IPCEI Hy2Infra è il terzo Importante Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI) dedicato all’idrogeno. È stato approvato dalla Commissione Europea il 15 febbraio 2024 e mira a sostenere lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno in tutta Europa per la transizione ecologica
Obiettivi:
L’obiettivo principale di IPCEI Hy2Infra è quello di decarbonizzare il sistema energetico europeo e di ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas naturale. L’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili, può giocare un ruolo chiave in questo processo.
Cosa finanzia:
IPCEI Hy2Infra finanzia una serie di progetti lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno, tra cui:
- Produzione di idrogeno verde: elettrolizzatori su larga scala per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili.
- Trasporto e distribuzione: condotte di trasporto e distribuzione dell’idrogeno, nuove e riconvertite.
- Stoccaggio: impianti di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala.
- Utilizzo finale: applicazioni dell’idrogeno in diversi settori, come l’industria, i trasporti e la generazione di energia.
Investimento complessivo:
L’investimento complessivo per IPCEI Hy2Infra è stimato a 5,4 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi di euro di aiuti di Stato.
Partecipazione italiana:
All’IPCEI Hy2Infra partecipano 32 aziende da 13 Stati membri dell’UE, tra cui l’Italia. Sono tre i progetti italiani che hanno ricevuto il via libera dalla Commissione Europea:
- Snam: realizzazione di un gasdotto per il trasporto di idrogeno dall’area di Brindisi all’area di Taranto.
- Saipem: sviluppo di tecnologie per la produzione di idrogeno verde e per la sua liquefazione.
- Energie Salentine: realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde da energia solare.
Impatto:
IPCEI Hy2Infra è un progetto di grande importanza per l’Europa. Si stima che il progetto possa creare fino a 30.000 posti di lavoro e contribuire a ridurre le emissioni di gas serra di 10 milioni di tonnellate all’anno.
Approfondimenti
Nell’ambito di questo nuovo programma, sette Stati membri dell’UE (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia) stanzieranno fino a 6,9 miliardi di euro in finanziamenti pubblici, che dovrebbero mobilitare ulteriori 5,4 miliardi di euro in privati. investimenti. Questi fondi sosterranno 33 progetti classificati in elettrolizzatori, condotte, stoccaggio e terminali di movimentazione LOHC.
In particolare, sono stati approvati tre progetti italiani, con Energie Salentine e Saipem che intraprendono progetti nella categoria Elettrolizzatori, e Snam a capo di un progetto Pipeline. Quest’ultimo, rivelato da Giovanna Pozzi, Direttore Progetto Sviluppo Idrogeno di Snam, in un’intervista esclusiva a HydroNews, prevede la realizzazione di un’infrastruttura di oltre 100 km, utilizzando principalmente gasdotti riconvertiti, che collegherà le aree di Brindisi e Taranto per consentire l’immissione di idrogeno rinnovabile nella rete da impianti di elettrolisi decentralizzati.
L’iniziativa IPCEI Hy2Infra, come delineato dalla Commissione Europea, avrà un impatto su vari segmenti della catena del valore dell’idrogeno, sostenendo la realizzazione di elettrolizzatori su larga scala per un totale di 3,2 GW, condotte di trasporto e distribuzione dell’idrogeno nuove e convertite che coprono circa 2.700 km, gasdotti su larga scala impianti di stoccaggio dell’idrogeno con una capacità di almeno 370 GWh e la costruzione di terminali di movimentazione e relative infrastrutture portuali per i vettori di idrogeno organico liquido (LOHC) per gestire 6.000 tonnellate di idrogeno all’anno.
Le tempistiche del progetto indicano che diversi elettrolizzatori su larga scala dovrebbero essere operativi tra il 2026 e il 2028, mentre la costruzione del gasdotto, a seconda dell’area geografica, è prevista tra il 2027 e il 2029. Il completamento di tutte le iniziative è previsto entro il 2029, con tempistiche variabili a seconda su progetti specifici e aziende partecipanti.