Con il pericolo che sta arrivando dalla Russia, l‘Italia sta rinnovando tutto il suo apparato difensivo, dall’esercito, alla Marina, all’aeronautica e grazie alle sue capacitร tecnologiche, l’ Italia sta diventando una potenza militare – che stavolta va oltre il bacino del Mediterraneo, vista la sua capacitร di proiezione – nonostante il suo volere di Pace. A dirla tutta, รจ giร da qualche anno che stava rinnovando il suo parco navi e sommergibili della MMI, nonchรจ si stava dotando di nuovi aerei moderni di 5a generazione per l’aeronautica, ma dopo l’invasione dell’Ucraina tutto questo processo si รจ velocizzato come nessuno mai prima avrebbe pensato.
L’Italia stava giร rinnovando Marina ed Aviazione in un piano strategico NATO che vede l’Italia piรน impegnata a controllare il Mediterraneo grazie alla sua naturale geografia che la pone al centro di questo importante mare come una Portaerei – come amava definirla Churchill. Ma andiamo subito a vedere i mezzi che le 3 forze della difesa avranno da qui al 2030.
Questa nuova strategia arriva con l’intenione dell’America di lasciare militarmente l’Europa a se stessa. Per 70 anni gli Stati uniti hanno avuto basi importanti in Europa per difenderla da una probabile invasione russa questo anche dopo il crollo del muro di Berlino. Dal 1989 in effetti una bella fetta di truppe USA hanno lasciato l’Europa rimanendo solo nei punti piรน strategici ma pare che ora anche quelli verranno pian piano smantellati e per questo motivo l’Europa non puรฒ fare altro che sostituire i mezzi ed uomini americani con i propri mezzi ed uomini.
Marina Militare Italiana
La Marina Militare Italiana sta investendo significativamente nel potenziamento della propria flotta tra portaerei, navi da battaglia, sommergibili, sistemi missilistici, il tutto “Combat ready” cioรจ con molte esercitazioni fatte spesso con altre navi alleate di paesi amici. Ecco una panoramica delle principali nuove acquisizioni:
1. Fregate FREMM EVO
La Marina ha introdotto e continua ad introdurre una nuova classe di fregate, le FREMM EVO, con avanzate capacitร di contromisure elettroniche e di gestione di sistemi senza pilota. Le unitร sono equipaggiate con sensori e sistemi di controllo del fuoco di nuova generazione, come il CMS di Leonardo, e capacitร di difesa da droni tramite sistemi di inganno e neutralizzazione soft-kill. Inoltre, le FREMM EVO avranno una dotazione di armamenti ad aria, superficie e subacquei, incluse torrette Lionfish da 30 mm con munizioni air-burst per difesa ravvicinataโ.
2. Nuovi Cacciamine
ร stato siglato un contratto con Leonardo e Intermarine per fornire nuovi cacciamine di ultima generazione. Questi mezzi saranno dedicati alla ricerca e bonifica di mine e migliorano le capacitร della Marina di operare in contesti marittimi pericolosi. Questo contratto rappresenta un significativo upgrade rispetto agli attuali cacciamine in dotazioneโ.
3. Cacciatorpediniere di nuova generazione (DDX)
Due nuovi cacciatorpediniere DDX sono in fase di acquisizione. Saranno dotati di sistemi missilistici avanzati come i lanciatori verticali (VLS) per missili ASTER e SCALP, insieme a capacitร di difesa aerea e antimissile con missili Aster 15/30 e Aster 30BN. Potranno anche ospitare elicotteri pesanti o convertiplani per operazioni a lungo raggio, oltre a sonar avanzati per la lotta antisommergibileโ.
I missili saranno deep strike cioรจ potranno colpire fino a 1.500 Km con una potenza di 600 kg di esplosivo e avranno missili antinave Scalp che hanno una gittata di 400 Km, dando all’Italia – insieme ai bombardieri stealth F-35 con aereo cisterne dedicate e che possono rifornirsi in volo – una capacitร offensiva mai avuta prima.
4. Portaerei e Sommergibili
Nel prossimo futuro, la Marina Militare punta all’acquisizione di una nuova portaerei per supportare gli F-35B, insieme all’espansione della flotta di sottomarini con due nuovi U212 NFS, in aggiunta ai quattro giร previsti. Questo aumento delle unitร sommergibili mira a garantire una maggiore capacitร di deterrenza e difesa sottomarinaโ.
5. Droni e Sistemi Autonomi
La Marina sta anche accelerando l’acquisizione di droni di pattugliamento, con un investimento complessivo di circa 12,5 miliardi di euro per rafforzare le capacitร di sorveglianza e ricognizione a lungo raggio. Questi sistemi senza pilota saranno integrati sulle navi di nuova generazione come le FREMM EVO, aumentando notevolmente la loro capacitร di operare in ambienti complessi.
Questi investimenti fanno parte di un piano complessivo per modernizzare e potenziare la Marina, con un budget previsto di circa 25 miliardi di euro per i prossimi anni, comprendendo sia nuovi mezzi sia l’ammodernamento di quelli esistenti.
I mezzi della Marina italiana da qui al 2030
Ecco una tabella che riassume l’inventario previsto per la Marina Militare Italiana nei prossimi anni, includendo navi, sottomarini e aerei fino al 2030:
Categoria | Numero Previsto | Descrizione |
---|---|---|
Fregate | 10 | FREMM EVO, con sistemi avanzati di difesa aerea, guerra elettronica e capacitร di gestione droni. |
Cacciatorpediniere | 4 | Nuovi DDX con missili ASTER e SCALP e capacitร anti-sottomarino e anti-nave. |
Cacciamine | 12 | Nuovi cacciamine di ultima generazione con capacitร di bonifica e sorveglianza costiera. |
Portaerei | 2 | “Cavour” e “Trieste“, utilizzate anche per supportare operazioni con F-35B. |
Navi rifornitrici | 2 | LSS (Logistic Support Ship) per supporto logistico e rifornimenti in mare. |
Sommergibili | 10 | Include 4 U212 NFS, 4 U212A aggiornati e 2 nuovi U212 NFS EVO previsti entro il 2036. |
Navi anfibie | 3 | 1 LPD (Landing Platform Dock) e 2 LHD (Landing Helicopter Dock) per operazioni anfibie. |
Aerei da pattugliamento | 8 | Nuovi aerei per operazioni antisommergibile, come il C-27J italiano o il P-1 giapponese. |
Elicotteri | 20 | Include varianti SH-101 e SH-90 per supporto antisommergibile e operazioni multi-ruolo. |
Droni navali | 6 | USV (Unmanned Surface Vehicle) e veicoli subacquei autonomi per sorveglianza e contromisure. |
Caccia F-35B | 15 (+ 5) | Versione a decollo corto e atterraggio verticale, distribuiti tra la Marina e lโAeronautica Militare. |
Questa configurazione rappresenta un notevole potenziamento delle capacitร operative della Marina Militare Italiana, con un investimento complessivo che prevede l’inclusione di nuovi mezzi altamente tecnologici e una maggiore flessibilitร operativa, specialmente nel contesto marittimo europeo e nel Mediterraneo.
L’aggiornamento della Aeronautica:
L’Aeronautica Militare Italiana sta investendo in una serie di nuove armi e velivoli per potenziare le proprie capacitร operative. Ecco un riepilogo delle acquisizioni principali giร in corso e di quelle pianificate per il prossimo futuro:
1. Caccia F-35
L’Italia sta espandendo la propria flotta di F-35 con un totale di 115 esemplari pianificati, includendo 60 F-35A e 40 F-35B. Recentemente, รจ stato approvato un ulteriore acquisto di 25 caccia (15 F-35A e 10 F-35B) per un totale di 7 miliardi di euro. Questo ampliamento รจ volto a colmare il gap numerico e garantire una presenza piรน solida sia in operazioni terrestri che marittime, data la possibilitร di operare gli F-35B da portaerei come il “Cavour” e la “Trieste”โ.
2. Eurofighter Typhoon
Sono previsti 24 nuovi caccia Eurofighter Typhoon (denominati F-2000) per sostituire i velivoli della prima tranche, che saranno gradualmente ritirati dal servizio entro il 2029. Il programma prevede un investimento di circa 7,4 miliardi di euro, comprensivo di supporto tecnico e aggiornamenti tecnologici per adeguare i sistemi ai nuovi standard, come il radar AESA ECRS Mk0โ.
3. GCAP (Global Combat Air Programme) – Tempest
L’Italia partecipa al programma GCAP (Tempest), un progetto internazionale per sviluppare un caccia di sesta generazione insieme al Regno Unito e al Giappone. Il GCAP rappresenta una delle principali scommesse future dellโindustria della difesa italiana, con l’entrata in servizio prevista tra circa dieci anniโ.
4. Aerei da Sorveglianza e Guerra Elettronica
Sono stati pianificati 10 nuovi aerei Gulfstream G-550 in configurazione AEW (Airborne Early Warning) e SIGINT (Signal Intelligence), destinati a compiti di sorveglianza avanzata e raccolta informazioni. Questi velivoli avranno un ruolo cruciale nel garantire la superioritร informativa in scenari operativi complessiโ.
5. Droni MQ-9 โReaperโ
L’Italia sta aggiornando la propria flotta di 6 droni MQ-9 “Reaper” con armamenti per operazioni offensive. Gli aggiornamenti includono sensori avanzati, payload con capacitร di attacco e nuove tecnologie per il comando e controllo, per garantire una maggiore flessibilitร operativa e sicurezza durante missioni di sorveglianza e attacco. Il costo del programma รจ stimato in 168 milioni di euro, di cui 59 milioni giร stanziatiโ.
Alcuni di questi droni sono stanziati in Kuwait per avere un punto strategico da cui controllare l’importante area di passaggio del Mar Rosso di merci e mezzi che arrivano dall’Asia e arrivano nel Mediterraneo e viceversa.
6. Aerocisterne KC-767
L’Aeronautica Militare prevede di acquisire altri due velivoli KC-767 per il rifornimento in volo, che si aggiungeranno ai quattro giร in servizio. Questi 6 aerei per rifornimento garantiranno un incremento delle capacitร di proiezione e supporto per le operazioni a lungo raggio e congiunte con altri Paesi alleatiโ.
7. Sistema di Difesa Anti-Missili Balistici (BMD+)
LโItalia sta sviluppando un sistema di difesa balistica (BMD+) con quattro radar dedicati e sei batterie antimissile mobili, con un investimento di 408 milioni di euro in 14 anni. Questo sistema sarร in grado di tracciare e neutralizzare minacce balistiche prima che possano colpire il territorio nazionaleโ.
8. Armamento per gli F-35
La dotazione di armi per gli F-35 comprende bombe guidate (GBU), missili aria-aria a corto, medio e lungo raggio (AIM-9X, AIM-120 AMRAAM, METEOR) e missili antinave (JSM, SPEAR 3). Il programma รจ stato finanziato con 682 milioni di euro per garantire la piena operativitร (Full Operational Capability) dei velivoli imbarcati e delle missioni aeree complesse.
9. Sistemi di Supporto e Trasporto
L’Aeronautica sta pianificando l’acquisto di nuovi velivoli da trasporto tattico e strategico, nonchรฉ il completamento del programma MC-27J PRAETORIAN per operazioni speciali e supporto tattico alle forze terrestri. Anche il programma di ammodernamento dei C-130 per il trasporto pesante รจ in corso di sviluppo, ma ancora senza finanziamenti confermatiโ.
10. Alianti per Addestramento
Infine, sono previsti otto nuovi alianti per il supporto dellโaddestramento basico del personale di volo, con un investimento relativamente modesto di 3 milioni di euro, inclusivo dei sistemi di lancio e dei materiali di supportoโ.
Questi programmi rappresentano un importante aggiornamento della capacitร aerea italiana, permettendo di mantenere una flotta moderna e competitiva a livello europeo e internazionale, capace di operare in vari scenari di conflitto.
I Mezzi dell’aeronautica da qui al 2035
Ecco una tabella che riassume le nuove acquisizioni e i piani futuri per l’Aviazione Militare Italiana in termini di aerei da caccia, bombardieri, guerra elettronica e difesa missilistica, con i relativi costi:
Tipo di Velivolo/Sistema | Numero Previsto | Descrizione | Costo Stimato |
---|---|---|---|
F-35A e F-35B | 25 | Aerei di quinta generazione: 15 F-35A (decollo convenzionale) e 10 F-35B (decollo corto e atterraggio verticale). | 7 miliardi di euro |
F-35 Totale (entro il 2030) | 115 | Flotta totale di F-35 pianificata per l’Aeronautica e la Marina. | – |
Eurofighter Typhoon (F-2000) | 100 + 25 | Nuovi Eurofighter della quarta tranche per sostituire i 26 velivoli della prima tranche (in fase di ritiro). Dotati di radar AESA e nuove tecnologie. | 7,4 miliardi di euro |
GCAP / Tempest | n.d. | Partecipazione al progetto di sesta generazione per caccia stealth con UK e Giappone (in fase di sviluppo, consegna stimata dopo il 2035). | n.d. |
Aerei da sorveglianza e guerra elettronica | 10 | Gulfstream G-550 AEW e SIGINT per sorveglianza avanzata e raccolta informazioni. | Incluso nei 7,4 miliardi del programma Eurofighter |
Droni MQ-9 Reaper (armati) | 12 | Droni armati per missioni offensive e di supporto. Saranno aggiornati con nuove capacitร di attacco e sistemi di comando. | 168 milioni di euro |
Aerocisterne KC-767 | 2 | Aerei per rifornimento in volo, aggiuntivi ai 4 giร in servizio. | n.d. |
Sistema di difesa antimissile (BMD+) | 6 batterie | Capacitร di difesa contro missili balistici con 4 radar a lungo raggio e 6 batterie mobili con capacitร di intercettazione. | 408 milioni di euro |
Aerei da addestramento (M-345/M-346) | 45 | 43 nuovi addestratori M-345 in ordinazione e 2 giร consegnati. Gli M-346 sono utilizzati per addestramento avanzato e supporto aereo ravvicinato. | Incluso nel budget del Ministero Difesa |
Aerei da pattugliamento marittimo | 8 | Aerei da pattugliamento e guerra antisommergibile per migliorare la capacitร di sorveglianza marittima. | n.d. |
Note:
- F-35: L’Italia ha deciso di espandere la flotta a un totale di 115 esemplari (60 F-35A e 55 F-35B), con l’ultimo acquisto di 25 caccia aggiuntiviโ.
- Eurofighter Typhoon: Il nuovo lotto di 24 Eurofighter sostituirร i piรน vecchi esemplari della prima tranche entro il 2029โ.
- GCAP/Tempest: Programma futuro di caccia di sesta generazione sviluppato con il Regno Unito e il Giappone, che rappresenterร un salto tecnologico notevole, ma i costi complessivi non sono ancora stati delineatiโ.
- Sistema di Difesa BMD+: Un sistema di difesa balistica per proteggere il territorio nazionale da minacce missilisticheโ.
- Droni MQ-9 Reaper: Aggiornamento della flotta di droni per incrementarne le capacitร operative con nuove tecnologie e armamentiโ.
Queste acquisizioni riflettono un investimento significativo per l’ammodernamento e il rafforzamento dell’Aviazione Militare Italiana, con un budget che supera i 15 miliardi di euro solo per i principali programmi elencati.
ESERCITO
L’Esercito Italiano sta avviando un ampio programma di ammodernamento e potenziamento della propria capacitร operativa, con nuovi acquisti e aggiornamenti per diversi sistemi d’arma, veicoli e equipaggiamenti. Ecco un riepilogo delle principali nuove acquisizioni giร in corso o previste per il prossimo futuro:
1. Carri Armati e Veicoli da Combattimento
- KF-51 Panther: Saranno acquistati i nuovi carri Panther sviluppati da Rheinmetall, con un cannone da 130 mm e nuove tecnologie di protezione e ingaggio. Questo carro sarร alla base della nuova generazione di mezzi corazzati italiani.
- Leopard 2: In parallelo, era prevista lโacquisizione di circa 100 carri Leopard 2 aggiornati per potenziare le capacitร corazzate dellโEsercito, ma si รจ ripiegato con un accordo con la Reinmetall per altrettanti carri di nuova generazione.
- Costo stimato: Circa 4,2 miliardi di euro per 200 carri (100 Leopard e 100 Panther)โ.
2. Veicoli Corazzati della Fanteria (Lynx)
- Leonardo e Rheinmetall stanno sviluppando una versione italiana del veicolo corazzato Lynx, che farร parte del programma Armoured Infantry Combat System (AICS). Questo veicolo potrร essere utilizzato per trasporto truppe e supporto logistico in scenari operativi complessiโ
3. Artiglieria e Sistemi di Fuoco Indiretto
- Obice Ultra-Leggero: ร in fase di approvazione lo sviluppo di un nuovo obice leggero e trasportabile, che andrร a sostituire gli attuali obici M56 da 105 mm.
- Sistema di Ingaggio di Precisione NLOS: Un sistema missilistico a lunga gittata (fino a 90 km) con capacitร stand-off per ingaggiare obiettivi a lungo raggio e in profonditร , dotato di funzioni avanzate di sorveglianza e targeting.
- Costo stimato: 206 milioni di euro per l’intero programmaโ.
4. Radars di Sorveglianza e Controfuoco
- Sono stati ordinati 13 nuovi radar controfuoco per aumentare la capacitร di scoperta delle minacce e migliorare la protezione delle unitร sul campo.
- Costo stimato: 156 milioni di euroโ.
5. Sistemi Anticarro e Missili
- Missili SPIKE: Saranno introdotti nuovi missili anticarro Spike con gittata migliorata, utilizzabili da veicoli e fanteria per incrementare la capacitร di distruzione di veicoli corazzati nemici.
- Costo stimato: Non ancora definitoโ.
6. Fucili dโAssalto
- Beretta NARP: L’Esercito Italiano sta adottando un nuovo fucile dโassalto, il Beretta NARP, sviluppato come evoluzione dei precedenti modelli per migliorare modularitร , affidabilitร e letalitร in combattimento urbano e in scenari operativi estremi.
7. Veicoli Leggeri e Logistici
- Veicoli Tattici Lince 2: Saranno acquistati 671 nuovi veicoli Lince 2 in diverse configurazioni per supportare le operazioni di fanteria, con un investimento di circa 979 milioni di euroโ.
8. Sistemi Individuali per il Combattimento
- ร previsto lโacquisto di 20.000 nuovi Sistemi Individuali per il Combattimento (SIC), che includono equipaggiamenti personali avanzati, protezioni balistiche e sistemi di comunicazione moderni, per migliorare le capacitร operative delle truppeโ.
9. Programmi Future: Main Ground Combat System Europeo (MGCS)
- LโEsercito Italiano, insieme ad altri partner europei, sta esplorando lo sviluppo del Main Ground Combat System (MGCS), che rappresenterร la nuova generazione di veicoli corazzati per il continenteโ.
Questi programmi fanno parte di un piano di modernizzazione a lungo termine che prevede un investimento complessivo superiore ai 25 miliardi di euro per i prossimi anni.
I mezzi dell’esercito da qui al 2030 con relativi costi.
Ecco una panoramica delle principali acquisizioni di carri armati, veicoli corazzati, cannoni e missili per l’Esercito Italiano tra oggi e il 2030, con i relativi numeri e costi stimati:
Tabella delle Acquisizioni dell’Esercito Italiano
Categoria | Numero Previsto | Descrizione | Costo Stimato |
---|---|---|---|
Carri Armati Leopard 2A8 | 133 | Nuovi carri Leopard 2A8 con cannone da 120 mm, acquistati dalla Germania. | 8,24 miliardi di euro fino al 2037โ. NB: ORDINE CANCELLATO |
Veicoli Corazzati Speciali Leopard | 140 | Versioni senza torretta del Leopard 2, equipaggiati con ruspe, gru, ponti mobili e apparati di sminamento. | Incluso nel costo dei Leopard 2A8. |
Carri Armati KF-51 Panther | 100 | Nuovi carri Panther, sviluppati da Rheinmetall, con cannone da 130 mm e capacitร di combattimento avanzate. | 3 miliardi di euro circaโ. |
Ammodernamento Carri Ariete | 125 | Ammodernamento dei carri Ariete esistenti con nuovi motori e sistemi di controllo di fuoco. | 1,25 miliardi di euroโ. |
Veicoli da Combattimento della Fanteria (AICS) | 1.000 | Veicoli modulari del programma AICS (Armored Infantry Combat System) con torrette da 30 mm, cannoni, mortai e sistemi anticarro. | 15 miliardi di euroโ. |
Sistema Missilistico SPIKE LR2 | 890 missili e 124 lanciatori | Missili anticarro di terza generazione SPIKE per migliorare la capacitร controcarro delle unitร di fanteria e cavalleria. | 143 milioni di euroโ. |
Obici Leggeri (Ultra Light Howitzer) | n.d. | Nuovi obici elitrasportabili per le brigate leggere e le forze speciali, in sostituzione dei vecchi M56 da 105 mm. | 206 milioni di euroโ. |
Radars di Sorveglianza Controfuoco | 13 | Nuovi radar per individuare le sorgenti di fuoco nemiche e migliorare la protezione delle unitร di artiglieria. | 156 milioni di euroโ. |
Dettagli sui Programmi
- Carri Leopard 2A8: L’Esercito acquisirร 133 Leopard 2A8, con versioni per il combattimento e per supporto logistico. Questa piattaforma sostituirร progressivamente i carri Ariete e i vecchi Leopard 1โ.
- Programma AICS: Prevede l’acquisizione di circa 1.000 veicoli modulari per il trasporto truppe e il supporto logistico. Questi veicoli sostituiranno i vecchi mezzi M113 e costituiranno la spina dorsale della fanteria pesante italianaโ.
- Missili SPIKE: Il programma SPIKE doterร l’Esercito di missili di ultima generazione in grado di neutralizzare veicoli corazzati con protezione avanzata, migliorando la capacitร difensiva delle brigate italianeโ(.
- Obici Leggeri e Sistemi di Ingaggio: Gli obici elitrasportabili e i nuovi sistemi d’ingaggio (NLOS) a lunga gittata consentiranno all’artiglieria di avere maggiore mobilitร e precisione di tiro a lungo raggioโ.
Questi piani di acquisizione rappresentano un significativo potenziamento della componente corazzata e di artiglieria dell’Esercito Italiano, con un investimento totale che supera i 25 miliardi di euro entro il 2030.
CYBER E SPAZIO: una nuova arma sta nascendo.
In molti paesi giร esiste, in altri c’รจ ma รจ sotto altre armi in realtร CYBER E SPAZIO potrebbe essere una specializzazione diversa dagli altri.
Ecco una panoramica dei nuovi satelliti e sistemi che la parte Cyber e Spazio della Difesa Italiana ha giร deciso di acquistare o sviluppare per il prossimo futuro:
1. Sistema COSMO-SkyMed Second Generation (CSG)
- Il sistema COSMO-SkyMed di seconda generazione sta per completarsi con lโaggiunta di due nuovi satelliti (CSG 3 e CSG 4), sviluppati grazie a un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il Ministero della Difesa. Questi satelliti andranno a potenziare la capacitร di osservazione della Terra e monitoraggio radar, consentendo di acquisire simultaneamente immagini di aree distanti e garantendo continuitร nelle operazioni di monitoraggioโ.
- Funzione: Osservazione radar terrestre e sorveglianza per la sicurezza nazionale.
- Costo: Non specificato, ma รจ parte integrante del programma COSMO-SkyMed Second Generation.
2. Military Space Cloud Architecture (MILSCA)
- ร stato avviato il primo progetto europeo di โSpace Cloudโ per la Difesa, sviluppato da Leonardo. La costellazione di satelliti sarร dotata di supercomputer e sistemi di archivio cyber sicuri in orbita. Questa infrastruttura sarร in grado di elaborare e immagazzinare dati direttamente nello spazio, riducendo il carico sui centri di controllo a terra e migliorando la resilienza in caso di attacchi cibernetici o calamitร naturali.
- Obiettivi: Fornire accesso sicuro e rapido a dati strategici e supportare operazioni multi-dominio e multi-nazione.
- Capacitร : Ogni satellite sarร in grado di immagazzinare oltre 100 Terabyte di dati e avrร una potenza di elaborazione superiore a 250 TFLOPS (250 mila miliardi di operazioni al secondo).
- Durata del progetto: Il progetto รจ in fase di sviluppo e dovrebbe concludersi entro 24 mesi, con lโeventuale dispiegamento futuro di satelliti dimostrativiโ.
3. Programma di Sicurezza Cibernetica del COR (Comando Operazioni di Rete)
- La Difesa Italiana ha istituito il Comando Operazioni di Rete (COR) per coordinare le operazioni di sicurezza cibernetica e garantire la protezione delle reti IT e delle operazioni militari interforze.
- Progetti: Sviluppo di strumenti di Cyber Threat Intelligence, sistemi di monitoraggio e prevenzione avanzata, oltre a capacitร di analisi e condivisione delle informazioni con gli alleati NATO.
- Obiettivo: Rafforzare la resilienza cyber e migliorare la capacitร di risposta a minacce informatiche e attacchi cibernetici complessi.
- Investimento: Nel 2020 sono stati stanziati 129,3 milioni di euro solo per il rafforzamento della sicurezza informatica delle infrastrutture nazionaliโ.
4. Progetto 7SHIELD per la Sicurezza Spaziale
- Questo progetto, finanziato dalla Commissione Europea nellโambito del programma Horizon 2020, mira a sviluppare strumenti per prevenire attacchi fisici e informatici contro le infrastrutture spaziali. Include la creazione di sistemi di allerta precoce (early warning mechanism) e piani di mitigazione del rischio per garantire il ripristino delle capacitร in caso di attacco o incidente.
- Funzione: Protezione di infrastrutture spaziali e terrestri da attacchi ibridi e complessi.
- Costo: Parte di un finanziamento europeo complessivo per la sicurezza cyber e spazialeโ.
Questi progetti rappresentano un significativo passo avanti per lโItalia nella difesa dello spazio e nel rafforzamento delle proprie capacitร cibernetiche, garantendo una maggiore sicurezza e resilienza delle infrastrutture critiche.
L’Italia sarร una super potenza?
I numeri ci dicono di no, ci sono altri eserciti con molte piรน armi ma l’Italia dal 2030 in poi dovrebbe avere a disposizione tutte armi di nuova generazione, con aerei, navi, missili che possono colpire ad una distanza doppia i quella dei Nostri potenziali nemici e facendo diquello che si ha un piccolo tesoretto dausare con parsimonia.
Abbiamo armi che magari valgono 10 volte tanto un’arma vecchia della stessa specie, ecco allora che le classifiche si ridimensionano e vedono il Nostro paese tra i primi al mondo in fatto di tecnologia militare. Di certo, in ambito NATO potremmo dire la Nostra parte in caso di conflitti, vista la Nostra capacitร di proiezione, l’addestramento dei Nostri soldati e i sistemi diarma di ultimissima generazione.
Insomma: se non saremo una vera “Super potenza” dovremmo diventare una delle prime potenze militari del Mediterraneo.