Il freddo sta ormai arrivando, è per questo che si pensa a come riscaldare al meglio l’ambiente domestico. Se il metodo più diffuso è quello di utilizzare termosifoni a gas, per ristrettezze economiche o di risparmio a lungo termine si ricorre a sistemi differenti, che sfruttino al meglio le caratteristiche della casa per ottimizzare le prestazioni.
Sono tante le alternative per riscaldare una casa senza termosifoni senza però farle perdere il suo aspetto accogliente, sostenendo spese inizialmente proibitive ma che rappresentano veri e propri investimenti. Sempre considerando dimensioni e struttura dell’abitazione, quali sono i migliori modi per scaldarla senza termosifoni?
6 modi per riscaldare una casa senza termosifoni
Il settore del riscaldamento domestico ha avuto una forte evoluzione negli ultimi anni e, al 2020, entrare nell’argomento significa affrontare anche altre tematiche, come:
- Risparmio energetico, per ridurre le spese fino al 50%
- Normative sull’efficientamento immobiliare, come il d.l. 311/2006 (che integra il d.l. 192/2005) e la Direttiva Europea 2018/844
- Sensibilizzazione continua, specialmente su inquinamento e surriscaldamento globale
Oltre a questo occorre ricordare la forte conoscenza richiesta ai cittadini, che si ritrovano a che fare con etichette sul consumo energetico e Attestato di Prestazione Energetica, che certifica consumi e possibili interventi di miglioramento. Grazie anche all’Ecobonus dal 50% al 65% per lavori d’efficientamento energetico contenuto nel Decreto Rilancio 2020, termosifoni e radiatori possono essere sostituiti da sistemi più moderni, esteticamente più gradevoli e dalle migliori prestazioni.
Stufa a GPL
Anche senza termosifoni, la casa può godere di un riscaldamento ottimale grazie alle stufe a GPL. Di dimensioni medio-piccole, sono facilmente trasportabili, non richiedono una canna fumaria e hanno vani per bombole di gas fino a 25 kg. Tra queste sono riconosciute le stufe a fungo. Presentano forte efficienza anche in merito alla sicurezza, bloccando l’erogazione di gas qualora la fiammella si spenga improvvisamente.
Con potenza intorno ai 4 kW, il costo di una stufa a GPL può andare dai 60,00 ai 200,00 euro, mentre una bombola può costare dai 25,00 ai 60,00 euro.
Riscaldamento a pellet
Tra le biomasse, il pellet è una delle più performanti e dal minor costo, poiché è un materiale non trattato derivato dal legno, in forma di piccoli cilindri. Dalle dimensioni medio-grandi e adatte a spazi domestici fino a 350 mq, le stufe a pellet uniscono alte prestazioni a facilità di gestione e manutenzione: con più livelli di calore, sono estremamente sicure e richiedono solo pulizia periodica dei residui che vi restano all’interno.
Con potenza dai 10 ai 20 kW, il costo di una stufa a pellet può andare dai 450,00 ai 3.000 euro, fino a raggiungere i 5.000 per quelle più avanzate, costo che verrà però ammortizzato negli anni. Il pellet è invece disponibile in varie tipologie a seconda del legno utilizzato, e può costare circa 5,00 euro per ogni sacco da 15 kg.
Riscaldamento a battiscopa
Una casa senza termosifoni può essere facilmente riscaldata anche con un sistema radiale a battiscopa, alimentato da tubi di rame. Sostituendo il battiscopa tradizionale, è realizzato in pvc, legno o mdf e viene installato sul perimetro delle stanze diffondendovi calore in modo uniforme, mantenendo i muri asciutti e adattandosi ai sistemi fotovoltaici. Esteticamente discreto, non richiede particolare manutenzione.
Con potenza fino a 200 W/m, il costo di un sistema radiale a battiscopa è di circa 100,00 euro al metro lineare, è però altamente variabile in base al materiale scelto e alla manodopera. Rispetto ad un sistema a termosifoni, consente di risparmiare fino al 30% sulle spese di riscaldamento.
Riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento, è la soluzione ideale per riscaldare un’abitazione dai soffitti particolarmente alti, il sistema a pavimento sfrutta una struttura di pannelli e serpentine posta sotto il comune pavimento, che sia esso di mattonelle o parquet. Già presente da anni nelle case italiane, non crea polvere, consente di sistemare mobili in libertà e, invisibile, azzera l’ingombro già irrisorio del sistema a battiscopa. Fornendo caldo anche a piedi nudi, può presentare uno svantaggio per chi ha problemi di circolazione per via del calore continuo.
Con potenza dai 50 ai 100 W/mq, il costo di un sistema a pavimento è di circa 75,00 euro a metro quadro, variabile in base alla manodopera. Rispetto ad un sistema a termosifoni, consente di risparmiare fino al 25% sulle spese di riscaldamento.
Riscaldamento a soffitto
Portando calore all’ambiente sottostante, il sistema a soffitto è uno dei maggiormente sostenibili, poiché in grado di riscaldare una casa senza termosifoni attraverso la radiazione termica diretta o indiretta, convogliata da sistema idraulico e pannelli con circolazione di energia solare e non di semplice aria, aggirando quindi il rischio di spifferi. E’ invisibile ed è montabile anche per un sottotetto. Con percentuale d’irraggiamento vicina al 100%, le superfici sottostanti assorbono fino al 90% del calore, la cui temperatura massima raggiunge i 40 gradi.
Con potenza dai 60 ai 100 W/mq, il costo di un sistema a soffitto è di circa 90,00 euro a metro quadro, variabile in base a manodopera e servizi aggiuntivi. Rispetto ad un sistema a termosifoni, consente di risparmiare circa il 2% per ogni grado in meno sulle spese di riscaldamento.
Riscaldamento fotovoltaico
L’impianto fotovoltaico è popolarmente riconosciuto come il modo più naturale per garantire riscaldamento uniforme su tutta la casa riducendo di circa il 30% le spese in bolletta. Grazie ad appositi pannelli (collocati sul soffitto o in aree non vivibili), i raggi solari vengono convogliati ad una pompa di calore che riscalderà l’ambiente domestico, acqua compresa, anche quando il sole tramonterà . L’utilizzo di batterie fotovoltaiche consentirà poi di immagazzinare l’energia autoprodotta per utilizzi futuri. Si può applicare anche in sistemi a pavimento o soffitto.
Con potenza media di 3 kWp adatta alla casa e produzione fino a 4.500 kWh annuali, il costo di un impianto fotovoltaico va dai 1.500 ai 2.500 euro per kWp, a cui si aggiungono eventuali ottimizzatori, batterie, lavori di supporto e manutenzione. Previo rispetto delle condizioni, l’acquisto dell’impianto fotovoltaico rientra nel Superbonus 110% del Decreto Rilancio.
Ulteriori accorgimenti per scaldare una casa senza usare i termosifoni
Dopo aver valutato modalità alternative per riscaldare la casa senza termosifoni, occorre ricordare alcuni semplici accorgimenti per evitare spifferi e dispersioni di calore, ottimizzando le performance del metodo scelto: chiudere bene le finestre quando si è in stanza o le porte quando si è fuori, per portare maggiore calore nel resto dell’abitazione.
Tra i vari strumenti di riscaldamento è opportuno ricordare anche la presenza di stufe a resistenza e termoventilatori, solitamente di dimensioni ridotte e acquistabili in qualsiasi negozio di casalinghi. Chiamati comunemente scaldini, sebbene impieghino solo pochi minuti a fornire ottimi livelli di calore, hanno assorbimenti fino a 2 kW e diventano quindi particolarmente costosi: si consiglia di impiegarli solo in caso di necessità , per breve tempo e in spazi ristretti, come bagni o piccole stanze, rafforzando le prestazioni degli impianti alternativi.
A conti fatti, al fine di risparmio energetico, rispetto delle normative vigenti e benessere personale, le alternative al termosifone sono tante, ma in base a dimensioni e struttura non tutti i sistemi di riscaldamento potrebbero essere adatti alla propria casa, o potrebbero avere costi maggiori rispetto a quelli pianificati: per questo, è importante scegliere con estrema attenzione e osservare tutte le opzioni possibili.