Quello del fitness e dello sport in generale è un settore che sembra aver superato la crisi. E’ un’occasione allettante per tutti quegli appassionati di body building o ex atleti che, prima dell’idea di aprirla, una palestra l’hanno frequentata. A contribuire all’andamento positivo del settore è una vasta serie di servizi adatti a soddisfare i requisiti di un pubblico sempre più esigente e preparato, sul lato sportivo così come sull’estetica, nonché palestre low-cost o parte di franchising con abbonamenti unici per tutte le sedi. Capendo come aprire una palestra occorre valutare con molta attenzione le scelte da fare, oltre a osservare la tanta concorrenza già presente.
Fasi preliminari per l’apertura di una palestra
Aprire una palestra può rappresentare un’opportunità commerciale estremamente valida, poiché si sfrutta un settore che vive un momento positivo già dai primi anni 2000, coniugando passione per lo sport e passione imprenditoriale aiutando le persone nel loro sviluppo psico-fisico, in favore di salute e qualità della vita.
Attualmente in Italia palestre e centri fitness polifunzionali (che permettono di praticare più allenamenti e discipline nella stessa struttura) sono regolati dalle normative regionali, che pongono disposizioni differenti in base al luogo di apertura. In merito a tale aspetto è importante osservare in modo preliminare:
- Legislazione della propria regione
- Indicazioni delle associazioni di categoria
- Direttive della Camera di Commercio
Punto cruciale è poi la scelta dell’ubicazione della palestra che verrà aperta, che se opportunamente selezionata può rappresentare uno dei suoi maggiori punti di forza. Una palestra ideale deve:
- Possedere un ambiente particolarmente spazioso
- Essere lontana da eventuali competitor
- Trovarsi in luoghi particolarmente frequentati o con alta densità di scuole o uffici
- Presentare discipline generiche alla portata di tutti o specifiche (registrando eventuali marchi se necessario)
Proprio per questo è necessario svolgere studi di mercato al fine di capire punti di forza e debolezza, nonché trovare un’elevata domanda da parte del mercato studiando attentamente il pubblico di riferimento. E’ inoltre necessario soddisfare tutti i requisiti strutturali e rispettare le norme igienico-sanitarie.
Requisiti per l’imprenditore serve la laurea?
NO, la laurea non è indispensabile se si vuole aprire una palestra e diventare TITOLARE, al contrario del RESPONSABILE , che invece deve essere laureato..
Oltre alle disposizioni di legge, per la persona che aprirà la palestra occorrerà la nomina di responsabile dell’attività , che rappresenta la sovrintendenza e la supervisione di tutte le attività svolte all’interno della struttura. Seppur simile, questa nomina è giuridicamente differente da quella del titolare d’azienda, che può però essere la medesima persona.
Questa figura deve aver seguito un percorso di studio idoneo, conseguendo una laurea in scienze motorie o un diploma ISEF, essere diventato insegnante di educazione fisica, oppure altra qualifica presso una federazione nazionale affiliata al CONI. Deve poi essere necessariamente in regola con i requisiti degli art.11 e 92 del TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza), ossia:
- Non aver riportato condanne penali o pene restrittive superiori a 3 anni
- Non essere sottoposto a sorveglianza speciale
- Non aver riportato condanne verso moralità pubblica o per abuso di alcol, droghe o gioco d’azzardo
Essendo la gestione di una palestra riconosciuta come attività artigianale, il soggetto dovrà seguire tale procedura:
- Apertura partita IVA
- Registrazione marchio attività e discipline originali se presenti
- Regolarizzazione posizioni INPS e INAIL per il personale
- Iscrizione Registro delle Imprese
- Comunicazione inizio attività a Camera di Commercio e SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) della città competente
- Ottenimento Certificazione di idoneità sanitaria da parte dell’ASL
- Ottenimento autorizzazione per l’insegna
- Richiesta valutazione rischi secondo il decreto legge 626/94 sulla sicurezza sul lavoro
- Richiesta Certificazione sicurezza anti-incendio dei Vigili del Fuoco (se la struttura è superiore ai 200 mq)
- Regolarizzazione diritti SIAE (per trasmissione musica, foto o video)
- Stipula polizze assicurative per personale e clienti
Requisiti per personale e allestimento
Dopo la regolarizzazione dell’attività , il soggetto che aprirà la palestra dovrà poi assumere personale qualificato, ossia:
- Istruttori abilitati secondo la legge in differenti discipline in funzione della tipologia di palestra
- Direttore tecnico dell’attività qualora non sia l’imprenditore stesso, con medesimo titolo di studio
- Responsabile sanitario con laurea in medicina e chirurgia
- Receptionist e segretarie per accoglienza e data entry
- Eventuali inservienti
Indipendentemente dalle mansioni, tutto il personale deve essere regolarmente assunto a norma di legge, con posizioni INPS e INAIL, versando quindi contributi e fornendo assicurazione obbligatoria.
Fondamentale importanza avrà poi l’allestimento e l’attrezzatura dell’intera struttura. In base alle discipline integrate, occorre scegliere con la massima attenzione tutti gli strumenti necessari, garantendone il corretto utilizzo.
Attività di body building possono richiedere macchinari complessi in misura elevata, così da soddisfare un eventuale grande flusso di persone all’interno della palestra; altre attività come Zumba, Crossfit o Yoga possono richiedere solo piccoli accessori, che l’imprenditore può acquistare e mettere a disposizione in maggiore quantità .
Oltre alle aree per l’allenamento la palestra deve contenere anche delle aree di comfort, affinchè i suoi clienti si rilassino tra una lezione e un’altra, che devono avere dei comodi posti a sede e una zona ristorazione come un bar, piccolo ristorante o, se possibile, uno o più distributori automatici. In base alla sua dimensione la palestra può contenere anche aree per il benessere e l’estetica. Altre aree necessarie a norma di legge sono gli spogliatoi e le docce, previste anche di servizi igienici e divise per sesso.
Costi per l’apertura di una palestra
Per aprire una palestra occorre stilare un budget adeguato, da ottenere con finanziamenti o prestiti qualora non si abbia liquidità a disposizione. L’investimento minimo può essere di circa 100,000 euro ma può arrivare anche a oltre 400,000 euro. Questa è una Nostra valutazione per una palestra grande e ben attrezzata, ma la cifra può variare di molto, specialmente se si pensa alla grandezza della palestra, che può far variare il costo dell’affitto, il numero di macchine per l’allenamento, le ore di apertura quindi il costo per il personale, per la corrente etc. Tali cifre comprendono:
- Procedure iniziali (partita IVA, registrazione marchi, regolarizzazione attività a norma di legge ecc…)
- Affitto immobile
- Predisposizione aree
- Acquisto o noleggio attrezzature, macchinari e accessori
- Licenze discipline
- Pagamenti personale
- Manutenzione ordinaria e straordinaria
Ovviamente le cifre possono variare a seconda delle dimensioni e l’ubicazione della struttura, nonché dal personale assunto e dalla tipologia di discipline che possono essere praticate. Molte attrezzature possono essere inoltre pagate in leasing o a rate.
Sempre più frequente è infine l’apertura di palestre in franchising, che permettono di avere un risparmio per l’imprenditore che desidera aprirne con finanziamenti dai 48,000 ai 150,000 euro, che sia essa una palestra o un centro polifunzionale. Risparmio c’è anche per i suoi clienti, che si ritroveranno a sottoscrivere abbonamenti periodici validi per più palestre dello stesso circuito.
Conclusioni
Dopo aver capito come aprire una palestra, si può notare che chi abbia intenzione di aprirne una, prima ancora, una palestra l’ha frequentata come cliente. A conti fatti, mettersi in proprio con questa attività concilia la propria passione per lo sport con quella per l’imprenditoria, dando sempre più attenzione alla salute e alla qualità della vita.
Il tutto sfruttando un business che vive un periodo favorevole già dai primi 2000, andando incontro ad un pubblico sempre più attento e consapevole, che sa ciò che vuole e che proprio per tale ragione è particolarmente esigente, mettendo al primo posto il suo benessere psico-fisico.