Hillary Rodham Clinton sarà la candidata del Partito Democratico alla Casa Bianca di seguito il programma elettorale di quella che potrebbe diventare la prima donna Presidente degli Stati Uniti nella storia.
Hillary Clinton, la moglie dell’ex- Presidente Clinton ha tutte le carte in regola per diventare la prima Presidente degli Stati Uniti donna.
Hillary già ci aveva provato nel 2008, quando però fu superata da Barak Obama, ora ci riprova, è tutto pronto e ormai l’avvocato, ex First Lady, ex senatrice ed ex segretario di Stato, nata nel 1947 e prossima ai 70 anni, è decisa a recitare il ruolo politico più importante del mondo: a capo della più grande potenza globale.
LEGGI ANCHE: Chi é Donald TrumpÂ
La Clinton ancora non ha una vera e propria politica economica per l’America ben delineata, nè ha propinato idee nuove per una economia mondiale da fare in caso di sue elezioni, lo scontro politico tra lei e gli altri candidati, per il momento si è tenuto più su toni più da “lavandaie” , cioè su accuse personali tra i vari candidati che su un tono politico basato su proposte concrete.
Programma elettorale Hillary Clinton per la elezione alla Presidenza degli Stati Uniti d’America:
Economia:
- Aumento dei salari minimi.
- Salari per donne uguali ai salari per uomini ( questo è un problema molto sentito negli USA).
- Diritto a chi lavora di mandare i propri figli all’asilo nido.
- Aumento fascia credito d’imposta per i più poveri.
- Riforma Fiscale per aiutare le imprese che vogliono investire in USA.
- Più regole per la finanza ( ma ormai questo sembra più uno slogan, che doveva essere attuato dopo il 2008 ma che nessuno ha mai messo in pratica a causa delle fortissime lobbies dei banchieri). (leggi qui per approfondire).
- Distinzione tra banche commerciali e banche d’investimento.
- TPP: molti suoi sostenitori sono contrari e vorrebbero un alt alle trattative che escludono la Cina da questo accordo commerciale per il libero scambio.
Ambiente:
- Qui la Clinton sembra voler proseguire la politica di Obama, molto attenta ai cambiamenti climatici, emissioni di gas di scarico, uso di energia rinnovabile etc.
Politica Estera:
- Croce e delizia degli Stati Uniti, da liberatori dell’Europa nella 2a guerra mondiale, a bastione di difesa del capitalismo nella Guerra Fredda, a paese esportatore di Democrazia in Medio Oriente, dove ha fatto più danni che utili il passo è stato breve.
- Hillary Clinton ha uno spirito molto interventista per quanto riguarda i problemi di politica estera, il suo credo è molto vicino a quello della famiglia Bush e di gran parte dei conservatori americani; se c’è un problema si può risolvere con le armi, questo pensa e dice Hillary, che spingeva per un riarmo ai ribelli siriani contro Assad.
- La cosa buffa in questa campagna elettorale, è che le posizioni sulla sicurezza che da sempre sono dei democratici ( non intervento) sono stavolta prese da Trump, mentre l’interventista è la Clinton, che negli anni ’70 faceva le marce per la pace con il marito ex-Presidente Bill.
Diritti civili:
- Hillary sembra molto attiva nel campo dei diritti civili, come ogni buon candidato democratico, quindi molto attenzione per tutte le minoranze:
- Immigrati,
- donne di colore,
- donne,
- gay.
Il programma politico di Hillary Clinton all’inizio della campagna elettorale – naturalmente – non si conosceva, e per un bel periodo di tempo, c’è stata una discussione sull’opportunità o meno di Hillary come presidente, in quanto moglie di un ex Presidente e consigliere di un Presidente.
Hillary Clinton é il vero deus ex machina della presidenza del proprio marito Bill, é grazie alle trame politiche intrecciate dall’abilissimo avvocato, che Bill Clinton è riuscito a diventare Presidente degli Stati Uniti d’America.
Non ci sono altri candidati del Partito Democratico validi, a contrastare l’ex-first Lady, e a dirla tutta, non ci sembra che il Partito repubblicano abbia dei ‘buoni cavalli’ da lanciare a galoppo verso le prossime elezioni presidenziali americane, possiamo quindi dire che molto probabilmente Hillary Clinton sarà la prossima Presidente degli Stati Uniti.
Come dicevamo, il programma politico della Clinton sarà quello che Obama ha portato avanti sinora, con pochi cambiamenti, un programma tutto sommato tranquillo a livello di politica estera, almeno con i democratici non si sono visti gli Stati Uniti gettarsi a capofitto ogni nuovo conflitto possibile, come han fatto i repubblicani per una quindicina di anni.