Economia di Guerra in Italia: Iniziamo a Chiamare le Cose con il Loro Nome

Bisogna avere coraggio e sfatare i tabรน: a fine 2022 ci ritroviamo in una economia di guerra, bisogna accettarlo anche se l’Italia non รจ formalmente in guerra.

D’altronde neppure la Russia รจ formalmente in guerra anche se ormai ha perso oltre 100 mila uomini di cui quasi 50 mila sono morti ( una cifra a cui fanno riferimento non solo i servizi ucraini ma anche gli osservatori militari occidentali sul campo).

L’economia di guerra: Definizione e Funzionamento

L’economia di guerra รจ un sistema economico in cui un Paese riorganizza la produzione, la distribuzione e il consumo di beni e servizi per sostenere un conflitto bellico. In questa situazione, lo Stato assume un ruolo centrale nella gestione delle risorse, limitando la produzione civile per favorire quella militare.

Caratteristiche Principali dellโ€™Economia di Guerra

  1. Prioritร  alla produzione militare

    • Le industrie vengono convertite per produrre armi, munizioni, veicoli e altre forniture belliche.
    • Le fabbriche civili possono essere riconvertite per supportare lo sforzo bellico.
  2. Controllo statale e pianificazione centrale

    • Il governo impone regolamenti severi per controllare prezzi, salari e produzione.
    • Spesso vengono introdotte forme di razionamento per evitare carenze di beni essenziali.
  3. Mobilitazione della forza lavoro

    • Aumento del reclutamento militare, con una riduzione della manodopera disponibile nellโ€™economia civile.
    • Le donne e altre categorie prima meno coinvolte nel mercato del lavoro vengono impiegate nelle industrie belliche.
  4. Finanziamento della guerra

    • Aumento della spesa pubblica per sostenere le operazioni militari.
    • Introduzione di nuove tasse, emissione di titoli di guerra e stampa di moneta per finanziare le spese.
    • Possibile indebitamento con altri Stati o istituzioni finanziarie.
  5. Limitazione dei consumi e razionamento

    • Lo Stato puรฒ imporre restrizioni alla vendita di generi alimentari, carburante e materie prime per garantire la disponibilitร  per l’esercito.
    • Controllo dei prezzi per evitare speculazioni e inflazione galoppante.
  6. Propaganda e controllo sociale

    • Uso dei media per rafforzare il sostegno popolare allo sforzo bellico.
    • Eventuale repressione del dissenso attraverso censura e leggi speciali.

Esempi Storici di Economia di Guerra

  1. Prima Guerra Mondiale (1914-1918)

    • I Paesi coinvolti convertirono rapidamente le loro economie alla produzione militare.
    • In Germania, il governo impose il controllo statale sullโ€™industria e introdusse un rigoroso razionamento.
    • Il Regno Unito e gli Stati Uniti aumentarono le tasse e incoraggiarono i cittadini a comprare obbligazioni di guerra.
  2. Seconda Guerra Mondiale (1939-1945)

    • Lโ€™economia di guerra raggiunse il massimo sviluppo: Stati Uniti, Germania, Unione Sovietica e Regno Unito trasformarono interi settori industriali per sostenere lo sforzo bellico.
    • In Germania, il piano economico di Albert Speer nel 1942 massimizzรฒ la produzione bellica.
    • Negli Stati Uniti, il governo limitรฒ la produzione di beni di lusso e investรฌ massicciamente nellโ€™industria militare.
  3. Guerra Fredda e Conflitti Localizzati

    • Anche senza guerre globali, molte economie si orientarono verso la produzione militare.
    • Ad esempio, lโ€™Unione Sovietica mantenne una struttura economica fortemente militarizzata fino al crollo del 1991.
  4. Conflitti Moderni (Iraq, Ucraina, ecc.)

    • Nelle guerre piรน recenti, i Paesi in conflitto hanno adottato forme di economia di guerra, come la nazionalizzazione delle industrie strategiche e il razionamento di energia e cibo.

Effetti dellโ€™Economia di Guerra

โœ” Aspetti Positivi

  • Aumento della produzione e dellโ€™occupazione nelle industrie militari.
  • Maggiore innovazione tecnologica, spesso con ricadute anche in ambito civile (es. sviluppo dellโ€™informatica durante la Guerra Fredda).

โŒ Aspetti Negativi

  • Forte inflazione e svalutazione monetaria.
  • Peggioramento delle condizioni di vita a causa del razionamento.
  • Dopo la guerra, lโ€™economia deve riconvertirsi, con il rischio di recessione.

Conclusione

Lโ€™economia di guerra รจ una misura estrema adottata in periodi di conflitto per sostenere le operazioni militari. Ha profonde conseguenze sociali, politiche ed economiche e puรฒ lasciare ereditร  durature anche dopo la fine delle ostilitร .

Non possiamo pensare che centinaia di migliaia di morti a pochi chilometri da casa Nostra, non portino conseguenze pure da Noi

D’altronde la stessa Ucraina ha perso decine di migliaia di militari e forse anche piรน civili, non si sa quanti. Chi dice 50 mila, chi 100 mila, chi molti di piรน.

In effetti sono proprio le esecuzioni sommarie ( documentate da organismi internazionali, non solo per sentito dire) di prigionieri militari e paramilitari ucraini ad aver avuto tantissimi morti che perรฒ non si sa bene quanti siano stati.

Di certo in ogni villaggio liberato dagli ucraini si trovano nuove fosse comuni con persone uccise, persone con ancora le mani legati, molti facenti parte di quelle “truppe paramilitari” che erano adibite a proteggere il posto. La forza dell’esercito ucraino infatti non รจ solo nel suo esercito, ma nel fatto che abbia delle “truppe del posto”, cosa che non accade in Italia. Per spiegare meglio: si tratta di quasi tutti volontari di una cittร  che difendono quella cittร , quindi sono persone molto motivate anche se non sono corpi di elites, anzi spesso sono poco addestrate e male armate, perรฒ sono quelle che hanno dato piรน filo da torcere all’esercito russo invasore.

Esercito russo invasore che poi si รจ vendicato proprio su queste persone.

paesi europei importatori di gas russo
Sopra: Importazioni di gas russo in % sul tatale di importazioni di Gas dei vari paesi europei. Austria, Finlandia e Lituania i paesi messi peggio.

Cosa sta succedendo alla Nostra economia e quando รจ iniziato tutto questo?

Bisogna tornare all’estate del 2021 per capire cosa sta succedendo oggi e cosa accadrร  nell’imminente futuro.

Anzi sarebbe meglio partire da almeno 20 anni indietro.

Da anni si parla di riscaldamento globale, ed emissioni di CO2 che aumentano il riscaldamento globale.

Questo ha portato una sacrosanta mobilitazione contro la CO2 ed il riscaldamento globale, ma come ogni “battaglia” si รจ trasformata in “ideologia” l’abbiamo fatta senza pensare troppo alle conseguenze e – come aggravante – non abbiamo pensato che personaggi senza scrupoli avrebbero potuto approfittare di tutto questo.

Le grandi aziende energetiche mondiali ad iniziare da ENI ( che ne faceva un suo cavallo di pubblicitร  ) hanno iniziato a fare investimenti di miliardi di euro in energia rinnovabile, cioรจ: solare, eolico, idroelettrico e geotermico, ove possibile. Questo perรฒ a scapito di investimenti in pozzi di petrolio o pozzi di gas. D’altronde la “coperta” anche delle grandi aziende per investimenti di questa portata รจ corta e se investi tantissimo in rinnovabili, poi alla fine non investirai quasi piรน niente in prospezioni geologiche ( costosissime) per estrarre gas o petrolio, d’altronde sole e vento sono gratis e ci si guadagna anche molto di piรน.

L’arrivo del Covid e la scellerata decisione politica di copiare la Cina con lunghissimi lockdown per “combattere il Covid” ha messo tutto il mercato dell’energia in una sorta di rivoluzione.

Ricordate quando i futures sul petrolio avevano un prezzo negativo, cioรจ ti davano soldi se compravi petrolio? Questo perchรจ con la gente in casa, le fabbriche chiuse e le auto ferme in tutto il mondo, non sapevano a chi vendere il petrolio ( e pure il gas ) in quanto un giacimento di gas o petrolio non รจ come un rubinetto di casa Nostra che possiamo chiuderlo o aprirlo a piacimento; servono tempi tecnici di mesi per chiudere un pozzo di petrolio e riaprirlo. Quindi continuerร  a produrre se il mercato รจ fermo, oppure continuerร  a non produrre se il mercato si riavvia tutto insieme.

Ed รจ questo il primo fattore che ha fatto crescere il prezzo delle materie prime energetiche: i lockdown sono finiti piรน o meno tutti insieme alla primavera del 2021 e molti pozzi erano ancora chiusi: in poco tempo la domanda era cosรฌ alta che l’offerta non riusciva a soddisfarla ecco allora che il prezzo รจ salito.

Ma c’รจ stata un’altra congiuntura ( come se non bastassero le precedenti ). Molti paesi, proprio per combattere il riscaldamento climatico avevano chiuso le centrali elettriche a carbone ( le centrali elettriche piรน inquinanti in assoluto )ย  e in alcuni stati addirittura le centrali nucleari ( questo per ideologia, visto che non inquinano ).

Decine di centrali a carbone sono state chiuse in Cina, paese considerato “la fabbrica del mondo” che ha dovuto sopperire a questa energia con il gas naturale ed il petrolio per far funzionare le proprie industrie.

Anche la Germania e anche l?Italia nel frattempo avevano chiuso le loro centrali elettriche a carbone ( e nucleari9 e quindi avevano bisogno di altro tipo di materia prima energetica.

Nel Nord Europa, nel frattempo nell’inverno 2021-2022 il vento non si รจ visto, cosรฌ come il sole, cosa che ha messo in crisi i loro sistemi energetici, in parte basati proprio su sterminati campi di pale eoliche marine.

ย  LA DOMANDA DI UN BENE CRESCE eย  L’OFFERTA DI UN BENE CALAย  =ย  PREZZI PIU’ ALTIย 

Questa รจ la legge di economia piรน semplice di tutti perchรจ anche un bambino puรฒ facilmente comprenderla.

Purtroppo perรฒ sembra che milioni di persone in tutto il mondo non riescano a capirla e pensano che i prezzi alti siano dovuti ad altro: o governi cattivi o “speculazione” ( perchรจ non si sa bene a cosa si riferiscano) .

importazioni di fossili dalla russia
Immagine sopra: importazioni di fossili dalla Russia

Il ruolo di Putin e dell’Invasione russa dell’Ucraina

Difficile non fare 1+1 = 2ย  e non pensare che Putin, una persona scaltra e di studi strategici con alle spalle giร  un altra dozzina di guerre in tutta la federazioe Russaย  non abbia pensato di fare un’invasione dell’Ucraina proprio nel momento di massima crisi energetica dell’Europa e dell’intero mondo.

Con i prezzi altissimi di petrolio e gas, uniti al fatto che ormai l’energia dell’intera Europa era in mano russa avrร  pensato che:

Se invado l’Ucraina non potranno farmi granchรจ piรน delle sanzioni che subisco ora, perchรจ li tengo per le pa**e con il gas, che costituisce circa il 30% di energia importata dall’Unione Europea

I paesi europei hanno da subito cercato di svincolarsi da questo abbraccio mortale, ma รจ difficile perchรจ un conto รจ cambiare fornitori con una politica di diversificazione, cioรจ di averne il piรน possibile, una politica che si puรฒ pianificare e mettere in atto in 4 o 5 anni, un conto farlo a Febbraio per renderlo operativo in Ottobre, cioรจ 8 mesi dopo: รจ impossibile.

Spiegare cosa รจ accaduto e cosa accadrร  ora รจ complicato ma ci proveremo:

Tutti sono andati alla caccia di nuovi fornitori nonchรจ di scorte strategiche peer semplificare: ogni nazione ha dei silos di stoccaggio di gas e petrolio proprio per situazioni come queste: guerre, catastrofi naturali ecc. ma le scorte non sono sufficienti per TUTTO il consumo di un inverno, ma possono comunque sopperire a tanti bisogni.

Solo cercare di riempire le scorte e solo il cercare nuovi fornitori ha fatto ulteriormente aumentare il prezzo del gas naturale in queste ultime settimane.

Un gatto che si morde la coda ed alimenta le proprie paranoje insomma

In tutto questo ci si รจ messo il fatto di “scuse” accampate dal Governo russo, scuse per non dare il gas all’Europa.

le persone ingenue pensano che la Russia abbia interesse a vendere piรน gas possibile proprio perchรจ รจ in guerra.

La realtร  perรฒ รจ molto piรน complicata di cosรฌ e i dati ci dicono che la Russia guadagna molto piรน ora che vende poco gas rispetto a prima che ne vendeva molto di piรน, questo grazie al fatto che il prezzo del gas รจ talmente alto che guadagna tantissimo. E tutte le sue manovre sono fatte con un unico obiettivo: mantenere il prezzo del gas piรน alto possibile.

Proprio per questo che gli unici a guadagnare sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream 2 ( che era giร  fermo da settimane ) e di Nord Stream 1 sono proprio i russi. O meglio Gazprom, Putin, i gerarchi a Lui legati, in modo da poter continuare a pagare i soldati e costruire armi per fare la guerra, questo per semplici scopi espansionistici, imperialistici, ideologici cioรจ con lo scopo ultimo di far tornare la Russia come ai tempi dell’Unione Sovietica un grande impero a capo delle “nazioni non occidentali” in contrapposizione a Noi, cioรจ alle nazioni occidentali.

Lo scopo dichiarato di Putin รจ quindi di far impoverire l’occidente e far tornare la Russia ai fasti dell’URSS a livello politico-militare e strategico.

Non importa se questo corrisponde alla realtร  oppure meno, a Noi deve importare solo sapere che la stragrande maggioranza dei russi ci crede cosรฌ come una bella fetta di popolazione mondiale questo grazie a 20 anni di minuziosa propaganda russa fatta dappertutto: sia pagando partiti e politici in ogni parte del mondo, sia utilizzando tecniche di marketing politico sui social grazie a delle vere e proprie Fabbriche di troll ormai scoperte e documentate da varie inchieste giornalsitiche e che potete trovare tranquillamente nel web.

Cos’รจ l’economia di guerraย 

La definizione accettata e condivisa dagli studiosi รจ che la guerra economica o guerra economica come implicante “una strategia economica basata sull’uso di misure (ad esempio il blocco e sanzioni) il cui effetto principale รจ quello di indebolire l’economia di un altro stato”.

Nelle operazioni militari, la guerra economica puรฒ riflettere politica seguita come parte di operazioni aperte o segrete, operazioni informatiche, operazioni di informazione durante o prima della guerra.

La guerra economica mira a catturare o altrimenti controllare la fornitura di risorse economiche critiche in modo che i militari e le agenzie di intelligence possano operare con piena efficienza o privare le forze nemiche di tali risorse in modo che non possano funzionare correttamente.

Il concetto di guerra economica รจ piรน applicabile al conflitto tra stati nazione, specialmente in tempi di guerra totale – che coinvolge non solo le forze armate di una nazione nemica, ma mobilitazione dell’intera economia di quella nazione verso lo sforzo bellico.

In una tale situazione, causare danni all’economia del nemico danneggia direttamente la capacitร  del nemico di combattere la guerra.

Le politiche e le misure nella guerra economica possono includere il blocco, l’inserimento nella lista nera, l’acquisto esclusivo, le ricompense e la cattura o il controllo di risorse o linee di rifornimento nemiche.

guerra economica
Sopra: i dati degli esercito NATO e della Federazione russa.

Ma siamo veramente in una economia di guerra e cosa bisogna fare?

Anche se non abbiamo truppe militari in Ucraina a combattere, l’Italia รจ coinvolta nella resistenza Ucraina contro il paese invasore: la Russia.

  • Abbiamo messo sanzioni economiche alla Russia
  • Abbiamo dato armi all’Ucraina
  • Offriamo asilo ai profughi ucraini.

D’altronde non si poteva fare di piรน, ma non si poteva fare nemmeno di meno. Non potevamo lasciareย  la Russia – solo con la scusa di avere delle armi nucleari – invadere una nazione sovrana europea. Dopo l’Ucraina a chi sarebbe toccato? Sicuramente alla Transistria. Poi?

All’Ungheria? Alla Slovacchia? Alla Serbia o alla Polonia o alla Lituania, questa una delle piรน esposte? Oppure la Turchia?

L’Italia non ha mai vietato l’importazione del gas russo, in realtร  il gas e il petrolio russo viene ancora comprato in Europa, proprio perchรจ รจ impossibile farne a meno.

Il prezzo dell’energia รจ alto perchรจ abbiamo messo le sanzioni alla Russia?

NO; il prezzo dell’energia รจ alto per altri fattori.

La Guerra che la Russia ha dichiarato all’occidente ( anche se non dichiarata ufficialmente ma solo tramite Putin, i suoi scritti, i suoi discorsi e i tanti putiniani russi ) ha solo acuito una situazione giรน difficile di suo.

O meglio Putin ha deciso di sfruttare la crisi energetica per fare una guerra con la speranza di non subire sanzioni, cosa che invece ha avuto.

la Russia solo in queste ultime settimane sta mandando meno gas, ma non dice perchรจ o fa degli attentati o dice che le tubazioni sono rotte.

E’ difficile capire il loro atteggiamento: lo fanno perchรจ poi comunque ci vendono lo stesso del gas a prezzi astronomici tramite triangolazioni con paesi amici della Russia e Nostri come Turchia o Serbia?

Non lo sappiamo anche perchรจ molte informazioni sono confidenziali e non si sa bene cosa stia succedendo.

Prepararsi all’economia di guerra

Quello che conta per Noi cittadini รจ prepararsi anche mentalmente ad una situazione di economia di guerra. Significa risparmiare sul Gas, fare sacrifici.

Ci saranno aziende che chiuderanno e persone che perderanno il lavoro.

Non esistono facili soluzioni a problemi cosรฌ complessi e difficili, chi pensa che ci siano facili soluzioni si illude.

L’unica vera facile soluzione sarebbe se la Russia – da oggi – smettesse di combattere. Ma solo alla fine di Settembre ha richiamato 300.000 coscritti e non ci si presenta nulla di buono anzi, si presenta un 2023 ancora piรน difficile del 2022 ormai finito. Sempre che prima non accada l’irreparabile, cioรจ sempre che la Russia non si metta ad usare armi nucleari tattiche.

Allora si che ci sarebbe un vero disastro.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom รจ divulgatore finanziario e trader.