Sono straniero, ma vivo, lavoro, pago le tasse da tanti anni: come posso diventare cittadino italiano? E’ questa la domanda che molto spesso milioni di stranieri che vivono in Italia da tanto tempo si fanno.
Diventare cittadino italiano da straniero richiede il rispetto di determinati requisiti e il seguimento di una delle procedure previste dalla legge italiana. Le principali modalità per ottenere la cittadinanza italiana sono:
1. Cittadinanza per matrimonio
Un cittadino straniero sposato con un cittadino italiano può richiedere la cittadinanza dopo:
- 2 anni di matrimonio se risiede in Italia.
- 3 anni di matrimonio se risiede all’estero.
Questi tempi si riducono della metà se la coppia ha figli in comune, sia naturali che adottati. Durante il processo, è necessario dimostrare di avere un matrimonio valido, non separato legalmente, e di non avere condanne penali gravi.
2. Cittadinanza per residenza
Un cittadino straniero può richiedere la cittadinanza italiana dopo un periodo di residenza legale continuativa in Italia. Il periodo varia in base al paese di origine e ad altre condizioni:
- 4 anni di residenza per i cittadini dell’Unione Europea.
- 10 anni di residenza per i cittadini di paesi non appartenenti all’UE.
- 5 anni di residenza per gli apolidi o rifugiati politici.
- 3 anni di residenza per i discendenti diretti di cittadini italiani (fino al secondo grado) o per gli stranieri nati in Italia.
3. Cittadinanza per discendenza (ius sanguinis)
La cittadinanza italiana può essere trasmessa per discendenza. Se un cittadino straniero ha un genitore, nonno o bisnonno italiano, può fare richiesta per ottenere la cittadinanza italiana. In questo caso, è necessario dimostrare la linea di discendenza diretta con documenti ufficiali.
4. Cittadinanza per naturalizzazione
In alcuni casi, il governo italiano può concedere la cittadinanza per naturalizzazione a persone che hanno dimostrato meriti particolari o che hanno reso servizi eccezionali all’Italia.
Documenti e requisiti generali
I requisiti comuni includono:
- Conoscenza della lingua italiana (certificato B1).
- Buona condotta e assenza di condanne penali.
- Documenti che attestano la residenza legale continuativa in Italia.
- Prova di mezzi di sussistenza.
Procedura di richiesta
La domanda di cittadinanza si presenta online tramite il portale del Ministero dell’Interno italiano. Dopo aver compilato la domanda, si dovranno caricare i documenti necessari e pagare una tassa amministrativa. Successivamente, si sarà convocati per un colloquio presso la Prefettura.
Il tempo di elaborazione della richiesta può variare, ma di solito richiede dai 2 ai 4 anni.
Come diventare italiano se sei nato in Italia da genitori stranieri
Se sei nato in Italia da genitori stranieri, non acquisisci automaticamente la cittadinanza italiana alla nascita, poiché l’Italia segue principalmente il principio dello ius sanguinis (diritto di sangue), secondo cui la cittadinanza è trasmessa dai genitori. Tuttavia, ci sono delle eccezioni e delle possibilità per ottenere la cittadinanza italiana:
1. Cittadinanza al compimento dei 18 anni (ius soli “temperato”)
Un cittadino straniero nato in Italia può richiedere la cittadinanza italiana entro un anno dal compimento dei 18 anni se ha risieduto legalmente e ininterrottamente in Italia dalla nascita. Per dimostrare la residenza continuativa, è necessario essere stati regolarmente iscritti all’anagrafe del comune di residenza e poter fornire documentazione che lo attesti.
Requisiti per la richiesta:
- Essere nato in Italia.
- Aver vissuto legalmente e ininterrottamente in Italia fino al compimento dei 18 anni.
- Presentare la domanda di cittadinanza entro un anno dal compimento dei 18 anni (quindi fino ai 19 anni).
Procedura:
- Documentazione necessaria: Passaporto valido, permesso di soggiorno (se applicabile), certificato di nascita, certificati anagrafici che attestino la residenza in Italia dalla nascita.
- Presentazione della domanda: La domanda si presenta presso l’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza. La procedura è gratuita.
- Decisione: Una volta verificata la documentazione e soddisfatti i requisiti, il comune provvede a riconoscere la cittadinanza italiana.
2. Casi eccezionali di cittadinanza per minori nati in Italia
In alcuni casi, un minore nato in Italia da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza italiana prima dei 18 anni, per esempio:
- Se i genitori ottengono la cittadinanza italiana, il figlio minore convivente con loro può acquisire la cittadinanza automaticamente.
- In alcuni casi di adozione da parte di cittadini italiani.
3. Naturalizzazione dopo i 18 anni
Se non è possibile ottenere la cittadinanza al compimento dei 18 anni per mancanza di uno dei requisiti, è comunque possibile richiederla per residenza dopo aver vissuto in Italia per almeno 10 anni, dimostrando di avere mezzi di sostentamento adeguati e una buona condotta.
Importante da ricordare:
- Se non presenti la domanda di cittadinanza entro un anno dal compimento dei 18 anni, perdi il diritto di richiederla con le modalità agevolate e dovrai seguire la procedura ordinaria per la cittadinanza per residenza.
Differenza tra cittadino Comunitario Europeo ed Extracomunitario
La richiesta di cittadinanza italiana differisce tra cittadini europei (comunitari) e cittadini extracomunitari principalmente per il periodo minimo di residenza legale necessario in Italia e alcuni requisiti specifici. Ecco le principali differenze:
1. Periodo di Residenza Necessario:
- Cittadini dell’Unione Europea (comunitari): possono richiedere la cittadinanza italiana dopo 4 anni di residenza legale e continuativa in Italia.
- Cittadini extracomunitari: devono aver risieduto in Italia per 10 anni in modo legale e continuativo prima di poter fare domanda di cittadinanza.
2. Requisiti Documentali:
Entrambe le categorie devono fornire documenti simili, ma ci sono alcune differenze:
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Cittadini dell’Unione Europea:
- Devono dimostrare la residenza legale e continuativa in Italia per almeno 4 anni.
- Devono fornire un certificato di iscrizione anagrafica come cittadini comunitari, che dimostri la residenza continuativa in Italia.
- Non sono tenuti a fornire un permesso di soggiorno (come invece è richiesto per i cittadini extracomunitari).
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Cittadini extracomunitari:
- Devono presentare un permesso di soggiorno valido che copra l’intero periodo di residenza legale richiesto (10 anni).
- Devono dimostrare di avere un reddito adeguato (spesso viene richiesta la presentazione di dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni).
- È richiesta una maggiore quantità di documentazione per verificare la residenza continuativa, come certificati di residenza storica, contratti di lavoro, e altre prove che dimostrino la permanenza legale e stabile in Italia per 10 anni.
3. Prova di Mezzi di Sussistenza:
- Cittadini dell’Unione Europea: Devono dimostrare di avere mezzi di sostentamento adeguati per sé stessi e per eventuali familiari a carico, ma i criteri possono essere leggermente meno stringenti rispetto ai cittadini extracomunitari.
- Cittadini extracomunitari: Devono dimostrare di avere un reddito minimo adeguato che copra il periodo di residenza richiesto. I criteri di valutazione del reddito possono essere più severi rispetto ai cittadini comunitari.
4. Tempi di Elaborazione:
I tempi di elaborazione della richiesta di cittadinanza possono variare per entrambe le categorie, ma in generale, per i cittadini extracomunitari, il processo può essere più lungo e complesso a causa dei requisiti più rigidi in termini di documentazione e verifica della residenza legale.
5. Procedura di Richiesta:
Entrambe le categorie di richiedenti devono presentare la domanda di cittadinanza tramite il portale online del Ministero dell’Interno, caricando i documenti richiesti e pagando una tassa amministrativa. Tuttavia, i cittadini extracomunitari potrebbero dover fornire documenti aggiuntivi per dimostrare il possesso di un permesso di soggiorno valido e continuativo.
6. Conoscenza della Lingua Italiana:
Entrambe le categorie devono dimostrare una conoscenza della lingua italiana almeno a livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), tramite un certificato riconosciuto (salvo alcune eccezioni).
Riassunto:
- Cittadini comunitari: Possono richiedere la cittadinanza dopo 4 anni di residenza legale in Italia, con una procedura generalmente meno complessa.
- Cittadini extracomunitari: Devono attendere 10 anni di residenza legale in Italia e soddisfare requisiti aggiuntivi, soprattutto in termini di documentazione e prove di sostentamento.
Cittadinanza italiana per richiedenti asilo:
I richiedenti asilo in Italia possono ottenere la cittadinanza italiana, ma devono soddisfare determinati requisiti e seguire un percorso specifico. Ecco una panoramica dei requisiti e delle modalità per ottenere la cittadinanza italiana per i rifugiati e i richiedenti asilo:
1. Cittadinanza per i rifugiati
Se una persona ha ottenuto lo status di rifugiato in Italia, può richiedere la cittadinanza italiana dopo un periodo di residenza legale continuativa più breve rispetto ai cittadini extracomunitari ordinari.
- Periodo di residenza richiesto: Un rifugiato può richiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza legale e continuativa in Italia, a partire dal momento in cui ha ottenuto lo status di rifugiato (riconosciuto ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951).
2. Cittadinanza per i richiedenti asilo
Un richiedente asilo (ossia una persona che ha presentato una richiesta di protezione internazionale ma che non ha ancora ottenuto lo status di rifugiato o protezione sussidiaria) non può richiedere la cittadinanza italiana fino a quando la sua domanda di protezione internazionale non sia stata approvata.
- Durante il periodo di attesa della decisione sulla domanda di asilo, il richiedente asilo non è considerato residente in modo continuativo ai fini del calcolo del periodo necessario per richiedere la cittadinanza.
- Se il richiedente ottiene lo status di rifugiato o di protezione sussidiaria, può iniziare a calcolare i 5 anni di residenza legale necessari per la richiesta di cittadinanza.
3. Requisiti per la richiesta di cittadinanza:
Oltre al requisito di residenza di 5 anni, i rifugiati devono soddisfare anche i seguenti criteri per ottenere la cittadinanza italiana:
- Conoscenza della lingua italiana: Devono dimostrare di possedere una conoscenza della lingua italiana almeno a livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), presentando un certificato di lingua riconosciuto.
- Buona condotta: Non devono avere condanne penali gravi o motivi di sicurezza che impediscano la concessione della cittadinanza.
- Documenti: Devono presentare una serie di documenti, tra cui:
- Certificato di nascita (se disponibile) o una dichiarazione sostitutiva.
- Certificato di residenza storico che dimostri la residenza continuativa in Italia per il periodo richiesto.
- Documenti che attestino lo status di rifugiato.
- Passaporto o documento di viaggio rilasciato dallo Stato italiano.
- Reddito minimo: Devono dimostrare di avere un reddito sufficiente per sostenere sé stessi e i propri familiari a carico, anche se per i rifugiati i criteri di valutazione del reddito possono essere meno stringenti.
4. Procedura di richiesta:
- Presentazione della domanda: La domanda di cittadinanza deve essere presentata tramite il portale online del Ministero dell’Interno italiano, caricando tutti i documenti richiesti e pagando una tassa amministrativa.
- Colloquio in Prefettura: Dopo l’invio della domanda, si sarà convocati per un colloquio presso la Prefettura competente, durante il quale sarà verificata la documentazione e potranno essere richieste ulteriori informazioni.
- Tempo di elaborazione: I tempi di elaborazione della domanda possono variare, ma di solito richiedono dai 2 ai 4 anni.
5. Cittadinanza per i beneficiari di protezione sussidiaria
Anche i beneficiari di protezione sussidiaria (coloro che non hanno ottenuto lo status di rifugiato, ma hanno ricevuto protezione internazionale per altre ragioni) possono richiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza legale continuativa in Italia, analogamente ai rifugiati.
Per i rifugiati e i beneficiari di protezione sussidiaria, la richiesta di cittadinanza italiana può avvenire dopo 5 anni di residenza legale in Italia. I richiedenti asilo devono prima ottenere lo status di protezione internazionale per poter iniziare a calcolare il periodo di residenza necessario.
Cittadinanza italiana per straniero extracomunitario senza documenti e quindi clandestino
Diventare cittadino italiano come clandestino extracomunitario senza documenti è estremamente complesso, poiché la legge italiana richiede che il richiedente abbia una residenza legale e continuativa nel Paese per un determinato periodo di tempo prima di poter fare domanda di cittadinanza. Tuttavia, esistono alcune strade che potrebbero permettere a una persona senza documenti di regolarizzare la propria posizione e, successivamente, di avviare il processo per ottenere la cittadinanza italiana.
1. Regolarizzazione tramite permesso di soggiorno
Prima di poter richiedere la cittadinanza italiana, è necessario ottenere un permesso di soggiorno che permetta di vivere legalmente in Italia. Ci sono diverse modalità per ottenere un permesso di soggiorno anche in situazioni complesse come quella di un immigrato senza documenti:
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Sanatoria (regolarizzazione straordinaria): In alcune occasioni, il governo italiano può varare una sanatoria per regolarizzare gli immigrati irregolari presenti nel Paese. Queste sanatorie sono spesso legate a determinate condizioni, come un rapporto di lavoro già esistente o la disponibilità di un datore di lavoro disposto a regolarizzare il lavoratore clandestino.
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Permesso di soggiorno per motivi umanitari: In alcuni casi, le persone senza documenti possono richiedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari se sono in situazioni particolarmente vulnerabili (ad esempio, vittime di tratta, violenza o gravi situazioni di sfruttamento). Questo tipo di permesso può essere concesso a discrezione delle autorità italiane.
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Richiesta di protezione internazionale: Un immigrato clandestino può presentare una richiesta di asilo politico o di protezione internazionale in Italia se ha timore di persecuzioni nel suo paese di origine per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche. Se la richiesta viene accettata, otterrà un permesso di soggiorno come rifugiato o beneficiario di protezione sussidiaria, che può portare alla cittadinanza dopo 5 anni di residenza.
2. Cittadinanza per residenza legale
Dopo aver ottenuto un permesso di soggiorno, l’immigrato può richiedere la cittadinanza italiana per residenza legale continuativa:
- Cittadini extracomunitari: Devono risiedere legalmente in Italia per 10 anni.
- Rifugiati o beneficiari di protezione sussidiaria: Possono richiedere la cittadinanza dopo 5 anni di residenza legale.
Durante questo periodo, devono mantenere la residenza legale continuativa, dimostrare mezzi di sostentamento adeguati e avere una buona condotta.
3. Altre possibili strade:
- Matrimonio con un cittadino italiano: Se un immigrato clandestino sposa un cittadino italiano, può richiedere la cittadinanza italiana dopo:
- 2 anni di matrimonio se risiede in Italia.
- 3 anni di matrimonio se risiede all’estero. Questi tempi si riducono della metà se la coppia ha figli in comune. È importante, però, che il matrimonio sia reale e non di convenienza, altrimenti si rischiano gravi conseguenze legali.
Ostacoli principali:
- Situazione legale irregolare: Se sei un clandestino senza documenti, è illegale restare in Italia, e potresti essere soggetto a espulsione. Le autorità italiane cercano di far rispettare le leggi sull’immigrazione, e se sei trovato senza documenti, potresti essere trattenuto e rimpatriato.
- Difficoltà a dimostrare la residenza e i mezzi di sostentamento: Anche se riesci a ottenere un permesso di soggiorno, dovrai dimostrare di avere un reddito sufficiente e di risiedere in modo continuativo in Italia per il periodo richiesto. Questi requisiti possono essere difficili da soddisfare per chi ha vissuto in clandestinità.
Diventare cittadino italiano partendo da una situazione di clandestinità richiede prima di tutto la regolarizzazione della propria situazione attraverso l’ottenimento di un permesso di soggiorno. Solo una volta regolarizzato, è possibile avviare il processo per la cittadinanza italiana seguendo i canali previsti dalla legge.
Se ti trovi in questa situazione, è importante cercare assistenza legale da un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione o da organizzazioni che offrono supporto agli immigrati. Essi possono aiutarti a capire le tue opzioni legali e il miglior percorso da intraprendere.
