Quanti poveri ci sono in Italia e quanti negli Stati Uniti ed in Europa?
Spesso si legge nei giornali che il numero dei poveri in Italia è in aumento, che gli Stati Uniti è il paese delle ricchezze, che l’Europa sfrutta la propria popolazione e che sicuramente si vive meglio in America che in Italia.
Purtroppo la maggior parte delle persone in Italia non legge giornali seri, e per seri intendiamo giornali che riportano DATI verificabili da fonti attendibili, ci si nutre di gossip, di opinioni, di sensazioni, che troppo spesso sono vere e proprie fake-news.
Cosa significa essere poveri?
Cosa significa essere poveri? C’è chi pensa che essere povero significhi non potersi permettere di comprare ciò che vuole, come un bel vestito, o un bello smartphone, oppure non si possa permettere un pranzo al ristorante, oppure non possa andare in vacanza.
Un tempo era più facile, la povertà era anche più netta, ma da quando sono arrivati i servizi sociali per tutto, questo è tutto più confuso e ogni stato o organizzazione di Stati, si sono dati dei parametri.
Ade esempio in Italia l’ISTAT considera persone in povertà assoluta da 3 parametri principali:
- Il numero del nucleo familiare ( si parte dai single).
- L’età dei componenti familiari ( bambini, di quale età scolare, adulti, o anziani in età da pensione)
- Il posto dove vive ( Nord, Centro, Sud).
Facciamo qualche esempio di povertà assoluta secondo i parametri del Governo italiano:
- E’ considerato un povero assoluto un single di 30 anni che abiti in una media città del centro che guadagni meno di 598 euro al mese.
- E’ considerata in povertà assoluta una famiglia di 4 persone con 2 figli piccoli e genitori di 40 anni che abiti in una grande città del Nord, che guadagni meno di 1.465 euro al mese.
- E’ considerata in povertà assoluta una famiglia di 5 persone di cui 3 bambini di 3 età diverse, 1 adulto di 40 anni ed un anziano di 75 che abiti nel Mezzogiorno in una piccola città che guadagni meno di 1.283 euro al mese.
Bisogna sottolineare che qui si parla di reddito, quindi sono calcoli fatti basandosi sulle dichiarazioni dei redditi e su modelli ISEE, quindi non vengono considerati gli aiuti di Stato come la SIA la social card, case assegnate dal Comune, che sono previsti per le famiglie più bisognose, o aiuti che possono arrivare da enti caritatevoli quali Caritas o ONG laiche. Come si può vedere, il termine “povertà assoluta” è usato in modo molto ampio.
Nel parlare tra persone e quando si leggono i giornali, se si legge che milioni di persone sono in “povertà assoluta” si pensa che questa gente non abbia nemmeno un centesimo per mangiare, mentre questo termine non corrisponde a quella realtà, da qui avvengono molte distorsioni nella percezione della povertà effettiva di un paese, usate spesso in campagna elettorale, come abbiamo visto recentemente.
I poveri negli Stati Uniti
Il primo step per considerare una persona povera negli Stati Uniti, sono quelli che hanno a disposizione MENO di 2 $ al giorno per vivere ( + eventuali aiuti dello Stato).
Si parla di persone che hanno meno di 60 euro al mese per vivere e nei progrediti Stati Uniti ci sono 1,5 milioni di famiglie in questo stato di povertà, tra cui 2,5 milioni di bambini fino al 2011.
Il numero di poveri negli USA è molto più alto di quello che si potrebbe pensare: secondo la Banca Mondiale, nel 2013 769 milioni di persone vivevano con meno di $ 1,90 al giorno; loro sono i più poveri del mondo. Di questi, 3,2 milioni vivono negli Stati Uniti e 3,3 milioni in altri paesi ad alto reddito (la maggior parte in Italia, Giappone e Spagna).
La demonizzazione dei poveri negli Stati Uniti, un tred che ci potrebbe riguardare:
C’è anche un nuovo fenomeno che sta iniziando a riguardare l’Italia, cioè la demonizzazione dei poveri.
Ormai negli USA una persona estremamente povera, quella che incontriamo per strada che dorme per strada e che magari ci chiede i soldi, viene vista dalla maggior parte della popolazione come una potenziale minaccia, il sentimento prevalente è passato dalla compassione al rifiuto della povertà, tendenza evidente anche nel Nostro paese.
Chi usa droghe negli Stati Uniti viene espulso dai programmi di welfare, non ha più diritto ad una casa, non ha diritto ai pasti gratuiti, viene incarcerato e i figli vengono portati via dalle famiglie. Questo non fa altro che generare altro disagio sociale, altra povertà, e aumenta la difficoltà di reinserimento di queste persone nella società, in pratica si stanno producendo un enorme numero di persone che potremmo considerare come i PARIA delle caste indiane di qualche decennio fa, gli intoccabili, disprezzati da tutti e a cui la società non offre altro che il carcere, trasformando il sistema carcerario americano nel più grande del mondo per rapporto detenuti/numero di abitanti.
Queste qui sopra, non sono delle Nostre opinioni, ma le conclusioni dell’indagine della Banca Mondiale sulla povertà nei paesi occidentali e sopratutto negli Stati Uniti.
Le differenza tra povertà in Italia e povertà negli Stati Uniti
I migliaia di poveri nella downtown di Los Angeles che dormono per strada
Come si vede nel filmato qui sopra, questa è la situazione di una grande città americana come Los Angeles: migliaia di senza tetto che non hanno un minimo di assistenza, nemmeno un tetto sotto il quale dormire.
Se è vero che anche in Italia ci sono i barboni, sempre più presenti in città come Roma ad esempio, la differenza si nota eccome, specialmente dalle persone che compongono questa umanità.
Da Noi la percentuale di barboni è fatta per lo più da stranieri di tutte le nazionalità, ma negli Stati Uniti si tratta proprio di persone nate in questo paese, che per vari motivi non hanno più nemmeno un tetto dove stare.