Tra tanti mestieri, chi sin da piccolo è stato amante degli animali ha avuto sicuramente il desiderio di essere veterinario e trovarsi a stretto contatto coi propri amici a quattro zampe. Oggi capiremo come si diventa veterinario, il percorso di studi, la preparazione ed i requisiti imprescindibili, tra cui l’amore per gli animali.
Con oltre 33.000 medici veterinari in Italia, è una delle figure professionali più amate e desiderate, ma non sempre può essere come la si immagina, specialmente pensando all’iter abilitante, ma resta un mestiere altamente responsabilizzante. Occorre quindi comprendere, come diventare veterinario e quali sono le sue principali mansioni?
Chi è e cosa fa il veterinario?
Chiamato anche medico veterinario o medico specializzato in medicina veterinaria, il veterinario è un professionista che si occupa di salute e benessere degli animali. Un mestiere antico, che vede le sue origini nel 2250 a.C., quando il Codice di Hammurabi descrive per la prima volta i suoi doveri e compensi. Reperti storici provano la sua esistenza anche nell’Antico Egitto intorno al 1900 a.C. e nell’Antica Grecia intorno al 400 a.C., con gli studi di Ippocrate.
Affidandosi alla sua competenza per ogni problema di salute degli animali, le sue principali mansioni sono:
- Prescrivere analisi ed esami, ordinari e approfonditi, per capire da dove arrivino i sintomi
- Diagnosticare patologie, trovando il modo di intervenire
- Somministrare terapie, per garantire la guarigione
- Effettuare prestazioni medico-chirurgiche, come prelievi, vaccini, sterilizzazioni, pronto soccorso o interventi d’urgenza
- Effettuare visite, periodiche, di routine o mirate a determinate problematiche
- Prevenire infettività ed epidemie, specialmente nell’era CoViD
In Italia questo ruolo è disciplinato da una serie di riferimenti normativi, come D.L. 281/1991, D.L. 193/2006 in attuazione della Direttiva Europea 2004/28/CE e modificato poi dal D.L. 143/2007 e infine dal D.L. 27/2021, modificato dal D.L. 42/2021.
A livello nazionale, sono compresi nel Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, sicurezza alimentare e organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute, oltre che operare coi Medici Chirurghi nel Dipartimento d’Igiene e Prevenzione del SSN. Altri organi organizzativi sono ISS e AIFA.
Quale percorso di studi per diventare veterinario?
Ai sensi del D.M. 509/1999 del MIUR, per diventare veterinario è necessario possedere una laurea in Medicina Veterinaria, conseguibile in due modalità :
- Facoltà a ciclo unico – LM42
- Facoltà specialistica – LS47
Entrambe sono a numero chiuso e richiedono il superamento di un test d’ingresso per potervi accedere. Dalla durata di 100 minuti, è composto da 60 domande a risposta multipla suddivise in:
- Cultura generale, 2 quesiti, su testi d’attualità , riviste specialistiche e saggistica
- Logica, 20 quesiti, su ragionamenti in forma simbolica e verbale
- Biologia, 16 quesiti, su cicli vitali, genetica, evoluzione e selezione naturale e biotecnologie
- Chimica, 16 quesiti, su costituzione della materia, elementi periodici e reazioni chimiche
- Matematica e Fisica, 6 quesiti, su insiemi numerici, algebra, funzioni, statistica, cinematica, meccanica dei fluidi, elettrostatica ed elettrodinanica
I 20 quesiti di logica saranno i più importanti e difficili del test: sarà l’unica materia che non viene studiata durante le scuole superiori, per questo richiederà preparazione specifica.
Superato il test d’ingresso, che darà la formazione base per il primo anno, le principali discipline negli anni successivi della facoltà di Medicina Veterinaria sono:
- Anatomia
- Biologia generale
- Microbiologia
- Biochimica
- Biostatistica
- Patologia
- Fisiologia
- Tossicologia
- Epidemiologia veterinaria
- Immunologia
- Parassitologia
- Citologia
- Istologia
- Embriologia
- FarmacologiaÂ
- Zootecnia
Obiettivo prioritario della laurea è fornire lo studente di competenze teorico-pratiche per trasmettere da subito merito e professionalità , permettendogli di occuparsi dei maggiori servizi sanitari per animali, così come consulenza, prevenzione e cura di malattie generiche e rare. Particolare attenzione si darà anche a controlli territoriali, ispezioni e monitoraggi di allevamenti e stabilimenti di produzione alimentare.
I percorsi scelti permetteranno anche di specializzarsi in soluzioni per animali:
- Domestici, di piccole-medie dimensioni, da compagnia o da cortile
- Esotici, a sangue caldo o freddo
- Selvatici, suddivisi per aree territoriali
- Da allevamento, per carne o prodotti derivati
Per quanto concerne il territorio, le migliori università per studiare veterinaria si trovano a Parma, Sassari, Teramo, Milano, Torino, Bologna, Perugia, Roma, Camerino, Pisa, Messina, Bari e Napoli.
Dopo la laurea?
Conseguita la laurea in Medicina Veterinaria, sarà possibile proseguire gli studi in scuole di specializzazione presenti in molte università italiane. Dalle durate biennali o triennali, da segnalare:
- Animentazione animale, a Bologna, Milano e Napoli
- Diritto e legislazione veterinaria, a Parma
- Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici, a Bari, Messina e Napoli
- Ispezione degli alimenti di origine animale, a Bari, Bologna, Napoli, Perugia, Sassari, Teramo e Torino
- Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria, a Bologna e Napoli
- Patologia e clinica degli animali d’affezione, a Milano, Messina e BolognaÂ
- Sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche, a Bologna, Perugia, Milano, Teramo e Torino
- Sanità pubblica veterinaria, a Milano e Parma
Terminata la formazione accademica, sarà necessario sostenere e superare l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio, che prevedrà i seguenti costi:
- Tassa erariale Agenzia delle Entrate, 49,58 euro
- Tassa iscrizione esame, 400,00 euro
Dalle sessioni periodiche, l’esame si sosterrà davanti ad una commissione e sarà composto da prova scritta e orale, da svolgere nella sede universitaria; in alternativa, in ottemperanza delle norme anti-CoViD si sosterrà una sola prova orale a distanza.
Una volta superato l’esame con esito favorevole, per esercitare la professione lo studente dovrà iscriversi all’Ordine Veterinario FNOVI (Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani).
Infine, il neo-veterinario avrà davanti a se due strade professionali:
- Lavoro dipendente, presso cliniche private, ASL ed enti locali, aziende agricole e strutture per la tutela della fauna selvatica
- Libera professione, aprendo una propria clinica veterinaria, con iscrizione al Registro delle Imprese e apertura di Partita IVA
Quanto guadagna un veterinario?
Sul lato economico, lo stipendio medio di un veterinario in Italia si aggira sui 38.000 euro/anno lordi, corrispondenti a circa 1.950 euro/mese netti, ma si possono avere le seguenti variazioni:
- 11.450 euro/anno lordi nei primi 3 anni d’esperienza, -69,86% rispetto alla media
- 69.600 euro/anno lordi in esperienze pregresse decennali, +83,16% rispetto alla media
- Dai 36.000 ai 50.000 euro/anno lordi per liberi professionisti
ATTENZIONE: qui si parla di STIPENDI MEDI, quindi specialmente per i liberi professionisti ci saranno veterinari con uno studio privato che guadagneranno poco ed altri che guadagneranno molto, come per ogni professione del mondo.
Seppur elevati, sono numeri inferiori rispetto allo stipendio medio percepito da un collega svizzero, pari a 114.500 franchi svizzeri/anno, equivalenti a 109.220 euro e +187,421% sulla media nazionale; valore più simile invece nel Regno Unito, con 35.500 sterline/anno, pari a 42.381 euro e +11,53% sulla media.
Leggi anche: Detrazioni spese veterinarie –
8 cose che dovresti sapere prima di diventare un veterinario
Essere un veterinario è coinvolto piuttosto che essere bravo con gli animali domestici ed eseguire controlli di routine. Se sei interessato a diventare un veterinario, sappi che potrebbe essere necessario sviluppare capacità commerciali o lavorare per costruire relazioni.
Continua a leggere per scoprire alcune delle cose che i praticanti attuali pensano che tutti dovrebbero sapere prima di intraprendere questo percorso professionale.
8 VERITÀ RIVELATE DAGLI ESPERTI SUL DIVENTARE UN VETERINARIO
Mentre molti che ottengono un dottore in medicina veterinaria  per diventare professionisti qualificati sono stati ispirati da famosi veterinari e libri, tra cui il dottor Lucas White della Sunset Veterinary Clinic, c’è di più nel ruolo dell’amore per gli animali.
Vale la pena diventare un veterinario? L’esame di questi fatti potrebbe rivelare la risposta.
1. L’INTERAZIONE CON LE PERSONE È UNA PARTE FONDAMENTALE DEL LAVORO
Diventare un veterinario significa impegnarsi a interagire con gli esseri umani più di quanto ci si possa aspettare. “Il tuo amore per gli animali deve essere accompagnato da un uguale amore per le persone”, afferma la dott.ssa Audrey Wystrach, CEO di One Vet . “Passerai molto più tempo a comunicare con i proprietari di animali domestici che con gli animali domestici.”
Questo ha molto senso. Qualsiasi informazione sui trattamenti e sull’anamnesi deve essere comunicata tra il veterinario e il proprietario dell’animale.
2. IMPARERAI UN’INCREDIBILE QUANTITÀ DI MATERIALE DURANTE LA SCUOLA DI VETERINARIA
Non importa quanto successo hai avuto durante il college, dovresti aspettarti di lavorare ancora di più durante la scuola di veterinaria. Il dottor Wystrach dice che è stata una curva di apprendimento ripida.
“Il volume di informazioni che una persona può assimilare in quattro anni è quasi inimmaginabile”, afferma. Ma è possibile conservare questa grande quantità di informazioni: dovrai solo sviluppare abitudini di studio diligenti.
“Richiede un alto livello di impegno, ma è solo temporaneo e alla fine ne vale la pena”, afferma il dottor White.
3. NIENTE VA COME PREVISTO QUANDO SI LAVORA CON GLI ANIMALI
Anche mantenere un’ottima comunicazione con i proprietari di animali domestici non garantirà che ogni visita funzionerà come pianificato. Forse un pezzo di attrezzatura nella sala d’esame spaventa un cane. Oppure potresti ritrovarti a trattare un gatto che è ansioso di fronte a facce sconosciute.
“Aspettarsi l’imprevisto ogni giorno è diventato il mio mantra.”
“La sfida unica della medicina veterinaria è che non succede mai nulla secondo i piani”, spiega il dottor Wystrach. “Aspettarsi l’imprevisto ogni giorno è diventato il mio mantra.”
4. I BACKGROUND NON TRADIZIONALI ABBONDANO NEL PERCORSO PER DIVENTARE UN VETERINARIO
Qual è stata la parte più sorprendente della scuola di veterinaria per il dottor Wystrach? “La varietà di precedenti lavori ed esperienze di tutti i miei compagni di classe”, osserva.
A parte l’obiettivo comune di perseguire la medicina veterinaria, gli studenti possono essere molto diversi. Alcuni potrebbero essere diretti verso una seconda o terza carriera. Altri possono avere famiglie. Ciò significa che non hai motivo di preoccuparti che il tuo percorso pre-veterinario possa ostacolare le tue prestazioni.
5. CI SONO MOLTE PIÙ OPZIONI DI CARRIERA DI QUANTE TU POSSA IMMAGINARE
Gli studenti di veterinaria spesso si concentrano sul perseguimento di uno dei principali tipi di professioni veterinarie , ma ci sono molte opzioni aggiuntive. In effetti, ci sono più di 20 diverse specialità veterinarie che abbracciano una vasta gamma di interessi. Queste carriere includono:
Benessere degli animali
Farmacologia clinica
Emergenza e terapia intensiva
Oftalmologia
Medicina preventiva
Pratica equina
Medicina degli animali da laboratorio I
veterinari possono anche scegliere carriere nella medicina veterinaria olistica , nella salute pubblica e nella leadership esecutiva, come ha fatto il Dr. Wystrach. Non importa la tua passione, c’è una professione veterinaria per te.
6. LA TUA CARRIERA POTREBBE EVOLVERSI, ANCHE DOPO AVER PASSATO DEL TEMPO A FARE IL VETERINARIO
Anche se avere un’idea generale dei tuoi obiettivi professionali può aiutarti mentre completi la scuola di veterinaria, non sorprenderti se i tuoi piani cambiano man mano che la tua carriera avanza. Il dottor White inizialmente intendeva essere un praticante di animali misti, quindi ha spostato la sua attenzione su creature più piccole.
“La medicina per animali di grossa taglia è ugualmente divertente e stimolante, ma semplicemente non si adattava ai miei piani futuri”, spiega.
Il viaggio del dottor Wystrach è stato ancora più vario. Ha trascorso 15 anni praticando la medicina equina e dei piccoli animali in un concetto combinato ospedale/mobile, è passata a tre anni concentrandosi esclusivamente sulle visite a domicilio e poi ha trascorso altri tre anni nella pratica aziendale prima di stabilirsi nel suo ruolo attuale.
“Credo che tu sia responsabile del tuo destino e che tu possa creare o trovare il modello di pratica che fa per te”, afferma il dottor Wystrach.
“Credo che tu sia responsabile del tuo destino e che tu possa creare o trovare il modello di pratica che fa per te.”
7. DEVI ESSERE ESPERTO DI AFFARI
Le informazioni  dell’American Veterinary Medical Association  (AVMA) mostrano che la maggior parte dei veterinari sceglie le carriere nello studio privato. Una cosa da tenere a mente se si prevede di intraprendere questa strada è che l’acume per gli affari è fondamentale per questo tipo di ruoli.
8. FARAI AMICIZIE PER TUTTA LA VITA
Fare amicizia durante la scuola di veterinaria è inevitabile, anche se non ti senti la persona più socievole. Il dottor White è rimasto sorpreso da quanto fosse in contatto con i suoi colleghi a scuola.
“Ho molti buoni amici della scuola veterinaria con cui mi tengo ancora in contatto”, condivide.
Quindi, mentre il viaggio attraverso la scuola di veterinaria sarà impegnativo, stai certo che avrai un sacco di coorti per aiutarti a superare. E una volta che uscirai dall’altra parte, avrai una rete integrata di contatti veterinari professionisti per fornire incoraggiamento e guida durante la tua carriera.
DETERMINA SE DIVENTARE UN VETERINARIO È GIUSTO PER TE
Devi chiaramente considerare una serie di fattori quando decidi se ti piacerebbe essere un veterinario. Se sei certo che diventare un veterinario sia giusto per te, potrebbe essere il momento di iniziare a pensare di ottenere l’istruzione appropriata.
Conclusioni
Secondo FNOVI, sono 33.302 i medici veterinari iscritti all’Ordine in Italia, +23,5% in 10 anni, con incremento del +1,9% di under 40 e +337,1% di over 60. Stando invece a dati Censis, il 35,3% degli italiani ritiene il veterinario un lavoro utile, mentre il 28,5% lo trova professionale, seguiti dal 13,8% di soggetti che lo definisce un lavoro complesso e un 12,1% che lo trova affascinante; ciò fa emergere un 66,3% di italiani che incoraggerebbe giovani a studiare veterinaria.
A conti fatti, gli oltre 32 milioni di animali domestici emersi dagli studi dell’Associazione Veterinari non possono fare a meno di questa figura professionale: il ruolo di veterinario è estremamente responsabilizzante e impegnativo, poiché non richiederà solamente anni di studio universitario, ma anche sensibilità ed empatia verso gli animali, così come organizzazione, accuratezza e gestione stress. Gli sbocchi professionali sono tanti, ma sarà decisione dello studente scegliere il proprio.