Questo è un articolo di opinione, ma una opinione che si è formata su un dato di fatto: l’età media in Italia è di 48,4 anni , non è mai stata così alta e prima o poi qualcuno doveva far notare le conseguenze di questo stato di cose.
Chi ha una certa età come chi scrive ha visto una mutazione della mentalità della società italiana a 180 gradi.
Negli anni ’70 sembrava che il mondo fosse dei giovani, a ripensarci dopo 50 anni era un modo di sentire più che di vedere perchè il potere era ben saldo nelle mani delle generazioni precedenti.
L’aspettativa di vita in Italia dall’unificazione ad oggi

L’Unificazione dell’Italia è avvenuta nel 1861 e l’aspettativa di vita 10 anni dopo era di appena 30 anni.
L’enorme differenza tra i dati di oggi e quelli precedenti al 1900 sono dovuti alla mortalità infantile che prima della scoperta di alcune tecniche ostetriche, alcuni accorgimenti sull’igiene ed infine la penicillina, la vittoria su alcune malattie endemiche ha cambiato tutto. Ma non è questo il punto
Anche se già allora le persone potevano arrivare a 90 anni come oggi, ce ne arrivavano poche, sicuramente meno di oggi. La popolazione in tutto il mondo è sempre stata mediamente più giovane di oggi.
Avere una popolazione più giovane differisce completamente a livello di pensiero comune filosofico-politico da avere una popolazione più vecchia.
Le persone più anziane hanno altri bisogni rispetto ai giovani. Non pensano a crearsi una famiglia, non pensano a studiare per imparare un nuovo lavoro, hanno meno sogni, meno speranze se non quelle di crearsi una vecchiaia comoda, in salute, senza troppi pensieri.
Questo pensiero “vecchio” è quello che oggi caratterizza l’Italia in tutte le sue opere, specialmente in campo economico.
Questa filosofia di vita da vecchi è quella che ci ra dire “Vogliamo più ospedali, più medici e più infermieri”.
Un tempo le organizzazioni sindacali e i partiti di sinistra combattevano per avere salari migliori, migliore istruzione, migliori condizioni lavorative, una casa dove abitare con la famiglia.
Oggi sembra che l’unica preoccupazione sia avere qualcuno che ci assista quando staremo male.
Ma vediamo alcune differenze molto evidenti tra il pensiero dei giovani e quello degli anziani
Pensiero politico:
- Anziani Over 50: Spesso più conservatori, valorizzando la tradizione, la stabilità e l’esperienza. Possono essere più scettici verso cambiamenti radicali e dare priorità a temi come la sicurezza, la famiglia e il lavoro.
- Giovani Under 30: Tendono ad essere più progressisti, aperti al cambiamento e all’innovazione. Possono essere più sensibili a temi come l’uguaglianza sociale, i diritti civili, l’ambiente e la giustizia globale.
Pensiero filosofico:
- Vecchi: Possono avere una visione più pragmatica e concreta della vita, basata sull’esperienza e sulla conoscenza acquisita nel tempo. Possono essere più interessati a questioni esistenziali e spirituali.
- Giovani: Spesso più idealisti e ottimisti, con una visione del mondo aperta a nuove possibilità e interpretazioni. Possono essere più interessati a questioni legate all’identità, all’etica e alla tecnologia.
Bisogni:
- Anziani: Priorità spesso legate alla sicurezza economica, alla salute, alla famiglia e al mantenimento di uno stile di vita confortevole. Possono cercare stabilità e riconoscimento sociale.
- Vecchi: Bisogni legati alla realizzazione personale, alla carriera, all’indipendenza economica e alla costruzione di relazioni significative. Possono cercare esperienze nuove, avventura e libertà.
Altre considerazioni:
- Contesto storico-sociale: Le esperienze formative e gli eventi storici vissuti da ciascuna generazione influenzano profondamente il loro pensiero e i loro bisogni.
- Accesso all’informazione: Le nuove tecnologie e l’accesso a fonti di informazione diversificate possono creare un divario tra le generazioni, influenzando la formazione delle opinioni e delle priorità.
- Individualità: Nonostante le tendenze generali, è importante ricordare che ogni individuo è unico e le sue opinioni e bisogni possono variare notevolmente.
Il Partito dei NO
In questa filosofia di vita si nutre e si espande il Partito dei NO.
la filosofia del Partito dei NO è proprio figlia del “Non vogliamo rischiare, stiamo bene così come stiamo non ci disturbate dalla Nostra comfort zone“.
Ovviamente all’interno di questi movimenti ci sono anche tantissimi giovani, di cui la maggior parte per lo fa per un bisogno di autodeterminazione contro figure autoritarie come le istituzioni, forse perchè non sono riusciti a farlo a casa con i proprio genitori.
In altre parole è “Abbiamo una certa età ormai ci siamo sistemati e non vogliamo fare altri sacrifici. non vogliamo più strade, più ferrovie, più Ponti più pale eoliche, non vogliamo centrali nucleari, nonvogliamo rischiare vogliamo rimanere così, al sicuro,
Ricordiamo Alcuni Movimenti del NO attivi in Italia negli ultimi 50 anni:
Movimento No Global (o anti-globalizzazione): attivo a partire dalla fine degli anni ’90, critica gli aspetti negativi della globalizzazione economica e culturale, proponendo modelli alternativi di sviluppo e giustizia sociale.
Movimento No TAV: nato negli anni ’90 in Val di Susa, si oppone alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, contestandone l’impatto ambientale, sociale ed economico.
Movimento No MUOS: sorto in Sicilia negli anni 2000, contesta la realizzazione di un sistema di telecomunicazioni satellitari statunitense a Niscemi, denunciandone i possibili rischi per la salute e l’ambiente.
Movimento No TAP: attivo in Puglia a partire dal 2011, si oppone alla costruzione del gasdotto Trans Adriatic Pipeline, criticandone l’impatto ambientale e le ricadute economiche per il territorio.
Movimento No Vax: movimento eterogeneo che contesta l’obbligatorietà e l’efficacia delle vaccinazioni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e promuovendo la libertà di scelta terapeutica.
Movimento No Green Pass: emerso durante la pandemia di COVID-19, si oppone all’introduzione del certificato verde, contestandone l’efficacia e denunciando una limitazione delle libertà individuali.
Movimento No Ponte sullo Stretto: anche questo un movimento eterogeneo che è contrario alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
Movimento NO Nucleare: storicamente uno dei primi movimenti del NO, cioè contro grandi infrastrutture, attivo dagli anni ’70 in Italia ha avuto ungrande successo anche se in pratica ha fatto si che l’Italia sia ferma sull’energia nucleare dagli anni 80, a tutto discapito della Nostra economia e know-how ingegneristico, nucleare, scientifico.
Movimento NO pale eoliche: secondo loro deturpano l’ambiente, ultimamente è molto attivo nel Sud Italia, specialmente in Sardegna dove è riuscito a bloccare l’installazione di grandi impianti eolici.
Movimento NO pannelli solari nei campi: Secondo queste persone i pannelli solari nei campi limiterebbero l’agricoltura e imbruttirebbero il paesaggio. Dicono che che si ci vogliono i pannelli solari ma solo nei tetti delle case. Non pensando che anche loro consumano energia e da qualche parte bisognerà pure produrla.
Conseguenze del Pensiero da Anziani che ormai influenza tutta la Nostra vita in Italia, non solo l’economia o la politica.
Si pensa più a cosa è stato e al passato rispetto a cosa potrebbe essere ed al futuro .
Se si va in giro per social ( dove il numero di opinioni è notevole tanto da poterci ragionare sopra) molti sono rimasti agli scontro tra fascisti e comunisti. Se non fosse che il fascismo è caduto quando il Gran Consiglio lo fece cadere e arrestò Mussolini e il Comunismo cadde quando cadde l’Unione Sovietica e Noi per semplicità usiamo la data della caduta del muro di Berlino.
non che non ci sia stato un post-fascismo ed un post-comunismo, ovvio che sono esistiti ma non sono la stessa cosa del fascismo o del comunismo.
Quindi ecco chiacchiere, discussioni, articoli, film, telefilm e documentari su una cosa che non este o comunque non esiste più e sempre più difficile trovare discussioni, articoli, film e telefilm che parlano di come potrebbe essere: dalla conquista di Marte ad altri progetti che si potrebbero fare.
La stessa ARTE non sperimenta più, ma ormai siamo all’arte Vintage che risponvera l’arte di tanti anni fa: perchè o cononsciuta dagli anzaini che hanno i soldi per comprare quegli oggetti.
I partiti conservatori hanno più voti.
Non si rischia in nulla, progetti, nuove aziende. nuovi settori tecnologici.
Oggi molti pensano che mettersi a fare i pizzaioli o gli chef o i camerieri sia la loro ambizione.
Un tempo tutti i bambini sognavano di fare l’astronauta, questo per almeno un paio di decenni.
Stiamo diventando una sorta di nazione in cui passare le ferie, una sorta di enorme MIRABILANDIA con le città come Musei al Cielo aperto, in cui gli impieghi sono quelli del cameriere o dell’intrattenitore e in cui si divertono solo quelli che vengono dall’estero con tanti soldi.
Considerazioni:
Quello che importa non è essere contro o a favore di qualche nuova iniziativa. Il primo passo è CAPIRE PERCHE’ siamo sempre tutti contrari a tutto. Una volta che lo avremo capito può darsi anche che ci daremo il coraggio di rischiare di più .