Ormai basta digitare qualsiasi domanda di natura tecnologica su Google per trovare in cima alla pagina, a coprire le primissime posizioni, sempre lui, Salvatore Aranzulla. Il giovane siciliano ha saputo costruire la sua fortuna partendo da un semplice blog, ma che risponde in modo altrettanto semplice e chiaro a migliaia di domande su internet e tecnologia, quelle domande che almeno una volta chiunque si è posto. Ad una domanda però ancora non si trova una risposta chiara: quanto guadagna Aranzulla?
Chi è Salvatore Aranzulla? Biografia del personaggio
Classe 1990, Salvatore Aranzulla nasce in Sicilia e sin da piccolissimo ha la passione per l’informatica. Studiando su libri e manuali, si forma da autodidatta. Dopo aver scoperto delle falle all’interno di Google e di Microsoft, a soli 12 anni scrive il suo primo articolo e inizia a curare il suo primo blog personale, Aranzulla.it , dove dispensa consigli su problemi informatici. Il suo stile chiaro, conciso e semplice da capire funziona sin da subito, tanto che è uno stile di scrittura usato da molti internet di divulgazione proprio perchè devono essere argomenti capiti da tutti, è per questo che il suo blog arriva a 300,000 lettori al mese già nel 2007.
I primi risultati economici arrivano nel 2008 quando, visto il successo del blog, viene invitato ad occuparsi della rubrica di tecnologia sul portale Virgilio.it , all’epoca particolarmente povera di contenuti. Nel frattempo studia economia aziendale alla Bocconi di Milano, che mantiene con i primi guadagni da Virgilio e dalle prime sponsorizzazioni. Con la passione della cucina, si iscrive anche alla scuola di pasticceria Alma di Gualtiero Marchesi. Aranzulla a 18 anni ha trovato l’indipendenza economica: i suoi introiti superano lo stipendio di suo padre.
Secondo quanto da lui dichiarato, la sua tipologia di scrittura è estremamente semplice, come se a scrivere fosse un dodicenne, con soggetto, predicato e complemento oggetto. Nel corso degli anni è diventato una vera e propria star del web, prima con il suo blog, poi con la presenza sui social, infine con eventi in cui lui stesso è relatore.
Nonostante il grande successo attuale, ci vogliono però diversi anni prima di ottenere le prime collaborazioni e guadagnare seriamente, per alcune dovette chiedere il consenso alla madre essendo ancora minorenne.
Uno stile immutato, con la curiosità di sempre e la determinazione nel mettere sempre il suo lavoro al primo posto lo portano negli anni a raccogliere i frutti del suo impegno. I numeri sul suo blog crescono in maniera esponenziale: nel 2018 sono 500,000 le visite giornaliere, con 9 milioni di lettori al mese, che rendono il suo blog il 26esimo sito più visitato in Italia. Oggi, tra sponsorizzazioni, affiliazioni e collaborazioni esterne, Salvatore Aranzulla guadagna 2,5 milioni di euro all’anno, per un totale di quasi 7,000 euro al giorno.
Si tratta del 30° sito più visto in Italia, dopo veri e propri mostri come Google, Facebook, Youtube, Repubblica
Quando guadagna Aranzulla: Le affiliazioni, le sponsorizzate, le collaborazioni
Dietro all’immenso lavoro di Salvatore Aranzulla si nasconde un elemento non indifferente: un grande impegno a lungo termine. Stando alle sue dichiarazioni, ha sempre preferito gli studi e l’investimento di tempo ai soldi immediati, spendendo il suo tempo libero e addirittura le notti a scrivere articoli e far crescere il suo blog. E’ per questo che ci sono voluti quasi sei anni per avere i primi frutti e che oggi la sua realtà web, la Aranzulla Srl di cui è socio unico, è arrivata con il tempo a fatturare annualmente 2,5 milioni di euro.
Attualmente il suo sito Aranzulla.it conta più di 7,000 articoli che affrontano, in maniera facilmente comprensibile, gli argomenti più disparati del panorama tecnologico, da come iscriversi su Instagram a come programmare Google Home. Ogni articolo ha un ottimo posizionamento tra i risultati di ricerca di Google: ciò è il risultato di tempo, semplicità di scrittura, utilità generale e bravura nell’intercettare le ricerche, le richieste ed i bisogni del suo pubblico.
Un blog non è fatto per monetizzare di per se, ma può farlo grazie alle sponsorizzazioni e l’iscrizione a circuiti di affiliazione. Uno di questi è Google AdSense, un sistema che permette di guadagnare semplicemente collegando un sito ad un circuito pubblicitario. Utilizzando questo metodo per ogni suo articolo, Aranzulla ha costruito nel tempo una fortuna milionaria. Ad aiutarlo anche i banner sponsorizzati, mai troppo invasivi, sui quali guadagna ad ogni click dei visitatori.
Ad aiutare il nome (e la fortuna) di Salvatore Aranzulla ci sono poi le sue collaborazioni: tra le tante ci sono quella con Virgilio.it , per il quale ha curato la rubrica sulla tecnologia, o per Il Messaggero, per il quale scrive assiduamente per aiutare milioni di lettori nel campo tecnologico.
Ad oggi Aranzulla ha deciso di delegare parte del suo lavoro, contando sull’aiuto di 15 collaboratori esterni che scrivono assieme a lui i contenuti del suo blog. Ogni collaboratore esterno percepisce 25 euro ad articolo scritto, una cifra particolarmente alta per un copywriter, ma comunque irrisoria per lui.
Con la possibilità di vivere totalmente di rendita, ha annunciato che potrebbe ritirarsi dalle scene nel 2020.
Quanto guadagna Aranzulla: l’Aranzulla Day
Lontano dal suo blog, Aranzulla guadagna anche grazie al suo evento, Aranzulla Day. Spinto dall’esperienza pluriennale online e dal successo del suo libro Il Metodo Aranzulla, il ragazzo siciliano ha deciso di organizzare tale evento: una giornata di formazione dedicata al successo nel web, in cui parla delle migliori soluzioni per utilizzare un blog scalando posizioni su Google e monetizzando. Anche in questo caso, lo fa nel modo diretto, semplice e rassicurante con il quale da tutti ormai è conosciuto.
Dal 2017, l’Aranzulla Day raduna ogni anno fino a 500 persone, tutte paganti, con biglietti che vanno dai 100 ai 250 euro l’uno a seconda della posizione. In una sola giornata, Salvatore Aranzulla riesce a guadagnare tra i 75,000 ed i 125,000 euro grazie al suo evento.
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Salvatore Aranzulla, l’uomo dietro al fenomeno
Nonostante i guadagni così elevati, Salvatore Aranzulla non ha mai perso di vista l’umiltà e l’altruismo, dedicandosi sempre a risolvere i problemi degli altri. E’ poi attaccato alla famiglia, in particolare a sua nonna, dalla quale riceve la passione per i dolci, motivo per cui ha frequentato la scuola di cucina Alma.
Vive a Milano, in un appartamento in affitto dalle spese contenute. Sempre concentrato sulla sua attività è timido, introverso e ha cura maniacale per l’ordine. D’altro canto è però molto sicuro di se e delle sue capacità, specialmente nelle sue apparizioni pubbliche.
Penso proprio che se lo meriti. A certe cifre ci si arriva solo quando si ha la voglia di lavorare veramente. Ottimo lavoro, Aranzulla.
Davvero un grande. Per i miei studenti è un mito. Riesce a spiegare le cose difficili in modo semplice – la quintessenza, molto ardua da realizzare, del bravo insegnante.
Ha colmato un grande vuoto della scuola italiana, in cui di fatto si insegnano poco e male due cose importantissime, cioè l’inglese e, appunto, l’informatica.
I suoi articoli sono fatti apposta per la rete: parole chiave chiaramente presenti nel titolo e ripetute con una certa densità nel corso dell’articolo, specie nel primo capoverso. I meritati “backlinks” da siti con “ranking” elevato fanno il resto.
Ma non conosco soldi più meritati dei suoi. Quando si inizia a scrivere un blog (sull’informatica, non sui fumetti) a dodici anni, e si scrivono in totale più di ottomila articoli, alla base di tutto c’è una passione divorante; i soldi sono una positiva e giusta conseguenza.
Alcuni lo deridono per la sua semplicità. Ma chiunque di noi, davanti a qualsiasi inghippo tecnologico, è ingenuo e inerme come un dodicenne. Tutto diventa magicamente semplice solo dopo che te l’ha spiegato Aranzulla.
La sua didascalica affabilità ci fa tornare tutti bambini. Tutti scolari sui banchi. E anche di questa piacevole e giocosa regressione dobbiamo ringraziare il nostro grande Salvatore.
Prima di lanciarsi in facili incensamenti del personaggio in questione vi invito a leggere quanto scritto nel suo sito, non sto inventando niente e non ho dovuto fare ricerche tortuose, e farvi due domande.
“Aranzulla.it è alla ricerca di un collaboratore esterno…..
Il compenso è legato alla quantità di articoli prodotti ed è quantificato in 30,00 € (trenta/00 euro) ad articolo al netto della ritenuta d’acconto o dell’IVA.
Quindi?
Lo sa che ci sono testate giornalistiche a livello nazionale che offrono MENO di 30 euro ad articolo?
Invece tu, prima di sputare sentenze, hai letto l’articolo? C’è scritto che paga€ 25, cifra alta per un copywriter; vuol dire che ha aumentato del 20% il compenso.
Inoltre aggiungo che i prezzi vengono fatti dal mercato, non dai “secondo me” “io penso che..”
Bravissimo, si è meritato tutto quello che ha ottenuto per l’impegno che ci ha messo. Permettetemi una battuta però… a inizio articolo si dice che ha uno stile di scrittura “chiaro e conciso”: lui è conciso quanto io sono ingegnere termonucleare! Questa è una cosa che mi ha sempre dato fastidio nei suoi scritti, la ridondanza. La parte utile sta alla fine, qualunque domanda ti poni la risposta la trovi in poche righe dopo un lunghissimo preambolo in cui i concetti vengono ripetuti anche più volte. Spiegare in maniera molto basica per arrivare a tutti è cosa buona e giusta, ripetere la stessa cosa tre volte allungando a dismisura un articolo (più spazio per gli annunci tra i paragrafi così!) e prendendo anche un po’ per scemo chi legge, no!