Ecco una storia strana, curiosa e se vogliamo misteriosa tra tecnologia, armi nucleari, spy-story e criptovalute .
In un edificio poco appariscente ma altamente protetto, situato vicino a una delle basi militari statunitensi più strategiche, i misteriosi supercomputer di Pechino operano 24 ore su 24.
Ufficialmente, questa struttura è conosciuta come una “miniera di bitcoin“, fondata nel 2022 dalla società cinese di criptovaluta MineOne per generare i codici complessi necessari per le nuove monete elettroniche, che richiedono una notevole potenza di calcolo.
Tuttavia, a Washington sono stati sollevati sospetti a causa della vicinanza di questo sito cinese di proprietà privata, situato a solo un miglio dai cancelli della base aeronautica Warren a Cheyenne, nel Wyoming, a un’area cruciale che ospita una delle tre basi statunitensi per i voli intercontinentali. missili balistici con testate nucleari.
La scelta di una località così remota e isolata per l’attività cinese, che ha sedi aziendali in vari paradisi fiscali, solleva interrogativi sulla trasparenza.
L’attività in corso di ingegneri e tecnici cinesi sul sito inizialmente passò inosservata fino allo scorso ottobre, quando Microsoft, che gestisce un vicino centro di elaborazione dati per il Pentagono, allertò il governo degli Stati Uniti.
Solo il lunedì precedente il presidente Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo in cui dichiarava l’operazione mineraria cinese un “rischio per la sicurezza nazionale”. L’ordine impone lo smantellamento della struttura entro 90 giorni e la vendita dei suoi terreni entro 120 giorni, riflettendo le crescenti preoccupazioni degli Stati Uniti sulle implicazioni di tali operazioni vicino a infrastrutture critiche per la sicurezza nazionale.
Devono andarsene tra 90 giorni
La società cinese ora ha 90 giorni per sloggiare e trovarsi un altro posto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo che vieta alla MineOne Cloud Computing Investment I LP, una società legata agli interessi cinesi, di acquisire proprietà vicino alla base aeronautica Francis E. Warren a Cheyenne, nel Wyoming, inoltre dovrà andarsene dal posto che occupa ora.
Questa decisione sottolinea le preoccupazioni per la sicurezza nazionale a causa della vicinanza delle operazioni previste dalla compagnia a un’installazione militare cruciale. La base è un sito chiave per le operazioni missilistiche nucleari degli Stati Uniti, che ospita missili balistici intercontinentali (ICBM) che sono fondamentali per le capacità di deterrenza strategica del paese.
La proprietà specifica, Lotto 1, Blocco 10 North Range Business Park 3rd Filing, destinata allo sviluppo di MineOne, ha sollevato allarmi all’interno dell’amministrazione Biden a causa dell’elevata potenza ed energia richieste dall’estrazione di bitcoin, ponendo rischi inaccettabili data l’importanza della difesa del sito.
La base aeronautica Francis E. Warren gioca un ruolo fondamentale nella strategia di difesa degli Stati Uniti, fondata alla fine del XIX secolo e intitolata al primo governatore del Wyoming. Serve come pietra angolare nella strategia di deterrenza nucleare del paese, ospitando missili Minuteman III che sono parte integrante della triade nucleare statunitense, insieme a missili balistici lanciati da sottomarini (SLBM) e bombardieri strategici.
La posizione strategica della base a Cheyenne, nel Wyoming, beneficia di un relativo isolamento e di un terreno protettivo, rendendo di fondamentale importanza che qualsiasi potenziale minaccia, comprese quelle indirettamente poste da attività economiche come la proprietà fondiaria e lo sviluppo, sia rigorosamente esaminata.
Perchè gli Stati Uniti hanno ancora siti di missili nucleari
Gli Stati Uniti mantengono siti di missili nucleari per diverse ragioni, principalmente legate alla loro strategia di deterrenza nucleare e alla sicurezza nazionale:
Deterrenza: La presenza di un arsenale nucleare credibile e la capacità di lanciare missili balistici intercontinentali (ICBM) serve a scoraggiare potenziali avversari dall’attaccare gli Stati Uniti o i loro alleati. L’idea è che la minaccia di una rappresaglia devastante dissuada qualsiasi aggressione.
Sicurezza nazionale: In un mondo in cui altre nazioni possiedono armi nucleari, gli Stati Uniti ritengono che mantenere un proprio arsenale sia fondamentale per la loro sicurezza nazionale. Questo garantisce che abbiano la capacità di rispondere a qualsiasi minaccia nucleare.
Alleanze: Gli Stati Uniti hanno impegni di sicurezza con numerosi alleati in tutto il mondo. La presenza di armi nucleari americane contribuisce a rassicurare questi alleati e a scoraggiare potenziali aggressori.
Stabilità strategica: Sebbene possa sembrare paradossale, la presenza di armi nucleari da parte di diverse nazioni può contribuire a mantenere una sorta di equilibrio e stabilità strategica. Nessuna nazione vuole rischiare un conflitto nucleare, sapendo che le conseguenze sarebbero catastrofiche per tutti.
Modernizzazione: Gli Stati Uniti investono nella modernizzazione del loro arsenale nucleare per garantire che rimanga efficace e sicuro. Questo include il miglioramento dei missili, delle testate e delle infrastrutture di supporto.
Tuttavia, è importante notare che il mantenimento di armi nucleari è oggetto di dibattito e controversia. Alcuni sostengono che queste armi rappresentano un rischio inaccettabile per l’umanità e che gli sforzi dovrebbero concentrarsi sul disarmo nucleare. Altri ritengono che, in assenza di un disarmo globale, gli Stati Uniti debbano mantenere un arsenale nucleare per garantire la propria sicurezza e quella dei loro alleati.