Quali sono le novità principali per la pensione nel 2019? Ecco 10 domande e risposte su pensioni 2019, dall’arrivo del nuovo sistema di conteggio Quota 100 un modo di andare in pensione anticipata.
Il Governo Gialloverde ha varato interessanti novità rispetto alle pensioni in Italia.
Ora si può andare in pensione a Quota 100, cioè 38 anni di contributi lavorativi versati + 62 anni di età .
Come vedrete in una tabella di seguito però, l’Italia è uno dei paesi OCSE dove – di media – si va in pensione prima.
Pensione Requisiti
10 domande e risposte su pensioni, iniziamo dicendo che il 2019 introduce un incremento di 5 mesi, base, tra i requisiti per poter accedere alla generalità delle pensioni. Se ne differenzia, però, la pensione anticipata ordinaria (previsione Decreto Legge), per la quale i requisiti rimangono gli stessi: decorrenza posticipata di 3 mesi con la reintroduzione delle finestre.
Sarà possibile lasciare il lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi (per le donne, 41 anni e 10 mesi), ovviamente con la decorrenza della finestra prevista. In alternativa sarà possibile lasciare il posto di lavoro con la pensione anticipata contributiva: 64 anni di età e 20 anni di contributi, o 41 anni di contributi e 3 mesi aggiuntivi di finestra, qualora lavoratori precoci.
La quota 100 prevede che con un minimo di 62 anni di età , e 38 di contributi, si possa andare in pensione.
LEGGI ANCHE >> Come andare in pensione Oggi –
10 Domande e Risposte su Pensione: Requisiti, Calcolo – FAQ
Pensionamento anticipato, novità dal 2019
Il Decreto Pensioni, recentemente emesso dal Governo, prevede anche per quest’ anno la possibilità di una forma di pensionamento anticipato.
I requisiti, di base, sono sempre quelli dell’ anno 2018: 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici, e 42 anni 10 mesi per i lavoratori. Sono previste finestre mobili che spostano la decorrenza della pensione di 3 mesi.
Il calcolo della prestazione pensionistica anticipata avverrà con pieno sistema retributivo fino a 31.12 2011, e successivamente sistema contributivo (maturazione di 18 anni contributi versati al 31.12.1995).
Per chi dispone di meno 18 anni di contribuzione al termine del 1995, la prestazione sarà calcolata col sistema retributivo, sino al 31.12.1995, e poi regime contributivo.
Regime contributivo pieno se non si dispongono di contributi versati al 31.12.1995.
Pensione lavoratori precoci
Un lavoratore, o lavoratrice precoce, deve aver versato almeno 12 mesi di contributi prima di aver compiuto i 19 anni.
Questi soggetti possono ottenere la pensione anticipata (nel 2019), con quota 41: 41 anni di contributi versati, e contemporanea appartenenza a specifiche categorie tutelate come disoccupati, o invalidi al 74% minimo.
Per coloro che maturano i requisiti entro il 31.12.2019, è possibile fare domanda fino al 1 Marzo 2019. Le domande tardive dovrebbero essere valutate: massimo invio al 30.11.2019.
Se i requisiti maturano entro il 31.12.2020, la domanda può essere presentata sino al 1 Marzo 2020, con simile trattamento per le domande tardive (invio massimo sino al 30.11.2020).
Esiste ancora l’ opzione Donna?
Sì: il Decreto pensioni ha prorogato tale regime dedicato alle lavoratrici, mettendole nelle condizioni di abbandonare il mondo del lavoro, con la rinegoziazione della pensione.
I requisiti prevedono il raggiungimento di 58 anni di età , e 35 di contributi versati entro il 31.12.2018.
È in essere, comunque, una finestra di attesa di 12 mesi dalla maturazione del requisito, alla liquidazione della pensione.
In caso di lavoratrici autonome, si devono aver raggiunto i 59 anni di età , con 35 di contributi al 31.12.2018.
Finestra di attesa, simile al caso precedente, ma di 18 mesi.
Il regime Ape volontario è stato prorogato?
Sì: sia il regime Ape volontario, e Social, sono prorogate.
L’ Ape volontario, ossia l’ anticipo pensionistico che permette di lasciare il mondo del lavoro con 3 anni e 7 mesi di anticipo, rispetto ai requisiti pieni per la pensione di vecchiaia, è in essere anche per il 2019.
È prevista ancora la richiesta di un prestito bancario, con restituzione in 20 anni decorrenti dalla maturazione dei requisiti per la pensione.
Ricordiamo, come, l’ Ape volontario non corrisponde alla pensione futura (limite massimo Eur 1500,00), e può oscillare tra il 75, 80, 85, e 90% dell’ importo mensile della futura pensione (durata di fruizione dell’Ape maggiore di 36 mesi, tra 24 e 36 mesi, tra 12 e 24 mesi, o inferiore a 12 mesi).
E l’ Ape Social?
Similmente prorogato l’ Ape Social: anticipo pensionistico a carico dello Stato per chi matura i requisiti pensionistici sino al termine del 2019.
Come sono disciplinati i lavori usuranti e notturni nel 2019?
Per il 2019 sono invariati i requisiti per avere la pensione per coloro che svolgono lavori usuranti, e turni notturni.
Pensione di anzianità ottenibile con 35 anni minimo di contributi, e 61 anni e 7 mesi di età anagrafica.
Non è più prevista la finestra di 12 mesi, o 18 mesi (dipendenti pubblici), di attesa per la liquidazione della pensione a seguito dell’ abolizione della stessa con la Legge di Bilancio 2017.
Cos’è la pensione di cittadinanza?
Nel 2019, oltre a partire il Reddito di cittadinanza, vi sarà la partenza della pensione di cittadinanza.
Si tratta di un provvedimento che riguarda i soggetti che hanno più di 67 anni, con possibilità di incremento della pensione sino ad un massimo di Eur 780,00 mensili (rispettando requisiti patrimoniali e reddituali specifici).
Similmente al reddito di cittadinanza, anche la pensione di cittadinanza dovrebbe essere erogata con una carta acquisti, e sarà una integrazione al trattamento minimo (per l’ anno 2019 somma pari ad Eur 513,01).
Come funziona la pensione anticipata a 64 anni?
Nel 2019, i lavoratori che hanno diritto al calcolo (con regime interamente contributivo della propria pensione), possono ottenere la pensione anticipata a 64 anni di età anagrafica.
Questi i requisiti: 64 anni di età , minimo di 20 anni di contributi versati, un assegno di pensione che deve essere pari a 2,8 volte l’ assegno sociale (Eur 1268,40 mensili per l’ anno 2018. Per il 2019, non si sa ancora se l’ assegno sociale resti pari ad Eur 453,00 o variato).
Cos’ è la quota 100?
Di quota 100 se ne è molto parlato, e si continua a farlo. Tale forma pensionistica anticipata partirà dal mese di Aprile 2019.
In parole semplici, sarà possibile lasciare il mondo del lavoro, quando sommando l’ età anagrafica e la contribuzione posseduta, otteniamo un risultato pari a 100. Tuttavia, non tutti coloro che raggiungono quota 100 potranno andare in pensione con tale regime, infatti la quota 100 è fruibile solo se si abbia un minimo di 62 anni di età , e contributi versati per 38 anni.
Importante come la quota 100 possa essere raggiunta anche cumulando contributi versati in Casse diverse.
È prevista l’ applicazione di finestre mobili di 3 mesi (generalità ), e 6 mesi per i dipendenti pubblici. Ai dipendenti scolastici si applicherà la finestra unica (annuale).
Il calcolo della pensione avverrà : con il sistema retributivo sino alla fine del 2011, successivamente col sistema contributivo per coloro che abbiano almeno 18 anni di contributi al termine del 1995.
Il calcolo avverrà col sistema retributivo sino al termine del 1995, e poi col regime contributivo per chi disponga di meno 18 anni di contributi alla fine del 1995.
Regime pienamente contributivo per coloro che non possiedono contributi versati al termine del 1995.
Conviene andare in pensione con questi meccanismi?
Dipende.
- No non conviene, se puntate ad un assegno pensionistico pieno e consistente. Se decidete di usufruire di strumenti come Quota 100 o APE o Ape Social, facendo il calcolo della pensione, vi accorgerete che prenderete meno soldi, in alcuni casi anche meno del 25%. Ma ovviamente si tratta di scelte di vita personali.
- Conviene, se puntate più ad essere liberi dalla schiavitù del lavoro, se vi siete stancati del lavoro che fate ormai da 38 anni , e siete disposti a rinunciare a qualche centinaio di euro in meno rispetto ad un assegno pensionistico pieno.
https://www.economia-italia.com/reddito-di-cittadinanza-quando-si-prendono-i-soldiÂ
https://www.economia-italia.com/calcolo-reddito-di-cittadinanza