Quando ci Sarà l’IPO delle azioni RAI per la Privatizzazione RAI?

Il Governo vuole rendere la RAI pubblica, quotandola in borsa con una IPO e mantenendo il pacchetto di maggioranza questo renderà la RAI tecnicamente privata e anche il Canone dovrebbe essere abolito vediamo quando ci sarà e quanto frutterà una eventuale privatizzazione della RAI

Privatizzare la RAI tanti ne hanno parlato e nessuno ci è riuscito

Privatizzare la RAI è uno di quei pensieri ricorrenti della politica italiana che ogni tanto ritorna-E’ un po come la privatizzazione dell’ANAS o del Ponte Sullo Stretto, una cosa inevitabile in una economia di mercato ma che in un paese molto conservatore e con un’età media di 45 anni è difficile da fare, visto che le persone guardano ormai più indietro che in avanti ed hanno paura di tutte le novità.

La novità dal Governo Meloni

Il governo italiano sta valutando l’idea di vendere una quota della Rai ai privati, mantenendo comunque il controllo pubblico, secondo quanto riportato dal Messaggero. Questa proposta, osteggiata da alcuni partiti della maggioranza come Lega e Forza Italia, mira a garantire una maggiore indipendenza alla Rai e a ottenere risorse finanziarie per la prossima legge di stabilità. Tuttavia, la parziale privatizzazione della Rai, che controlla il 65% di Rai Way, appare improbabile a causa delle divergenze tra i partiti della maggioranza e della situazione finanziaria della Rai, che nel FY23 aveva un debito di 568 milioni di euro e un EBIT di 49,7 milioni di euro a livello di gruppo, ma negativo per 118,4 milioni di euro a livello di Rai S.p.A.

Non ci si aspetta novità nel fronte delle operazioni di fusione e acquisizione per Rai Way con i risultati del secondo trimestre, che verranno pubblicati il 1° agosto. È più probabile un aggiornamento del management sulla recente riorganizzazione manageriale e sulle nuove iniziative di investimento. Queste iniziative, che includono data center edge, hyperscaler DC e rete CDN, avranno ritorni spostati nel lungo periodo e saranno trascurabili nel breve termine. L’unico cambiamento significativo a breve termine resta la combinazione con EI Towers. Si conferma il rating BUY con un prezzo target di 7,50 euro per azione, che riflette un valore equo di circa 6,6 euro per azione basato su una valutazione DCF e un ulteriore potenziale di crescita dalle sinergie con EI Towers e dalle opportunità di diversificazione.

12.000 dipendenti e 12 canali; la RAI è uno stipendificio senza fine

Non sappiamo se la Rai è giusto o meno privatizzarla ma sappiamo di certo che pagare un canone per tenere 12 canali tra Tv e Radio aperti e 12.000 dipendenti ci sembrano decisamente troppi ( e 20 redazioni regionali )

Ormai la RAI è diventata negli anni uno stipendificio per amici di politici, votanti di politici, artisti troppo scarsi per poter tirare avanti con la solo loro professione ma certamente politicizzati

. La RAI (Radiotelevisione Italiana) ha circa 12.000 dipendenti.

Per quanto riguarda i canali, la RAI ne gestisce un ampio numero, suddivisi in diverse categorie:

Canali televisivi generalisti:

  • Rai 1
  • Rai 2
  • Rai 3

Canali televisivi tematici:

  • Rai 4
  • Rai 5
  • Rai Movie
  • Rai Premium
  • Rai Gulp
  • Rai Yoyo
  • Rai Storia
  • Rai Scuola
  • Rai News 24
  • Rai Sport + HD

Canali radiofonici:

  • Rai Radio 1
  • Rai Radio 2
  • Rai Radio 3
  • Rai Isoradio
  • Rai Gr Parlamento
  • Rai Radio 1 Sport
  • Rai Radio 2 Indie
  • Rai Radio 3 Classica
  • Rai Radio Techete’
  • Rai Radio Live
  • Rai Radio Kids

Inoltre, la RAI gestisce anche canali regionali e canali trasmessi all’estero tramite Rai Italia.

Cosa accadrà ora.

Niente.

Ormai i governi da qualche annohanno imparato a “buttarla là” cioè a fare proposte sui social e dopo aspettano un riscontro. Se è positivo agiscono, altrimenti NO.

Per “agire” intendiamo che continuano ma per una privatizzazione RAI serviranno anni ed anni. In confronto il Ponte sullo Stretto sarà una formalità perchè per RAI intendiamo la propaganda del governo di turo e dell’opposizione di turno.

Cosa sappiamo finora.

La possibilità di privatizzare la Rai, l’emittente pubblica italiana, è un argomento di discussione da anni. Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, autore della legge sulla radiodiffusione del 2004, riconosce che il quadro giuridico per una mossa del genere esiste da due decenni. Tuttavia, crede fermamente che la vendita di Rai1, Rai2 e Rai3 non avverrà mai. Gasparri nota che ci sono due principali percorsi di privatizzazione: la quotazione in borsa, un percorso esplorato durante il suo mandato con l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, o la vendita di parti dell’azienda.

Gasparri sottolinea che Rai gestisce più di dieci canali, tra cui quelli incentrati su storia, cinema, bambini e sport. Egli suggerisce che la vendita di alcuni di questi canali specializzati o la formazione di joint venture con altre società di media potrebbero essere opzioni praticabili per raccogliere fondi senza compromettere il ruolo di servizio pubblico di Rai. Ad esempio, Rai YoYo, il canale per bambini, potrebbe collaborare con un produttore di contenuti per bambini, il che non diminuirebbe la missione di servizio pubblico di Rai.

Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia ha parlato con Adnkronos della potenziale privatizzazione dell’emittente pubblica italiana, Rai. Gasparri, che è stato determinante nella creazione della legge del 2004 che regola il sistema radiotelevisivo italiano, ha affermato che mentre ci sono meccanismi per la privatizzazione, come la quotazione in borsa o la vendita di parti della società, la vendita di canali principali come Rai1, Rai2 e Rai3 non avverrà mai. Ha evidenziato la possibilità di vendere o di collaborare su canali più piccoli e specializzati per raccogliere fondi senza compromettere il ruolo di servizio pubblico della Rai. Gasparri ha ricordato la sua decisione del 2001 di impedire la vendita di Rai Way a un’entità privata, una mossa che in seguito si è rivelata finanziariamente vantaggiosa per le casse pubbliche senza perdere il controllo su infrastrutture di comunicazione essenziali.

Gasparri ha anche affrontato le recenti discussioni sulla vendita di una quota del 50% in Rai per ridurre il debito statale, osservando che una mossa del genere richiederebbe che Rai fosse resa attraente per gli investitori, un compito arduo al momento. Ha sottolineato l’importanza strategica di mantenere il controllo sulle infrastrutture di comunicazione, come dimostrato durante i lockdown per COVID-19, quando la TV terrestre ha raggiunto i cittadini senza accesso a Internet. Gasparri ha menzionato la potenziale fusione tra Rai Way ed Ei Tower, che gestisce i canali TV privati, senza esprimere obiezioni finché il pubblico mantiene il controllo di maggioranza. La sua ferma posizione sul mantenimento del controllo pubblico sottolinea l’importanza delle infrastrutture di comunicazione nel garantire la sicurezza nazionale e l’informazione pubblica.

Quanto vale la RAI Oggi

Il valore di Rai SpA, , non è facilmente disponibile in termini di capitalizzazione di mercato complessiva, poiché RAI è un’azienda pubblica controllata dallo Stato italiano e non è quotata in borsa come una tipica società privata. Tuttavia, possiamo ottenere informazioni su alcune delle sue controllate quotate, come Rai Way.

Rai Way SpA, la società che gestisce le infrastrutture di trasmissione per la RAI, ha un valore di mercato che può essere valutato dalle sue azioni quotate in borsa. Recentemente, il valore per azione di Rai Way si aggira intorno ai 5,09 euro​ (Il Sole 24 Ore Mercati)​​ (MarketScreener)​. Con una capitalizzazione di mercato di circa 1,46 miliardi di euro​ (MarketScreener)​.

Per avere una valutazione complessiva più precisa di RAI, che includerebbe non solo Rai Way ma tutte le altre attività e proprietà dell’azienda, sarebbe necessario considerare una vasta gamma di asset, inclusi i diritti sui contenuti, le strutture e altre proprietà intellettuali. Tuttavia, queste informazioni dettagliate non sono comunemente disponibili pubblicamente.

Tempo fa ricordiamo di aver sentito cifre intorno ai 20 miliardi di euro in totale. Quindi se ci fosse una privatizzazione RAI del solo il 50% lo Stato italiano potrebbe incassare circa 10 miliardi, ma ci sembrano cifre un po’ esagerate.

Ceercheremo di aggiornare questo capitolo sul valore reale della RAI appena avremo notizie affidabili.

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Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.