La Legge di Bilancio 2020 ha portato importanti cambiamenti, tra questi le varie detrazioni fiscali, aiuti alle imprese, alle famiglie e all’ambiente domestico. Uno di questi è la riconferma del bonus bebè, un aiuto concreto alle famiglie che hanno avuto o adottato un figlio tra 1 gennaio e 31 dicembre 2020.
I pagamenti per il bonus bebè 2020 sono disposti da INPS e hanno importi legati al reddito ISEE del nucleo familiare. Le novitĂ riguardano anche il secondo figlio, per cui si hanno nuove sovvenzioni, e la durata. Anche a novembre 2020 il bonus bebè può essere ancora richiesto, cosa c’è da sapere e qual è la procedura?
ATTENZIONE: IL BONUS BEBè è diventato ASSEGNO UNICO FIGLI NEL 2022
Cos’è il bonus bebè?
Chiamato anche assegno di natalitĂ , il bonus bebè è un importo destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido pre-adottivo durante l’anno solare. E’ stato approvato per la prima volta con la Legge di StabilitĂ 2015 e in seguito col d.p.c.m. 27/02/2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 10 aprile.
Erogato da INPS, ha durata annuale e viene corrisposto su base mensile fino al compimento del primo anno di vita del bambino, o del primo anno d’ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione. Il criterio d’assegnazione è il reddito ISEE.
Possono farne richiesta tutti i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di idoneo permesso di soggiorno e regolare patria potestĂ (in caso contrario può richiederlo l’altro genitore con affidamento esclusivo). La richiesta va effettuata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso nel nucleo familiare.
Quali novità col bonus bebè 2021?
Rinnovato con la Legge di Bilancio 2020, il nuovo bonus bebè INPS prevede alcune modifiche rispetto agli anni precedenti: prima tra tutte è la sua durata ridotta da 3 a un anno, mentre si hanno differenze solo marginali sui requisiti d’accesso.
Erogato mensilmente, dal 1 gennaio 2020 a differenza della precedente normativa il bonus è disponibile anche alle famiglie senza reddito ISEE o con uno superiore alla soglia massima: quest’ultimo servirĂ solamente a determinarne l’importo. A ogni fascia di reddito corrisponde un corrispettivo differente:
- 1.920 euro annuali/160,00 euro mensili per redditi pari o inferiori a 7.000 euro
- 1.440 euro annuali/120,00 euro mensili per redditi compresi tra 7.001 e 40.000 euro
- 960,00 euro annuali/80,00 euro mensili per redditi superiori a 40.000 euro
Altra novità è una maggiorazione del 20% per un secondo figlio, nato o adottato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020, che verrà applicata alle suddette agevolazioni secondo i seguenti fattori:
- Per ogni figlio nato in ordine cronologico dopo il primo del genitore richiedente (maggiorenne o minorenne), purchè siano conviventi e residenti in Italia
- In caso di primo parto gemellare o plurigemellare, dal secondo figlio in poi in ordine di tempo
- In caso di parto gemellare o plurigemellare dopo nascita o adozione di un figlio primogenito, per tutti i gemelli
- In caso di adozione multipla, per i figli adottivi nati in ordine cronologico dopo il primogenito
- In caso di adozione multipla dopo nascita di figlio primogenito, per tutti i figli adottati
Anche per la maggiorazione +20%, sarĂ necessario presentare domanda per ognuno dei minori successivi al primogenito.
Come viene erogato il bonus bebè 2021?
Effettuato direttamente dall’INPS, il primo pagamento avrĂ luogo a partire dal mese successivo a quello in cui viene presentata la domanda, comprendendo le mensilitĂ maturate fino a tal momento. VerrĂ effettuato verso un servizio obbligatoriamente intestato al richiedente:
- Bonifico domiciliato
- Conto corrente bancario o postale
- Libretto postale
- Carta di debito/credito/prepagata con IBAN
Il mezzo di pagamento dovrĂ essere intestato al genitore anche qualora questo sia minorenne, incapace d’agire o d’intendere e volere, anche quando la domanda viene presentata da legale rappresentante a suo nome. Secondo il d.l. 184/1983, agli affidatari temporanei che ne fanno richiesta il bonus verrĂ invece erogato solo per il periodo di riferimento.
Cosa richiede e come si ottiene il bonus bebè 2021?
La domanda per avere il bonus bebè può essere presentata da genitore ambosessi che abbia:
- Cittadinanza italiana, di altro stato europeo o permesso di soggiorno UE secondo d.l. 286/1998, o carta di soggiorno se familiare di cittadino UE senza cittadinanza secondo d.l. 30/2007
- Residenza in Italia
- Convivenza con figlio biologico o adottato
Per fruire dell’agevolazione sarĂ necessario fare domanda direttamente all’INPS, direttamente online presso portale dedicato, telefonicamente al Numero Verde o tramite patronati o Caf. La richiesta dovrĂ essere accompagnata da ISEE, mentre dal 10 aprile 2020 non è piĂą necessario compilare il modello SR 163, obbligatorio nelle precedenti normative. Anche in caso di variazione IBAN è possibile fruire degli stessi canali,.
L’erogazione del bonus bebè 2020 si interromperĂ in caso di:
- Perdita requisiti di legge (perdita di cittadinanza, permesso di soggiorno ecc…)
- Perdita convivenza
- Perdita patria potestĂ
- Perdita capacitĂ d’agire
- Revoca affidamento o adozione (anche per provvedimento giudiziario)
- Affidamento esclusivo a genitore o altri soggetti che non hanno presentato la domanda
- Conclusione affidamento temporaneo
- Compimento primo anno di vita o primo anno d’ingresso nel nucleo familiare
- Compimento 18 anni figlio
- Decesso figlio
Davanti alla perdita dei requisiti, il richiedente deve presentare apposita comunicazione all’INPS entro 30 giorni: potrĂ poi presentare una nuova domanda qualora torni in possesso dei requisiti. In alternativa, la richiesta può essere effettuata per lo stesso figlio dall’altro genitore o da un affidatario.
Conclusioni: l’assegno natalità è utile?Â
Dopo aver evidenziato cos’è il bonus bebè 2020, le novitĂ del nuovo provvedimento e le differenze con le agevolazioni precedenti, si può notare come questo rappresenti un importante aiuto alle famiglie italiane che rientra tra i vari bonus presentati nella Legge di Bilancio. Dalla sua approvazione nel 2015 ha rappresentato un forte sostegno, specialmente a quelle famiglie sotto la soglia di povertĂ che, secondo Istat, sono circa 3 milioni. Anche a novembre, è ancora disponibile.
A conti fatti, dopo il rinnovo per il 2021, emerge che questo bonus sarĂ incluso nel Family Act, un pacchetto di manovre a sostegno dei nuclei familiari che prevede anche congedo parentale e sussidio di 800,00 euro per donne in gravidanza. Ulteriore conferma dell’impegno del governo verso la famiglia, che mostrerĂ i suoi frutti nei prossimi mesi.
Le politiche di natalitĂ indispensabili in un paese in forte calo demografico
L’Italia ha un enorme problema demografico, che sembra nessuno voglia vedere.
Si fanno sempre meno figli, cosa che legata al fatto che si vive sempre di piĂą, fatto che porta ad una enorme disparitĂ tra nuovi cittadini ed anziani.
In Italia nei prossimi anni ci saranno sempre piĂą anziani e sempre meno giovani.
Meno giovani, significa meno lavoratori attivi quando avranno l’etĂ per lavorare, meno versamenti di contributi, ed ecco che l’INPS rischia un collasso, ma non solo.
Meno bambini significa meno consumi interni, quindi meno creazione di ricchezza, meno PIL.
Anche la Cina ha lanciato un piano quinquennale 2021 – 2026 in cui cercherĂ di combattere il calo demografico
Come in tutti i paesi ricchi, anche in Cina le persone stanno facendo meno figli e si prevede un calo demografico.
Il Governo cinese sta lanciando un piano per aiutare le famiglie che fanno nuovi figli, mantenendoli di tutto punto fino alla maggiore etĂ .
Ci sarebbe molto da dire sul perchĂ© si fanno meno figli, quello che sembra evidente dai dati, è che quanto le persone raggiungono un certo benessere ed una certa autonomia, grazie anche alla tecnologia, tendono a rimanere piĂą sole, a non interagire con gli altri, a soddisfare i propri bisogni attraverso il lavoro e il tempo libero invece che in rapporti che a volte possono essere pesanti e responsabilizzanti a livello personale e sentimentale. Ma questo Ă© un altro argomento …