Uno dei lavori che sta avendo un buon successo è quello di fare l’autista a noleggio di un pulmino per turisti, i famosi NCC , che chi abita nelle piccole e grandi città dove c’è molto turismo, conosce bene.
Quando parliamo di NCC (Noleggio Con Conducente), parliamo di una forma particolare di trasporto pubblico che sta avendo molto successo negli ultimi anni su scala globale (tutti noi abbiamo sentito parlare, almeno una volta, dell’ APP Uber).
Ma chi è, e come si diventa autista NCC?
Come funziona la NCC in Italia, il Noleggio Con Conducente
Il noleggio con conducente è una realtà a forte diffusione anche in Italia: vediamo di capirne qualcosa di più.
Il servizio NCC appartiene, come categoria, al settore dei servizi pubblici non di linea: trasporto collettivo, od individuale di persone.
Il servizio è da considerarsi come integrativo rispetto a quelli già esistenti, come i servizi pubblici di linea.
Il primo passo per affrontare tale “fenomeno” è sgomberare ogni dubbio in merito ad una possibile attività di taxi, l’NCC ha poco o niente in comune con il Taxi.
In primis, possiamo dire che un’autista NCC, rispetto ad un taxista, ha una organizzazione del proprio lavoro totalmente differente. A tal proposito, non esiste una zona stradale come le piazzole di sosta Taxi per un autista NCC, inoltre, un autista NCC può esercitare la propria attività senza limitazioni territoriali. Senz’ altro l’ aspetto fondamentale è rappresentato dal potere offrire al cliente un servizio in base ad una trattativa privata, e quindi, volendo, anche rifiutarla.
Come si diventa autista NCC? Cosa serve per diventare un Conducente di Mezzo a Noleggio?
Al momento, allo stato dei fatti, la risposta è sì, ma con precisazioni.
Preliminarmente un autista NCC deve avere questi requisiti: avere almeno 21 anni, e massimo 55. Successivamente non devono esistere pendenze penali a suo carico, ed aver assolto gli obblighi scolastici.
Questi i requisiti di base. A seguire poi quanto a seguire.
Un autista NCC ha bisogno fondamentalmente di una patente B in corso di validità, e di un certificato KB.
Cos’è il Certificato KB per diventare Autista NCC
1) Quest’ultimo è un certificato simile alle abilitazioni professionali, e serve per poter guidare taxi, auto e motoveicoli (da noleggio con conducente) con un peso eccedente 1,3 tonnellate.
Il certificato KB viene ottenuto con un esame teorico presso le Motorizzazioni civili competenti, con rinnovo quinquennale accompagnato da una visita medica, proprio come si fa con una normale patente B per auto. Durante l’ esame bisogna dare prova di conoscere le normativa del Codice della strada, dei regolamenti attuativi, e locali in essere.
Importanza di rilievo assume la conoscenza geografica del territorio di riferimento. Nulla di impossibile, quindi.
Tale formalità si accompagna all’ iscrizione al Ruolo di conducenti di servizi pubblici non di linea in essere presso le competenti Camere di Commercio. L’ iscrizione al Ruolo avviene dopo l’ ottenimento del già citato certificato KB.
L’ iscrizione a Ruolo, giusto per precisare, serve anche per esercitare l’attività di conducente di veicoli pubblici non di linea qualora si assuma la veste di sostituto del titolare per un periodo di tempo limitato, o si diventi dipendente di una impresa che esercita l’ attività di noleggio con conducente.
2) Il secondo passaggio prevede, poi, l’ ottenimento di una autorizzazione da parte del Comune dove si intende svolgere l’attività. A tal fine bisognerà partecipare ad un concorso pubblico per titoli ed esami.
Il superamento dell’esame permette di conseguire l’ autorizzazione, riferita ad ogni singolo veicolo, anche se è ammesso il cumulo di autorizzazioni per un singolo soggetto.
È importante sottolineare come l’ autorizzazione è subordinata all’ esistenza di un’ area (rimessa) dove i veicoli sono messi in sosta, ed a disposizione degli utenti.
Coloro che hanno acquisito la suddetta autorizzazione, possono chiedere l’ iscrizione all’ Albo delle Imprese Artigiane, e quindi assumere la qualifica di artigiano/impresa artigiana.
L’ esercizio dell’attività come NCC è possibile anche come socio di cooperativa già esistente (cooperativa di lavoro).
Breve sunto delle normative di riferimento
Proviamo a riassumere brevemente la normativa, fondamentale, di riferimento.
La prima normativa di riferimento è del 1992: Legge n. 21 del Gennaio 1992 – normativa quadro per il trasporto di persone tramite servizi pubblici non di linea.
In Lombardia vige, inoltre, il Regolamento Regionale n. 6 del Dicembre 2014.
È fondamentale, inoltre, tenere presente come ogni Regione legifera a livello locale, ed inoltre a livello di amministrazioni locali vi sono molteplici regolamenti da osservare.
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Quanto si guadagna a fare il conducente di mezzi a noleggio?
Conviene l’attività di noleggio con conducente?
La domanda presenta alcune difficoltà nel voler stimare un guadagno medio di un soggetto che decide di voler esercitare un’ attività come NCC. Tali difficoltà dipendono, in primis, dalla tipologia di clientela che si riesce ad acquisire. Vi è poi la concorrenza, e le difficoltà iniziali di inserimento nel mercato.
Sicuramente, rispetto ad un tassista tradizionale, vi sono migliori margini di guadagno: il conducente NCC non ha tariffe regolamentate da applicare come un taxista.
Tra le voci di spesa primarie vi è, come primo fattore da considerare, l’ acquisto del veicolo, la manutenzione , benzina, autostrada, bollo, assicurazione, ( per ripagare eventuali incidenti) normale cambio di gomme, freni, olio.
Vi è poi da considerare il costo della rimessa, previsto anche per solo una auto disponibile.
Vi sono poi i costi fiscali: non è possibile esercitare la propria attività senza emissione di regolare fattura. I contributi Inps sono poi applicabili regolarmente.
Chi decida di cominciare da zero tale attività, magari indirizzandosi al settore turismo, è bene che si faccia assistere da un professionista per valutare costi ed obiettivi dell’ attività da intraprendere.
Bisogna quindi mettere in conto l’apertura di una ditta individuale, magari il regime fiscale dei minimi.
Molto interessante, come sopra accennato, è l’ esercizio di una attività NCC in ambito turistico.
A livello regionale vi sono molteplici società, e singoli, che si dedicano specificamente al servizio turistico NCC.
Lo staff NCC, od il singolo impegnato nell’ offrire un servizio in ambito turistico, deve organizzare ogni spostamento del cliente, curare i luoghi di interesse turistico da presentare, etc.
Ad esempio, in città come Roma, Venezia, Milano etc., chi offre un servizio NCC deve offrire professionalità, cortesia, curare la qualità del servizio, il prezzo e molto altro.
Un servizio NCC turistico deve curare, inoltre, l’ itinerario del cliente attraverso i luoghi più rinomati, organizzando, del caso, tour che rispecchino le necessità e le aspettative del cliente.
In sostanza, in ambito turistico serve un forte orientamento al cliente, offrendo un servizio personalizzato, curato a prezzi competitivi, considerato che il settore sta crescendo, così come la concorrenza.
In quest’ambito non basta solo avere un buon mezzo e tutti i documenti in regola, bisognerà anche avere un sito internet e farsi pubblicità nei social, specialmente con le recensioni dei clienti stranieri che possono veramente fare la differenza.
In questi casi, se si considera che un pulmino può tranquillamente trasportare l’autista + 6 persone + i bagagli, si può veramente guadagnare bene.
Si pensi cosa significa portare a spasso per l’Italia un gruppo di 6 stranieri, con AD ESEMPIO la modica cifra di 50 euro a testa ( da mattina a sera) , sono almeno 300 euro al giorno. Ma considerate che i prezzi sono molto più alti di questo.