Giochi della Gioventù: perchè ripristinarli è un Dovere Civico

Una delle migliori iniziative per giovani della Repubblica italiana, iniziarono nel 1968 e finirono nel 1996, oggi è doveroso ripristinarli. Una fucina di talenti, ma sopratutto una scuola di valori, come la grande crescita personale, culturale, sportiva, di lealtà ed onestà per i giovani di ieri e oggi anche grande strumento di integrazione, perchè non c’è niente di più che unisce e lega degli adolescenti che l’esperienza sportiva.

Cosa erano i giochi della gioventù

I Giochi della Gioventù sono una manifestazione sportiva nazionale italiana rivolta a studenti dai 7 ai 17 anni. Creati nel 1968, sono stati recentemente rilanciati con un nuovo formato che include diverse discipline sportive e promuove valori come l’inclusione, la salute e l’educazione civica.

Anno scolastico 2024-2025

I Giochi della Gioventù hanno ripreso il via questa mattina, lunedì 3 giugno, a Bergamo, con la presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il ministro ha assistito ai Giochi in alcune scuole del capoluogo lombardo durante l’evento “Verso i Nuovi Giochi della Gioventù”. Valditara ha sottolineato l’importanza dello sport come una scuola di vita dove si apprendono valori fondamentali come la cooperazione, la solidarietà e il rispetto reciproco.

Dal prossimo anno scolastico, i Giochi della Gioventù saranno nuovamente organizzati in tutte le scuole d’Italia, sia primarie che secondarie. Questo è reso possibile grazie al Protocollo d’Intesa firmato il 1° giugno 2023 da vari ministeri, tra cui quello dell’Istruzione e del Merito, dello Sport e dei Giovani, della Salute, e altri, con l’obiettivo di promuovere la formazione sportiva come parte integrante del percorso scolastico.

Un torneo che premiava i migliori

I Giochi della Gioventù, nella loro formula originale, erano organizzati in diverse fasi:

  1. Fase d’Istituto: Si svolgeva all’interno delle singole scuole, dove gli studenti si sfidavano in varie discipline sportive. I vincitori di questa fase accedevano alla fase successiva.
  2. Fase Provinciale: I vincitori della fase d’Istituto si confrontavano a livello provinciale. Anche in questa fase, venivano selezionati i migliori atleti che avrebbero partecipato alla fase successiva.
  3. Fase Regionale: Gli atleti selezionati nelle fasi precedenti si sfidavano a livello regionale. I vincitori di questa fase si qualificavano per la fase finale nazionale.
  4. Fase Nazionale: Era l’evento culminante dei Giochi della Gioventù, dove i migliori atleti di ogni regione si incontravano per contendersi il titolo nazionale nelle diverse discipline sportive.

Organizzazione:

L’organizzazione dei Giochi della Gioventù era affidata al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e le Federazioni Sportive Nazionali. Le scuole, attraverso i loro insegnanti di educazione fisica, giocavano un ruolo fondamentale nella promozione e nell’organizzazione delle fasi iniziali dei Giochi.

Discipline Sportive:

Nel corso degli anni, i Giochi della Gioventù hanno incluso una vasta gamma di discipline sportive, tra cui:

  • Atletica leggera
  • Calcio
  • Pallavolo
  • Pallacanestro
  • Ginnastica
  • Nuoto
  • Tennis
  • Judo
  • Scherma

Rilancio dei Giochi della Gioventù:

Con il recente rilancio, i Giochi della Gioventù si propongono di mantenere lo spirito originale della manifestazione, ma con un’attenzione maggiore all’inclusione, alla promozione di stili di vita sani e all’educazione civica. L’obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di studenti e di offrire loro un’esperienza formativa completa, che vada oltre la semplice competizione sportiva.

I Campioni che arrivarono dai Giochi della Gioventù

I Giochi della Gioventù sono stati un trampolino di lancio per molti atleti che hanno poi raggiunto successi a livello nazionale e internazionale. Alcuni dei nomi più noti includono:

  • Gabriella Dorio: Medaglia d’oro nei 1500 metri alle Olimpiadi di Los Angeles 1984.
  • Maurizio Damilano: Campione olimpico e mondiale nella marcia.
  • Maurizio Fondriest: Campione del mondo di ciclismo su strada nel 1988.
  • Giuseppe Giannini: Ex capitano della Roma e della Nazionale italiana di calcio.
  • Antonello Riva: Considerato uno dei migliori cestisti italiani di sempre.
  • Paola Magoni: Medaglia d’oro nello slalom speciale alle Olimpiadi invernali di Sarajevo 1984.

Questi sono solo alcuni esempi di atleti che hanno iniziato la loro carriera sportiva partecipando ai Giochi della Gioventù. La manifestazione ha rappresentato un’importante occasione per i giovani talenti italiani di mettersi in mostra e di iniziare un percorso verso il professionismo.

Cosa insegnavano ai ragazzi

I Giochi della Gioventù, sin dalla loro nascita, hanno rappresentato molto più di una semplice competizione sportiva per i ragazzi. Attraverso la partecipazione a questa manifestazione, i giovani atleti potevano apprendere e interiorizzare importanti valori e insegnamenti, tra cui:

  • Valore dello sport: I Giochi della Gioventù promuovevano l’importanza dell’attività fisica come strumento di benessere psicofisico, insegnando ai ragazzi a prendersi cura del proprio corpo e a sviluppare uno stile di vita sano e attivo.
  • Spirito di squadra: La partecipazione a squadre e la condivisione di obiettivi comuni favorivano la socializzazione, il rispetto reciproco e la capacità di collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
  • Lealtà e fair play: I Giochi della Gioventù educavano al rispetto delle regole, degli avversari e dell’arbitro, insegnando ai ragazzi l’importanza della correttezza e della lealtà sportiva.
  • Gestione delle emozioni: La competizione sportiva metteva i ragazzi di fronte a situazioni di stress, gioia, delusione e soddisfazione, aiutandoli a sviluppare la capacità di gestire le proprie emozioni e a controllare l’ansia da prestazione.
  • Resilienza e perseveranza: L’impegno costante negli allenamenti e la determinazione nel superare le difficoltà insegnavano ai ragazzi l’importanza della perseveranza e della resilienza nel raggiungimento dei propri obiettivi.
  • Inclusione e rispetto della diversità: I Giochi della Gioventù erano aperti a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche o provenienza sociale, promuovendo l’inclusione e il rispetto delle differenze.

Con il recente rilancio, i Giochi della Gioventù si propongono di rafforzare ulteriormente questi insegnamenti, ponendo l’accento anche su tematiche come l’educazione civica, la sostenibilità ambientale e l’alimentazione sana. L’obiettivo è quello di formare cittadini consapevoli, responsabili e attivi, in grado di contribuire positivamente alla società.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.