioni.

la difficoltà è molto simile proprio perchè sono prodotti molto simili ma la variazione di prezzo di un ETF è nettamente più lenta di quella di un’azione. poi sta sempre comunque all’investitore finale scegliere l’asset che più gli aggrada.

Anche i costi di solito sono minori, ma qui va visto caso per caso.

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Autore

  • Massimiliano Biagetti

    Fondatore di Economia-italia.com e Finanza.Economia-italia.com è analista finanziario e trader.

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