Si può vendemmiare gratis presso il campo di un parente o un amico, ma un normale lavoratore deve essere in regola per raccogliere uva, olive, pomodori o quant’altro presso un campo coltivato, altrimenti il padrone del terreno rischia una multa salata, a meno che questo non sia un parente o un coltivatore diretto collega che non percepisca reddito e che rientri nello scambio di manodopera tra coltivatori diretti, come leggerete più avanti in questo articoli che finalmente spiega se raccogliere uva, oliva presso amici o parenti è legale oppure no.
Quando si raccoglie l’uva
In Italia, la raccolta dell’uva si svolge solitamente tra agosto e novembre, con un picco a settembre. Il periodo di raccolta varia a seconda della zona climatica, del vitigno e delle condizioni meteorologiche.
In generale, le uve da vino bianche si raccolgono prima di quelle rosse. I vitigni precoci, come il pinot grigio e il sauvignon blanc, possono essere raccolti già ad agosto, mentre i vitigni tardivi, come il nebbiolo e il cabernet sauvignon, possono essere raccolti fino a novembre.
In Italia, la vendemmia è un evento importante, che viene celebrato in molte regioni con feste e sagre.
La raccolta dell’uva in Italia varia a seconda della regione, della varietà dell’uva e delle condizioni climatiche. Generalmente, la vendemmia si svolge tra la fine di agosto e ottobre. Ecco una panoramica delle principali zone vinicole italiane e dei periodi di raccolta:
- Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto)
- Piemonte (Barolo, Barbera, Nebbiolo): metà settembre – ottobre.
- Lombardia (Franciacorta, Valtellina): fine agosto – settembre.
- Trentino-Alto Adige: metà settembre – ottobre.
- Veneto (Prosecco, Amarone): fine agosto – settembre.
- Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche)
- Toscana (Chianti, Brunello di Montalcino): settembre – inizio ottobre.
- Umbria: metà settembre – inizio ottobre.
- Marche (Verdicchio): fine settembre – ottobre.
- Sud Italia e Isole (Puglia, Sicilia, Sardegna)
- Puglia (Primitivo, Negroamaro): fine agosto – settembre.
- Sicilia (Nero d’Avola, Grillo): fine agosto – settembre.
- Sardegna (Cannonau, Vermentino): fine agosto – settembre.
Il periodo esatto dipende dal grado di maturazione dell’uva e dalle condizioni climatiche dell’anno, con variazioni anche significative di regione in regione.
Quando si raccoglie l’oliva
In Italia, la raccolta delle olive si svolge solitamente tra ottobre e dicembre, con un picco a novembre. Il periodo di raccolta varia a seconda della zona climatica, della varietà di oliva e delle condizioni meteorologiche.
In generale, le olive si raccolgono quando sono mature, ma non troppo mature. Le olive troppo mature sono più difficili da spremere e producono un olio di minore qualità.
In Italia, la raccolta delle olive è un’attività importante, che coinvolge molte persone. La raccolta può essere effettuata a mano, con l’ausilio di strumenti manuali, o meccanicamente, con l’ausilio di macchinari.
Oggi, in Italia, la raccolta delle olive viene effettuata principalmente a mano. Questo metodo è più costoso, ma consente di ottenere un olio di migliore qualità.
La raccolta delle olive è un evento importante, che viene celebrato in molte regioni italiane con feste e sagre.
La raccolta delle olive in Italia varia a seconda della regione, della varietà di olive e delle condizioni climatiche. In generale, il periodo di raccolta si estende da ottobre a dicembre, ma può protrarsi anche fino a gennaio in alcune zone del sud Italia. Ecco una panoramica delle principali regioni e dei periodi tipici di raccolta:
- Nord Italia (Liguria, Lombardia, Veneto)
- La raccolta inizia generalmente a fine ottobre e si estende fino a novembre. Le regioni più note per la produzione di olio sono la Liguria (olio taggiasco) e alcune zone del Lago di Garda.
- Centro Italia (Toscana, Umbria, Lazio, Marche)
- In queste regioni la raccolta comincia in ottobre e può continuare fino a novembre o dicembre, a seconda della varietà di olive e dell’annata. La Toscana e l’Umbria sono celebri per i loro oli d’oliva di alta qualità.
- Sud Italia e Isole (Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna)
- Nel sud Italia, la raccolta può iniziare già a settembre o ottobre e proseguire fino a dicembre o gennaio. La Puglia è la regione con la produzione di olio d’oliva più abbondante in Italia, seguita da Calabria e Sicilia.
Il periodo esatto di raccolta dipende dal grado di maturazione desiderato. Le olive raccolte presto (verde) producono oli più piccanti e fruttati, mentre quelle raccolte più tardi (nere o viola) danno oli più dolci e morbidi.
Pericolosità nel raccogliere l’uva
Esistono diversi metodi per raccogliere l’uva, a seconda della dimensione del vigneto, del tipo di uva da raccogliere e delle condizioni meteorologiche.
- Il metodo tradizionale è la raccolta a mano, che viene effettuata da gruppi di persone che raccolgono gli acini uno per uno, utilizzando forbici o cesoie. Questo metodo è il più lento e laborioso, ma consente di ottenere un’uva di migliore qualità, poiché gli acini non vengono danneggiati.
- Il metodo meccanico viene utilizzato per vigneti di grandi dimensioni. I macchinari utilizzati sono progettati per tagliare i grappoli di uva, che vengono poi raccolti in contenitori. Questo metodo è più rapido e meno costoso della raccolta a mano, ma può danneggiare gli acini, se non vengono utilizzati macchinari adeguati.
- La raccolta aerea viene utilizzata per vigneti situati in aree impervie o difficili da raggiungere. I grappoli di uva vengono raccolti da elicotteri o droni che sono dotati di cesti o reti. Questo metodo è il più rapido e sicuro, ma è anche il più costoso.
La raccolta dell’uva può essere un lavoro pericoloso, soprattutto se viene effettuata a mano. I rischi principali sono legati alle cadute dall’alto, alle lesioni da taglio e agli infortuni causati dai macchinari.
Per ridurre i rischi, i lavoratori devono essere adeguatamente formati e addestrati, e devono indossare indumenti protettivi. Inoltre, i vigneti devono essere adeguatamente recintati e segnalati.
In Italia, la raccolta dell’uva è un’attività importante, che coinvolge molte persone. È un lavoro duro, ma anche molto gratificante, poiché consente di produrre un prodotto di alta qualità, come il vino.
Pericolosità nella raccolta delle olive
La raccolta delle olive è un’attività importante, che coinvolge molte persone in Italia. È un lavoro duro, ma anche molto gratificante, poiché consente di produrre un prodotto di alta qualità, come l’olio d’oliva.
Tuttavia, la raccolta delle olive può essere un lavoro pericoloso, soprattutto se viene effettuata a mano. I rischi principali sono legati alle cadute dall’alto, alle lesioni da taglio e agli infortuni causati dai macchinari.
Cadute dall’alto
Gli uliveti sono spesso situati in zone collinari o montane, con terreni irregolari e ripidi. Questo può aumentare il rischio di cadute, soprattutto per i lavoratori che devono arrampicarsi sugli alberi per raccogliere le olive.
Per ridurre il rischio di cadute, i lavoratori devono indossare indumenti protettivi, come caschi, scarpe da sicurezza e guanti. Inoltre, gli uliveti devono essere adeguatamente recintati e segnalati.
Lesioni da taglio
Le olive hanno rami spinosi che possono causare lesioni da taglio. Inoltre, le olive vengono spesso raccolte con l’ausilio di strumenti manuali, come forbici e cesoie, che possono causare ulteriori lesioni.
Per ridurre il rischio di lesioni da taglio, i lavoratori devono indossare indumenti protettivi, come guanti e occhiali di sicurezza. Inoltre, gli strumenti manuali devono essere mantenuti in buone condizioni.
Infortuni causati dai macchinari
La raccolta delle olive può essere meccanizzata, con l’ausilio di macchinari appositamente progettati. Tuttavia, anche questi macchinari possono essere pericolosi, se non vengono utilizzati correttamente.
Per ridurre il rischio di infortuni causati dai macchinari, i lavoratori devono essere adeguatamente formati e addestrati all’utilizzo dei macchinari. Inoltre, i macchinari devono essere sottoposti a manutenzione regolare.
Altri rischi
Oltre ai rischi principali, la raccolta delle olive può comportare anche altri rischi, come:
- Esposizione a sostanze chimiche. Gli uliveti sono spesso trattati con pesticidi e altri prodotti chimici. L’esposizione a queste sostanze chimiche può causare problemi di salute, come allergie, irritazioni cutanee e problemi respiratori.
- Esposizione al sole. La raccolta delle olive viene spesso effettuata in estate, quando le temperature sono elevate. L’esposizione al sole per lunghi periodi può causare scottature, colpi di calore e altri problemi di salute.
- Esposizione al freddo. La raccolta delle olive può essere effettuata anche in inverno, quando le temperature sono basse. L’esposizione al freddo per lunghi periodi può causare mal di testa, brividi e altri problemi di salute.
Per ridurre i rischi legati alla raccolta delle olive, è importante adottare misure preventive, come:
- Formazione e addestramento dei lavoratori. I lavoratori devono essere adeguatamente formati e addestrati ai rischi legati alla raccolta delle olive.
- Fornitura di indumenti e attrezzature protettive. I lavoratori devono indossare indumenti e attrezzature protettive, come caschi, scarpe da sicurezza, guanti, occhiali di sicurezza e protezioni per le orecchie.
- Meccanica e manutenzione dei macchinari. I macchinari devono essere sottoposti a manutenzione regolare per garantire la sicurezza dei lavoratori.
- Segnaletica e recinzioni. Gli uliveti devono essere adeguatamente segnalati e recintati per evitare cadute e incidenti.
In Italia, la raccolta delle olive è un’attività importante, che coinvolge molte persone. È un lavoro duro, ma anche molto gratificante, poiché consente di produrre un prodotto di alta qualità, come l’olio d’oliva.
Tuttavia, è importante adottare misure preventive per ridurre i rischi legati a questa attività.
Raccogliere uva o oliva presso amici o parenti gratuitamente, è legale?
Prima facciamo una premessa: iniziamo dal principio:
Da tempo immemorabile in Italia ( dai grèci chiamata Enotria, per le sue vaste piantagioni di uva) quando é tempo di raccolto, si riuniscono insieme amici e parenti e si coglie l’uva a settembre e le olive ad ottobre-novembre.
Di solito la metà va al proprietario della terra, l’altra metà se la dividono quelli che l’hanno colta, ma questa é solo un’usanza, a volte si divide tutto in parti uguali.
Questo sistema viene usato da chi ha un pezzetto di terra e la coltiva con tanto amore perchè 1a volta all’anno gli dia dei frutti per poter tirare avanti gli altri 12 mesi.
Vendemmiare, raccogliere l’uliva presso parenti o amici é possibile?
In questo modo il piccolissimo proprietario di terra ( bastano 2 o 3 mila metri quadri ) potrà avere un suo orto, vigna con viti, olivi ed avere tutto l’anno vino buonissimo, olio buonissimo, insalata ed altri prodotti dell’orto che LUI ha coltivato.
Questo non é solo un bene economico per il piccolissimo proprietario terriero/contadino, ma anche per il paesaggio, meno smottamenti idro-geologici causati dall’incuria dell’uomo, quindi meno spesa per Comune/Province/Regioni si avranno infatti campi coltivati e sistemati a dovere, si avranno persone che mangiano cose sane senza l’uso di prodotti chimici, quindi meno malattie e meno spesa per il Sistema Sanitario Nazionale, ma a tutto questo la burocrazia é sorda e cieca.
E’ vero: ci sono aziende che sfruttano operai e li fanno lavorare per 2 euro all’ora 12 ore al giorno con la schiena piegata, ma ovviamente non sono questi i casi.
Si parla di grandi aziende, che hanno centinaia, migliaia di filari, centinaia di ettari di terreno coltivato intensamente, campi enormi a perdita d’occhio.
Ora: é possibile che un piccolo proprietario terriero debba prendere qualcosa come 20 mila euro di multa perché si stava facendo aiutare dai suoi amici a cogliere dell’uva?
Questo é accaduto proprio l’altro ieri nelle belle colline piemontesi vicino ad Alba, dove nasce il favoloso tartufo bianco 2 contadini pensionati, marito e moglie si stavano facendo aiutare a raccogliere l’uva dei loro filari dai vicini, poi sarebbero tutti passati in un’altro podere, è così che si fa da quelle parti, da sempre ci si da una mano, la vendemmia è tempo di festa ed era festa anche per loro, finché non sono spuntati i carabinieri e impiegati dell’ispettorato per il lavoro che hanno fatto una multa per 19.500 euro, considerando tutte quelle persone lavoratori in nero.
I due poveri pensionati ora sono rovinati e non sanno nemmeno come fare a pagare.
Le norme che consentono andare a vendemmiare da parenti ed amici gratis:
Scambio di manodopera: è la legge del Codice Civile all’articolo 2139 consultabile presso una Circolare INPS n° 126 del 16/12/2009 che ci dice che i coltivatori diretti si possono aiutare, scambiandosi favori di manodopera, senza che ci siano compensi in moneta tra gli uni e gli altri, ovviamente però bisogna dimostrare di essere dei coltivatori diretti, per poter fare questo.
Prestazioni di parenti ed affini: qui la cosiddetta legge Biagi d.lgs. n. 276 del 2003, ci dice che vanno considerate prestazioni occasionali di tipo gratuito quelle di parenti ed amici, che siano pensionati o impiegati a tempo pieno presso un altro datore di lavoro, quindi non hanno bisogno di essere iscritte nè a livelli assicurativi nè ad altri livelli amministrativi.
Voucher per lavoro occasionale accessorio: ecco un altro caso ( più raro, stavolta) di lavoratori che possono lavorare non in regola e che possono raccogliere pomodori o possono fare la vendemmia, vengono pagati ad es. con Voucher del valore di 10 euro l’uno ( per ogni ora lavorativa) di cui 7,5 andranno al lavoratore . Qui è prevista la copertura assicurativa INAIL , il lavoratore pensionato, disoccupato o studente può avere una piccola entrata in più, ma si può lavorare solo per una cifra limite di 5.000 euro netti all’anno solare. Per info sui Voucher per lavoro occasionale, potete andare al sito del Ministero del Lavoro* ATTENZIONE: i Voucher sono stati sostituiti con il Libretto di Famiglia di Contratto di Lavoro Occasionale
Che succede se un amico o un parente si fa male nel campo di mia proprietà nel periodo di raccolta?
La responsabilità è del padrone del terreno, se questo lo denuncia.
Se amici e parenti ti aiutano nella raccolta dell’uva o delle olive, è importante garantire che tutto si svolga in conformità con la legge italiana e in condizioni di sicurezza. Ecco alcune opzioni che puoi considerare per assicurare chi ti aiuta:
1. Assicurazione per infortuni temporanei
- Polizza assicurativa temporanea: Puoi stipulare una polizza temporanea per coprire eventuali infortuni che potrebbero accadere durante la raccolta. Alcune compagnie assicurative offrono polizze specifiche per i lavori agricoli stagionali, che proteggono chi partecipa anche se non è un lavoratore dipendente.
2. Contratti occasionali o Voucher lavoro
- Voucher lavoro: Per evitare problemi con la normativa sul lavoro, puoi utilizzare i cosiddetti voucher per lavoro occasionale. Questo metodo è regolato dalla legge italiana per il lavoro occasionale e permette di retribuire le persone in modo legale e semplice. I voucher comprendono anche una copertura assicurativa per infortuni INAIL e la contribuzione previdenziale INPS.
- Prestazioni di lavoro occasionale: Questo è un contratto semplificato che ti permette di assumere persone per brevi periodi di lavoro. Devi registrare i lavoratori presso l’INPS, che si occupa anche della copertura assicurativa e contributiva.
3. Accordi familiari
- Se i tuoi amici o parenti partecipano semplicemente come forma di aiuto volontario, e non c’è un compenso economico, è possibile configurare il loro aiuto come collaborazione tra familiari. Tuttavia, per essere in regola, è consigliabile registrare l’attività e garantire comunque una copertura assicurativa tramite una polizza privata contro gli infortuni.
4. Normative di sicurezza sul lavoro
- Formazione sulla sicurezza: Anche se si tratta di amici o parenti, è importante che tutti conoscano le norme basilari di sicurezza sul lavoro agricolo, come l’uso corretto degli strumenti e le precauzioni da prendere per evitare infortuni.
- Dispositivi di protezione individuale (DPI): Fornire a chi ti aiuta adeguati dispositivi di protezione, come guanti, occhiali, stivali e abbigliamento protettivo, è essenziale per prevenire incidenti.
5. Responsabilità civile
- Considera anche una polizza di responsabilità civile per proteggerti nel caso in cui un amico o un parente subisca un danno o causi involontariamente danni a terzi durante la raccolta.
Riassumendo:
- Stipula una polizza assicurativa temporanea contro gli infortuni.
- Utilizza voucher lavoro o contratti di prestazione occasionale per essere in regola.
- Fornisci adeguata formazione e dispositivi di protezione.
- Assicurati di avere una polizza di responsabilità civile per eventuali danni a terzi.
Così facendo, garantirai la sicurezza dei tuoi amici e parenti e la legalità della collaborazione.
Come mai capita sempre a piccoli coltivatori.Basta volere vedere le cose dove esiste il lavoro nero qualsiasi imbecille le vede,figurati se gli addetti non li vedono,ma li non ci si va come MAI.Non sarei stupito se anche li esiste molta CORRUZIONE,SEMPLICE NON VANNO A PESTARE I PIEDI
CHIEDETELO A CHI DEVE FARE I CONTROLLI SE è GIUSTO PUBBLICARLO….MI VIENE DA RIDERE E POI ALTRO
Ma allora se ho ben capito posso portare amici a raccogliere olive senza avere problemi di assicurarli o altro??
C'è scritto, c'è un link che rimanda ad una legge specifica.
Se non fa produzioni industriali ed ha solo alcuni olivi può chiamare degli amici e dei parenti a raccogliere a titolo gratuito.
Non ci sono obblighi di assicurazione, proprio per questo motivo
ormai in Italia anche per scorreggiare ci vuole il permesso, che schifo di paese ..
povere generazioni future.
legge Biagi d.lgs. n. 276 del 2003, ci dice che vanno considerate prestazioni occasionali di tipo gratuito quelle di parenti ed amici, che siano pensionati o impiegati a tempo pieno presso un altro datore di lavoro, quindi non hanno bisogno di essere iscritte nè a livelli assicurativi nè ad altri livelli amministrativi.
L’art. 74, nel testo attualmente vigente, del DECRETO LEGISLATIVO 10 settembre 2003, n. 276 https://goo.gl/WMCsu, recita:
“Art. 74 Prestazioni che esulano dal mercato del lavoro
1. Con specifico riguardo alle attivita’ agricole non integrano in ogni caso un rapporto di lavoro autonomo o subordinato le prestazioni svolte da ((parenti e affini sino al quarto grado)) in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale senza corresponsione di compensi, salvo le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori.”
Pertanto esaluno dal mercato del lavoro solo le prestazioni svolte da PARENTI o AFFINI fino al quarto grado, a particolari condizioni, e non le prestazioni degli AMICI (che non siano parenti o affini fino al quarto grado).
Dimentica di citare la Circolare INPS numero 126 del 16/12/2009 https://www.inps.it/circolari/Circolare%20numero%20126%20del%2016-12-2009.htm che regola lo “scambio di manodopera”, cioè ad esempio tra contadini che abitano vicini e che permette proprio lo scambio di manodopera tra coltivatori diretti senza remunerazione
La legge dice “parenti e affini”. Gli amici non vengono nominati…