Btp e Buoni Postali Esclusi Calcolo ISEE: Rientrare in Agevolazioni

Era dal novembre 2023 che il Governo promise di togliere dal conteggio ISEE investimenti in Buoni Postali e BTP (cioè obbligazioni di Stato e simili) di una famiglia italiana, ora lo si potrà fare fino ad un tetto massimo di 50 mila euro. In altre parole, se ho un una rendita inferiore ad un tot. potrò richiedere gli sgravi che lISEE l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata, anche se ho fino a 50k euro investiti in obbligazioni di Stato o simili ( come Buoni Postali) .

Stamattina è uscita la notizia che finalmente questa intelligente proposta è diventata legge e per questo anno anche chi ha fino a 50.000 euro in BTP potrà avere gli sgravi ISEE se rientra in questi parametri.

BTP e Buoni Postali Esclusi da Conteggio ISEE

Soglie ISEE previste in Italia per l’anno 2025, con le relative agevolazioni e bonus disponibili:

Soglia ISEE	Agevolazione/Bonus
Fino a 6.000 €	– Prestazione universale di 850 €: destinata agli anziani non autosufficienti con più di 80 anni.
Fino a 8.052,75 €	– Carta Acquisti: 80 € bimestrali per famiglie con almeno un minore di 3 anni o anziani over 65.
Fino a 9.530 €	– Bonus sociale bollette: sconto sulle bollette di energia elettrica, gas e acqua. Per famiglie con almeno 4 figli a carico, la soglia sale a 20.000 €.
Fino a 10.140 €	– Assegno di Inclusione (ADI): sostegno economico per famiglie in condizioni di difficoltà. CAAF Nordest
Fino a 15.000 €	– Carta “Dedicata a te”: prepagata per l’acquisto di beni essenziali. CAAF Nordest
Fino a 17.090,61 €	– Assegno Unico per i Figli a Carico: importo massimo per famiglie con figli. informazionefiscale.it
Fino a 20.221,13 €	– Assegno di maternità dei comuni: sostegno per madri senza tutela previdenziale.
Fino a 25.000 €	– Bonus asilo nido: contributo per il pagamento delle rette degli asili nido.
Fino a 35.000 €	– Carta Cultura: 500 € per i neo-diciottenni per acquisti culturali.
Fino a 40.000 €	– Bonus bebè: contributo per i nuovi nati. informazionefiscale.it

Si ricorda che l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un indicatore utilizzato per valutare la situazione economica delle famiglie italiane e determinare l’accesso a varie prestazioni sociali agevolate. Le soglie sopra indicate sono riferimenti generali; per informazioni dettagliate e aggiornamenti, è consigliabile consultare le fonti ufficiali o rivolgersi a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale).

Come viene calcolato l’ISEE?

Il calcolo dell’ISEE include anche il patrimonio mobiliare (come conti correnti bancari e postali, investimenti, titoli, ecc.), e per determinare se rientri in determinate soglie, è importante sapere come viene considerato questo aspetto. Ecco alcuni dettagli utili:

Come viene calcolato il patrimonio mobiliare nell’ISEE?

Soglia di esenzione: Per ogni nucleo familiare, è previsto un abbattimento di 6.000 € sul patrimonio mobiliare, che aumenta di 2.000 € per ogni componente aggiuntivo oltre il primo.
- Esempio:
  - Single: 6.000 €
  - Famiglia di 2 persone: 8.000 €
  - Famiglia di 3 persone: 10.000 €, e così via.
Somma delle giacenze medie:
- Per i conti correnti, viene considerata la giacenza media annuale e il saldo al 31 dicembre dell’anno precedente. Viene preso il valore maggiore tra i due.
- Gli importi superiori alla soglia di esenzione vengono inclusi nel calcolo dell’ISEE.

Esempio pratico

Se sei una famiglia di 3 persone:

Soglia di esenzione: 10.000 €.
Se hai 15.000 € in banca come giacenza media, verranno considerati 5.000 € nel calcolo dell’ISEE. oggi, in più se in banca avrai fino a 50.000 euro investiti in BTP questi non verranno conteggiati

Cosa incide sull’ISEE oltre ai soldi in banca?

Patrimonio immobiliare: Valore catastale degli immobili (escluse le prime case con alcune eccezioni).
Reddito complessivo: Quello dichiarato nell’ultima dichiarazione dei redditi (compresi redditi esenti, come assegni familiari).
Debiti e mutui: Eventuali mutui residui sull’acquisto della prima casa vengono sottratti dal patrimonio immobiliare.

Consigli

Se hai risparmi significativi in banca che ti portano a superare una soglia ISEE critica, valuta di ridistribuire il tuo patrimonio (es. su investimenti o beni immobili) o consultare un CAF per ottimizzare il calcolo.

Valutazione della prima casa nell’ISEE

Uno dei più grandi impedimenti per i cittadini italiani nel rientrare nell’ISEE, è il possesso di una casa.

Se sono due o più è ancora più difficile ma questo vulnus giuridico che la prima casa venga conteggiata come una rendita è veramente assurdo. Come fa a darti una rendita la prima casa, se è il posto dove vivere? Proprio perchè è il posto dove poter vivere è assurdo metterla come una rendita.

Altro discorso per le altre aventuali case dove non abiti e che potreseti affittare allora sì, le potresti anche conteggiare a rendita anche se bisognerebbe conteggiare le rendite reali, cioè se l’affitti realmente e in quel caso già è tutto conteggiato con l’IRPEF. Innsomma pure questo è un ulteriore vulnus giudirico.

Valore catastale rivalutato:
- Il valore della prima casa è calcolato partendo dalla rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicata per il coefficiente 160.
- Formula:
  Valore catastale=(Rendita catastale + 5%)×160\text{Valore catastale} = \text{(Rendita catastale + 5\%)} \times 160Valore catastale=(Rendita catastale + 5%)×160.
Detrazione per la prima casa:
- Per la prima casa di abitazione adibita a residenza principale, si applica una franchigia di 52.500 €.
- Questa franchigia aumenta di 2.500 € per ogni figlio convivente successivo al primo.
Esempio pratico:
- Rendita catastale: 500 €
  Valore catastale=(500+5%)×160=84.000€\text{Valore catastale} = (500 + 5\%) \times 160 = 84.000 €Valore catastale=(500+5%)×160=84.000€
- Franchigia per una famiglia con 2 figli: 52.500 € + 2.500 € = 55.000 €
- Importo conteggiato nell’ISEE: 84.000 € – 55.000 € = 29.000 €.

Quando la prima casa è esclusa dal calcolo?

Se la rendita catastale rivalutata, al netto della franchigia, è inferiore a zero, la prima casa non contribuisce al patrimonio immobiliare.
Se la casa non è intestata ai membri del nucleo familiare (es. intestata a un non convivente).

Eccezioni e agevolazioni

Mutuo residuo:
- Se sulla prima casa è in corso un mutuo, l’importo residuo è deducibile dal valore catastale.
- Esempio:
  Valore catastale = 84.000 €
  Mutuo residuo = 30.000 €
  Franchigia = 52.500 €
  Importo nell’ISEE=84.000€−30.000€−52.500€=1.500€\text{Importo nell’ISEE} = 84.000 € – 30.000 € – 52.500 € = 1.500 €Importo nell’ISEE=84.000€−30.000€−52.500€=1.500€.
Abitazioni inagibili o non utilizzate:
- Case considerate inagibili (es. a seguito di un terremoto) possono essere escluse dal calcolo.

Documentazione richiesta

Rendita catastale: reperibile da visure catastali o tramite l’Agenzia delle Entrate.
Mutuo residuo: certificato dalla banca.
Eventuale documentazione per franchigie aggiuntive (es. figli a carico).

Consigli

Rivolgiti a un CAF o a un consulente per calcolare correttamente il patrimonio immobiliare, tenendo conto delle franchigie e delle eventuali detrazioni del mutuo.
Assicurati di avere documenti aggiornati sulla rendita catastale e il mutuo.

SCOPI: perchè il Governo ha deciso di non conteggiare i primi 50k euro investiti in obbligazioni di stato ai fini irpef?

La decisione del Governo di escludere i primi 50.000 euro investiti in obbligazioni di Stato dal calcolo dell’IRPEF nasce da una combinazione di obiettivi economici e sociali. Ecco i principali scopi e motivazioni di questa scelta:

1. Incentivare l’investimento nei titoli di Stato

Sostegno al debito pubblico: L’Italia ha un elevato livello di debito pubblico, e il Governo mira a incentivare i cittadini a finanziare il debito attraverso i titoli di Stato. Ciò consente di ridurre la dipendenza dai mercati esteri.
Stabilità del mercato interno: Coinvolgere i risparmiatori italiani riduce la vulnerabilità del debito pubblico alle fluttuazioni internazionali, rafforzando la stabilità economica.

2. Favorire il risparmio delle famiglie

Protezione del risparmio privato: Escludere i primi 50.000 € di investimenti in obbligazioni di Stato dall’IRPEF rappresenta un incentivo per i risparmiatori a scegliere strumenti sicuri come i titoli di Stato, tutelando il risparmio familiare.
Rendimento netto più alto: Questa misura aumenta il rendimento effettivo dei titoli di Stato, rendendoli più attraenti rispetto ad altri strumenti finanziari.

3. Ridurre la pressione fiscale per i piccoli risparmiatori

Equità fiscale: Esentare i piccoli risparmiatori da ulteriori oneri fiscali garantisce una distribuzione più equa del carico fiscale, privilegiando le fasce di popolazione con patrimoni limitati.
Sostegno alla classe media: La misura è rivolta principalmente ai piccoli e medi investitori, spesso appartenenti alla classe media, che possono beneficiare di uno strumento di investimento a basso rischio e fiscalmente vantaggioso.

4. Rilanciare l’economia reale

Canale di finanziamento per lo Stato: Attraverso l’aumento della domanda di titoli di Stato, il Governo può raccogliere risorse a costi più contenuti, destinandole a investimenti pubblici, infrastrutture e servizi.
Stabilità economica: Aumentare la partecipazione dei risparmiatori domestici contribuisce alla resilienza del sistema finanziario italiano.

5. Promuovere la fiducia nelle istituzioni finanziarie

Legame tra cittadini e Stato: Questa misura mira a rafforzare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, incoraggiandoli a contribuire direttamente alla gestione delle finanze pubbliche.
Promozione di investimenti responsabili: I titoli di Stato sono uno strumento finanziario sicuro, e l’incentivo fiscale orienta i risparmiatori verso investimenti meno speculativi.

Questa politica fiscale ha il duplice obiettivo di rafforzare il sistema finanziario italiano e di sostenere i risparmiatori. Rende i titoli di Stato più competitivi rispetto ad altri strumenti finanziari, promuovendo un circolo virtuoso tra il risparmio privato e il finanziamento pubblico.

Come richiedere la rendita catastale della Nostra casa dove viviamo

Per richiedere la rendita catastale della tua prima casa, puoi seguire una delle opzioni disponibili presso l’Agenzia delle Entrate. Ecco una guida completa:

1. Online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate

Il metodo più rapido per ottenere la rendita catastale.

Procedura:

Accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it.
Entra nell’area riservata:
- Accedi con SPID, CIE, CNS o credenziali Fisconline/Entratel.
Seleziona “Servizi catastali e ipotecari”:
- Vai nella sezione “Consultazione rendite catastali”.
Inserisci i dati dell’immobile:
- Comune in cui si trova l’immobile.
- Foglio, particella e subalterno (informazioni reperibili da un atto notarile o dalla dichiarazione IMU).
Ottieni il documento:
- Il servizio è gratuito e fornisce la rendita catastale immediatamente.

2. Presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate

Puoi richiedere la rendita catastale recandoti fisicamente presso un ufficio territoriale.

Documenti necessari:

Documento di identità.
Dati catastali dell’immobile (Comune, foglio, particella e subalterno).

Procedura:

Individua l’ufficio territoriale competente (puoi verificarlo sul sito dell’Agenzia delle Entrate).
Compila il modulo di richiesta (disponibile in loco o scaricabile online).
Consegna la richiesta e ricevi il documento.

3. Tramite un CAF o un professionista

Se non vuoi occuparti personalmente della richiesta, puoi rivolgerti a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un tecnico abilitato (geometra, ingegnere, ecc.).

Costi:

Può essere richiesto un compenso per il servizio di intermediazione.

4. Tramite visura catastale (a pagamento)

Se necessiti di una visura catastale completa, che includa la rendita, puoi richiederla in due modi:

Online:

Accedi al servizio “Visure Catastali” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Costo: circa 1-3 € a visura.

Presso l’ufficio territoriale:

Fornisci i dati catastali e paga il costo richiesto per la visura.

5. Altri metodi

Poste Italiane: Alcuni uffici postali offrono servizi di consultazione catastale.
Servizi privati online: Esistono piattaforme private che, dietro pagamento, possono fornire visure catastali e rendite.

Controlla i dati: Assicurati che i dati catastali dell’immobile siano aggiornati e corretti.
Conserva il documento: La rendita catastale è utile per molte pratiche fiscali (ISEE, IMU, TARI, ecc.).
Richiesta gratuita: Se devi solo conoscere la rendita catastale, il servizio online dell’Agenzia delle Entrate è completamente gratuito.

Autore

Massimiliano Biagetti

Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

BTP e Buoni Postali Esclusi da Conteggio ISEE Come Rientrare nelle Agevolazioni

Soglie ISEE previste in Italia per l’anno 2025, con le relative agevolazioni e bonus disponibili:

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