I posti di lavoro pubblici sono da sempre molto ambiti, perchè strettamente legati al concetto di posto fisso tanto in voga da generazioni. Stipendi e contratti sicuri, che rispecchiano i desideri di ogni italiano. Oggi scopriremo insieme il mestiere di guardia carceraria, chiamato anche ” secondino ” cosa fa e tutto ciò di cui c’è bisogno per esserlo.
Un ruolo di grande dedizione e responsabilità alle dipendenze del Ministero della Giustizia, per mantenere la sicurezza nelle strutture penitenziarie e non solo. Come per molti altri pubblici ufficiali l’iter d’assunzione nella Polizia Penitenziaria è rigido e selettivo, per questo occorre comprendere, come si diventa guardia carceraria? Quali sono le mansioni? Quanto si guadagna?
Chi è e cosa fa la guardia carceraria?
Chiamata anche agente di custodia, poliziotto penitenziario o agente di polizia penitenziaria, la guardia carceraria è un soggetto addetto alla sicurezza di strutture circondariali, col compito di far rispettare le varie misure cautelative, svolgendo anche attività fuori dalla struttura stessa, come ronda o sorveglianza negli istituti di sicurezza.
Il suo ruolo è disciplinato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e in particolare dall’art. 5 della Legge 395/1990, che introduce la professione e ne stabilisce anche i compiti principali:
- Assicurare l’esecuzione di misure restrittive o limitative della libertà personale
- Garantire ordine negli istituti di prevenzione e pena tutelandone la sicurezza
- Partecipare all’osservazione e rieducazione di detenuti e internati
- Accompagnare detenuti e internati presso le apposite strutture e aree delle stesse
- Seguire condannati e internati in misure alternative alla detenzione quando previsto
- Svolgere servizio di piantonamento nelle aree interne e/o esterne
- Assistere ai servizi d’ordine, sicurezza pubblica e pubblico soccorso
Secondo la stessa legge, la guardia carceraria è un pubblico ufficiale e ricopre anche il ruolo di:
- Sostituto ufficiale di pubblica sicurezza, ma solo per ruoli direttivi o dirigenziali
- Agente di pubblica sicurezza
- Ufficiale e agente di Polizia Giudiziaria
- Agente di Polizia Stradale
Grazie al D.lgs 218/2012, gli agenti di Polizia Penitenziaria sono presenti anche nella DIA e nell’Interpol.
Stando ai dati del Ministero della Giustizia, al 2016 (ultime rilevazioni disponibili) la Polizia Penitenziaria ha un organico di 41.000 unità, subendo un taglio di -8,89% rispetto alle 45.000 unità del precedente rapporto, mentre secondo l’associazione Antigone in Italia il rapporto guardie carcerarie/detenuti è di 1:1,9, maggiore rispetto a Francia a 1:2,6, Germania 1:2,7 e Spagna 1:3,9.
Come si entra nella Polizia Penitenziaria?
Per ricoprire il ruolo di guardia carceraria sarà necessario superare un concorso pubblico, disciplinato dal D.lgs 433/1992 e indotto annualmente dal Ministero della Giustizia, che apre dai 1.500 ai 2.000 posti prevedendo:
- Prova scritta
- Prova fisica
- Accertamenti psico-fisico-attitudinali
- Valutazione titoli
Al superamento del concorso con esito favorevole, sarà poi necessario sostenere un corso di formazione obbligatorio di durata dai 6 ai 12 mesi e suddiviso in due cicli: al termine del primo ciclo si diverrà agenti in prova, mentre al superamento del secondo si verrà nominati agenti di polizia penitenziaria o agenti di custodia; infine, con uno scatto d’anzianità di cinque anni si potrà diventare agenti scelti.
Se per l’agente semplice si richiede un diploma di scuola superiore ed età inferiore ai 28 anni, discorso differente per diventare ispettori di Polizia Penitenziaria, per cui l’età massima si alza a 32 anni non compiuti, o per diventare commissari, che richiederà anche una laurea magistrale o specialistica in:
- Giurisprudenza, LMG-01
- Scienze dell’Economia, LM-56
- Scienze della Politica, LM-62
- Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, LM-63
- Scienze Economico-Aziendali, LM-77
- Teoria e Tecniche della Normazione e dell’Informazione Giuridica, 102/S
Per iscriversi ai concorsi pubblici per i suddetti ruoli occorre attenersi agli appositi bandi, pubblicati sui siti di Ministero della Giustizia e Gazzetta Ufficiale, inviando domanda entro i termini prestabiliti tramite SPID o PEC.
Cosa studiare per il concorso della Polizia Penitenziaria?
Il concorso pubblico per guardie carcerarie presenta contenuti differenti in base alle qualifiche desiderate:
- Per allievi agenti penitenziari sarà composto da una sola prova orale, che riguarderà cultura generale e materie affrontate nella scuola dell’obbligo
- Per ispettori prevedrà una prova preselettiva, prova scritta e orale su diritto penale, amministrativo, costituzionale e civile
- Per allievi commissari si avranno tre prove scritte e una orale su diritto penitenziario, penale e processuale penale, con riferimento alle attività di polizia giudiziaria
In tutti i casi sono richieste poi conoscenze della lingua straniera prescelta e capacità basilari d’informatica.
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Quali requisiti per diventare guardia carceraria?
Per partecipare al concorso pubblico ed entrare in Polizia Penitenziaria occorre rispettare una serie di requisiti obbligatori:
- Burocratici
- Cttadinanza italiana
- Godimento diritti civili e politici
- Età tra 18 anni e 27 anni, con limite innanzato fino a +3 anni per chi già assunto o per la durata del servizio militare, fino a 32 anni non compiuti per ispettori e commissari
- Diploma di scuola superiore, contrariamente al passato in cui era richiesta solo licenza media, laurea magistrale per commissari
- Qualità morali e di condotta
- Efficienza e idoneità fisica, psichica e attitudinale ai sensi degli artt. 122, 123, 124 e 125 del D.lgs 443/1992 e successive integrazioni e modificazioni
- Fisici
- Sana e robusta costituzione
- Percentuale di massa grassa tra 7% e 22% per candidati di sesso maschile e tra 12% e 30% per candidate di sesso femminile
- Percentuale di massa magra teorica non inferiore al 40% per candidati di sesso maschile e non inferiore al 28% per candidate di sesso femminile
- Forza muscolare non inferiore a 40 kg per candidati di sesso maschile e non inferiore a 20 kg per candidate di sesso femminile
- Capacità visive normali
- Funzione uditiva normale
- Apparato dentario in salute, con non più di 12 denti sostituiti da protesi
- Attitudinali
- Livello evolutivo che consenta crescita e integrazione per maturazione, esperienza di vita, sviluppo di carattere e senso di responsabilità
- Controllo emotivo verso impulsività, sbalzi d’umore e coordinazione motoria
- Capacità intellettiva che consenta di affrontare situazioni nuove con soluzioni ad approccio dinamico-pratico
- Adattabilità, socievolezza, predisposizione al gruppo e alle dinamiche di lavoro
Mancata idoneità psico-fisico-attitudinale, così come imperfezioni fisiche, infermità o alterazioni come piercing o tatuaggi visibili, possono rappresentare cause di scarto della propria candidatura.
Quanto guadagna una guardia carceraria in Italia?
Sul lato economico, l’agente penitenziario d’esperienza media percepisce uno stipendio di tutto rispetto, una retribuzione media lorda di 22.500 euro/anno, corrispondenti a 1.350 euro/mese netti, con notevoli differenze a seconda di esperienza e qualifica:
- 1.150 euro/mese per allievi agenti
- 1.450 euro/mese per agenti con esperienza inferiore a 5 anni
- 1.672 euro/mese per agenti con esperienza superiore a 5 anni
- 1.966 euro/mese per ispettori
- 2.233 euro/mese per commissari
Compensi importanti, ma inferiori a quelli di colleghi esteri, come guardie carcerarie in Germania, che percepiscono 1.600 euro/mese netti, Francia, 1.700 euro/mese, Austria, 2.100 euro/mese o Regno Unito, l’equivalente di 2.600 euro/mese.
Conviene fare la Guardia carceraria?
Il 31 marzo 2022 il Ministero della Giustizia ha indotto un nuovo concorso annuale per 1.758 agenti carcerari, di cui 1.318 uomini e 440 donne, con programma delle prove d’esame che sarà comunicato il 25 ottobre: anche senza statistiche precise, facile capire che questa posizione prevedrà un’affluenza oltremodo maggiore alla sua disponibilità.
A conti fatti, nonostante sia spesso sottovalutata e abbia subito nel tempo diversi tagli, la Polizia Penitenziaria è ancora un obiettivo importante per molti italiani che, facendo valere le loro capacità fisico-psicologiche, desiderano mettersi al servizio della sicurezza e dell’ordine pubblico, con assoluta responsabilità e diligenza. Nel farlo si impegneranno anche per raggiungere un vero e proprio posto fisso, tanto datato quanto ancora agognato da tutti nonostante i cambiamenti degli scenari lavorativi.
E’ pericoloso entrare in polizia penitenziaria?
Non giriamoci intorno: è un lavoro che molti nemmeno pensano di fare, in quanto si è tutto il giorno in rapporto con criminali e pure qualche assassino che magari deve scontare in carcere quello che gli rimane da vivere e non ha quindi più nulla da perdere.
Fare la Guardia carceraria non è un lavoro per tutti. Bisogna avere nervi saldi e molta fiducia e in se stessi, oltre che bisogna avere una forte preparazione a livello di rapporti umani ed essere pronto per qualsiasi evenienza.
Ma che razza di lavoro , è come lavorare in un manicomio credo, ne conosco qualcuno e sono tutti esauriti con vari tic, si fanno passare per polizia “quella vera” ma non è affatto vero, sono paragonabili a guardie ospedaliere, o roba simile, immaginate se vedete un crimine chi chiamate?
SI E’ VERO E’ UN LAVORO DIFFICILE, MA TI POSSO ASSICURARE ALCUNE COSE:
1 SONO POLIZIA A TUTTI GLI EFFETTI, MA SPECIALIZZATI IN CARCERI, 2 SE PRENDI MOLTI POLIZIOTTI CARABINIERI ECC NON SONO IN GRADO DI FARLO.
PER IL RESTO SONO ARMATI, E SONO ADDESTRATI (QUANDO LE COSE FUNZIONANO BENE), AL CORPO A CORPO PERCHÉ’ IN CARCERE SI FA SERVIZIO DISARMATI. PURTROPPO SONO MOLTO SOGGETTI A RICATTI MINACCE SEQUESTRO DI PERSONA ECC SOPRATUTTO SE HANNO FAMIGLIA.
PAGATI E RISPETTATI MENO DEI COLLEGHI DI POLIZIA. E’ VERO SONO STRESSATI, MA L’ORIGINE DEI PROBLEMI SONO TANTI E INTERNI, NON FACCIO LA LISTA.