Quanto Guadagna un Impiegato: Stipendio e Mansioni

Il lavoro d’ufficio è un sogno per gli italiani, tanto che comunemente viene associato all’ormai datato concetto di posto fisso. Ma il mercato del lavoro cambia, richiedendo più flessibilità e diventando smart, con molti impieghi che non hanno più bisogno di un luogo fisico ma che possono essere svolti ovunque ci si trovi.

Che sia d’ordine o di concetto, l’impiegato svolge attività legate principalmente ai campi amministrativi e tecnici, con mansioni di carattere intellettuale in funzione delle necessità, che richiedono un buon utilizzo di computer, internet e dispositivi di nuova generazione in generale. C’è quindi da chiedersi, quanto guadagna un impiegato e come è strutturata questa figura professionale?

Chi è l’impiegato?

Parlando di impiegato, si intende una figura professionale che svolge prestazioni prevalentemente concettuali e intellettuali all’interno di uffici, escludendo attività di manodopera/manovalanza. Chiamato comunemente colletto bianco, è una delle 4 categorie di lavoro subordinato definite dal diritto del lavoro italiano, insieme a operai, quadri e dirigenti.

Secondo l’art. 1 del r.d.l. 1825/1924, la definizione di impiegato risiede in quella di contratto d’impiego privato:

quello per il quale una società o un privato, gestori di un’azienda, assumono al servizio dell’azienda stessa, normalmente a tempo indeterminato, l’attività professionale dell’altro contraente, con funzioni di collaborazione tanto di concetto che di ordine, eccettuata pertanto ogni prestazione che sia semplicemente di mano d’opera.

Requisito imprescindibile dell’impiegato è conoscenza dell’informatica in funzione delle proprie mansioni, così come di computer, smartphone, internet e nuove tecnologie in generale: assieme alla flessibilità, tale requisito è cruciale davanti al concetto di smart working.

Nella storia, secondo le teorie di Karl Marx l’impiegato appartiene ad una classe intermedia a quella operaia e borghese, mentre il politico autriaco Karl Renner ha definito la classe impiegata come classe di servizio.

L’assenza di mansioni di manodopera lo rende un posto di lavoro particolarmente ambito dall’italiano medio, specialmente dalla popolazione femminile. Sin dagli anni ’80, in Italia il ruolo dell’impiegato viene spesso accomunato al concetto di posto fisso.

Quanto Guadagna un Impiegato Stipendio e Mansioni
Immagine sopra: un’impiegata felice

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Quanti tipi di impiegati esistono?

In Italia il lavoro d’impiegato è disciplinato dal d.p.r. 3/1957, che negli anni ha suddiviso tale figura subordinata in due categorie:

  • D’ordine, che svolge attività in base alle disposizioni dei superiori, spesso in modo automatico e senza alcun potere decisionale
  • Di concetto, che svolge mansioni in autonomia e con elevata iniziativa all’interno di un determinato reparto, ma sempre in linea con le decisioni dei superiori

Divisione più importante è quella che riguarda l’ambiente d’impiego:

  • Impiegato pubblico/statale, lavora in aziende legate alla pubblica amministrazione (municipi, regioni, tribunali, scuole e università, ospedali, forze dell’ordine ecc…), con mansioni specifiche; può accedere all’incarico solo attraverso appositi concorsi pubblici, pubblicati in Gazzetta Ufficiale e disciplinati dal d.l. 165/2001
  • Impiegato privato, lavora in aziende private, con mansioni differenti a seconda delle esigenze e, indifferentemente dalle qualifiche, dovrà mostrare una certa flessibilità; può accedere all’incarico attraverso campagne d’assunzione aziendali o candidature spontanee

Infine, sia in ambito pubblico che privato, ulteriore suddivisione deriva dai compiti assegnati, che dividono l’impiegato in due tipologie:

  • Tecnico, svolge mansioni inerenti a macchinari e apparecchiature, gestendo i processi produttivi, supervisionando e coordinando le attività degli operai; deve possedere ottime capacità organizzative e relazionali, nonché formazione tecnica avanzata
  • Commerciale/amministrativo, svolge mansioni legate a organizzazione e finanza aziendale, con particolari deleghe in funzione delle necessità; ricopre un ruolo dall’elevata responsabilità e deve possedere capacità e formazione legate al suo ruolo

A prescindere da ruoli e responsabilità, requisiti prioritari dell’impiegato sono:

  • Diploma scuola superiore o laurea inerente al settore di riferimento
  • Capacità d’analisi
  • Capacità di lavoro in team
  • Capacità di problem solving
  • Precisione, affidabilità, discrezione

Secondo Istat, a fine 2020 sono 22,84 milioni gli italiani occupati, circa il 38% della popolazione totale, con condizioni diversificate: di questi quasi 17,78 milioni hanno impiego da dipendente, di cui 3,22 (il 14% del totale) nel settore pubblico, in circa 12.800 enti diversi. Tra i ruoli più richiesti vi sono quelli da impiegato contabile, assistente alla produzione e consulente alle strategie di comunicazione e marketing.

Quanto guadagna un impiegato?

Stando ai dati Istat, a fine 2019 un lavoratore dipendente in Italia ha avuto uno stipendio lordo annuale medio di 29,352 euro, ma questo può differire in modo consistente da professione a professione. Difatti, lo stipendio medio di un impiegato italiano full-time è di 22.006 euro netti annuali, equivalenti a 1.834 euro/mese e 11,29 euro/ora.

Il guadagno dell’impiegato è però fortemente suscettibile a due fattori cruciali:

  • Esperienza, se uno stagista percepisce uno stipendio medio di 5.976 euro/anno e 498,00 euro/mese, un profilo senior può raggiungere i 32.496 euro/anno e 2.708 euro/mese
  • Tipologia, con stipendio medio di
    • 1.300 euro/mese, dai 950,00 ai 1.900 euro per un impiegato tecnico
    • 1.340 euro/mese, dai 900,00 ai 1.800 euro per un impiegato commerciale
    • 1.350 euro/mese, dai 1.000 ai 1.800 euro per un impiegato amministrativo

In tutti i casi, il compenso degli stagisti può essere inferiore alla media fino al 55%, segnando -38% per impieghi part-time, mentre quello di un senior può essere fino al 39% superiore alla media. Su base regionale, invece, gli stipendi più elevati si registrano in Nord Italia, con retribuzioni medie di 1.917 euro/mese.

Discorso completamente diverso per il settore pubblico, tanto che secondo ARAN (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni), lo stipendio medio di un impiegato statale è di 36.324 euro annuali lordi, divenendo:

  • 35.355 euro per amministrazioni centrali
  • 37.435 euro per amministrazioni locali
  • 46.341 euro per amministrazioni previdenziali

Secondo l’agenzia stessa, la disponibilità finanziaria per i dipendenti pubblici ammonta a 6 miliardi di euro, mentre il Patto per l’Innovazione del Lavoro Pubblico e la Coesione Sociale, firmato a marzo 2021 dal presidente del Consiglio Mario Draghi e segretari generali CGIL, CISL e UIL, prevede aumenti medi di 107,00 euro annuali.

A conti fatti, sebbene quanto guadagni un impiegato possa sembrare particolarmente elevato rispetto ad altri mestieri subordinati (specialmente legati alla manodopera), è ancora inferiore davanti a tanti ruoli della libera professione, tra tutti i vari ingegneri, medici, avvocati o inerenti alle nuove tecnologie digitali, per cui si raggiungono stipendi di oltre 50.000 euro lordi annuali.

Infine, è necessario ricordare che in tutta Italia si registrano stipendi nettamente inferiori a quelli di un impiegato in Svizzera, il cui compenso medio è di circa 3.510 euro/mese, +91,4% rispetto a quelli medi italiani.

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Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.