Gladio, P2 ed Anello: La Guerra Fredda dell’Italia al Comunismo

Gladio o Operazione Gladio è stata una rete di organizzazioni paramilitari clandestine creata durante la Guerra Fredda in diversi paesi dell’Europa occidentale. Il nome “Gladio” si riferisce specificamente alla cellula italiana di questa rete. Originariamente parte del piano “stay-behind” della NATO, il suo scopo era quello di organizzare la resistenza in caso di invasione sovietica.


Propaganda Due (P2) è stata una loggia massonica segreta italiana, fondata nel 1945 e sciolta nel 1981. La P2 è diventata famosa negli anni ’80 per il suo coinvolgimento in vari scandali politici e finanziari. Sotto la leadership di Licio Gelli, la loggia ha influenzato molti aspetti della politica italiana e delle forze armate, con l’obiettivo di stabilire un regime autoritario in Italia.


L’Anello (o anche conosciuto come “Noto Servizio”) è stato un servizio segreto parallelo e clandestino italiano, istituito per affrontare minacce interne ed esterne non ufficialmente riconosciute dal governo. Questo servizio segreto operava al di fuori dei canali ufficiali e spesso in cooperazione con altre organizzazioni segrete come la P2 e Gladio. La sua esistenza e operazioni sono state a lungo avvolte nel mistero e sono state oggetto di varie inchieste e speculazioni.

Queste tre entità sono collegate tra loro attraverso reti clandestine e operazioni segrete che hanno avuto un impatto significativo sulla storia recente d’Italia, specialmente durante la Guerra Fredda.

1. GLADIO O OPERAZIONE GLADIO


L’Operazione Gladio è una delle reti più enigmatiche e controverse della storia recente d’Europa, legata alla Guerra Fredda e ai piani di difesa segreta contro un’ipotetica invasione sovietica. Di seguito troverai un resoconto dettagliato su Gladio, includendo vertici, azioni, nomi, operazioni e nemici.

Storia e Scopo


Gladio è stata la sezione italiana di una più ampia rete di forze stay-behind della NATO. Creata durante la Guerra Fredda, il suo scopo era di organizzare una resistenza armata in caso di invasione da parte del Patto di Varsavia. La rete era composta da cellule segrete presenti in vari paesi dell’Europa occidentale, tutte pronte a operare dietro le linee nemiche in caso di guerra.

Struttura e Vertici


L’operazione era sotto il controllo del Servizio Informazioni Difesa (SID), che successivamente divenne Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare (SISMI). La struttura di Gladio era complessa e segreta, con contatti e supporti non ufficiali da parte di varie istituzioni italiane e internazionali.

Nomi Chiave

Francesco Cossiga: fu più volte ministro degli interni in uno dei periodi più bui della Repubblica italiana, poi fu ministro della difesa e fu anche Capo dello Stato.


Giovanni De Lorenzo: Capo del Servizio Informazioni Forze Armate (SIFAR), coinvolto nelle operazioni di Gladio negli anni ’60.
Licio Gelli: Sebbene noto principalmente per il suo ruolo nella P2, Gelli era anche collegato a Gladio attraverso le sue attività clandestine.
Paolo Taviani: Ministro della Difesa che ha supervisionato alcune delle attività di Gladio.


Operazioni e Azioni


Le operazioni di Gladio erano molteplici e variavano dalle esercitazioni militari alla raccolta di informazioni e sabotaggi. Alcune delle più note includono:

Esercitazioni Stay-Behind: Addestramento e preparazione di operativi per resistere e combattere in caso di invasione.
Operazioni di Sabotaggio: Infrastrutture critiche, come ponti e ferrovie, erano preparate per essere distrutte in caso di invasione per rallentare l’avanzata nemica.
Raccolta Informazioni: Monitoraggio di individui e gruppi sospettati di avere simpatie comuniste o di essere collegati al Patto di Varsavia.


Nemici


Il principale nemico di Gladio era il Patto di Varsavia, l’alleanza militare dei paesi comunisti guidati dall’Unione Sovietica. Tuttavia, durante gli anni di piombo in Italia, Gladio e le strutture stay-behind erano anche impegnate contro il terrorismo interno, sia di estrema destra che di estrema sinistra.

Scandali e Rivelazioni
Nel 1990, l’esistenza di Gladio fu rivelata pubblicamente dall’allora Primo Ministro Giulio Andreotti. Questo scatenò un’enorme controversia e una serie di inchieste parlamentari.

Inchiesta del Parlamento Europeo: Nel 1990, il Parlamento Europeo condannò fermamente l’esistenza di queste organizzazioni stay-behind, esprimendo preoccupazione per le implicazioni sulla sovranità e la democrazia nei paesi membri.
Operazione Blue Moon: Una delle operazioni segrete di Gladio, finalizzata a destabilizzare i governi ritenuti inclini al comunismo.


Controversie e Teorie del Complotto


Gladio è stata oggetto di numerose teorie del complotto, alcune delle quali sostengono che abbia avuto un ruolo negli attentati terroristici degli anni ’70 e ’80, come la Strage di Piazza Fontana (1969) e la Strage di Bologna (1980). Tuttavia, le prove concrete di un coinvolgimento diretto in questi atti restano controverse e spesso inconcludenti.
L’Operazione Gladio rimane una parte oscura e controversa della storia europea del dopoguerra. Sebbene il suo scopo dichiarato fosse la difesa contro un’invasione sovietica, le sue operazioni e il suo coinvolgimento in affari interni sollevano ancora oggi molte domande su etica, legalità e sovranità nazionale.

Gladio, P2 ed Anello: La Guerra Fredda dell'Italia al Comunismo

2. Noto Servizio o Anello o SID 2

Probabilmente non sapremo mai cosa ha realmente fatto questo servizio segreto parallelo, a disposiione del capo del Governo Italiano dal 1945 al 1990. Sembra che uno dei referenti cioè dei capi storici più importanti fu Giulio Andreotti.

L’Anello, creato dall’ex capo dei servizi segreti fascisti Mario Roatta e gestito da Adalberto Titta, era un’organizzazione appoggiata dalla CIA e composta da ex ufficiali badogliani, imprenditori, faccendieri e giornalisti. Questa rete collaborava strettamente con la malavita e la mafia. Il libro esamina il coinvolgimento dell’Anello in tre episodi chiave: la fuga del nazista Kappler dal Celio, facilitata da un accordo tra i governi italiano e tedesco; la trattativa del Vaticano con le Brigate Rosse per la liberazione di Aldo Moro; e l’accordo con la camorra per liberare l’assessore democristiano Ciro Cirillo.

Documenti scoperti da Aldo Giannuli nel 1996, durante un’indagine sullo stragismo nero, confermano che la sicurezza della Repubblica Italiana ha radici nel fascismo, è controllata dagli americani e gestita da individui spesso senza scrupoli e legati alla criminalità, con la complicità della Democrazia Cristiana. Personaggi come Andreotti, Moro e Craxi erano a conoscenza di questa realtà, mentre il pubblico no. Queste rivelazioni offrono prove concrete di come l’infrastruttura della sicurezza italiana sia stata influenzata da un’eredità fascista e sostenuta da alleanze oscure.

3. P2 o Loggia massonica P2

Con a Capo Licio Gelli, è forse la organizzazione più nota e la meno pericolosa, era composta da centinaia di imprenditori, ufficiali delle varie forze armate, politici molto influenti.

Era come una normale loggia massonica che in più riusciva ad avere contatti con responsabili di amministrazioni, ministeri, cioè da dove veniva soldi di appalti, un modo per incontrare investimenti di Stato ( che in quegli anni erano tantissimi) con l’imprenditoria.

Il resto sono più che altro racconti fantasiosi di giornalisti, scrittori e magistrati che senza uno straccio di pro va ma solo dei sospetti hanno creato un’aurea di mistero intorno a questa organizzazione segreta che era solo dedita alla truffa, riciclaggio e ad accaparrarsi appalti di Stato. Per questo motivo comprare il suo nome in ogni tipo di processo politico degli anni 70 ed 80 in cui non si riusciva a trovare il vero responsabile.

Delle 3 è stata la più indagata, radiografata,

Su di lei libri, indagini, articoli, approfondimenti, documentari, ma per lo più tutte speculazioni, nonostante alcune condanne penali che però si basavano su indizi che su reali prove.

Conclusioni

Quando non sono state un vero e proprio centro di affari per spartirsi appalti come la P2, conoscendo come vanno le cose in Italia, queste organizzazioni sono state spesso uno stipendificio per nullafacenti , possibilmente con alti gradi e quindi lauti stipendi.

Cosa era Roma e cosa combinavano dentro i Ministeri negli anni 70, 80 e 90, lo sa solo chi certe cose le ha viste, le ha sentite e si è reso conto della corruttela tra impiegati ministeriali, politici, sindacalisti, persone legate al Vaticano ecc.

Un centro di potere in cui pochi lavoravano e troppi mangiavano, con auto di lusso, ville al mare o in montagna e con figli e nipoti sistemati presso Ospedali, Comuni, Province e Regioni, perchè un posto fisso non si nega a nessuno specialmente ad un figlio di amici degli amici.

Purtroppo in Italia si risolve tutto così.

False Flag

Bufale

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.