Può capitare, sin troppo spesso, di ricevere una contravvenzione per un divieto di sosta, una manovra azzardata o un limite di velocità superato. In quei casi, non resta che recarsi negli uffici della polizia municipale, in una tabaccheria o qualsivoglia altro posto sia autorizzato per pagare la spesa in questione.
In alternativa si può anche fare ricorso, ma questo può avere spesso il medesimo costo della contravvenzione stessa, quindi la soluzione più consona sarà accettare la sanzione e pagare il suo importo, assumendosene la responsabilità . Altra ipotesi è non pagarla affatto, ma si aprirà una serie di effetti che varieranno in base ai casi, quelli che facendosi la domanda ‘cosa succede se non si paga una multa?‘ vanno attentamente analizzati.
Condotta stradale e multe, record negativo per l’Italia
Il 2019 ha visto per l’Italia un triste primato per quanto concerne le multe stradali. Secondo i dati di Polizia e Carabinieri, sono infatti in aumento le contravvenzioni ai conducenti indisciplinati rispetto al 2018, con numeri record per:
- Eccesso di velocità , 525,497 casi
- Cinture di sicurezza non inserite, 82,840 casi
- Guida senza auricolare, 40,232 casi
Anche per le 2 ruote si è visto, a ottobre 2019, un aumento del 30% delle contravvenzioni per guida senza casco rispetto a gennaio dello stesso anno; nel medesimo arco temporale gli italiani alla guida hanno perso il 32,5% di punti patente in più, con 1,51 milioni di verbali. Paradossalmente, si è vista una tendenza inversa per:
- Incidenti, -2,3%
- Feriti, -1,1%
- Vittime, -2,3%
Il record negativo italiano passa anche per il pagamento di tali multe: secondo i dati di CGIA Mestre nell’ultima analisi 2017 solo il 40,8% degli italiani paga effettivamente le multe ricevute, percentuale che scende a 32% per centro e sud Italia. Le regioni più virtuose per multe pagate sono:
- Friuli Venezia Giulia, 63,4% del totale
- Valle d’Aosta, 62,6% del totale
- Basilicata, 61,7% del totale
Sempre secondo CGIA Mestre, dal 2007 al 2017 le contravvenzioni sono aumentate a livello nazionale del 68%: se da un lato è un valore che deriva dalla necessità dei comuni di fare cassa, dall’altro lascia intuire la seria mancanza di disciplina alla guida dell’italiano medio.
Cosa succede se non pago:
Pagare una multa in tempo, sconti e possibili ricorsi
Quando il conducente indisciplinato riceve una multa a casa o la ritrova sul parabrezza della sua auto può scegliere se:
- Pagarla entro 5 giorni, con uno sconto del 30% sull’importo dovuto, che decorrono dal ricevimento a casa; per i pagamenti telematici si avranno 7 giorni anziché 5 per integrare le tempistiche d’accredito
- Pagarla entro 60 giorni, con importo ridotto indicato sul verbale
- Pagarla oltre 60 giorni, con importo pieno e interessi del +10% che scattano semestralmente
Nei primi 2 casi ci sarà anche la possibilità , qualora si abbiano motivazioni fondate, di fare ricorso a giudice di pace o prefetto, al fine di contestare eventuali problematiche come recapito della multa oltre i 90 giorni, errore d’individuazione di responsabile o vizi di forma o sostanza inerenti all’atto di notifica. Passati i 60 giorni la contestazione sarà invece possibile solo contro vizi di forma dell’atto e non sulla contravvenzione.
Se il ricorso al giudice di pace può avere tempistiche particolarmente lunghe e costi equiparabili alla multa stessa, quello al prefetto sarà gratuito e più veloce. Va inoltre ricordato che, oltre che per l’importo dovuto, si riceverà anche notifica di decurtazione dei punti patente.
Cosa succede se non si paga una multa oltre i 60 giorni?
Eccetto che per eventuali vizi di forma, passati i 60 giorni la contravvenzione diverrà definitiva e non più contestabile. In questo caso il comune potrà adottare misure nei confronti del conducente moroso come:
- Incarico per agente di riscossione locale, che potrà effettuare le attività di recupero crediti anticipate da cartella esattoriale, con decorrenza di 2 anni
- Ingiunzione fiscale con notifica diretta
Se, anche dopo la notifica di tali titoli, l’automobilista rifiuterà o non sarà in grado di saldare la multa (con interessi semestrali del 10% e spese di cartella esattoriale), l’esattore può procedere con la riscossione forzata del credito attraverso:
- Pignoramento di beni come automobile o oggetti di valore, conto corrente, pignoramento quinto dello stipendio o pensione
- Fermo amministrativo dell’automobile con divieto di circolazione, con preavviso minimo di 30 giorni
La cartella esattoriale ha decorrenza 5 anni dopo dei quali, in caso di mancato recapito e/o relative comunicazioni, la multa cadrà in prescrizione.
Cosa succede se non pago una multa all’estero?
In caso di multa all’estero, la procedura sarà differente rispetto alla sua variante italiana. Se fino ad alcuni anni fa era possibile aggirare una contravvenzione estera, con gli accordi UE e la circolare protocollo 11750 del 2016 del Ministero dei Trasporti è stato introdotto uno scambio d’informazioni sulle immatricolazioni tra i vari paesi europei.
Mentre in Italia non si adottano provvedimenti in merito, nella nazione in cui è avvenuta l’infrazione si può incorrere in pene che vanno dalla sanzione amministrativa all’arresto. In ogni caso, qualora la multa estera presenti irregolarità o vizi di forma, eventuali ricorsi andranno presentati nel paese di riferimento.
Conclusioni
Capendo cosa succede se non si paga una multa e le relative casistiche, si può giungere alla conclusione che il problema delle contravvenzioni è estremamente sentito in Italia. Questo per 2 aspetti in netta contrapposizione tra loro: se da un lato gli italiani detengono un primato negativo per disciplina alla guida e rispetto del codice della strada che porta le multe ad aumentare, dall’altro queste ultime vengono pagate solo dal 40,8% dei cittadini che guidino un mezzo proprio.
Nonostante le varie misure nei confronti degli automobilisti morosi, questo deriva da notevoli cavilli burocratici, che permettono di aggirare le cartelle esattoriali e quindi il pagamento delle multe se non vengono recapitate entro la loro prescrizione: infatti, gli stessi problemi burocratici impediscono spesso il corretto recapito della documentazione in questione.
A conti fatti, a prescindere da nuove tecnologie e crescente sensibilizzazione per la guida responsabile, la situazione italiana presenta serie difficoltà che non solo si ripercuotono sull’evasione fiscale (creando palesi occasioni di non pagare le proprie multe), ma si notano principalmente nei dati a disposizione, in paradossale contrapposizione con quelli su incidenti, morti e feriti.