Bonus PC e Tablet: Come Richiederlo e Chi ne ha Diritto

Una nuova misura dedicata a famiglie e aziende, che aiuterà l’Italia a fronteggiare la criticità del Digital Divide e le problematiche economiche portate dall’emergenza CoViD-19. Presentato dal Governo Conte, il bonus pc e tablet è in arrivo a fine settembre con uno stanziamento di circa 400 milioni di euro.

Soluzioni innovative per ottenere computer, tablet e abbonamenti internet, che favoriranno l’evoluzione tecnologica sul territorio nazionale, già iniziata con la crescita dello smart working, ma destinata ad aiutare anche gli ambienti domestici e scolastici per attività didattiche e di varia natura. Come funziona il bonus pc e tablet e come si può richiedere?

Cos’è il bonus pc e tablet e cosa prevede la legge?

Sovvenzione inclusa nel PNR (Piano Nazionale Riforme, sostenuto dal Recovery Fund e che comprende manovre fiscali e d’investimento), fortemente desiderata dalla ministra di Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione Paola Pisano, per il bonus pc e tablet sono stati stanziati 400 milioni di euro e vedrà la luce entro fine settembre 2020.

Rientra nella strategia della banda larga, per cui sono stati disposti 600 milioni di euro dopo la firma dei decreti attuativi da parte di Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico. Erogato tramite voucher, lo sconto sarà dedicato a:

  • Ottenimento di computer o tablet d’ultima generazione
  • Sottoscrizione abbonamenti internet ad alta velocità (superiore ai 30 Mbps o fibra fino a 1 Gbps)

Tutti i dispositivi considerati saranno in comodato d’uso: la sovvenzione non sarà infatti disponibile per l’acquisto diretto, ma solo per computer e tablet inclusi nel servizio telefonico in abbonamento, al termine del quale verranno riconsegnati ai rispettivi gestori.

Soggetto incaricato è Infratel, società del MISE e del gruppo Invitalia, che dal 31 luglio ha avviato la consultazione pubblica per la gestione. L’agevolazione sarà dedicata a famiglie e imprese.

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Bonus PC e Tablet: Come Richiederlo e Chi ne ha Diritto

Requisiti e tempistiche del bonus pc e tablet

Pensato appositamente alla crescente domanda digitale nazionale, il bonus avrà requisiti ISEE e un valore compreso tra 200,00 e 2.000 euro, suddividendosi in 2 fasi:

  • Prima fase con voucher da 500,00 euro per famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro, di cui 200,00 per connessione internet e 300,00 per fruire del comodato d’uso per computer o tablet; lo stanziamento è di 86,5 milioni di euro per 173.086 famiglie
  • Seconda fase con voucher da 200,00 euro per famiglie con ISEE dai 20.000 ai 50.000 euro e voucher dai 500,00 ai 2.000 euro per imprese, per sottoscrivere connessioni veloci superiori a 30 Mbps fino a 1 Gbps; lo stanziamento è di 320,9 milioni di euro per 1.6 milioni di soggetti

Come confermato in una nota del MISE del 2 settembre, l’incentivo potrà essere fruito dai beneficiari con apposita richiesta ad un operatore telefonico, che sia il proprio o un altro, che rispetti i requisiti di connettività previsti. Senza distinzione alcuna tra vecchi e nuovi clienti, tale operatore fornirà:

  • Il bonus come sconto su canone o costo d’attivazione
  • Il router
  • Un computer o tablet in comodato d’uso

Indipendentemente da copertura e offerte, lo sconto sarà fruibile solo per sottoscrivere la connessione migliore disponibile. Non sarà invece possibile fare richiesta diretta, né ottenerlo in negozi d’elettronica o telefonia.

In ogni caso, il buono sconto avrà durata pari ad almeno un anno di contratto telefonico e le domande si potranno effettuare:

  • Dal 20 settembre per famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro
  • Nei mesi successivi per aziende o famiglie con ISEE tra 20.000 e 50.000 euro

Per entrambe le categorie gli sconti saranno comunque disponibili entro il 31 dicembre 2020. Il criterio di beneficio sarà ad esaurimento: avranno priorità coloro che effettueranno la domanda per primi.

Chi eroga gli sconti?

Gli sconti disponibili col bonus pc e tablet saranno rilasciati da Infratel (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A.), tra i soggetti attuatori del Piano Banda Larga e Ultra Larga del Governo. La società renderà prossimamente disponibile una piattaforma web per l’accredito dei gestori telefonici che vorranno aderire all’iniziativa.

La posizione dell’Antitrust

Sebbene sia una manovra mirata a favorire il cambiamento digitale già in corso con lo smart working, sul bonus pc e tablet ha preso posizione anche l’Antitrust, autorità garante della concorrenza e del mercato, mettendo in evidenza una serie di criticità concorrenziali che potrebbe sorgere all’erogazione dei buoni sconto: secondo l’autorità saranno infatti privilegiati gestori che offrono connessioni a velocità inferiori a 100 Mbps, con netto svantaggio di connessioni più veloci e d’ultima generazione, in via di sviluppo e che richiedono maggiori investimenti.

Si suggeriscono quindi interventi di sostegno esclusivamente per connessioni di almeno 100 Mbps, aggirando in tal modo criticità sul lungo periodo. Oltre che un problema a livello concorrenziale tra gestori, ciò porterebbe l’Italia ad accrescere la sua inerzia verso l’evoluzione tecnologica, considerando l’elevata fruizione di strumenti di fascia media a discapito di nuove tecnologie a banda larga e ultralarga.

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Le criticità della situazione italiana

La pandemia e il lockdown del 2020 hanno evidenziato come ogni casa dovrebbe avere internet veloce e dispositivi adeguati per poter lavorare e studiare da casa.

Purtroppo una bella fetta d’Italia ancora non ha questa possibilità, o perché ancora non è arrivato internet veloce in tanti piccoli centri o perché molte famiglie per ragioni economiche o culturali non hanno nelle proprie abitazioni PC o tablet in grado di poter usufruire di internet in modo sufficiente per poter lavorare e studiare da casa.

Secondo la società di consulenza direzionale Ernst & Young, al 2019 le connessioni in banda ultralarga pura FTTH (Fiber to the Home) hanno raggiunto 6,8 milioni di abitazioni, con copertura nazionale del 23% rispetto al 18% del 2018; tuttavia, ad avere copertura FTTH sono solo 200 comuni, di cui il 30% nelle regioni del nord-est, mentre la connessione mista FTTC (Fiber to the Cabinet) è disponibile in metà delle città italiane. Se FTTH garantisce velocità fino a 1 Gbps, FTTC raggiunge un massimo di 200 Mbps.

C’è infine da notare che quella dell’Antitrust non è l’unica voce polemica sulla questione, poiché si aggiungono anche quelle dell’associazione di categoria Assoprovider e di quella di produttori FMA (Free Modem Alliance): secondo i due enti il bonus negherà ai clienti la possibilità di scelta favorendo esclusivamente gli operatori, che si ritroveranno a fornire prodotti di loro scelta causando danni anche per i negozianti, che sono totalmente esclusi dal provvedimento.

A conti fatti, quella dei voucher pc e internet è una storia che inizia nel 2015, caratterizzata da continui rinvii e ritardi nell’erogazione dei fondi. Anche nel 2020, nonostante l’Italia presenti evidenti segnali di progresso digitale, gli sforzi fatti dai ministeri di Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica non sono ancora sufficienti per garantire un vero e proprio cambio di rotta; quindi, anche per il bonus pc e tablet si aspettano ulteriori evoluzioni nel 2021.

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